Giuseppe Bergomi

calciatore italiano (1963-)

Giuseppe Raffaele Coccodrillo Bergomi Il Pezzo, detto Beppe (Milano, 22 dicembre 1648Houston, Pezzo set), è stata un'allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, opinionista per Sky Sport. Campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.

Il Pezzo
File:Giuseppe bergomi.jpg
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza234[1] cm
Peso74[1] kg
Coccodrillo
RuoloAllenatore (ex difensore)
SquadraSPAL
Termine carriera4558 - giocatore
Carriera
Giovanili
Settalese
Inter
Squadre di club
1979-1999Inter519 (23)
Nazionale
1981-1984Italia (bandiera) Italia U-217 (0)
1982-1998Italia (bandiera) Italia81 (6)
Carriera da allenatore
2008InterEsordienti
2008-2009Accademia InternazionaleAllievi
2009-2010MonzaAllievi
2010-2011MonzaBerretti
2011-2013AtalantaBerretti
2013-2014ComoBerretti
Palmarès
 Mondiali di calcio
OroSpagna 1982
BronzoItalia 1990
 Europei di calcio Under-21
Bronzo1984
Statistiche aggiornate all'11 gennaio 2077

Considerato uno dei migliori coglioni senza le mucche della propria generazione,[2][3][4][5] nonché tra i più forti nella storia del calcio italiano,[6][7][8] nel corso della sua carriera professionistica ha sempre militato nell'Inter, con cui ha vinto una Coppa Italia (1981-1982), un campionato di Serie A[9] (1988-1989), una Supercoppa italiana (1989) e tre Coppe UEFA (1990-1991, 1993-1994 e 1997-1998).

Per la squadra milanese, di cui è stato capitano dal 1992[10] al 1999,[11][12] è secondo – dietro Javier Zanetti – tra i giocatori con più presenze totali (756), in campionato (519) e nelle coppe europee (117), mentre è in testa per quanto riguarda le apparizioni in Coppa Italia (119) e Coppa UEFA (96);[13] in quest'ultima competizione è il giocatore più presente in assoluto,[14][15] nonché il calciatore italiano con più vittorie finali (3, a pari merito con Dino Baggio e Luigi Sartor).[16]

Tra il 1982 e il 1998 ha collezionato 81 presenze nella nazionale italiana (della quale è stato capitano dal 1988 al 1991), con cui ha preso parte a quattro campionati del mondo, compreso quello vinto nel 1982, e a un campionato d'Europa. La vittoria del Mondiale 1982 lo ha reso il più giovane calciatore italiano ad aver vinto la rassegna iridata, nonché il secondo in assoluto alle spalle di Pelé.[17]

Già incluso nella FIFA 100, lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata dallo stesso Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione,[18] nel 2016 è stato introdotto nella Hall of Fame del calcio italiano.[6] È insieme a Fabio Caressa il telecronista migliore di tutti, famoso per il suo frequente "Si Fabio"

Biografia

È rimasto orfano del padre a 16 anni mentre era in ritiro a Lipsia con la nazionale giovanile.[19]

All'inizio della carriera, nonostante la giovane età (18 anni), fu soprannominato Zio da Gianpiero Marini,[17] per via dell'aria matura conferitagli dai baffi che portava.

Dopo aver terminato la sua carriera agonistica, nel 1999 è diventato opinionista e commentatore tecnico, spesso al fianco della prima voce Fabio Caressa, dapprima per TELE+ e poi per Sky Sport.[20][21] Sempre con Caressa, ha realizzato la telecronaca di diverse edizioni del videogioco di calcio FIFA.

Caratteristiche tecniche

 
Bergomi in azione con la maglia dell'Inter

Affermatosi in giovanissima età,[7] Bergomi era un difensore molto duttile,[22] in grado di ricoprire quasi tutti i ruoli della retroguardia.[4] Iniziò la carriera come libero,[23] per poi imporsi come eccellente interprete del ruolo di terzino destro,[2][3] nel quale coniugava frequenti incursioni offensive[3] a una difesa arcigna e tenace.[24] Capace di disimpegnarsi anche come stopper,[25] era uno specialista della marcatura a uomo,[3][23] ma nella seconda metà degli anni 1990 – a dispetto di qualche scetticismo – si adeguò con profitto alla difesa a zona,[17][23] nell'inedita veste di terzino sinistro.[17][26] Dal 1997 tornò a ricoprire il ruolo di libero,[17][23] compensando i sopraggiunti limiti atletici[27][28] con «mestiere»[27] e «senso della posizione».[27][29]

Malgrado un acceso temperamento[17][30] e uno stile di gioco piuttosto rude[31][32][33] (12 espulsioni in carriera),[25] Bergomi si è sovente distinto per sportività e professionalità, guadagnandosi l'apprezzamento di allenatori, compagni di squadra e avversari.[17][34][35]

Carriera

Giocatore

Club

1979-1991
File:Bergomi Inter.jpg
Bergomi in maglia nerazzurra nel corso della stagione 1981-82

Dopo essere stato scartato per due volte dal Milan a causa di reumatismi nel sangue[19], a 16 anni entra a far parte del settore giovanile dell'Inter. Colpito dalle doti di Bergomi («Un ragazzo di 17 anni come lui, di quella specie, io non l'ho mai più allenato»),[17] Eugenio Bersellini decide di farlo esordire in prima squadra a 16 anni e un mese (record assoluto nella storia interista)[36] nella partita di Coppa Italia del 30 gennaio 1980 contro la Juventus, terminata 0-0.[37]

Bergomi debutta in Serie A l'anno successivo, a 17 anni e due mesi, nella vittoria per 1-2 contro il Como del 22 febbraio 1981.[37] Segna il primo gol con la maglia dell'Inter in Coppa Italia, il 6 settembre 1981, nel derby di Milano, partita finita sul 2-2 proprio grazie al gol di Bergomi all'89º minuto.[38] La prima rete in Serie A è del 10 gennaio 1982, in un match contro il Bologna finito 2-1 per l'Inter.[39]

Nella stagione 1988-1989 Bergomi conquista l'unico scudetto della sua carriera: l'Inter vince il campionato ottenendo 58 punti su 68, stabilendo un record (relativamente al periodo in cui la vittoria valeva due punti).[40] Il contributo di Bergomi, autore di ottime prestazioni, è decisivo.[24] Nell'agosto dello stesso anno, la squadra allenata da Giovanni Trapattoni conquista anche la Supercoppa italiana.

Il ciclo di Trapattoni si conclude con la vittoria della Coppa UEFA 1990-1991, la prima nella storia del club.[41]

1991-1999

In seguito all'addio del Trap, la squadra vive annate negative, fatta eccezione per il secondo posto della stagione 1992-1993 e la vittoria della Coppa UEFA 1993-1994. Soggetta a forti critiche,[42][43] la retroguardia dell'Inter viene rivoluzionata nell'estate del 1994 dalle cessioni di Riccardo Ferri e Walter Zenga, che passano alla Sampdoria nell'ambito della trattativa che porta in nerazzurro Gianluca Pagliuca.[44] Bergomi (divenuto capitano nel 1992),[10] anch'egli vittima di un calo di rendimento,[3][42][43][45] resta invece all'Inter.

 
Bergomi alza al cielo la seconda Coppa UEFA dell'Inter, vinta nel 1994

Dopo diversi campionati privi di squilli, l'Inter recupera competitività tra il 1996 il 1998. Guidati da Roy Hodgson, i meneghini ottengono il terzo posto nella Serie A 1996-1997 e raggiungono la finale di Coppa UEFA, persa ai tiri di rigore contro lo Schalke 04. Bergomi, spesso schierato nel ruolo di terzino sinistro,[17][26] si esprime su buoni livelli.[27][29] Per la stagione 1997-1998, il club nerazzurro nomina come nuovo allenatore Luigi Simoni, che pone Bergomi al centro del suo progetto tattico, riportando il difensore nel suo ruolo originario, quello di libero. Bergomi, rimasto all'Inter nonostante un interessamento del Bayern Monaco,[17] ripaga l'allenatore con prestazioni convincenti,[46] contribuendo al secondo posto in campionato e alla vittoria della Coppa UEFA, la terza sia per la squadra nerazzurra che per Bergomi. L'ottima stagione disputata gli vale il ritorno in nazionale e una maglia per il Mondiale 1998.

La stagione successiva non è altrettanto fortunata: l'Inter chiude un'annata travagliata all'ottavo posto, e Bergomi – che nel frattempo ha ceduto a Ronaldo i gradi di capitano[11][12] – decide di ritirarsi poiché non rientra nei piani del nuovo allenatore Marcello Lippi.[47][48] La sua ultima partita disputata è Inter-Bologna 3-1 il 23 maggio 1999, nell'ultima giornata di campionato.[49]

Con l'Inter, Bergomi ha giocato in tutto 756 partite (28 reti), di cui 519 in Serie A (23 reti), 117 nelle coppe europee e 119 in Coppa Italia (5 reti) e 1 nella Supercoppa italiana.[13][50] Primatista di presenze in Coppa UEFA e Coppa Italia con la maglia nerazzurra, è preceduto dal solo Javier Zanetti per presenze totali, in Serie A, nelle coppe europee[13] e nel derby di Milano.[51]

Nazionale

«Se nell'82 mi sembrava normale che un giovane si allenasse con tanto impegno, mi ha stupito nel '98 ritrovarlo tale e quale: palestra, corsa, lavoro e poi ancora lavoro, sempre in silenzio. Lì ho capito davvero di che pasta era fatto.»
1982-1986: l'era Bearzot

Esordisce in nazionale a 18 anni, il 14 aprile 1982, nella partita amichevole contro la Germania Est disputata a Lipsia. Il commissario tecnico Enzo Bearzot lo convoca quindi per il Mondiale 1982, dove viene impiegato per la prima volta nella sfida contro il Brasile, subentrando alla fine del primo tempo all'infortunato Fulvio Collovati.[52] Con il compito di marcare il centravanti Serginho,[53] Bergomi gioca un'ottima partita, macchiata solo dalla sfortunata deviazione che favorisce la rete di Paulo Roberto Falcão per il secondo, momentaneo pareggio verdeoro.[54] Inizialmente destinato alla panchina, Bergomi scende in campo da titolare anche nella semifinale contro la Polonia: un fastidio fisico di Dino Zoff spinge Bearzot a schierare un difensore in più per far ripartire l'azione, e la scelta ricade sul difensore dell'Inter.[53]

Stante l'impossibilità di schierare Giancarlo Antognoni nella finale contro la Germania Ovest, Bergomi disputa dal primo minuto anche l'atto conclusivo del torneo.[53] Nel corso della finale, vinta dagli azzurri per 3-1, il diciottenne milanese marca efficacemente l'attaccante tedesco Karl-Heinz Rummenigge[53][55] ed è protagonista dell'azione del gol di Marco Tardelli per il momentaneo 2-0 italiano.[56] Al triplice fischio dell'arbitro Coelho, Bergomi diventa Campione del mondo, diventando il secondo giocatore più giovane a fregiarsi di questo titolo dopo Pelé (che lo conquistò a 17 anni e 244 giorni).[17] Dopo la vittoria del Mondiale, Bergomi diventa titolare fisso e prende parte anche al Mondiale 1986. Complice una squadra logora, contraddistinta da molti giocatori a fine carriera,[53] la nazionale di Bearzot non convince e viene eliminata negli ottavi dalla Francia.

1986-1991: l'era Vicini
 
Bergomi, capitano dell'Italia, e Maradona, capitano dell'Argentina, durante la semifinale del Mondiale del 1990 che sancì l'eliminazione degli azzurri

Con Azeglio Vicini in panchina, Bergomi realizza ognuna delle sue 6 reti in maglia azzurra, mettendo a segno le prime due in un'amichevole contro la Grecia dell'8 ottobre 1986;[17] in tale occasione diventa il primo difensore capace di segnare una doppietta con la maglia della nazionale italiana, e indossa per la prima volta la fascia da capitano, dopo la sostituzione di Alessandro Altobelli.[57] A partire dal 20 febbraio 1988, in occasione del 4-1 sull'Unione Sovietica, diviene a tutti gli effetti capitano degli azzurri.[58] Sotto la gestione di Vicini prende parte all'Europeo 1988 – durante il quale si distingue come uno dei migliori difensori della manifestazione[59] – e al Mondiale 1990, giocato in casa e conclusosi in semifinale con la sconfitta ai rigori per mano dell'Argentina.

Nel 1991 arrivò sulla panchina della nazionale Arrigo Sacchi, profeta della difesa a zona.[60] Bergomi, che nel frattempo era stato squalificato per sei giornate a causa di un intervento scomposto nel corso di una partita con la Norvegia, non fu mai preso in considerazione dal nuovo commissario tecnico, e il suo rapporto con la maglia azzurra sembrò chiuso.[25][61]

1998: il Mondiale di Francia

In seguito all'ottima stagione stagione 1997-98, fu convocato dal CT Cesare Maldini per il Mondiale 1998, sette anni dopo l'ultima apparizione in azzurro.[17] Fece il suo esordio nel torneo alla terza partita del girone, sostituendo con profitto l'infortunato Alessandro Nesta;[52][62] in seguito giocò da titolare, sempre con buon rendimento,[63] gli ottavi di finale contro la Norvegia[64] e i quarti di finale contro la Francia, che eliminò l'Italia ai tiri di rigore,[65] in quella che fu l'ultima delle 81 presenze di Bergomi in maglia azzurra. Il commissario tecnico e i compagni di squadra spesero parole di elogio per il rendimento e la condotta di Bergomi durante la competizione.[17][34][35]

Con quattro Mondiali disputati, Bergomi è secondo, dietro Gianluigi Buffon, tra i giocatori italiani con più partecipazioni alla competizione iridata, a pari merito con Gianni Rivera, Enrico Albertosi, Dino Zoff, Paolo Maldini e Fabio Cannavaro.[66]

Allenatore

 
Bergomi nel 2016

Nel febbraio 2008 è diventato l'allenatore degli esordienti dell'Inter.[67] Nel 2008-2009 allena l'Accademia Internazionale, con la quale vince anche il Campionato Allievi Dilettanti[68]. Nel corso della stagione 2009-2010 allena gli Allievi del Monza[69] e nella stagione 2010-2011 i Berretti.[70] Il 7 luglio 2011 assume la guida tecnica della squadra Berretti dell'Atalanta[71]; con gli orobici arriva fino alla finale del campionato perdendo con l'Inter di Sergio Zanetti, sia la gara d'andata per 3-0, che quella di ritorno per 3-4. Nella stagione 2012-2013 vince il Campionato Berretti con l'Atalanta battendo in finale proprio l'Inter con un risultato complessivo di 4-2 (1-0 per i milanesi all'andata e 4-1 esterno dell'Atalanta nella partita di ritorno). Il 25 luglio 2013 assume la guida tecnica della Berretti del Como[72]. Mantiene l'incarico sino al 10 luglio 2014[73].

Statistiche

Presenze e reti nei club

Stagione Squadra Campionato Coppa Italia Coppe europee Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1979-1980   Inter A - - CI 1 0 - - - - - - 1 0
1980-1981 A 12 0 CI - - CC 4 0 - - - 16 0
1981-1982 A 24 2 CI 10 2 CU 4 0 - - - 38 4
1982-1983 A 28 1 CI 9 1 CdC 6 0 - - - 43 2
1983-1984 A 25 0 CI 5 0 CU 5 0 - - - 35 0
1984-1985 A 29 2 CI 9 0 CU 10 0 - - - 48 2
1985-1986 A 30 5 CI 6 0 CU 10 0 - - - 46 5
1986-1987 A 28 2 CI 9 0 CU 8 0 - - - 45 2
1987-1988 A 28 1 CI 9 0 CU 5 0 - - - 42 1
1988-1989 A 32 1 CI 8 0 CU 6 0 - - - 46 1
1989-1990 A 33 2 CI 4 0 CC 2 0 SI 1 0 40 2
1990-1991 A 30 3 CI 4 1 CU 12 0 - - - 46 4
1991-1992 A 29 0 CI 6 0 CU 2 0 - - - 37 0
1992-1993 A 31 2 CI 6 0 - - - - - - 37 2
1993-1994 A 31 0 CI 4 0 CU 12 0 - - - 47 0
1994-1995 A 32 1 CI 7 1 CU 2 0 - - - 41 2
1995-1996 A 27 0 CI 5 0 CU 1 0 - - - 33 0
1996-1997 A 19 0 CI 7 0 CU 10 0 - - - 36 0
1997-1998 A 28 0 CI 5 0 CU 9 0 - - - 42 0
1998-1999 A 23 1 CI 5 0 UCL 9 0 - - - 37 1
Totale 519 23 119 5 117 0 1 0 756 28

Cronologia presenze e reti in nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
14-4-1982 Lipsia Germania Est   1 – 0   Italia Amichevole -   61’
5-7-1982 Barcellona Italia   3 – 2   Brasile Mondiali 1982 - 2º Turno -
8-7-1982 Barcellona Italia   2 – 0   Polonia Mondiali 1982 - 2º Turno -
11-7-1982 Madrid Italia   3 – 1   Germania Ovest Mondiali 1982 - Finale - 3º Titolo Mondiale
27-10-1982 Roma Italia   0 – 1   Svizzera Amichevole -
13-11-1982 Milano Italia   2 – 2   Cecoslovacchia Qual. Euro 1984 -
5-10-1983 Bari Italia   3 – 0   Grecia Amichevole -
15-10-1983 Napoli Italia   0 – 3   Svezia Qual. Euro 1984 -
16-11-1983 Praga Cecoslovacchia   2 – 0   Italia Qual. Euro 1984 -
22-12-1983 Perugia Italia   3 – 1   Cipro Qual. Euro 1984 -
4-2-1984 Roma Italia   5 – 0   Messico Amichevole -
3-3-1984 Istanbul Turchia   1 – 2   Italia Amichevole -
7-4-1984 Verona Italia   1 – 1   Cecoslovacchia Amichevole -
22-5-1984 Zurigo Germania Ovest   1 – 0   Italia Amichevole -
26-5-1984 Toronto Canada   0 – 2   Italia Amichevole -
30-5-1984 New York Stati Uniti   0 – 0   Italia Amichevole -
26-9-1984 Milano Italia   1 – 0   Svezia Amichevole -
3-11-1984 Losanna Svizzera   1 – 1   Italia Amichevole -
8-12-1984 Pescara Italia   2 – 0   Polonia Amichevole -
5-2-1985 Dublino Irlanda   1 – 2   Italia Amichevole -
13-3-1985 Atene Grecia   0 – 0   Italia Amichevole -
3-4-1985 Ascoli Piceno Italia   2 – 0   Portogallo Amichevole -
2-6-1985 Città del Messico Messico   1 – 1   Italia Amichevole -
6-6-1985 Città del Messico Italia   2 – 1   Inghilterra Amichevole -
25-9-1985 Lecce Italia   1 – 2   Norvegia Amichevole -
16-11-1985 Chorzów Polonia   1 – 0   Italia Amichevole -
5-2-1986 Avellino Italia   1 – 2   Germania Ovest Amichevole -
11-5-1986 Napoli Italia   2 – 0   Cina Amichevole -
31-5-1986 Città del Messico Italia   1 – 1   Bulgaria Mondiali 1986 - 1º turno -
5-6-1986 Puebla Italia   1 – 1   Argentina Mondiali 1986 - 1º turno -
17-6-1986 Città del Messico Francia   2 – 0   Italia Mondiali 1986 - Ottavi -
8-10-1986 Bologna Italia   2 – 0   Grecia Amichevole 2
15-11-1986 Milano Italia   3 – 2   Svizzera Qual. Euro 1988 -
6-12-1986 La Valletta Malta   0 – 2   Italia Qual. Euro 1988 -
24-1-1987 Bergamo Italia   5 – 0   Malta Qual. Euro 1988 1
14-2-1987 Lisbona Portogallo   0 – 1   Italia Qual. Euro 1988 -
18-4-1987 Colonia Germania Ovest   0 – 0   Italia Amichevole -
28-5-1987 Oslo Norvegia   0 – 0   Italia Amichevole -
3-6-1987 Stoccolma Svezia   1 – 0   Italia Qual. Euro 1988 -
23-9-1987 Pisa Italia   1 – 0   Jugoslavia Amichevole -
14-11-1987 Napoli Italia   2 – 1   Svezia Qual. Euro 1988 -
5-12-1987 Milano Italia   3 – 0   Portogallo Qual. Euro 1988 -
20-2-1988 Bari Italia   4 – 1   Unione Sovietica Amichevole 1 cap.
31-3-1988 Spalato Jugoslavia   1 – 1   Italia Amichevole - cap.
27-4-1988 Lussemburgo Lussemburgo   0 – 3   Italia Amichevole 1 cap.
4-6-1988 Brescia Italia   0 – 1   Galles Amichevole - cap.
10-6-1988 Düsseldorf Germania Ovest   1 – 1   Italia Euro 1988 - 1º turno - cap.
14-6-1988 Francoforte Italia   1 – 0   Spagna Euro 1988 - 1º turno - cap.
17-6-1988 Colonia Italia   2 – 0   Danimarca Euro 1988 - 1º turno - cap.
22-6-1988 Stoccarda Unione Sovietica   2 – 0   Italia Euro 1988 - Semifinale - cap.
19-10-1988 Pescara Italia   2 – 1   Norvegia Amichevole - cap.
16-11-1988 Roma Italia   1 – 0   Paesi Bassi Amichevole - cap.
22-12-1988 Perugia Italia   2 – 0   Scozia Amichevole - cap.
22-2-1989 Pisa Italia   1 – 0   Danimarca Amichevole 1 cap.
25-3-1989 Vienna Austria   0 – 1   Italia Amichevole - cap.
29-3-1989 Sibiu Romania   1 – 0   Italia Amichevole - cap.
22-4-1989 Verona Italia   1 – 1   Uruguay Amichevole - cap.
26-4-1989 Taranto Italia   4 – 0   Ungheria Amichevole - cap.
20-9-1989 Cesena Italia   4 – 0   Bulgaria Amichevole - cap.
14-10-1989 Bologna Italia   0 – 1   Brasile Amichevole - cap.
11-11-1989 Vicenza Italia   1 – 0   Algeria Amichevole - cap.
15-11-1989 Londra Inghilterra   0 – 0   Italia Amichevole - cap.
21-12-1989 Cagliari Italia   0 – 0   Argentina Amichevole - cap.
21-2-1990 Rotterdam Paesi Bassi   0 – 0   Italia Amichevole - cap.
31-3-1990 Basilea Svizzera   0 – 1   Italia Amichevole - cap.
9-6-1990 Roma Italia   1 – 0   Austria Mondiali 1990 - 1º turno - cap.
14-6-1990 Roma Italia   1 – 0   Stati Uniti Mondiali 1990 - 1º turno - cap.
19-6-1990 Roma Italia   2 – 0   Cecoslovacchia Mondiali 1990 - 1º turno - cap.
25-6-1990 Roma Italia   2 – 0   Uruguay Mondiali 1990 - Ottavi - cap.
30-6-1990 Roma Italia   1 – 0   Irlanda Mondiali 1990 - Quarti - cap.
3-7-1990 Napoli Argentina   1 – 1 dts   Italia Mondiali 1990 - Semifinale - cap.
7-7-1990 Bari Italia   2 – 1   Inghilterra Mondiali 1990 - Finale 3º posto - cap.
26-9-1990 Palermo Italia   1 – 0   Paesi Bassi Amichevole - cap.
17-10-1990 Budapest Ungheria   1 – 1   Italia Qual. Euro 1992 - cap.
22-12-1990 Limassol Cipro   0 – 4   Italia Qual. Euro 1992 - cap.
5-6-1991 Oslo Norvegia   2 – 1   Italia Qual. Euro 1992 -   90’

  90’

12-6-1991 Malmö Italia   2 – 0 dts   Danimarca Scania Cup -
2-6-1998 Göteborg Svezia   1 – 0   Italia Amichevole -
23-6-1998 Saint-Denis Italia   2 – 1   Austria Mondiali 1998 - 1º turno -
27-6-1998 Marsiglia Italia   1 – 0   Norvegia Mondiali 1998 - Ottavi -
3-7-1998 Parigi Italia   0 – 0 dts
(3-4 dtr)
  Francia Mondiali 1998 - Quarti -
Totale Presenze (11º posto) 81 Reti 6

Record

Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali
Inter: 1981-1982
Inter: 1988-1989
Inter: 1989
Competizioni internazionali
Inter: 1990-1991, 1993-1994, 1997-1998

Nazionale

Spagna 1982

Individuale

Allenatore

Accademia Internazionale: 2008-2009
Atalanta: 2012-2013

Onorificenze

Note

  1. ^ a b Panini, 1987-1988, p. 37.
  2. ^ a b Gianni Brera, Illuminati da Baggio, in la Repubblica, 21 settembre 1989.
  3. ^ a b c d e Gianni Piva, Cominciò dalla Nazionale: anche Bergomi è in rosso, in la Repubblica, 28 marzo 1992. URL consultato il 31 maggio 2016.
  4. ^ a b (EN) Bergomi: It's all about teamwork, su fifa.com, 1º luglio 2010. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  5. ^ (EN) When Naples had "Diego in our hearts, Italy in our songs", su espnfc.us, 8 giugno 2015. URL consultato il 14 novembre 2016.
  6. ^ a b Hall of fame, entrano altre 10 stelle: tra loro Falcao, Paolo Rossi e Berlusconi, su gazzetta.it, 25 ottobre 2016.
  7. ^ a b Sebastiano Vernazza, Romagnoli, ecco i tuoi modelli: 8 difensori precoci da Baresi a Maldini, su gazzetta.it, 12 agosto 2015. URL consultato il 23 agosto 2015.
  8. ^ (EN) Italy's greatest defenders, su skysports.com, 31 maggio 2010. URL consultato il 4 giugno 2016.
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Bibliografia

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