Cosmos (botanica)

genere di piante della famiglia delle Asteraceae

Cosmos Cav., 1791 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Coreopsideae e sottotribù Coreopsidinae.[1][2]

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Cosmos
Cosmos bipinnatus
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùCoreopsideae
SottotribùCoreopsidinae
Genere Cosmos
Cav., 1791
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùCoreopsideae
SottotribùCoreopsidinae
Genere Cosmos
Specie
(Vedi testo)

Etimologia

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Il nome del genere deriva dal greco "kosmos" (= universo armoniosamente ordinato).[3]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Antonio José Cavanilles (1745-1804) nella pubblicazione " Icones et Descriptiones Plantarum, quae aut sponte . . ." ( Icon. [Cavanilles] 1(1): 9, t. 14, 79) del 1791.[4]

Descrizione

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Il portamento
Cosmos scabiosoides
 
Le foglie
Cosmos caudatus
 
Infiorescenza
Cosmos sulphureus
 
I fiori
Cosmos atrosanguineus

Portamento. L'habitus delle piante di questo genere è erbaceo annuale o perenne tuberoso.[5][6][7][8][9]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. La parte ipogea del fusto può essere rizomatosa o simile a quella delle Cormofite. Altezza media: 30-250 cm.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto. Le foglie sono sessili o picciolate. Le forme delle lamine sono ovate, deltate o sagittate; mentre il tipo di lamina può essere intera (raramente) o composta 1-3- pennatifida con segmenti lanceolati o lineari. I margini sono interi o dentati. Le superfici sono glabre o pelose (raramente ghiandolose).

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini terminali, raramente ascellari, disposti in forme panicolate aperte; sono inoltre sottese da 8 brattee fogliacee lineari. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino peduncolato di tipo radiato o discoide. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a emisferiche, composto da 8 brattee al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee sono persistenti, spesso sono dimorfe, hanno dimensioni scalate e sono disposte su più serie. Quelle esterne sono erbacee (di colore verde), quelle più interne sono membranose o scariose. I ricettacoli, strutture alla base dei fiori, sono piatti e sono provvisti di pagliette a protezione dei fiori stessi. Diametro degli involucri: 3-15 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): (sono 8) sono femminili (sterili) e sono disposti su una o più serie; la forma è ligulata (zigomorfa); possono essere assenti;
  • fiori del disco (centrali): (da 10 a 20 fino a 80) hanno forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi.
*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [10]
  • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; di solito sono colorate di giallo-arancio, ma altri colori sono marrone, rosso, viola ciano o bianco; le ligule sono bilobate o trilobate;
  • fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi (corolle pentamere, qualche volta tetramere, raramente esamere o trimere); i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il tubo è breve o di lunghezza uguale alla gola; il colore è giallo, marrone, rosso, viola o purpureo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo.[11] Le appendici delle antere hanno delle forme ampiamente ovate e sono pubescenti. Sono presenti dei prominenti canali resinosi. Le cellule dell'endotecio hanno forme per lo più quadrate o oblunghe. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. La forma varia da fusiforme a lineare o strettamente lanceolata. La sezione trasversale in genere è quadrata. Il colore è marrone e nero. Il pappo è persistente ed è formato da 1-8 barbe o reste.

Biologia

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Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

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Le specie di questo genere sono distribuite in America, altrove sono naturalizzate.[2]

Sistematica

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La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]

Filogenesi

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Il gruppo di questa voce è descritto nella sottotribù Coreopsidinae caratterizzata da capolini sotteso da una (o più) brattee fogliacee, da foglie con una disposizione opposta e da bracci dello stilo più corti dell'area stigmatica.[9]

Nell'ambito della sottotribù Cosmos , da un punto di vista filogenetico, occupa una posizione abbastanza centrale e vicino al genere Heterosperma .[15]

I caratteri distintivi del genere sono:[9]

  • i filamenti delle antere sono papillosi o pubescenti;
  • i colori delle corolle dei fiori ligulati sono bianchi, rosei, rossi o purpurei;
  • gli acheni hanno un becco.

Il numero cromosomico delle specie di questa voce è: 2n = 24 e 34.[9]

Elenco delle specie

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Questo genere ha 35 specie:[2]

Sinonimi

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Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Cosmea Willd.

Specie spontanee italiane

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Elenco delle specie presenti in Italia:[2][16]

Cosmos bipinnatus Cav. - Cosmea: l'altezza massima della pianta è di 3 - 15 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Nord e Centro America; l'habitat tipico sono i coltivi per ornamento ed è naturalizzata in ambienti antropizzati umidi; in Italia si trova al Nord.

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d e World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 12 agosto 2025.
  3. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 12 agosto 2025.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 12 agosto 2025.
  5. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  6. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  7. ^ a b Judd 2007, pag.517
  8. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 713.
  9. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, p. 412.
  10. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  11. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  12. ^ Judd 2007, pag. 520.
  13. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  14. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  15. ^ Olof et al. 1992
  16. ^ Pignatti 2018, vol.3 pag. 803

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Cosmos Royal Botanic Gardens KEW - Database
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