Henricksonia mexicana

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Henricksonia mexicana B.L.Turner, 1977 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Coreopsideae e sottotribù Coreopsidinae. Henricksonia mexicana è anche l'unica specie del genere Henricksonia B.L.Turner, 1977.[1][2][3]

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Henricksonia mexicana
Immagine di Henricksonia mexicana mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùCoreopsideae
SottotribùCoreopsidinae
Genere Henricksonia
B.L.Turner, 1977
Specie H. mexicana
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
Genere Henricksonia
Specie H. mexicana
Nomenclatura binomiale
Henricksonia mexicana
B.L.Turner, 1977

Etimologia

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Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Billie Lee Turner (1925-2020) nella pubblicazione " American Journal of Botany. Lancaster, PA" ( Amer. J. Bot. 64: 78 (-80), figs. 108) del 1977.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Descrizione

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Portamento. Le specie di questa voce ha un ciclo biologico perenne; l'habitus è arbustivo rupicolo (vegetano sulle rocce o sui muri o nelle fessure). Sono piante senza lattice.[5][6][7][3][8]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta o prostrata, semplice o ramosa.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto. Il tipo di lamina è 2-tripennata con lobi lanceolati.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini terminali, lungamente peduncolati di tipo radiato. I capolini sono formati da un involucro, con forme da emisferiche o campanulate, composto da diverse brattee al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee sono persistenti, spesso sono dimorfe, hanno dimensioni scalate e sono disposte su 2 serie. Quelle esterne sono erbacee, patenti o riflesse, quelle più interne sono cartacee, possono avere delle striature e sottendono i fiori del raggio. I ricettacoli, strutture alla base dei fiori, sono debolmente convessi e sono provvisti di pagliette a protezione dei fiori stessi.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [9]
  • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; di solito sono colorate di giallo con venature rossastre; le ligule sono bilobate o trilobate;
  • fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il tubo è breve o di lunghezza uguale alla gola; il colore è giallo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo.[10] Le appendici delle antere hanno delle forme ovate e sono ghiandolose. I canali resinosi non sono presenti. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono dimorfi: quelli dei fiori del raggio sono hanno forme obcompresse e sono ampiamente alati (le ali hanno la consistenza del sughero); quelli dei fiori del disco hanno delle forme obpiramidali con 3-5 lati, il colore è bruno striato. Il pappo dei fiori del raggio ha due piccole reste, quello dei fiori del disco ha 3-5 squamelle obovate.

Biologia

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Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

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La specie di questa voce è distribuita in Messico.[2]

Sistematica

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La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][3][8]

Filogenesi

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Il gruppo di questa voce è descritto nella sottotribù Coreopsidinae caratterizzata da capolini sotteso da una (o più) brattee fogliacee, da foglie con una disposizione opposta e da bracci dello stilo più corti dell'area stigmatica.[8]

Nell'ambito della sottotribù il genere Henricksonia , da un punto di vista filogenetico, occupa una posizione abbastanza centrale e vicino al clade Heterosperma e Cosmos; insieme formano un "gruppo fratello".[14]

I caratteri distintivi della specie Henricksonia mexicana sono:[8]

  • le appendici delle antere sono ghiandolose;
  • gli acheni dei fiori del disco hanno una forma da affusolata a obpiramidale;
  • il pappo è formato da scaglie.
  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 23 agosto 2025.
  3. ^ a b c Funk & Susanna 2009, p. 691.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 23 agosto 2025.
  5. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  6. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  7. ^ a b Judd 2007, pag.517
  8. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, p. 413.
  9. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  10. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  11. ^ Judd 2007, pag. 520.
  12. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  13. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  14. ^ Olof et al. 1992

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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