Mushistonite

minerale

La mushistonite (simbolo IMA: Mhi[6]) è un minerale piuttosto raro del supergruppo della perovskite, all'interno del quale viene collocato nel gruppo delle perovskiti non stechiometriche e da lì al sottogruppo della schoenfliesite; appartiene alla famiglia minerale degli "ossidi e idrossidi" con composizione chimica Cu2+Sn4+(OH)6[2] e quindi, da un punto di vista chimico, è un idrossido di rame-stagno.

Mushistonite
Classificazione Strunz (ed. 10)4.FC.10[1]
Formula chimicaCu2+Sn4+(OH)6[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinocubico[3]
Parametri di cellaa = 7,73(2) Å, V = 461,89 ų, Z = 4[4]
Gruppo puntuale4/m 3 2/m[5]
Gruppo spazialePn3m[3]
Proprietà fisiche
Densità calcolata4,06[3] g/cm³
Durezza (Mohs)4 - 4,5[5]
Coloredal verde brunastro al verde malachite, giallo-marrone; grigio in luce riflessa[4]
Lucentezzavitrea[4]
Opacitàtrasparente[5]
Diffusionerara
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

Etimologia e storia

modifica

La mushistonite deve il suo nome alla propria località tipo, il deposito "Mushiston" (39.31°N 67.97167°E), nel distretto di Panjakent (Tagikistan).[7]

Classificazione

modifica

Nella classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) nel 2009,[2] elenca la mushistonite nella classe "4. Ossidi (idrossidi, V[5,6] vanadati, arseniti, antimoniti, bismutiti, solfiti, seleniti, telluriti, iodati)" e nella sottoclasse "4.F Idrossidi (senza V od U)"; questa viene ulteriormente suddivisa in base alla struttura del minerale, in modo tale da trovare la mushistonite nella sezione "4.FC Idrossidi con OH, senza H2O; ottaedri che condividono un vertice" dove insieme a burtite, natanite, schoenfliesite, vismirnovite e wickmanite forma il sistema nº 4.FC.10.[8]

Tale classificazione rimane invariata anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la mushistonite si trova nella classe degli "ossidi" e da lì nella sottoclasse degli "idrossidi e idrati ossidici (ossidi contenenti acqua con struttura stratificata)" dove forma il "gruppo della schoenfliesite" insieme a schoenfliesite, burtite, wickmanite, natanite e vismirnovite con il sistema nº IV/F.16.[9]

Anche nella classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, la mushistonite viene elencata nella famiglia degli "ossidi e idrossidi" dove si trova nella classe degli "idrossidi e ossidi contenenti idrossidi con gruppi (OH)3 o (OH)6"; qui forma il "gruppo della wickmanite" (cubico o trigonale, con cationi 2+ e Sn)" con il numero di sistema 06.03.06 con wickmanite, schoenfliesite, natanite, vismirnovite e burtite.[10]

Abito cristallino

modifica

La mushistonite cristallizza nel sistema cubico con il gruppo spaziale Pn3m (gruppo nº 224) con le costanti di reticolo a = 7,73(2) Å, oltre ad avere 4 unità di formula per cella unitaria.[11]

Proprietà

modifica

La mushistonite è facilmente solubile in acido cloridrico (HCl) diluito.[12]

Origine e giacitura

modifica

A seconda del luogo di ritrovamento la mushistonite è stata rinvenuta o in zone ossidate di depositi di stagno, in sostituzione della stannite (per campioni provenienti dal deposito "Mushiston", Tagikistan), dove la paragenesi è con stannite, calcopirite, sfalerite e galena, oppure da pegmatiti zonate (per campioni provenienti dalla miniera di "Etta", nel Dakota del Sud, Stati Uniti), dove la paragenesi è con cassiterite, pseudomalachite e quarzo.[13]

La mushistonite è un minerale piuttosto raro. Oltre alla sua località tipo, il deposito "Mushiston" in Tagikistan, il minerale è stato rinvenuto nel Verchojanskij ulus (nella Sacha, in Russia); nelle contee Pingwu e di Songpan (nel Sichuan, Cina); nella contea di Coolgardie (Australia); nel distretto di Kamienna Góra (in Polonia); nelle miniere "Etta"" e "Peerless" (contea di Pennington, Dakota del Sud, Stati Uniti).[14]

In Italia la mushistonite è stata trovata presso Colonnata, in provincia di Massa-Carrara (Toscana).[14]

Forma in cui si presenta in natura

modifica

La mushistonite di solito si trova in aggregati terrosi a grana fine; essi hanno lucentezza vitrea e colore che va dal verde brunastro al verde malachite o anche giallo-marrone, che diventa grigio in luce riflessa.[4]

  1. ^ a b (EN) Strunz-mindat (2025) Classification - Hydroxides with OH, without H2O; corner-sharing octahedra, su mindat.org. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  2. ^ a b c (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, gennaio 2025. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  3. ^ a b c (DE) Mushistonite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  4. ^ a b c d (EN) Mushistonite, su mindat.org. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  5. ^ a b c (EN) Mushistonite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  6. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  7. ^ (EN) Mushiston Deposit, Kaznok Valley, Pendzhikent District, Zeravshan Range, Sughd, Tajikistan, su mindat.org. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  8. ^ (DE) Strunz 9 Classification - 4 Oxide, Hydroxide (Oxide, Hydroxide, V[5,6]-Vanadate, Arsenite, Antimonite, Bismutite, Sulfite, Selenite, Tellurite, Iodate) - 4.F Hydroxide (ohne V oder U) - 4.FC Hydroxide mit OH, ohne H2O; eckenverknüpfte Oktaeder, su mineralienatlas.de. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  9. ^ (DE) Lapis Classification - IV OXIDE - IV/F Hydroxide und oxidische Hydrate (wasserhaltige Oxide mit Schichtstruktur), su mineralienatlas.de. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  10. ^ (EN) Dana Classification 8th edition - X(OH)3, su mindat.org. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  11. ^ Strunz Mineralogical Tables. Chemical-structural Mineral Classification System p. 232
  12. ^ (EN) Pete J. Dunn et al., New mineral names (PDF), in American Mineralogist, vol. 70, 1985, pp. 1329-1335. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  13. ^ (EN) Mushistonite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 5 febbraio 2025.
  14. ^ a b (EN) Localities for Mushistonite, su mindat.org. URL consultato il 5 febbraio 2025.

Bibliografia

modifica
  • (EN) Hugo Strunz e Ernest Henry Nickel, Strunz Mineralogical Tables. Chemical-structural Mineral Classification System, 9ª ed., Stoccarda, E. Schweizerbart’sche Verlagsbuchhandlung (Nägele u. Obermiller), 2001, ISBN 3-510-65188-X.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica


  Portale Mineralogia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mineralogia