Peperomia graveolens
Peperomia graveolens Rauh e Barthlott, 1975 è una pianta succulenta della famiglia delle Piperaceae.[2]
Peperomia graveolens | |
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Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Magnoliidi |
Ordine | Piperales |
Famiglia | Piperaceae |
Genere | Peperomia |
Specie | P. graveolens |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Magnoliidae |
Ordine | Piperales |
Famiglia | Peperomiacee |
Genere | Peperomia |
Specie | P. graveolens |
Nomenclatura binomiale | |
Peperomia graveolens Rauh e Barthlott, 1975 |
Descrizione
modificaPeperomia graveolens ha portamento arbustivo. Ha steli cilindrici, corti e di colore rossiccio, da cui dipartono le foglie ottuse, succulente, di 2–3 cm di lunghezza. Le foglie, dalla forma a V, hanno la pagina inferiore di colore rosso Borgogna, come gli steli, mentre nella pagina superiore è presente una finestra epidermica che espone alla luce solare uno strato di colore verde chiaro. A differenza della maggioranza delle altre specie del genere Peperomia, che sviluppano infiorescenze prive di odore, i fiori della P. graveolens rilasciano un odore sgradevole, che ricorda quello dell'urina del topo.[3] Proprio a questa caratteristica fa riferimento l'epiteto che compone il nome scientifico della specie; graveolens infatti significa "dall'odore fastidioso".[4]
Ha un aspetto simile ad altre succulente del genere Peperomia, come P. axillaris, P. asperula e P. dolabriformis.
Distribuzione e habitat
modificaLa specie è stata identificata negli anni settanta del Novecento nell'Ecuador meridionale, nella provincia di Azuay, e successivamente in Colombia.[2]
Note
modifica- ^ (EN) J. Santiana e N. Pitman (a cura di), Peperomia graveolens, in The IUCN Red List of Threatened Species 2004, 2004, DOI:10.2305/IUCN.UK.2004.RLTS.T45780A11011358.en, e.T45780A11011358. URL consultato il 7 aprile 2025.
- ^ a b Peperomia graveolens Rauh e Barthlott nel database "Global Biodiversity Information Facility".
- ^ W. Rauh e W. Barthlott, 1975.
- ^ Graveolente, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'8 aprile 2024.
Bibliografia
modifica- (EN) Werner Rauh e Wilhelm Barthlott, Two new species of succulent Peperomias from South America, in Cactus and Succulent Journal, vol. 47, n. 5, 1975, pp. 199–208.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Peperomia graveolens
- Wikispecies contiene informazioni su Peperomia graveolens
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Peperomia graveolens Rauh & Barthlott, su gbif.org, Global Biodiversity Information Facility. URL consultato il 7 aprile 2025.