Xestospongia muta (Schmidt, 1870) è una grossa spugna della famiglia Petrosiidae, diffusa nelle barriere coralline dei Caraibi.

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Xestospongia muta
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoParazoa
PhylumPorifera
ClasseDemospongiae
OrdineHaplosclerida
SottordinePetrosina
FamigliaPetrosiidae
GenereXestospongia
SpecieX. muta
Nomenclatura binomiale
Xestospongia muta
Schmidt, 1870

È la più grande spugna dei Caraibi, ed è nota per la sua longevità: può vivere fino a 2.000 anni.[1]

Distribuzione e habitat

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È diffusa nei fondi duri e nelle barriere coralline del Mar dei Caraibi, delle Bahamas, delle Bermuda, della Florida e del Golfo del Messico, dove colonizza substrati duri a profondità comprese tra 10 e 120 m.[2]

Descrizione

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La colorazione è dovuta alla presenza di cianobatteri endosimbionti

Si tratta della più grande spugna delle barriere coralline caraibiche, può raggiungere un diametro di 1,8 metri.[2]

È molto grande e compatta, presenta una morfologia a barile, tipica delle spugne del genere Xestospongia. Presenta un osculo molto grande. Ha una consistenza dura o pietrosa.[2] In acque poco profonde, il colore va dal rosso-brunastro al grigio-brunastro; ma, a profondità maggiori e in grotte e sottogrotte, o quando la spugna è sottoposta a ciclici eventi di sbiancamento, è rosata o bianca.[3] La colorazione di questa spugna è dovuta alla presenza di cianobatteri endosimbionti.[4]

Alimentazione

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Come tutte le spugne, Xestospongia muta è un filtratore. L'acqua viene continuamente filtrata attraverso i pori (osti) che ricoprono il corpo della spugna e pompata fuori attraverso l'osculo.[5]

Ecologia

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Xestospongia muta è una delle più importanti componenti bentoniche delle barriere coralline caraibiche

Xestospongia muta è una delle componenti più importanti del benthos sessile delle barriere coralline caraibiche.

In termini di copertura superficiale bentonica, è la seconda spugna più abbondante sulle barriere coralline della regione caraibica.[6] Sulle barriere coralline al largo delle Florida Keys, può essere comune con due individui per metro quadrato, e la biomassa totale della spugna è maggiore di quella di qualsiasi altro invertebrato bentonico.[7]

Questa spugna funge da habitat per diversi invertebrati bentonici e pesci che vivono in superficie o all'interno del corpo della spugna. Ospita anche una comunità diversificata di microrganismi: ospita nel proprio corpo cianobatteri autotrofi fotosintetici endosimbionti, che conferiscono colore alla spugna.[4] È possibile che gli individui si sottopongano a sbiancamenti periodici, ma si tratta di un evento ciclico e la spugna recupera la sua normale colorazione nel tempo. È probabile che questo sbiancamento ciclico sia una risposta dei cianobatteri piuttosto che della spugna ospite, senza alcun effetto negativo sulla spugna ospite.[3]

I predatori principali di questa spugna sono i pesci pappagallo.[8]

  1. ^ McMurray, S. E.; Blum, J. E.; Pawlik, J. R. (2008). Redwood of the reef: growth and age of the giant barrel sponge Xestospongia muta in the Florida Keys. Marine Biology, su link.springer.com.
  2. ^ a b c Zea, S.; et al. (2014). "The Sponge Guide". Archived from the original on 2016-03-04. Retrieved 2015-06-23., su spongeguide.org (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ a b McMurray, Steven E.; Blum, James E.; Leichter, James J.; Pawlik, Joseph R. (2011). "Bleaching of the giant barrel sponge Xestospongia muta in the Florida Keys". Limnology and Oceanography., su aslopubs.onlinelibrary.wiley.com.
  4. ^ a b Usher, Kayley M. (2008). "The ecology and phylogeny of cyanobacterial symbionts in sponges". Marine Ecology, su onlinelibrary.wiley.com.
  5. ^ Pawlik, Joseph R.; McMurray, Steven E.; Erwin, Patrick; Zea, Sven (2015). "A review of evidence for food limitation of sponges on Caribbean reefs". Marine Ecology Progress Series, su int-res.com.
  6. ^ Loh, Tse-Lynn; Pawlik, Joseph R. (2014). "Chemical defenses and resource trade-offs structure sponge communities on Caribbean coral reefs". Proceedings of the National Academy of Sciences, su pmc.ncbi.nlm.nih.gov.
  7. ^ McMurray, Steven E.; Henkel, Timothy P.; Pawlik, Joseph R. (2010). Demographics of increasing populations of the giant barrel sponge Xestospongia muta in the Florida Keys. Ecology, su esajournals.onlinelibrary.wiley.com.
  8. ^ Dunlap, M.; Pawlik, JR (1998). "Spongivory by parrotfish in Florida mangrove and reef habitats". Marine Ecology, su onlinelibrary.wiley.com.