Palermo Football Club
L'Unione Sportiva Città di Palermo, nota più semplicemente come Palermo Calcio o Palermo, è una società calcistica italiana con sede a Palermo. È stata fondata il 1º novembre 1900.
U.S. Città di Palermo Calcio ![]() | |
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Rosanero, Aquile | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Aquila |
Dati societari | |
Città | Palermo |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Serie B |
Fondazione | 1900 |
Scioglimento | 1915 |
Rifondazione | 1920 |
Scioglimento | 1926 |
Rifondazione | 1928 |
Scioglimento | 1940 |
Rifondazione | 1941 |
Scioglimento | 1986 |
Rifondazione | 1987 |
Proprietario | ![]() |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Stadio Renzo Barbera (36.365 posti) |
Sito web | palermocalcio.it/it |
Palmarès | |
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Titoli nazionali | 5 Campionati di Serie B |
Trofei nazionali | 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro |
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Si invita a seguire il modello di voce |
La squadra ha raggiunto i migliori risultati sportivi negli anni duemila, durante i quali ha chiuso tre edizioni del campionato di Serie A al 5º posto (di cui due consecutive) ed è arrivata sino agli ottavi di finale della Coppa UEFA 2005-2006. Annovera in bacheca una Coppa Italia di Serie C vinta nel 1992-1993.
Riguardo le partecipazioni nelle coppe europee, il club conta cinque presenze in Coppa UEFA/Europa League; nel 2007 ha anche occupato il 51º posto nel ranking UEFA.[1] Secondo la classifica stilata mensilmente dall'IFFHS, invece, il più alto posizionamento mai conquistato è stato il 19º posto, raggiunto sia a febbraio[2] che a giugno del 2006;[3] in base a un'altra classifica dello stesso ente, la società rosanero è al 121º posto delle migliori squadre al mondo considerando il periodo che va dal 1º gennaio 1991 al 31 dicembre 2009.[4]
Attualmente la FIGC la considera 17ª nella graduatoria dei criteri di punteggio della tradizione sportiva della federazione.
Se si considerano anche le 3 finali di Coppa Italia disputate (1974, 1979 e 2011), i 5 campionati di Serie B vinti e la sua storia ultracentenaria con importanti trofei conquistati nel primo ventennio del XX secolo, il Palermo rappresenta una delle più importanti realtà calcistiche del Mezzogiorno d'Italia. In riferimento alla propria data di fondazione, è soprattutto il primo club della Sicilia, il primo del Meridione e il 7º nel Paese per anzianità tra le altre società nazionali ancora operanti.
Dal 2008, l'Unione Sportiva Città di Palermo ha inoltre il diritto di essere un membro ordinario dell'ECA – Associazione dei Club Europei, organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso G-14 e composta dai principali club calcistici d'Europa riuniti in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA.[5]
Storia
Dalla fondazione agli inizi del secondo dopoguerra
La storia del Palermo inizia il 1º novembre 1900,[6] per volere di Ignazio Majo Pagano, anche se fonti ormai confutate dicevano che la squadra fosse stata fondata due anni prima, per iniziativa di Joseph Isaac Spadafora Whitaker e di altri inglesi trasferiti a Palermo.[7] Nacque quindi l'Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club, che nel 1907 cambiò nome in Palermo Foot-Ball Club. Nei primi anni vinse dei trofei limitati a delle squadre del sud Italia, come la Coppa Whitaker o la Coppa Lipton. Con il 1915 e la Prima guerra mondiale la società fermò ogni sua attività; nel 1920 risorse dalle sue ceneri attraverso una tra le compagini cittadine minori, il "Racing FBC", visto anche il maggior blasone del precedente club. Qualche anno più tardi partecipò alle antiche competizioni regionali e interregionali. Nel corso della stagione 1926-1927 gravi difficoltà finanziarie indussero la squadra a ritirarsi e a fondersi poi, nel 1928, con i concittadini della "Vigor". All'unificazione dei campionati del 1929, il Palermo partì dalla Prima Divisione, il terzo livello del campionato italiano di calcio dell'epoca. In tre annate arrivò nella massima categoria della piramide calcistica italiana, debuttandoci in assoluto nell'edizione 1932-1933 e rimanendovi per le successive tre stagioni.
Nel 1941 vi accadde un'altra fusione societaria, fra il Palermo e la "Unione Sportiva Juventina Palermo". Il nuovo sodalizio, che ripartì dalla Serie C 1941-1942, ottenne la promozione nella Serie B 1942-1943. Venne successivamente sospeso dal medesimo torneo a causa della proclamazione della Sicilia come zona di guerra. Al termine del conflitto cambiò la denominazione in Unione Sportiva Palermo e vinse contemporaneamente il campionato siciliano bellico, per poi approdare nella Divisione Nazionale 1945-1946.
Fino agli anni novanta
A partire quindi dai seguenti periodi sino ai primi degli anni '70, il Palermo gioca dei campionati con alterne fortune, facendo la spola tra la Serie B e la Serie A. Nell'arco di quest'ultimo decennio, sotto la presidenza di Renzo Barbera, giunse inoltre, per due volte, ad un passo dalla vittoria della Coppa Italia, perdendo una finale con il Bologna e una con la Juventus.
Il periodo più critico fu più o meno nella metà degli anni '80, quando, il giorno 8 settembre 1986, il Palermo venne radiato dalla FIGC dopo aver accumulato ingenti debiti. La società in seguito, dichiarata fallita dal Tribunale di Palermo dieci giorni dopo la radiazione, scomparì definitivamente,[8][9] per un anno, ma, grazie all'interessamento di politici e imprenditori dell'epoca, in particolare del sindaco Leoluca Orlando, del ministro per gli affari regionali Carlo Vizzini e del presidente di Sicindustria Salvino Lagumina, il 7 gennaio 1987 venne costituita l'Unione Sportiva Palermo, chiamata a raccogliere l'eredità dell'estinto sodalizio siciliano. Il neonato Palermo, poi presieduto proprio dal Dott. Lagumina, ottenne, in deroga dalla FIGC, l'iscrizione diretta alla Serie C2 per l'edizione 1987-1988.
Le prime annate successive vedono il club raggiungere la Serie B e vincere una Coppa Italia di Serie C nel 1992-1993 dopo tre finali perse.[10] Gli anni '90, comunque, si concluderanno con una sequenza di promozioni in B e retrocessioni in C.
Dagli anni duemila ad oggi
La svolta arrivò al termine della stagione 2001-2002, quando, il 21 luglio dell'estate seguente, Maurizio Zamparini subentrò all'allora patron Franco Sensi acquistando il pacchetto azionario di maggioranza.[11] In sole due stagioni il club tornò in massima serie dopo 31 anni di assenza e a 32 anni dalla promozione precedente. Nell'anno del ritorno in Serie A, il Palermo, con la nomina di Francesco Guidolin come allenatore, approda, per la prima volta nella sua storia, in Coppa UEFA,[12] traguardo ottenuto anche nelle due annate successive. Sotto la guida di Delio Rossi, nella stagione 2009-2010 la squadra torna a centrare l'obiettivo europeo e batte diversi record. In due occasioni manca la qualificazione ai preliminari della UEFA Champions League per soli due punti di distacco dal quarto posto: nel primo caso nella Serie A 2005-2006 (dopo la sentenza su Calciopoli) e nel secondo caso proprio nella Serie A 2009-2010. Nella stagione 2010-2011 i rosanero raggiungono la terza finale di Coppa Italia della loro storia, a distanza di 32 anni da quella precedente, subendo ancora una sconfitta, stavolta ad opera dell'Inter.
Al termine della stagione 2012-2013 il Palermo lascia la scena del massimo livello calcistico dopo nove anni consecutivi, con cinque qualificazioni alle competizioni europee e con una finale di coppa nazionale. L'anno successivo vince il campionato di Serie B 2013-2014, con cinque giornate d'anticipo e 86 punti, aggiudicandosi la sua prima Coppa Ali della Vittoria.
Il 17 ottobre dell'annata 2016-2017 il Palermo disputa, contro il Torino, la sua millesima partita in Serie A.[13]
Cronistoria
Cronistoria dell'Unione Sportiva Città di Palermo | |
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Colori e simboli
Colori
Inizialmente i colori della squadra erano il rosso e il blu e solo nel 1907 si scelsero i celebri colori sociali rosa e nero.[14] Su questa decisione sono sorte diverse leggende: la più diffusa racconta che il rosso e il blu si stinsero in rosa e nero a causa di un candeggio sbagliato, ma il fatto che analoghe storie circolino sulle nascite delle maglie di altri club mina la credibilità di questa versione. Più realisticamente il rosa e il nero potrebbero rappresentare il rosolio e l'amaro prodotti dalla famiglia di Joseph Whitaker, da bere rispettivamente dopo una vittoria e dopo una sconfitta. L'ipotesi più accreditata resta una lettera inviata nel 1905 da Giuseppe Airoldi a Giosuè Whitaker, convincendolo a cambiare i colori sociali in rosa e nero, come metafora del dolce e dell'amaro a causa dei risultati alterni.[15][16][17] La colorazione venne comunque cambiata solo il 27 febbraio 1907.
Dopo il primo scioglimento della società palermitana, causato dalla Prima guerra mondiale, il 16 febbraio 1920 Valentino Colombo, dirigente del Racing FBC, squadra dai colori sociali bianco-blu, trasformò la denominazione di quest'ultima in Unione Sportiva Palermo adottando nuovamente le tinte rosanero.[18] Nel 2007, annata del centesimo compleanno della divisa rosanero, la maglia del Palermo è entrata nella top 50 delle maglie più belle della storia del calcio, classifica redatta da un gruppo di giornalisti britannici e pubblicata dal quotidiano londinese The Times.[19]
Anni e denominazioni
La denominazione Unione Sportiva Città di Palermo nasce per motivi di sponsorizzazione da parte del Comune di Palermo. In diverse occasioni si è discusso di un cambio per ritornare alle origini,[20] ma il nome Unione Sportiva Palermo, comunque, è stato acquisito nel 2000 da una società dilettantistica di proprietà di Salvatore Schillaci.[21]
Simboli ufficiali
Stemma
Il Palermo ha modificato più volte il proprio stemma. Il primo fu realizzato nel 1920 ed era costituito da uno scudo bicolore bianco/blu con banda trasversale a caratteri neri "Palermo F.B.C.", tutto in virtù dei colori del "Racing F.B.C.".[22] Nel 1929 venne adottato un rombo rosanero in pieno stile futurista, a opera del pittore Giuseppe "Pippo" Rizzo su commissione del barone Luigi Bordonaro di Gebbiarossa.[23] Nel 1932, in occasione della storica conquista della Serie A, il presidente Barresi fa rinnovare il distintivo sostituendo il rombo con un'aquila dorata, simbolo della città, che tiene fra gli artigli un ramoscello di ulivo, segno di pace,[22] mentre nel 1947 il presidente Stefano La Motta introduce per la prima volta un'aquila sullo sfondo rosanero.[23] Nel 1979 il Palermo adotta un nuovo stemma societario realizzato dal nuovo sponsor tecnico, l'azienda romana Pouchain: un aquilotto stilizzato all'interno di un rombo.[24] Nel 1987, dopo la rinascita della società, il simbolo utilizzato è un'aquila bianca sullo scudo a simboleggiare la purezza.[23] Nel 1991, durante la presidenza di Giovanni Ferrara, viene introdotta l'aquila dalle ali spiegate,[23] mentre tre anni dopo, in occasione della ridenominazione in "U.S. Città di Palermo" vista la sponsorizzazione stipulata con il Comune, l'aquila torna ad avere di nuovo le ali rivolte verso il basso.[23] Il simbolo adottato nel 2000, sotto la presidenza di Sergio D'Antoni, è composto invece da un'aquila dorata, con ali spiegate in parte bianche, su sfondo rosa-nero; i colori sono divisi da una diagonale e la forma dello stemma è uno scudo, con l'intestazione della società in alto. L'attuale logo si è classificato settimo nella lista dei venti loghi calcistici più belli del mondo stilata dal quotidiano britannico Daily Mail.[25]
Inno
Il Palermo non ha un proprio inno ufficiale, nonostante la stessa società rosanero avesse bandito un concorso nella seconda metà degli anni 2000. Si ricordano comunque diversi brani, come quello scritto dal musicista Manno e pubblicato dalla casa editrice palermitana Alfano, in occorenza della prima promozione in Serie A della storia del Palermo,[26] quello interpretato da Giovanni Alamia e Tony Sperandeo, all'indomani della rinascita dopo il fallimento del 1987, dal titolo U sapuri ri gol (in italiano Il sapore dei gol),[27] o vari brani scritti da Rino Martinez con la collaborazione di alcuni giocatori del momento.
Mascotte
Negli anni 2000 la squadra ha avuto una mascotte di nome Kurò, un aquilotto con una maglietta numerata 04, anno del ritorno in Serie A del sodalizio (il 2004 appunto).[28]
Strutture
Stadio
Il Palermo gioca le sue partite interne allo Stadio Renzo Barbera, da sempre di proprietà del Comune. Precedentemente, dalla fondazione della compagine sino alla fine del 1913 le disputava in un terreno chiamato Varvaro, situato nello spazio tra le vie Notarbartolo, Marchese Ugo e Piersanti Mattarella - precisamente dove oggi si trovano la Corte dei Conti di Palermo e le aree retrostanti[29] - e soprannominato 'u Pantanu (il Pantano in italiano) a causa del suo cattivo drenaggio durante le piogge; dal 16 marzo 1914 al 3 gennaio 1932 allo Stadio Ranchibile, poi abbandonati visto che erano divenuti inadeguati per le esigenze crescenti della squadra.[30]
Lo stadio venne inaugurato il 24 gennaio 1932 con il nome "Stadio del Littorio" e nello stesso giorno si giocò inoltre la prima partita di campionato nell'impianto, disputata contro l'Atalanta e vinta 5-1.[31] Nel 1936 fu rinominato "Stadio Michele Marrone", in onore del soldato siciliano fregiato della medaglia d'oro al valor militare e morto nella guerra civile spagnola.[32]
All'inizio del secondo dopoguerra lo stadio cambiò nome, anche se non ufficialmente, in "Stadio La Favorita", trovandosi all'interno del parco omonimo che dalla città conduce a Mondello, ai piedi del Monte Pellegrino. In quegli anni fu anche ristrutturato togliendo la pista da corsa e aggiungendo due curve che aumentarono la sua capacità a 30.000 posti a sedere.[32] Nel 1984 fu ulteriormente allargato a 55.000 posti, con la costruzione del secondo anello delle curve e della gradinata. In occasione del Mondiale d'Italia '90 lo stadio fu ristrutturato con l'aggiunta di sedili e con la diminuzione della capacità a 36.422 posti. Durante i lavori la squadra rosanero fu costretta a giocare le sue partite interne nel campo della non troppo vicina città di Trapani, tuttavia le partite avevano al loro seguito un consistente pubblico proveniente dal capoluogo isolano. Durante la ristrutturazione del 1989, cinque dipendenti morirono a causa del collasso di una sezione dello stadio.[32] Il 18 settembre del 2002 lo stadio cambiò di nuovo nome in "Stadio Renzo Barbera", in onore del celeberrimo presidente del Palermo degli anni settanta, deceduto il 20 maggio dello stesso anno.[32]
Nel corso della sua gestione, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha più volte proposto la costruzione di un nuovo impianto polifunzionale con diversi servizi, quali cinema multisala, palestre, ristoranti, una clinica, skybox, attività commerciali varie ed un museo dello sport.[33] L'area scelta per la costruzione del nuovo stadio sarebbe stata individuata dove sorge il Velodromo Paolo Borsellino, a breve distanza da un centro commerciale di proprietà dello stesso Zamparini. L'amministrazione comunale su questo tema si è divisa, in quanto il velodromo è un impianto di recente costruzione, per il quale l'amministrazione deve pagare ancora le rate del mutuo. Nei primi mesi del 2009 sono stati fatti i primi passi avanti da parte dell'amministrazione comunale in favore del nuovo progetto. Questi sforzi hanno portato, nel dicembre seguente, alla presentazione ufficiale, da parte del Palermo Calcio al Comune di Palermo,[34] alla Regione Siciliana e al CONI, del nuovo impianto,[35] che dovrebbe chiamarsi "Stadio della Sicilia".[36] L'investimento oneroso sarebbe pari a circa 300-400 milioni di euro[37] per uno stadio di circa 34.000 posti a sedere con circa 0,80 metri quadrati per spettatore.[38] Il 14 novembre 2011 è stato presentato il progetto virtuale.[39]
Centro di allenamento
Gli allenamenti della squadra si svolgono invece presso il Campo Tenente Onorato, a Boccadifalco, area militare, per cui non è possibile assistere dal vivo agli allenamenti se non si è muniti di pass come i giornalisti.
A Carini, il 12 luglio 2013, è stato presentato il progetto per il nuovo centro sportivo della società, per opera dell'architetto Gino Zavanella, nel territorio tra Carini e Montelepre. È un'opera da 15 milioni di euro e riguarda tanto la prima squadra quanto le giovanili, infatti saranno presenti una foresteria con quarantasei posti letto, sei campi in erba naturale e altri in erba sintetica, una tribuna da mille posti a sedere, un settore dedicato ai giornalisti in cui svolgere le conferenze stampa, un parcheggio e un ristorante.[40][41]
Società
La società ha spesso cambiato sede sociale durante gli anni.
La prima storica è stata quella di via Libertà, mantenuta per un decennio. Seguono vari periodi in indirizzi diversi e non più di quattro stagioni fino al periodo 1949-1956, quando la sede era situata in via Emerico Amari 162.
Dal 1956 al 1983 la dirigenza aveva i suoi uffici presso lo Stadio della Favorita al piano terra, sotto la tribuna, mentre nel triennio 1983-1986 erano in via Fondo Trapani 17/B.
Nel 1987 la società, appena rifondata dopo il fallimento del 1986, posizionò la propria sede in via dei Nebrodi sino al 1990, in attesa della ristrutturazione della Favorita per i Mondiali di quest'ultimo anno svolti proprio in Italia.
Ultimati i lavori allo stadio, gli uffici sono tornati in viale del Fante 11, al primo, secondo e terzo piano della Torre Nord.[42]
Anni | Luogo | Via |
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1900-1910 | via Libertà | |
1911-1915 | Sport Club | via Mariano Stabile |
1922-1923 | via Pasquale Calvi, 7 | |
1923-1926 | Palazzo Sambuca | via Alloro |
1928 | Caffè del Massimo | |
1929-1930 | Palazzo Trigona di Sant'Elia | piazza della Rivoluzione |
1930-1933 | via Emerico Amari, 162 | |
1933-1937 | via Ruggero Settimo, 57 | |
1937-1940 | Palazzo Riso | |
1942-1943 | piazza Castelnuovo, 1 | |
1947-1949 | Palazzo Villafranca | via Sperlinga |
1949-1956 | via Emerico Amari, 162 | |
1956-1983 | Stadio La Favorita | viale del Fante, 11 |
1983-1986 | via Fondo Trapani, 17/B | |
1987-1990 | via dei Nebrodi, 55 | |
dal 1990 | Stadio La Favorita/Renzo Barbera | viale del Fante, 11 |
Organigramma societario
Dal sito Internet ufficiale della società[43]
- Alessandro Albanese - Presidente
- Vincenzo Macaione - Vice Presidente
- Roberto Bergamo - Amministratore Delegato
- Attilio Coco - Consigliere
- Walter Tuttolomondo - Consigliere
- Fabrizio Lucchesi - Direttore Generale
- Rino Foschi - Direttore Sportivo
- Daniela De Angeli - Direttore Amministrativo
- Gianni Francavilla - Segretario generale
- Giuseppe Corti - Responsabile area scouting
- Maurizio Marin - Collaboratore area tecnica
- Toni Sichera - Responsabile commerciale
- Vincenzo Todaro - Team manager
- Federico Fornaris - Marketing manager
- Andrea Siracusa - Responsabile ufficio stampa
- Giorgio Elia - Ufficio stampa
- Mauro Bellante - Ticketing manager
- Antonio Lentini - Delegato alla sicurezza
- Sandro Porchia - Responsabile settore giovanile
- Lorenzo Farris - Segretario settore giovanile
Sponsor
- 1981-1983 Vini Corvo
- 1983-1984 Pasta Ferrara
- 1984-1986 Juculano
- 1987-1991 Città di Palermo
- 1991-1992 Sèleco
- 1992-1993 Giornale di Sicilia
- 1993-1994 Toka
- 1994-1996 Provincia Regionale di Palermo
- 1996-1997 Giornale di Sicilia
- 1997-1998 Tomarchio Naturà
- 1998-1999 Palermo Provincia Turistica
- 1999-2000 Telepiù
- 2000-2001 Alitalia
- 2001-2002 LTS
- 2002-2006 Provincia di Palermo
- 2006-2007 Mandi - Gruppo Zamparini
- 2007-2008 Nessuno, poi Pramac
- 2008-2009 Nessuno, poi BetShop Italia
- 2009-2010 BetShop Italia, poi Eurobet-Scommesse Sportive
- 2010-2011 Eurobet-Scommesse Sportive[47]
- 2011-2012 Eurobet-Scommesse Sportive,[47]
dal 18 novembre 2011 anche Burger King[48] - 2012-2013 Eurobet-Scommesse Sportive,
dal 27 novembre 2012 anche Italiacom - 2013-2014 palermocalcio.it e Sigma
- 2014-2015 Rosanerocares e CBM
- 2015-2016 Nessuno
- 2016-2017 LEWER e Bisaten - GDM
- 2017-2018 Sicily by Car e Bisaten
- 2018-2019 Bisaten,
dal 17 marzo al 30 marzo 2019 anche Unieuro
Settore giovanile
Il settore giovanile del Palermo è formato da squadre che giocano nei campionati Primavera, Allievi Nazionali e Regionali, Giovanissimi Nazionali e Regionali, Esordienti A e B e Pulcini A, B e C.[49]
I trofei conquistati sono cinque: la Coppa Allievi Professionisti nella stagione 1997-1998, il Campionato nazionale Dante Berretti nella stagione 2000-2001, il Campionato Primavera 1 del 2008-2009 e due campionati Giovanissimi Regionali consecutivi nelle annate 2011-2012 e 2012-2013.
Fino al 2007 la sede di allenamenti e partite è stato il Velodromo Paolo Borsellino, quindi le attività della Primavera si sono svolte al Centro Sportivo Universitario di Palermo, in Via Altofonte. A partire dalla stagione 2012-2013 la squadra gioca allo Stadio Comunale di Santa Flavia, in contrada Torremuzza, in un campo di erba sintetica.[50]
La formazione Primavera ha partecipato dodici volte al Torneo di Viareggio, con 15 vittorie, 15 pareggi e 16 sconfitte (66 gol fatti e 49 subiti). In questo trofeo il migliore piazzamento è costituito dal raggiungimento dei quarti di finale, occorso in quattro edizioni.[51]
Fino al 2007 i giocatori erano tutti o quasi palermitani,[52][53][54][55][56] mentre solo successivamente sono stati acquistati giovani provenienti da altre zone d'Italia e pure dall'estero.[57]
Il Palermo Primavera vince lo scudetto di categoria nella stagione 2008-2009, ma perde la Supercoppa Primavera 2009 dopo i calci di rigore contro il Genoa, rispettivamente detentore della Coppa Italia Primavera.
Il 28 aprile 2010 è stato presentato il Palermo Junior Camp, il primo campus estivo della società dedicato ai ragazzini dagli 8 ai 12 anni.[58][59]
Nella stagione 2010-2011 è stata affidata all'allenatore della prima squadra Delio Rossi la responsabilità dell'intero settore tecnico del Palermo, con l'obiettivo primario di permettere un rapido ingresso dei giovani in prima squadra.[60] Era stato infatti deciso di far seguire alla Primavera schemi e moduli della prima squadra.[61]
Nella stagione 2012-2013 è stato determinato il record di calciatori convocati nelle varie rappresentative nazionali italiane, diciassette.[62]
Nella stagione 2013-2014 la Primavera raggiunge per la prima volta la semifinale del Torneo di Viareggio, perdendo ai tiri di rigore contro i belgi dell'Anderlecht,[63] mentre gli Allievi Nazionali raggiungono per la prima volta le finali Scudetto.[64] Nella stagione 2015-2016 la Primavera rosanero raggiunge la finale del Torneo di Viareggio, poi persa contro la Juventus. Nel 2017-2018 il Palermo vince il nuovo Campionato Primavera 2 e la Supercoppa Primavera 2.
Il Palermo Calcio nella cultura di massa
Il Palermo conobbe un momento di grande notorietà durante la presidenza di Raimondo Lanza di Trabia all'inizio degli anni cinquanta. Lanza di Trabia, uomo che godeva di importanti e prestigiose amicizie internazionali e che fu al centro del gossip dell'epoca, portò a Palermo giocatori di grande talento come il danese Helge Bronée e fu considerato l'inventore del calciomercato in senso moderno.[65] La sua tragica morte prematura a Roma nel 1954 ha ispirato Domenico Modugno per la canzone Vecchio frack.[66] Inoltre, su di lui sono stati scritti molti saggi e romanzi, quali Vestivamo alla marinara di Susanna Agnelli, Il principe irrequieto di Vincenzo Prestigiacomo, Il grande dandy di Marcello Sorgi e Mi toccherà ballare pubblicato dalla figlia Raimonda e dalla nipote Ottavia Casagrande nel 2014. Riferimenti cinematografici al Palermo si trovano in vari film prodotti in Italia.
Nella primavera del 2017, durante la trasmissione Quelli che il calcio, Edoardo Ferrario ha più volte imitato il neopresidente rosanero Paul Baccaglini, ex inviato del programma Le Iene.[67]
Durante la breve presidenza Baccaglini il Palermo è stato protagonista di un "gemellaggio" con Force India, scuderia anglo-indiana di Formula 1 che aveva appena adottato una livrea rosa. In tale occasione i due piloti della scuderia, Sergio Pérez ed Esteban Ocon, hanno anche indossato la maglia della società siciliana.[68] Nello stesso periodo il Palermo ha guadagnato la copertina di Vogue Enfants, supplemento di moda per bambini che fa capo al periodico di fama mondiale Vogue, probabilmente nell'ambito di una campagna pubblicitaria legata a una kermesse estiva organizzata da Dolce & Gabbana nel capoluogo siciliano.[69]
Allenatori e presidenti
Allenatori
Di seguito l'elenco degli allenatori a partire dal 1921 ad oggi.[70][71][72][73]
- 1921-1923 Valentino Colombo
- 1923-1925 Michele Ultveggio
- 1925-1926 Ermenegildo Negri
- 1926-1927 Tom Kovary (1ª-9ª)
- 1927-1928 ...
- 1928-1929 Angelo Benincasa
- 1929-1930 Angelo Benincasa (1ª-?ª)
- 1930-1931 Tony Cargnelli
- 1931-1932 Tony Cargnelli (1ª-3ª)
- Gyula Feldmann (4ª-34ª)
- 1932-1933 Gyula Feldmann (1ª-?ª)
- Károly Csapkay (?ª-34ª)
- 1933-1934 Gyula Feldmann
- 1934-1935 Károly Csapkay
- 1935-1936 Gyula Lelovics (1ª-9ª)
- Angelo Benincasa (10ª-30ª)
- 1936-1937 Károly Csapkay
- 1937-1938 Árpád Hajós
- 1938-1939 Armand Halmos (1ª-?ª)
- Ermenegildo Negri (?ª-34ª)
- 1939-1940 Ermenegildo Negri
- 1940-1941 ...
- 1941-1942 Pietro Bazan (1ª-?ª)
- Otto Krappan (?ª-13ª)[74]
- Renato Nigiotti (14ª-24ª e gironi finali)
- 1942-1943 Renato Nigiotti (1ª-?ª)
- Beppe Cutrera (?ª-29ª)
- 1943-1944 ...
- 1944-1945 Beppe Cutrera
- 1945-1946 Maximiliano Faotto
- 1946-1947 Maximiliano Faotto (1ª-?ª)
- Beppe Cutrera (?ª-34ª)
- 1947-1948 Virginio Rosetta
- 1948-1949 Giovanni Varglien
- 1949-1951 Giuseppe Viani
- 1951-1952 Remo Galli (1ª-31ª)
- Guido Masetti (32ª-38ª)
- 1952-1953 Luigi Bonizzoni (1ª-16ª)
- József Bánás (17ª)
- Giovanni Varglien (II) (18ª-34ª)
- 1953-1954 Giovanni Varglien (II) (1ª-3ª)
- Massimiliano Varricchio e Raimondo Lanza di Trabia (D.T.) (4ª-5ª)
- Rodolphe Hiden (6ª-26ª)
- Carlo Scarpato e Gino Giaroli (27ª-28ª)[75]
- Nicolò Nicolosi (29ª-34ª)[76]
- 1954-1955 Adolfo Baloncieri (1ª-5ª)
- Mario Sperone (6ª-34ª)
- 1955-1956 Carlo Rigotti
- 1956-1957 Héctor Puricelli (1ª-21ª)
- Attilio Kossovel (22ª-34ª)
- 1957-1958 Pietro Rava (1ª-8ª)
- Attilio Kossovel (9ª-15ª)
- Carlo Rigotti (16ª-34ª)
- 1958-1959 Čestmír Vycpálek
- 1959-1960 Čestmír Vycpálek (1ª-30ª)
- Santiago Vernazza (31ª)
- Eliseo Lodi (32ª-34ª)
- 1960-1961 Fioravante Baldi (1ª-6ª)
- Pasquale Morisco (7ª-9ª)
- Fioravante Baldi (10ª-22ª)
- Eliseo Lodi (23ª-26ª)
- Fioravante Baldi (27ª-38ª)
- 1961-1962 Leandro Remondini (1ª-5ª)
- Leandro Remondini & Oscar Montez (D.T.) (6ª-26ª)
- Leandro Remondini (27ª-34ª)
- 1962-1963 Giovanni Ballico (1ª-3ª)
- Giovanni Ballico & Fioravante Baldi (D.T.) (4ª-16ª)
- Oscar Montez (17ª-34ª)
- 1963-1964 László Székely (1ª-15ª)
- Vittorio Malagoli (16ª-18ª)
- László Székely (19ª-38ª)
- 1964-1965 László Székely (1ª-8ª)
- Čestmír Vycpálek (9ª-11ª)
- Carlo Facchini (12ª-38ª)
- 1965-1966 Carlo Facchini
- 1966-1967 Camillo Achilli
- 1967-1970 Carmelo Di Bella
- 1970-1971 Carmelo Di Bella (1ª-18ª)
- Benigno De Grandi (19ª-38ª)
- 1971-1972 Benigno De Grandi
- 1972-1973 Umberto Pinardi (1ª-22ª)
- Alvaro Biagini (23ª-30ª)
- 1973-1975 Corrado Viciani
- 1975-1976 Benigno De Grandi (1ª-9ª)
- Antonio De Bellis (10ª-38ª)
- 1976-1977 Antonio De Bellis (1ª-29ª)
- Giuseppe Grassotti (30ª)
- Fernando Veneranda (31ª-38ª)
- 1977-1979 Fernando Veneranda
- 1979-1980 Giancarlo Cadè
- 1980-1981 Fernando Veneranda (1ª-26ª)
- Vincenzo Urbani (27ª)
- Carmelo Di Bella (28ª-38ª)
- 1981-1982 Antonio Renna
- 1982-1983 Antonio Renna (1ª-21ª)
- Carmelo Del Noce (22ª-26ª)
- Antonio Renna (27ª-38ª)
- 1983-1984 Gustavo Giagnoni (1ª-30ª)
- Graziano Landoni (31ª-38ª)
- 1984-1985 Domenico Rosati
- 1985-1986 Antonio Angelillo (1ª-13ª)
- Fernando Veneranda (14ª-38ª)
- 1986-1987 Fernando Veneranda (girone 6 del Primo turno di Coppa Italia)
- 1987-1988 Giuseppe Caramanno
- 1988-1989 Giorgio Rumignani
- 1989-1990 Francesco Liguori
- 1990-1991 Francesco Liguori (1ª-4ª)
- Enzo Ferrari (5ª-34ª)
- 1991-1992 Enzo Ferrari (1ª-7ª)
- Gianni Di Marzio (8ª-38ª)
- 1992-1993 Angelo Orazi
- 1993-1994 Enrico Nicolini (1ª-3ª)
- Gaetano Salvemini (4ª-38ª)
- 1994-1995 Gaetano Salvemini (1ª-24ª)
- Giampiero Vitali (25ª-38ª)
- 1995-1996 Antonio De Bellis e Ignazio Arcoleo
- 1996-1997 Ignazio Arcoleo (1ª-30ª)
- Giampiero Vitali (31ª-38ª)
- 1997-1998 Giorgio Rumignani (1ª-7ª)
- Ignazio Arcoleo (8ª-34ª e play-out)
- 1998-1999 Massimo Morgia
- 1999-2000 Massimo Morgia (1ª-29ª)
- Giuliano Sonzogni (30ª-34ª)
- 2000-2001 Giuliano Sonzogni (1ª-32ª)
- Ezio Sella (33ª-34ª)
- 2001-2002 Bortolo Mutti
- 2002-2003 Ezio Glerean (1ª)
- Daniele Arrigoni (2ª-22ª)
- Nedo Sonetti (23ª-38ª)
- 2003-2004 Silvio Baldini (1ª-24ª)
- Francesco Guidolin (25ª-46ª)
- 2004-2005 Francesco Guidolin
- 2005-2006 Gigi Delneri (1ª-22ª)
- Giuseppe Papadopulo (23ª-38ª)
- 2006-2007 Francesco Guidolin (1ª-33ª)
- Renzo Gobbo e Rosario Pergolizzi (34ª-36ª)
- Francesco Guidolin (37ª-38ª)
- 2007-2008 Stefano Colantuono (1ª-13ª)
- Francesco Guidolin (14ª-30ª)
- Stefano Colantuono (31ª-38ª)
- 2008-2009 Stefano Colantuono (1ª)
- Davide Ballardini (2ª-38ª)
- 2009-2010 Walter Zenga (1ª-13ª)
- Delio Rossi (14ª-38ª)
- 2010-2011 Delio Rossi (1ª-27ª)
- Serse Cosmi (28ª-31ª)
- Delio Rossi (32ª-38ª)
- 2011-2012 Stefano Pioli (lug.-ago.)
- Devis Mangia (1ª-16ª)
- Bortolo Mutti (17ª-38ª)
- 2012-2013 Giuseppe Sannino (1ª-3ª)
- Gian Piero Gasperini (4ª-23ª)
- Alberto Malesani (24ª-26ª)
- Gian Piero Gasperini (27ª-28ª)
- Giuseppe Sannino (29ª-38ª)
- 2013-2014 Gennaro Gattuso (1ª-6ª)
- Giuseppe Iachini (7ª-42ª)
- 2014-2015 Giuseppe Iachini
- 2015-2016 Giuseppe Iachini (1ª-12ª)
- Davide Ballardini (13ª-19ª)
- Fabio Viviani (20ª)
- Giovanni Bosi (21ª)
- Giovanni Tedesco (22ª-24ª)
- Giovanni Bosi (25ª)
- Giuseppe Iachini (26ª-28ª)
- Walter Novellino (29ª-32ª)
- Davide Ballardini (33ª-38ª)
- 2016-2017 Davide Ballardini (1ª-2ª)
- Roberto De Zerbi (3ª-14ª)
- Eugenio Corini (15ª-21ª)
- Diego López (22ª-31ª)
- Diego Bortoluzzi (32ª-38ª)
- 2017-2018 Bruno Tedino (1ª-38ª)
- Roberto Stellone (39ª-42ª e play-off)
- 2018-2019 Bruno Tedino (1ª-5ª)
- Roberto Stellone (6ª-34ª)
- Delio Rossi (35ª-38)
- 2019-2020 Pasquale Marino
Presidenti
Il Palermo ha avuto molti presidenti illustri e dalle personalità molto spiccate sin dalle origini. Società fondata da Ignazio Majo Pagano, presidente dal 1904 al 1908, il primo presidente fu Edward De Garston. Luigi Majo Pagano, figlio di Ignazio, fu presidente nel 1935.[77]
Altra personalità spiccata fu quella di Raimondo Lanza di Trabia, di famiglia nobiliare, che è stato anche definito il "padre del calciomercato moderno",[78][79] al quale è stata dedicata la famosa canzone di Domenico Modugno, Vecchio frack.[80]
Renzo Barbera, esponente dell'alta borghesia palermitana, industriale del latte, fu il presidente della promozione in Serie A e delle prime due finali di Coppa Italia negli anni settanta: uomo appassionato, arrivò anche ad ipotecare molte sue proprietà per pagare gli stipendi ai giocatori.[78]
Dal 2002[81] al 2017[82] il presidente è stato Maurizio Zamparini, imprenditore friulano che rilevò il pacchetto azionario di maggioranza da Franco Sensi, per una cifra tra i 18 e i 22 milioni di euro;[81] la sua è stata la presidenza più duratura della storia del club rosanero.
Nel marzo 2017[83] è stato annunciato l'accordo per la vendita della società al fondo Integritas Capital di Paul Baccaglini, personalità della TV italiana e imprenditore italoamericano, che diventa il nuovo presidente. Tuttavia a luglio lo stesso Baccaglini decade dall'omonima carica dopo il mancato passaggio di proprietà.
Di seguito l'elenco dei presidenti a partire dall'anno di fondazione.[84]
- 1900-1903 Edward De Garston
- 1903-1904 Barone Michele Vannucci
- 1904-1908 Cavaliere Ignazio Majo Pagano
- 1908-1915 Barone Roberto Pottino
- 1920-1923 Valentino Colombo
- 1923-1925 Cavaliere Michele Utveggio
- 1925-1926 Valentino Colombo
- 1928 Conte Liotta di Lemos
- 1928 Barone Giovanni Sergio
- 1928-1929 Conte Guido Airoldi
- 1929-1931 Barone Luigi Bordonaro di Gebbiarossa
- 1931-1933 Francesco Paolo Barresi
- 1933-1934 Cavaliere Giovanni Lo Casto Valenti
- 1934-1935 Valentino Colombo
- 1935 Giovanni De Luca
- 1935-1936 Luigi Majo Pagano
- 1936-1937 Valentino Colombo
- 1937-1938 Paolo Di Pietra
- 1938-1940 Salvatore Barbaro
- 1941-1942 Duilio Lanni
- 1942-1947 Giuseppe Agnello
- 1947-1948 Stefano La Motta
- 1948-1951 Giuseppe Guzzardella
- 1951-1952 Raimondo Lanza di Trabia
- 1952-1953 Barone Carlo La Lomia
- 1953-1954 Onorevole Mario Fasino
- 1954-1955 Onorevole Ernesto Pivetti
- 1955 Giuseppe Trapani
- 1955-1956 Conte Arturo Cassina
- 1956-1957 Onorevole Giuseppe Seminara
- 1957-1963 Casimiro Vizzini
- 1963-1964 Conte Guglielmo Pinzero
- 1964 Ernesto Di Fresco, Luigi Barbaccia e Franz Gorgone
- 1964 Casimiro Vizzini
- 1964 Conte Guglielmo Pinzero
- 1965 Totò Vilardo con il costruttore Ponte
- 1965 Franco Spagnolo
- 1965 Franz Gorgone
- 1965-1967 Luigi Gioia
- 1967-1970 Giuseppe Pergolizzi
- 1970-1980 Renzo Barbera
- 1980-1982 Gaspare Gambino
- 1982-1985 Roberto Parisi
- 1985-1986 Salvatore Matta
- 1987-1989 Salvino Lagumina
- 1989-1993 Giovanni Ferrara
- 1993-1995 Liborio Polizzi
- 1995-2000 Giovanni Ferrara
- 2000-2002 Sergio D'Antoni
- 2002-2017 Maurizio Zamparini
- 2017 Paul Baccaglini
- 2017-2018 Giovanni Giammarva
- 2018-2019 Clive Ian Richardson
- 2019 Rino Foschi
- 2019- Alessandro Albanese
Calciatori
Vincitori di titoli
- Campioni del mondo
- Cristian Zaccardo (Germania 2006)
- Andrea Barzagli (Germania 2006)
- Fabio Grosso (Germania 2006)
- Simone Barone (Germania 2006)
- Vincitori della Copa América
- Vincitori del Campionato d'Europa Under-21
- Medaglie al torneo olimpico
- Mariano González (Atene 2004) (oro)
- Andrea Gasbarroni (Atene 2004) (bronzo)
Capocannonieri
- Carlo Radice (1931-1932), Aurelio Pavesi De Marco (1947-1948), Santiago Vernazza (1958-1959), Giacomo La Rosa (Serie B 1973-1974), Gianni De Rosa (1981-1982), Luca Toni (2003-2004)
Altri titoli individuali
- Simon Kjær: Calciatore danese dell'anno (2009)
- Javier Pastore: Migliore calciatore giovane AIC (2010)
- Federico Balzaretti: Gran Galà del calcio AIC (2012)
Il Palermo e le Nazionali di calcio
In grassetto i giocatori ancora militanti nel Palermo
Presenze di tesserati nella Nazionale italiana
Giocatore | Ruolo | Presenze | Reti |
---|---|---|---|
Andrea Barzagli | Difensore | 23 | 0 |
Fabio Grosso | Difensore | 20 | 3 |
Cristian Zaccardo | Difensore | 17 | 1 |
Simone Barone | Centrocampista | 14 | 1 |
Federico Balzaretti | Difensore | 12 | 0 |
Luca Toni | Attaccante | 10 | 2 |
Mattia Cassani | Difensore | 8 | 0 |
Antonio Nocerino | Centrocampista | 5 | 0 |
Marco Amelia | Portiere | 3 | -4 |
Aredio Gimona | Centrocampista | 3 | 3 |
David Di Michele | Attaccante | 3 | 0 |
Salvatore Sirigu | Portiere | 2+2[85] | -2 + -3[85] |
Carlo Mattrel | Portiere | 2 | -3 |
Franco Brienza | Attaccante | 2 | 0 |
Andrea Caracciolo | Attaccante | 2 | 0 |
Aimo Diana | Centrocampista | 1 | 0 |
Andrea Belotti | Attaccante | 8[86] | 3 |
Valerio Verre | Centrocampista | 6[87] | 0 |
Franco Vázquez | Centrocampista | 2 | 0 |
Simone Lo Faso | Attaccante | 3[85] | 1[85] |
Presenze di tesserati in altre Nazionali
Palmarès
Competizioni nazionali
Competizioni interregionali
Altre competizioni
- 1907, 1908
- 1910, 1912, 1913, 1914, 1915
- Coppa Pasqua Sportiva Trofeo dei Mille: 1
- 1910
- 1920
- 1944-1945
Competizioni internazionali
- Torneo di Tunisi: 1
- 1923
Competizioni giovanili
- 2000-2001
- Coppa Allievi Professionisti: 1
- 1997-1998
- Campionato Giovanissimi regionali: 2
- 2011-2012,[97] 2012-2013
Altri piazzamenti
- Secondo posto: 1984-1985 girone B (Sud), 1990-1991 girone B (Sud)
- Finalista delle finali per il titolo
- Finalista: 2001
Onorificenze
Statistiche e record
Partecipazioni ai campionati
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1º | Prima Divisione | 5 | 1921-1922 | 1925-1926 | 35 |
Divisione Nazionale | 1[99] | 1945-1946 | |||
Serie A | 29 | 1932-1933 | 2016-2017 | ||
2º | Prima Divisione | 1 | 1926-1927 | 45 | |
Serie B | 44 | 1930-1931 | 2018-2019 | ||
3º | Campionato Meridionale | 1 | 1928-1929 | 12 | |
Prima Divisione | 1 | 1929-1930 | |||
Serie C | 1 | 1941-1942 | |||
Serie C1 | 9 | 1984-1985 | 2000-2001 | ||
4º | Serie C2 | 1 | 1987-1988 | 1 |
Nelle 90 stagioni intercorse dall'introduzione dell'odierna struttura dei campionati italiani basata su tre leghe professionistiche con la fondazione del Direttorio Divisioni Superiori nel 1926, il Palermo è uno dei 17 club nazionali a non essere mai caduto nel settore dilettantistico. Tuttavia, in tre anni (1927-1928, 1940-1941, 1986-1987) la società è rimasta inattiva per fallimento: nei primi due casi il suo posto venne preso da club cittadini, nei quali la matricola rosanero poi confluì, militanti in tornei antesignani dell'odierna Serie C, tanto che ai sensi delle NOIF della FIGC si potrebbero aggiungere altre due stagioni di terza serie al sovrastante computo (per un totale di 14 annate), mentre solo nell'ultimo caso si assistette ad un totale anno sabbatico nella vita calcistica palermitana, ad eccezione però del proprio girone eliminatorio di Coppa Italia di quella stagione, poiché fu radiata il giorno dopo l'ultima gara eliminatoria della competizione, dunque a pochi giorni dall'avvio di campionato, durante il cui inizio venne dichiarata fallita. Nelle particolari edizioni 1928-1929 e 1945-1946 la classificazione è stata determinata in ossequio alle determinazioni ufficiali della FIGC sui titoli sportivi: nel primo caso la compagine rosanero è stata esclusa dai titoli di Divisione Nazionale A e B, unificati attribuiti nel 1928 dall'allora presidente Leandro Arpinati;[100] nel secondo caso è stata ammessa con il titolo di B, assegnato dalla Federcalcio.
Per quanto riguarda invece l'antico ordinamento di Lega Sud, il Palermo partecipò a cinque campionati di Prima Divisione dal 1921 al 1926.
Statistiche di squadra
- Più punti nel campionato di Serie A: 65 punti (2009-2010)
- Miglior piazzamento in Serie A: 5º (2005-2006, 2006-2007 e 2009-2010)
- Più gol segnati nel campionato di Serie A: 59 (1950-1951 e 2009-2010)
- Miglior serie positiva in casa in un solo campionato: 19 (2009-2010)
- Miglior serie positiva in casa assoluta: 24, dal 30 novembre del 2008-2009 (Palermo - Milan 3-1) al 29 agosto del 2010-2011 (Palermo - Cagliari 0-0)
- Maggior numero di pareggi in campionato: 17 (2004-2005)
- Più punti nel campionato di Serie B: 86 punti (2013-2014)
- Miglior vittoria casalinga con il massimo scarto: 8-0 (contro la Pro Patria il 5 novembre del 1950-1951)
- Vittoria in trasferta con più gol di scarto: 7-1 (contro il Lecce, 23 ottobre del 1994-1995) – 6-0 (contro il Benevento, 18 ottobre del 1987-1988) – 8-1 (contro l'Associazione Polisportiva Lucana, attuale Potenza Calcio, 1º marzo del 1941-1942)
- Vittorie in trasferta contro la stessa squadra per diverse stagioni consecutivamente in Serie A: 3 - nel 2008-2009, 2009-2010 e 2010-2011 contro la Juventus
- Sconfitta con più gol di scarto e sconfitta in trasferta con più gol di scarto: 0-9 (contro il Milan, 18 febbraio del 1950-1951)
- Sconfitta casalinga con più gol di scarto: 0-7 (contro l'Udinese, 27 febbraio del 2010-2011)
- Partita con il massimo numero di gol in Serie A e partita in trasferta con il massimo numero di gol: 4-6 (contro la Juventus, 5 maggio del 1956-1957)
- Pareggi con il massimo numero di gol e in Serie A e pareggi con più gol, in trasferta e in casa, con lo stesso punteggio, in una singola stagione di Serie A: 8 – 4-4 (contro l'Inter, 1º febbraio del 2011-2012) – 4-4 (contro il Chievo, 6 maggio del 2011-2012)
Statistiche individuali
Di seguito le top 10 dei primatisti di presenze e reti in tutte le competizioni ufficiali dall'annata 1929-1930.[senza fonte]
- 350+ Roberto Biffi
- 284 Enzo Benedetti
- 274 Antonio De Bellis
- 269 Mauro Di Cicco
- 262 Alberto Malavasi
- 248 Pietro De Sensi
- 242 Valerio Majo
- 238 Gennaro Santillo
- 234 Franco Landri
- 228 Erminio Favalli
- 81 Fabrizio Miccoli
- 64 Carlo Radice
- 54 Santiago Vernazza
- 51 Luca Toni
- 48 Gaetano Troja
- 43 Dante Di Maso
- 42 Silvino Bercellino
- 40 Umberto Di Falco
- 39 Ilija Nestorovski
- 37 Edinson Cavani[101]
Tifoseria
La tifoseria palermitana è protagonista del romanzo Palermo nel cuore di Pietro Scaglione.[102]
Storia
Negli anni settanta, prima dell'affermarsi del fenomeno ultras, la curva era guidata da alcune figure rimaste celebri nella tifoseria rosanero, come ad esempio Pinu u tasciu (tasciu in siciliano sta a significare qualcosa di cattivo gusto, estetico e non)[103] e Vicè u pazzu (il pazzo).[104] Quest'ultimo seguiva la squadra in tutte le trasferte d'Italia e al suo funerale fu presente il Presidente Renzo Barbera, il quale dichiarò: «Non potevo dimenticare una persona che mi ha sostenuto in tutti gli anni in cui sono stato alla guida del Palermo, era il minimo che potessi fare. Ad ogni viaggio me lo trovavo accanto, mi sentivo in dovere di accompagnarlo in questa sua ultima trasferta. I vecchi amici non si scordano mai».[105]
Il primo gruppo organizzato è stato il Club Pitrè, poi espansosi e denominatosi Angeli della Nord, fondato nel 1974. Tre anni dopo Franco D'Arpa fonda i Commandos Aquile. Nel 1980 ai Commandos Aquile si affiancano le Brigate Rosanero (fondate da Johnny Giordano) e i Warriors Ultras Palermo (guidati da Sesto Terrazzini) - WUP. Nella seconda metà degli anni ottanta i Commandos Aquile e alcuni ragazzi della comitiva fondarono la Vecchia Guardia. Nel 1999 nasce il gruppo Ultras Curva Sud (UCS).[106]
In Curva Nord i principali gruppi sono i WUP, le Brigate Rosanero,[107] gli Ultras Curva Nord[108] e il Borgo Vecchio Sisma - BVS -;[109] concludono il quadro i Boys Zen,[110] il Club Filiciuzza, i Warriors Arenella, il Club Carini, le Brigate Uditore e gli Angeli della Nord.[111][112] In Curva Sud il gruppo organizzato è quello degli UCS.[113][114]
La maggior parte dei tifosi del Palermo proviene dalla città e dall'area metropolitana, ma anche dall'estero, soprattutto nei luoghi interessati da forte immigrazione siciliana, come gli Stati Uniti d'America. Altri invece, che vivono a Solingen, in Germania, hanno fondato una squadra che si chiama "FC Rosaneri".[115][116] La squadra rosanero è da sempre molto popolare in gran parte della Sicilia occidentale e tra gli emigranti siciliani stabilitisi nel nord Italia, risultando una delle compagini con più seguito di sostenitori nelle partite in trasferta.
Il numero degli abbonati allo stadio non ha mai superato la decina di migliaia fino alla stagione 2003-2004, all'epoca ultimo anno di Serie B dell'era Zamparini.[117] In seguito, nella prima stagione in Serie A dopo 31 anni, i tifosi rosanero hanno fatto registrare il record di oltre 33.000 abbonamenti, cioè quasi l'intera capacità dello Stadio Renzo Barbera.[118]
Nel 2005-2006, dopo la trasferta a Cagliari in cui i provvedimenti di Daspo colpirono quasi cento ultras palermitani, in Curva Nord venne esposto, per tutto il prosieguo della stagione, lo striscione recante la scritta: «Arresti, diffide, obbligo di firma e di dimora, ma non sono un criminale e lo dice la Storia!».[106]
Secondo un sondaggio del 2008 la squadra conta circa 1.470.000 tifosi in Italia, posizionandosi all'interno della top ten tra le squadre italiane con più tifosi.[119]
Prima dell'inizio dell'annata 2009-2010, la società ha ritirato la maglia numero 12 in segno di riconoscimento verso i tifosi palermitani, considerati il 12º uomo in campo.[120]
Il 13 luglio 2012 la tifoseria del Palermo è stata riconosciuta come la più corretta della stagione 2011-2012 in massima serie, ottenendo il riconoscimento Trofeo Fair-Play "Gaetano Scirea", istituito dal Consiglio della Lega Serie A.[121]
Fra ottobre e novembre del 2013 gli ultras della curva nord si dividono, formando prima tre e poi due gruppi distinti: uno rimasto nel tradizionale anello superiore e uno spostatosi in quello inferiore.[122][123]
A partire dalla stagione 2014-2015 i gruppi dell'anello superiore della Curva Nord, vale a dire Brigate rosanero, Warriors, Angeli della Nord, Arenella e Baaria rosanero, hanno deciso di unirsi sotto il nome "Ultras Palermo 1900" «con lo scopo di rendere più forte e coeso l'incitamento verso i nostri amati colori».[124]
Di fatto, la decisione di riunirsi in un unico striscione ha portato ad una netta divisione: nella stagione 2014/2015 il gruppo più numeroso si stabilisce nella parte inferiore della curva. Nella stagione 2015/2016, per svariati motivi, anche questa si è divisa, generando altri 2 gruppi. Sempre nello stesso anno uno dei due raggruppamenti decide di tornare nella Nord Superiore, mentre giù è presente ad oggi la Curva Nord Inferiore (CNI).
Attualmente in Curva Nord superiore sono presenti gli "Ultras Palermo 1900" e la "Curva Nord 12" (questa prende il nome dal motivo del ritiro della maglia numero 12 cui citato sopra).
Gemellaggi
I tifosi del Palermo sono legati a quelli del Lecce da un pluriennale gemellaggio[125] che induce molti tifosi delle due squadre a sventolare vessilli dell'altra squadra durante le partite. Questo rapporto ha resistito, consolidandosi, anche a un delicato match decisivo per la promozione nella Serie A 2003-2004, all'ultima giornata della Serie B 2002-2003, terminato 3-0 per i salentini. Un altro caso in particolare è che, secondo alcune voci, al fallimento del Palermo avvenuto nel 1986, si oppose all'interno della Lega Calcio l'allora presidente del Lecce Franco Jurlano: da questo episodio sarebbe nata la storica "fratellanza".[126]
Altre tifoserie con le quali gli ultras rosanero hanno forti rapporti di stima ed amicizia sono quelle dell'Akragas, del Cesena, del Foggia, del Genoa,[127] della Lucchese, del Marsala, del Mazara, del Napoli (amicizia con il Borgo Vecchio Sisma),[128] del Padova,[129] della Roma, del Siracusa e, più recenti, con quelle internazionali della De Graafschap e del Kaiserslautern.[130][131] Vi è rispetto reciproco con la Fidelis Andria.[132]
Rivalità
La rivalità storica e più sentita, maturata principalmente per ragioni di campanilismo e sportive, è col Catania,[133] al punto da rendere frequenti gli scontri tra le due tifoserie in occasione del derby di Sicilia. Tale contrasto nasce agli inizi della storia dei due club, allorquando si giocavano le prime amichevoli, per acuirsi negli anni ottanta, quando, il 23 maggio 1982 (Serie B 1981-1982), il Palermo perse a tavolino il derby col Catania alla "Favorita", dopo che l'etneo Renato Miele fu colpito alla testa da un oggetto lanciato da un tifoso rosanero (il calciatore non disputò la gara), ma imponendosi sul campo con un gol di Giampaolo Montesano.[10][134] L'apice si raggiunse il 2 febbraio 2007 (Serie A 2006-2007), con gli scontri di Catania fra tifosi rossazzurri e polizia, durante i quali rimase ucciso l'ispettore capo di polizia Filippo Raciti.[135] Sempre in ambito regionale, vi sono anche degli asti, però meno accesi, con il Messina e col Trapani (quest’ultima tifoseria attualmente gemellata con quella del Catania).
Pessimi rapporti, nati tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80 e alimentatisi negli ultimi tempi, esistono in seguito con la Juventus (inaspriti dalla sconfitta in finale di Coppa Italia 1978-1979), dovuti soprattutto per la presenza numerosa di tifosi juventini nel capoluogo siciliano esistenti sin dall'alba del tifo organizzato nell'omonima regione,[136][137][138][139] nonostante vi era prima intercorsa una reciprocità sportiva-commerciale, dati alcuni passaggi di vari giocatori negli anni sessanta. A seguire, per alcuni stessi motivi (Coppa Italia 2010-2011), quelli con l'Inter, seppur minori.
Negli anni novanta vi erano dei gemellaggi (con delle accoglienze), poi interrotti e diventati un antagonismo caratterizzato spesso dal tifo violento, con la Reggina e con la Salernitana (con la quale i reggini sono storicamente gemellati).
Altre inimicizie sono quelle con Bari, Brescia, Cagliari, Crotone, Fiorentina, Frosinone, Lazio, Livorno, Ternana, Venezia, Verona e Vicenza.[140][141]
Negli anni duemila, complice il ritorno ad alti livelli delle due squadre, la stampa sportiva italiana ha ribattezzato la sfida tra Palermo e Napoli con l'appellativo di derby delle Due Sicilie.[142][143]
Organico
Rosa
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|
Staff tecnico
Dal sito Internet ufficiale della società[43][144]
- Pasquale Marino - Allenatore
- ? - Allenatore in seconda
- Fabrizio Lucchesi - Direttore generale
- Rino Foschi - Direttore sportivo
- Sandro Porchia - Responsabile Settore Giovanile
- Giuseppe Corti - Responsabile Area Scouting
- Andrea Gennari - Collaboratore area tecnica
- Marco Petrucci, Giuseppe Puleo - Preparatori atletici
- Vincenzo Sicignano - Preparatore dei portieri
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Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (IT, EN) Sito ufficiale, su palermofc.com.
- Palermo F.C. (canale), su YouTube.
- Palermo Football Club, su LegaSerieA.it, Lega Nazionale Professionisti Serie A.
- Palermo Football Club, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN, RU) Palermo Football Club, su eu-football.info.
- (DE, EN, IT) Palermo Football Club, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (EN, RU) Palermo Football Club, su EU-Football.info.
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