Italia

stato dell'Europa meridionale, membro dell'Unione europea

Template:Avvisounicode

Disambiguazione – "Italy" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Italia (disambigua) e Italy (disambigua).
Italia
Italia - Localizzazione
Italia - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRepubblica italiana
Nome ufficialeRepubblica italiana
Lingue ufficialiitaliano (bilinguismo con altre lingue a livello regionale o locale)
Altre linguevarie, vedi lista
CapitaleRoma
Politica
Forma di governoRepubblica parlamentare
Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano
Presidente del ConsiglioSilvio Berlusconi
ProclamazioneUnificazione del Regno d'Italia:
17 marzo1861[1]

Nascita della Repubblica Italiana:
18 giugno1946

Ingresso nell'ONU14 dicembre 1955
Ingresso nell'UE25 marzo 1957
(membro fondatore)
Superficie
Totale301.336 km² (69º)
% delle acque2,4%
Popolazione
Totale60.494.632 ab. (31-7-2010) (23º)
Densità200,75 ab./km² (39º)
Nome degli abitantiitaliani
Geografia
ContinenteEuropa
Fuso orarioUTC+1 (CET)
UTC+2 (CEST) in ora legale
Economia
ValutaEuro[2]
PIL (nominale)1,814,557 milioni di $ (2008) (10º)
PIL pro capite (nominale)30,581 $ (2008) (28º)
ISU (2010)0,854 (molto alto) (23º)
Varie
Codici ISO 3166IT, ITA, 380
TLD.it, .eu
Prefisso tel.+39[3]
Sigla autom.I
Lato di guidaDestra (↓↑)
Inno nazionaleIl Canto degli Italiani.
Festa nazionale2 giugno
Italia - Mappa
Italia - Mappa
  1. ^ Data di proclamazione del Regno d'Italia da parte del neoeletto Parlamento italiano.
  2. ^ Eccetto il Comune di Campione d'Italia che adotta anche il franco svizzero.
  3. ^ Eccetto il Comune di Campione d'Italia raggiungibile tramite il prefisso +41.
«Il Bel Paese ch' Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe»

L'Italia (ascolta), ufficialmente Repubblica italiana,[1] è uno Stato membro dell'Unione Europea situato nell'Europa meridionale affacciata sul mar Mediterraneo, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. Il paese si estende su una superficie di 301.336 km²[2] e conta 60.494.632 abitanti.

È chiamata anche con le antonomasie di "Stivale" per la forma e "Bel paese" in ragione del clima e delle bellezze naturali ed artistiche.[3] A nord è delimitata dalle Alpi e confina con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. Al centro e al sud si allunga nel Mediterraneo formando una penisola circondata dai mari Tirreno, Adriatico e Ionio. L'Italia insulare comprende la Sicilia e la Sardegna. I microstati San Marino e Città del Vaticano sono enclavi, il comune di Campione d'Italia è una exclave situata in Svizzera.

L'Italia è stata abitata fin dal paleolitico. La città di Roma è stata per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale, capitale di un impero che comprendeva l'Europa occidentale e balcanica, l'Africa settentrionale e il Medio Oriente. Nel V e VI secolo fu soggetta a numerose invasioni che contribuirono alla caduta dell'Impero romano d'Occidente nel 476. Nell'alto Medioevo l'Italia centrale e quella settentrionale fecero parte del Sacro Romano Impero, nel basso Medioevo fu al centro dei traffici commerciali tra Europa e Oriente.

Nel Rinascimento tornò ad essere il centro culturale del mondo occidentale. Dal XVII secolo, divisa in vari stati, fu dominata direttamente o indirettamente dagli Spagnoli, dai Francesi e poi dagli Austriaci. Durante il Risorgimento combatté per l'indipendenza e per l'unità finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia. Per completare la riunificazione partecipò alla prima guerra mondiale e ottenne la vittoria. Dal 1922, per un ventennio, fu governata dalla dittatura fascista e durante tale periodo partecipò alla seconda guerra mondiale uscendone sconfitta. Gli ultimi anni di guerra furono caratterizzati dalla fine del fascismo e dalla Resistenza. Il Regno d'Italia cessò di esistere il 18 giugno 1946 quando, a seguito di un referendum svoltosi il 2 giugno precedente, lo Stato italiano divenne una repubblica.

Oggi l'Italia è uno stato globalizzato con alti standard di vita; è membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa, dell'OCSE, aderisce all'ONU e all'Unione Europea Occidentale. Membro del G7, G8 e G20, è la settima potenza economica mondiale. Gli italiani figurano al primo posto in Europa per aspettativa di vita[4] e possiedono il secondo sistema sanitario del mondo.[5] L'Italia è il paese con il maggior numero di siti patrocinati UNESCO[6] ed il quinto paese più visitato del mondo.

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia d'Italia.

Le origini del nome

  Lo stesso argomento in dettaglio: Etimologia del nome Italia.

Il significato del toponimo "Italia" è ancora controverso ed è stato oggetto di studi sia da parte di linguisti che di storici; non sempre, tuttavia, sono suggerite etimologie in senso stretto bensì ipotesi che poggiano su considerazioni estranee alla specifica ricostruzione linguistica del nome, o riferite a tradizioni non dimostrate, come l'esistenza del re Italo o poco verosimili, come la correlazione del nome con la vite.

Preistoria

  Lo stesso argomento in dettaglio: Italia preistorica e protostorica.

Il popolamento del territorio italiano risale alla preistoria, epoca di cui sono state ritrovate importanti testimonianze archeologiche. L'Italia è stata abitata a partire dal paleolitico, periodo di cui conserva numerosi siti archeologici come la grotta dell'Addaura, i Balzi rossi, Monte Poggiolo, il ponte di Veja, la Grotta Guattari, Gravina in Puglia, Altamura e Ceprano.[7] Numerosi ritrovamenti documentano anche il periodo neolitico, l'età del bronzo (Valcamonica, cultura appenninica, cultura delle terramare nella pianura padana) e l'età del ferro durante la quale alcune popolazioni raggiungono un discreto livello culturale e artistico, come la civiltà villanoviana o la civiltà nuragica.

Prime popolazioni

  Lo stesso argomento in dettaglio: Popoli dell'Italia antica.

Le informazioni sugli abitanti dell'Italia in epoca preromana sono, in taluni casi, incomplete e soggette ad un controllo continuo. Popolazioni di ceppo indoeuropeo, trasferitesi in Italia dall'Europa Orientale e Centrale in varie ondate migratorie (veneti, umbro-sabelli, latini, ecc.), si sovrappongono ad etnie pre-indoeuropee già presenti nel territorio, assorbendole, o stabilendo una forma di convivenza pacifica con esse. In Italia settentrionale, accanto ai Celti (comunemente chiamati Galli), vi sono i Liguri (originariamente non indoeuropei poi fusisi con i Celti), mentre nell'Italia nord-orientale vivono i Paleoveneti, di probabile origine illirica o, secondo alcune fonti, provenienti dall'Asia Minore.[8][9]

 
Espansione della civiltà etrusca nel corso dei secoli

Nell'Italia più propriamente peninsulare, accanto agli Etruschi, convivono dei popoli complessivamente definiti italici, di origine indoeuropea, fra cui Umbri, Latini, Sabini, Falisci, Volsci, Equi, Piceni, Sanniti, Apuli, Messapi, Lucani, Bruzi e Siculi. Altri popoli non indoeuropei, probabilmente autoctoni, erano presenti in Sicilia (Elimi e Sicani) ed in Sardegna, abitata fin dal II millennio a.C., dai Sardi forse identificabili col misterioso popolo degli Shardana.[10]

Colonie fenicie

I primi colonizzatori stranieri sono i Fenici che fondano inizialmente vari empori sulle coste della Sicilia e della Sardegna, alcuni di questi in breve diventano piccoli centri urbani e si sviluppano parallelamente alle colonie greche, tra i principali centri vi sono le città di: Mozia, Palermo e Solunto in Sicilia e Nora, Sulki e Tharros in Sardegna.[11]

La Magna Grecia

 
Il tempio della Concordia ad Agrigento
  Lo stesso argomento in dettaglio: Magna Grecia.

Tra l'VIII ed il VII secolo a.C., coloni provenienti dalla Grecia si stabiliscono sulle coste del sud Italia e della Sicilia. Le prime componenti sono ioniche e peloponnesiache: i Focesi fonderanno Elea, gli Eubei e i Rodi fondano Cuma, Reggio Calabria, Napoli, Naxos e Messina, i Corinzi Siracusa (i siracusani quindi fonderanno Adria ed Ankon, l'odierna Ancona), i Megaresi Leontinoi, gli Spartani Taranto, mentre i coloni provenienti dall'Acaia fondano Sibari (alcuni esuli sibariti fonderanno Paestum) e Crotone. Altre colonie importanti sono Metaponto, fondata anch'essa da coloni Achei, Heraclea e Locri Epizefiri.

La colonizzazione greca pone a contatto i popoli italici con forme di governo democratiche caratterizzate da forti responsabilizzazioni del cittadino, e con espressioni artistiche e culturali elevate.[12]

L'età romana

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia romana.
 
Massima espansione dell'Impero romano

La regione geografica italiana viene unita politicamente per la prima volta con la Repubblica romana (509-27 a.C.), ma il carattere imperiale delle conquiste effettuate nei secoli seguenti da Roma snatura il carattere nazionale che questa regione stava acquisendo sul finire del I secolo a.C.[13]

Giunta all'apice dello sviluppo politico, economico e sociale, Roma imperiale, con la sua organizzazione socio-politica, lascia un segno indelebile nella storia dell'umanità. In tutti i territori dell'impero, i romani costruiscono città, strade, ponti, acquedotti e fortificazioni, esportando ovunque il loro modello di civiltà e al contempo integrando le popolazioni e civiltà assoggettate, in un processo così profondo che per secoli, ancora dopo la fine dell'impero, queste genti continueranno a definirsi romane. La civiltà nata sulle rive del Tevere, cresciuta in epoca repubblicana ed infine sviluppatasi in età imperiale, è alla base dell'attuale civiltà occidentale.

L'Impero romano d'Occidente cade nel 476 quando Odoacre, ultimo di una schiera di condottieri germanici che nel periodo di decadenza dell'Impero romano d'Occidente avevano condotto le proprie orde in territorio italico, depone l'ultimo imperatore d'occidente, Romolo Augusto.[14]

Il Medioevo

  Lo stesso argomento in dettaglio: Italia medievale.
 
La Corona Ferrea del Regno d'Italia durante il Medioevo

Odoacre governa l'Italia fino al 493, quando viene deposto e ucciso, dopo una guerra di cinque anni, dagli Ostrogoti di Teodorico. Inizia allora il regno ostrogoto, un dominio che rappresenta un periodo di pace e stabilità e che s'interrompe nel 535 quando il territorio italiano diventa teatro della guerra gotica, che vede l'imperatore d'Oriente Giustiniano I contrapporsi al regno ostrogoto. Nel 553, dopo quasi un ventennio, l'impero bizantino riesce a sconfiggere gli Ostrogoti e ad annettere l'Italia. Il conflitto devasta l'intero territorio, portando ad una grave crisi demografica, economica, politica e sociale.[15] Centro del potere bizantino in Italia diviene Ravenna. Gli anni della dominazione bizantina vedono l'aggravarsi delle condizioni di vita dei contadini a causa della forte pressione fiscale e di una terribile pestilenza che spopola ulteriormente il territorio tra il 559 e il 562. L'Italia, indebolita e impoverita, non ha la forza di opporsi a una nuova invasione germanica, quella dei Longobardi capeggiati da Alboino.

 
L'Italia nell'anno 1000

Tra il 568 e il 569 la penisola perde l'unità politica: i Longobardi, entrando dal Friuli, conquistano gran parte dell'Italia centro-settentrionale, chiamata Langobardia Maior, e poi dell'Italia meridionale, la Langobardia Minor.[16] La Langobardia Maior, con capitale Pavia, cade dopo circa due secoli, a seguito della sconfitta subita ad opera di Carlo Magno nel 774,[16] quella Minor sopravvive fino all'XI secolo, quando viene conquistata dai Normanni. I successivi tentativi di costituire un Regno d'Italia autonomo dal Sacro Romano Impero, ad opera in particolare di Berengario del Friuli e di Arduino d'Ivrea,[17] non riportano all'unità perduta.

 
In senso orario, i simboli delle repubbliche di Venezia, Genova, Pisa ed Amalfi

I primi secoli dopo il Mille vedono l'affermarsi delle repubbliche marinare (le più note sono Amalfi, Genova, Pisa e Venezia), e poi dei liberi comuni medievali, spesso in conflitto tra loro ma accomunati dal ricordo dell'antica grandezza romana, perpetuata idealmente da quella cristiana, nonché da un forte desiderio di autonomia, che li porterà a schierarsi, nella contesa tra Papato e Impero, in due opposte fazioni, rispettivamente Guelfi e Ghibellini.[18]

La vittoria nella battaglia di Legnano ad opera della Lega Lombarda contro l'imperatore Federico Barbarossa (1176), e la rivolta dei Vespri siciliani contro il tentativo del fratello del re di Francia Carlo I d'Angiò di assoggettare la Sicilia (1282), saranno assunte dalla retorica romantica ottocentesca come i simboli del primo ridestarsi di una coscienza di patria.[19] Questi sono i segnali di un cambiamento che, consolidandosi e accompagnato dal risveglio religioso che si ha nel Duecento con Gioacchino da Fiore e Francesco d'Assisi, portano al Rinascimento.[20]

Con l'uscita di scena degli imperatori di Germania, il fervore della civiltà comunale raggiunge infine il suo apogeo economico, spirituale, artistico, alimentato dagli ideali di numerosi poeti, tra cui Dante Alighieri, e dall'esigenza, fatta propria da Cola di Rienzo, della rinascita dell'unità d'Italia.[21]

L'età moderna

  Lo stesso argomento in dettaglio: Italia rinascimentale.
 
Cosimo de' Medici, Pater Patriae. (Galleria degli Uffizi)

Diversi fattori impediscono tuttavia la nascita di uno Stato unitario come sta avvenendo nel resto d'Europa: oltre alla suddivisione in tanti piccoli Comuni, che lentamente si tramutano in Signorie, c'è anche il timore del Papato di veder sorgere una potenza statale in grado di compromettere la sua autonomia. Per questo ed altri motivi i capi politici italiani devono supplire con l'intelligenza strategica alla superiorità di forze degli stati nazionali europei. Un esempio è Cosimo de' Medici, detto perciò "Padre della Patria", e considerato uno dei principali artefici del Rinascimento fiorentino: la sua politica estera, mirata al mantenimento di un costante e sottile equilibrio fra i vari stati italiani, sarà lungimirante nell'individuare nella concordia italiana l'elemento chiave per impedire agli stati stranieri di intervenire in Italia approfittando delle sue divisioni.[22]

L'importanza della strategia di Cosimo, proseguita dal suo successore Lorenzo il Magnifico nella sua continua ricerca di un accordo tra gli stati italiani in grado di sopperire alla loro mancanza di unità politica, non viene compresa dagli altri prìncipi italiani, e si conclude con la morte di Lorenzo nel 1492. Da allora l'Italia diventa il teatro di numerose invasioni straniere: dapprima da parte francese ad opera di Carlo VIII, poi delle truppe spagnole di Carlo V. L'inizio della dominazione straniera si deve quindi al ritardo del processo politico di unificazione, e anzi fa registrare anche episodi di patriottismo, come il gesto di Ettore Fieramosca nella disfida di Barletta.[23]

Nella seconda metà del Cinquecento comincia il tramonto della vitalità rinascimentale, indebolita anche dalle nuove tensioni religiose dovute all'avvento della riforma protestante in Europa, che avevano portato ad episodi luttuosi come il sacco di Roma del 1527 ad opera dei Lanzichenecchi. Soltanto la repubblica di Venezia manterrà una certa prosperità e autonomia politica. Il Seicento è invece un secolo di crisi per tutto il paese: la Chiesa, che ha subìto la perdita dell'unità cristiana dei fedeli, cerca con la controriforma di rafforzare la sua presenza nei paesi rimasti cattolici, sia con iniziative educative e assistenziali, sia isolandoli dall'influsso degli stati protestanti. L'Italia viene così salvaguardata dai conflitti religiosi che si accendono in Europa, ma è soggetta ugualmente a carestie, spesso seguite da epidemie.[24] Scoppiano perciò numerose rivolte contro la dominazione spagnola, di cui la più nota avviene a Napoli nel 1647 ad opera di Masaniello, ma non portano a nessun cambiamento.

Nel Settecento finisce il periodo di pace e di torpore: a seguito dei trattati di Utrecht e Rastatt, gli Asburgo d'Austria si impossessano di vari domini italiani subentrando agli spagnoli.[22] Dalla seconda metà del secolo, la diffusione dell'illuminismo fa sì che anche l'Italia venga investita da importanti riforme.

L'Unificazione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Risorgimento.
 
Giuseppe Garibaldi

L'arrivo in Italia delle truppe napoleoniche[25] (1796), risveglia il sentimento nazionale,[26] il cui primo e concreto accenno di riscossa si può individuare nel proclama di Rimini,[27] con cui Gioacchino Murat, durante la guerra austro-napoletana, rivolge un accorato appello a tutti gli italiani affinché si uniscano per salvare il regno di Napoli, unico garante della loro indipendenza contro un occupante straniero.

Il periodo della storia d'Italia in cui l'affermarsi di una coscienza nazionale porta all'unità politica e all'indipendenza della nazione italiana è detto Risorgimento. Tale periodo occupa un arco temporale di vari decenni, concludendosi solo nel 1861 con la nascita del Regno d'Italia, sotto la dinastia di Casa Savoia.

Esso vede i primi patrioti aderire inizialmente alla società segreta della Carboneria, che dà luogo ai moti del 1820-1821, duramente repressi dagli austriaci. All'affermazione della Carboneria segue quella della Giovine Italia. Tra gli altri tentativi insurrezionali si ricorda quello dei fratelli Bandiera (1844).

I moti del 1848 portano alla prima guerra d'indipendenza contro gli austriaci. Le popolazioni cittadine sono attivamente coinvolte, in particolare durante le famose cinque giornate di Milano, le dieci giornate di Brescia e la spedizione nel 1857 di Carlo Pisacane nel Regno delle Due Sicilie.[28] Né la prima guerra, né gli altri tentativi sono però coronati da successo.

Si deve attendere il 1859 e la seconda guerra d'indipendenza perché l'Austria ceda finalmente la Lombardia al regno sabaudo; seguono, pochi mesi dopo, le annessioni di Toscana ed Emilia-Romagna. La seconda guerra d'indipendenza innesca il definitivo processo di unificazione, culminato con la spedizione dei Mille (1860) e la battaglia di Castelfidardo che, liberando Umbria e Marche, porta all'unione delle terre conquistate dai Mille con quelle acquisite dopo la seconda guerra d'indipendenza. Dopo pochi mesi, nel 1861, infatti viene proclamato, a Torino, il Regno d'Italia. Alla completa unificazione mancavano però ancora il Lazio, il Trentino-Alto Adige, il Veneto e la Venezia Giulia.

Le persone coinvolte nel processo furono molte, ma quattro spiccano su tutte: Giuseppe Mazzini, fondatore della Giovine Italia e figura eminente del movimento liberale repubblicano italiano ed europeo; Giuseppe Garibaldi, repubblicano e di simpatie socialiste; Cavour, statista in grado di muoversi sulla scena europea per ottenere sostegni, anche finanziari, all'espansione del regno di Sardegna; Vittorio Emanuele II, abile a concretizzare il contesto favorevole con la costituzione del Regno d'Italia.[29]

Il Regno d'Italia (1861-1946)

  Lo stesso argomento in dettaglio: Regno d'Italia (1861-1946).
 
Stemma del Regno d'Italia

Il Regno d'Italia nasce nel 1861 e la popolazione, rispetto l'originario regno di Sardegna, quintuplica; istituzionalmente e giuridicamente si configura come un ingrandimento del regno di Sardegna.[30] Ciò, ed anche l'aver a modello la struttura della Francia, comporta quella che viene chiamata la piemontesizzazione del Paese ed un assetto fortemente accentrato.

Una delle questioni preminenti nei primi anni della riunificazione d'Italia è la questione meridionale legata al brigantaggio.[31]

L'inizio del regno vede l'Italia impegnata anche in una serie di guerre di espansione coloniale in Somalia e in Eritrea. Allo scoppio della prima guerra mondiale l'Italia, inizialmente neutrale, scende al fianco degli alleati il 23 maggio 1915 in seguito alla firma del segreto patto di Londra. Dopo i primi due anni di guerra di trincea, il 24 ottobre 1917 l'esercito italiano, subita una pesante sconfitta nella battaglia di Caporetto, ritira le proprie armate fin sulla linea del Piave. A partire da questo fiume, divenuto un simbolo patriottico, nel giugno 1918 viene sferrata, sotto il comando di Diaz e con l'apporto di nuove leve ancora diciassettenni, la controffensiva che porta alla vittoria finale nella battaglia di Vittorio Veneto (4 novembre). Vinta la guerra, l'Italia completa la sua riunificazione nazionale acquisendo il Trentino-Alto Adige, la Venezia Giulia, l'Istria ed alcuni territori del Friuli ancora irredenti. La guerra però porta numerosissimi morti soprattutto nella fascia di età compresa tra 20 e 24 anni.[32][33] Inoltre, l'Italia non avrà riconosciuti i suoi diritti territoriali sulla Dalmazia (incluse le città di Zara, Sebenico e Tenin) promessi col patto di Londra, con cui aveva negoziato la propria entrata in guerra.

Il fascismo

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Italia fascista.

In questo contesto di amarezza e delusione, nel 1919 Benito Mussolini fonda a Milano il primo fascio di combattimento, un nuovo movimento che si autodefinisce "partito dell'ordine" e che riesce a guadagnarsi la fiducia dei ceti più ricchi e conservatori. Il 30 ottobre 1922, in seguito alla marcia su Roma, sale al potere.

Per le elezioni del 6 aprile 1924 Mussolini fa approvare una legge che assegna i tre quinti dei seggi alla lista che abbia raccolto il 40% dei voti. Il "listone" guidato da Mussolini ottiene il 64,9% dei voti.[34] Questi risultati elettorali ricevono numerose critiche riguardo alla regolarità delle elezioni (come da parte di Giacomo Matteotti, rapito e ucciso qualche giorno dopo).[34]

Successivamente, dopo un discorso in Parlamento, Mussolini si dichiara dittatore. Nel biennio 1925-1926 vengono emanati una serie di provvedimenti liberticidi e viene creato un "Tribunale speciale" con amplissimi poteri, in grado di mandare al confino con un semplice provvedimento amministrativo le persone sgradite al regime.

 
Mussolini con Hitler

Dopo le invasioni di Hitler di Austria, Sudeti, Cecoslovacchia e le imprese militari italiane in Etiopia ed Albania, il 22 maggio 1939 viene firmato il patto d'Acciaio tra Germania ed Italia.

Il 10 giugno 1940 l'Italia, alla luce dei successi iniziali di Hitler, entra in guerra come alleata della Germania contro Francia e Regno Unito. Nel 1941 viene dichiarata guerra anche all'Unione Sovietica e, con l'Impero giapponese, agli Stati Uniti d'America.

Le successive sconfitte militari indeboliscono Mussolini che viene sfiduciato, il 24 luglio 1943, in una riunione del Gran Consiglio del Fascismo; Vittorio Emanuele III decide di sostituirlo a capo del governo con Pietro Badoglio e, mentre si trova a colloquio col re, Mussolini viene arrestato. Il paese si ritrova nel caos e diviso in due: il Regno del Sud a fianco degli alleati contro la Germania e la Repubblica Sociale Italiana, formata dai reduci fascisti, di fatto due stati-fantoccio, rispettivamente degli anglo-americani e dei tedeschi. In questo quadro drammatico nascono le prime brigate partigiane che con la Resistenza, attiva soprattutto nel centro-nord, danno vita al primo nucleo dell'Italia libera. Nell'aprile del 1945 le forze nazi-fasciste verranno sconfitte.

A guerra finita l'Italia è in condizioni critiche: i combattimenti ed i bombardamenti aerei hanno raso al suolo molti centri abitati, e le principali vie di comunicazione sono interrotte.[35] Il numero di italiani morti sarà molto elevato: sono stimati tra 415.000 (di cui 330.000 militari e 85.000 civili)[36] e 443.000 morti; stimando che la popolazione prima del conflitto fosse di 43.800.000 persone si conteggia circa una vittima ogni 100 italiani.

Dalla nascita della Repubblica ai giorni nostri (1946–2011)

  Lo stesso argomento in dettaglio: Italia repubblicana.
File:AlcideDeGasperi.jpg
Alcide De Gasperi

Il 2 giugno 1946 un referendum sancisce la fine della monarchia e la nascita della Repubblica Italiana. Per la prima volta in Italia, in questa occasione, anche la donne hanno diritto al voto. Il 1º luglio Enrico De Nicola viene nominato primo presidente della Repubblica Italiana. Il primo presidente del consiglio è Alcide De Gasperi, esponente della Democrazia Cristiana che, salvo poche eccezioni, terrà la Presidenza del Consiglio dal 1946 al 1953. La nuova Costituzione repubblicana entra in vigore il 1º gennaio 1948.[37]

In questi anni l'Italia conosce il cosiddetto miracolo economico che porta alla crescita del prodotto interno lordo del 6.3%,[38] riducendo sensibilmente il divario storico con paesi quali Inghilterra, Germania e Francia. Si registra un'elevata disponibilità di manodopera, con un forte flusso migratorio dalle campagne alle città e dal sud verso il nord.

La crescita economica è favorita anche dalla creazione delle comunità europee: CECA nel 1951 e CEE nel 1957, delle quali l'Italia è uno dei paesi fondatori.

File:Falcone borsellino.jpg
I giudici Falcone e Borsellino

Il 1968 è l'anno delle contestazioni studentesche e della classe operaia, talvolta sfociate in veri e propri scontri con le forze dell'ordine, che trasformano l'Italia sul piano sociale (oltre alle migliorate condizioni di vita dovute al boom economico).[39] Negli anni settanta e ottanta le tensioni politiche e le conseguenti attività di gruppi terroristici sia di estrema destra che di estrema sinistra, legati a trame di poteri politici occulti, portano prima alla strategia della tensione,[40] periodo caratterizzato da numerosi attentati come la strage di Piazza Fontana, la strage di Piazza della Loggia e la strage di Bologna, e successivamente agli anni di piombo,[41] periodo caratterizzato da attentati ad esponenti politici (come Aldo Moro e Vittorio Bachelet), forze dell'ordine, giornalisti (come Walter Tobagi), magistrati e sindacalisti (come Guido Rossa).

Negli anni novanta, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, vittime essi stessi per la causa, aiutati da valenti uomini della polizia, riusciranno a fare arrestare i maggiori membri di Cosa nostra.

Nel 1992 le indagini di mani pulite sul fenomeno dilagante delle tangenti coinvolgono esponenti politici, principalmente del pentapartito guidato da Bettino Craxi. Subito dopo lo scandalo, nascono nuovi partiti, come Forza Italia, guidata dall'imprenditore Silvio Berlusconi. In questa fase, definita Seconda Repubblica, si consolida il principio del bipolarismo, attraverso le figure di Silvio Berlusconi e di Romano Prodi, dando vita ad un'alternanza nel governo del paese.

Dal 2008 la maggioranza di governo è costituita dal partito del Popolo della Libertà, nato dall'unione di Forza Italia e Alleanza Nazionale, e dalla Lega Nord, un partito fortemente autonomista che si è imposto elettoralmente nell'Italia settentrionale.

Geografia

 
Immagine satellitare NASA dell'Italia.

La regione geografica italiana, suddivisa in Italia continentale, peninsulare ed insulare, è unita al tronco centrale del continente europeo dalla catena delle Alpi. Grazie alla sua posizione, costituisce un ponte di passaggio verso l'Asia e l'Africa.[42]

L'Italia separa, inoltre, il bacino occidentale del Mar Mediterraneo da quello centrale, ossia il Mar Tirreno dallo Ionio. A nord del Salento si spinge l'insenatura lunga e stretta del mare Adriatico. Le isole di Sardegna e di Corsica dividono poi il Mar Tirreno dal Mar di Sardegna.

Le coste italiane si sviluppano su 7.456 km e presentano svariate forme (falesie, sabbiose, pietrose, ecc.).[43]

 
Le zone altimetriche d'Italia.

Il suolo italiano, fortemente antropizzato, ha varie caratteristiche (vulcanico, endolagunare, calcareo, ecc.).[44]

In Italia le zone collinari sono prevalenti rispetto alle zone montuose o a quelle pianeggianti; l'altitudine media del suo territorio è di circa 337 metri sul livello del mare.

Le catene montuose si estendono per buona parte della nazione. Del sistema alpino appartiene all'Italia tutto il versante meridionale per una lunghezza di circa 1.000 km. Le vette più elevate si trovano nelle Alpi Occidentali, dove numerose sono le cime che superano i 4.000 m tra cui il Cervino (4.478 m), il Monte Rosa (4.634 m) e il Monte Bianco (4.810 m), la montagna più alta d'Europa. La catena degli Appennini percorre tutta la penisola, dalla Liguria alla Sicilia, concludendosi nelle Madonìe; il Gran Sasso (2.912 m), situato in Abruzzo, è la sua vetta più alta.

File:MountBlanc04.jpg
Il Monte Bianco

L'Italia è nota anche per la presenza di numerosi vulcani: i più famosi sono il Vesuvio, l'Etna, (3.343 m), il vulcano più alto d'Europa, e lo Stromboli.

Solo un quarto della superficie della regione italiana è occupato da pianure. La Pianura Padana è la più estesa di tutte. Essa è una distesa alluvionale formata dal fiume Po e dai suoi affluenti.[45] Seguono, per dimensioni, il Tavoliere delle Puglie, una pianura di sollevamento,[46] e il Campidano, un'altra pianura alluvionale.[47] Il punto meno elevato d'Italia è situato nella frazione di Contane, nel ferrarese (-3,44 m).

Isole

  Lo stesso argomento in dettaglio: Isole italiane.

Le isole maggiori sono la Sicilia e la Sardegna; vi sono poi numerose isole minori, la maggior parte delle quali è raccolta in arcipelaghi,[48] fra le quali: l'Arcipelago Toscano, le Isole Flegree, le Eolie, le Egadi, le Tremiti, l'Arcipelago delle Pelagie e l'Arcipelago della Maddalena.

Idrografia

 
Il lago di Garda a Riva del Garda
  Lo stesso argomento in dettaglio: Fiumi italiani, Laghi italiani ed Elenco di cascate italiane.

L'Italia, per la presenza di diversi rilievi montuosi, acque sorgive e ghiacciai, è ricca di corsi d'acqua. In genere i fiumi che nascono nell'Appennino non sono molto lunghi ed hanno carattere torrentizio, al contrario di quelli alpini.

Il maggiore fiume, come lunghezza e portata, è il Po (lungo 652 km)[49] che attraversa la Pianura padana sfociando nel mare Adriatico. Il maggiore lago italiano è il lago di Garda e il più profondo è il lago di Como (410 m).[50]

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Clima italiano.

La regione italiana (compresa tra il 47º ed il 35º parallelo nord) si trova quasi al centro della zona temperata dell'emisfero boreale.[51]

Dal punto di vista climatico è, inoltre, favorita dalla grande massa d'acqua dei mari che la circondano quasi da ogni lato. Tali mari costituiscono, soprattutto per la penisola italiana (meno per quelle ellenica, iberica ed anatolica), un benefico serbatoio di calore e di umidità. Determinano infatti, nell'ambito della zona temperata, un clima particolare detto "temperato mediterraneo".[52]

Secondo la classificazione di Köppen,[53] l'Italia è suddivisa in tre tipi di clima (temperato, temperato freddo e freddo), che a loro volta sono suddivisi in sette microclimi: si passa dal "clima temperato subtropicale" (presente nelle aree costiere della Sicilia, della Sardegna meridionale e della Calabria centrale e meridionale) al "clima glaciale" (tipico delle vette più elevate delle Alpi ricoperte da neve perenne, con quote generalmente superiori ai 3.500 metri s.l.m.).

Geologia

File:Geol.Italie.jpg
Carta geologica generale del territorio italiano. Sono visibili i principali elementi e domini strutturali. A nord, la catena alpina, suddivisa in senso est-ovest dalla Linea Insubrica nel dominio alpino propriamente detto e nel Dominio Sudalpino; la catena appenninica, suddivisa in due parti all'altezza della linea tettonica Ancona-Anzio; l'area dell'avampaese apulo, relativamente indisturbata; l'arco calabro-peloritano, di pertinenza alpina; la Sicilia, appartenente prevalentemente al dominio africano e in continuità con esso. Il Blocco Sardo Corso è invece un elemento distaccatosi dal margine continentale europeo franco-spagnolo e colliso con il margine africano-appenninico. Sono visibili inoltre le estese coperture di depositi vulcanici e i massicci intrusivi la cui messa in posto ha accompagnato i complessi eventi geodinamici che hanno portato all'attuale assetto geologico dell'Italia.

La geologia dell'Italia è molto complessa: l'assetto fisiografico e geologico attuale dell'area comprensiva della penisola italiana, delle sue isole e dei bacini marini adiacenti, è il risultato di numerosi eventi geodinamici successivi riconducibili in estrema sintesi all'interazione tra due placche litosferiche, la placca africana e quella europea a partire dal Cretacico superiore, periodo nel quale iniziò la progressiva chiusura del paleo-oceano della Tetide. Il margine meridionale africano, frammentandosi durante l'avvicinamento al continente settentrionale europeo, ha originato una serie di microplacche interposte la cui successiva accrezione ha dato luogo nel corso del Cenozoico all'attuale territorio peninsulare e siciliano. In questo assetto si riconoscono due domini paleogeografici fondamentali, separati dalla linea Insubrica (Alpi centrali):

  • un dominio europeo, dato dal margine meridionale della placca europea, che include il blocco Sardo Corso e parte del mar Tirreno, l'arco Calabro Peloritano, il bacino del Mediterraneo occidentale, il sistema di falde alpine a vergenza europea, costituite principalmente da rocce metamorfiche e intrusioni di batoliti che testimoniano il regime di compressione derivato dal movimento della placca africana verso nord e dalla collisione con la placca continentale europea;
  • un dominio africano (in senso lato) costituito dall'insieme del Sudalpino e dei domini adriatico e apulo, che rappresentano l'insieme di microplacche accrezionate appartenenti al margine del continente meridionale.

Il Dominio Sudalpino è formato da un sistema di falde a vergenza adriatica, costituite principalmente da sequenze carbonatiche e miste che si prolungano ad est nelle Dinaridi.[54] Nella catena appenninica, la linea tettonica "Ancona - Anzio" separa l'Appennino settentrionale, principalmente costituito da flysch terrigeni, dall'Appennino meridionale ove le formazioni carbonatiche sono più frequenti. L'assetto strutturale appenninico è caratterizzato nel suo insieme da un sistema di falde che sovrascorre sull'avampaese apulo. Questo sistema di falde, che costituisce la parte affiorante della placca adriatica, si estende dal mar Ionio fino all'estremità occidentale della val Padana e rappresentava in origine una sorta di "promontorio" settentrionale della placca africana. L'avampaese apulo (costituito sostanzialmente dal territorio pugliese), rappresenta un dominio di piattaforma carbonatica stabile, persistente dal Mesozoico al Miocene e successivamente emerso, coinvolto solo marginalmente nell'orogenesi appenninica. La Sicilia è formata nella parte centro-orientale da rocce carbonatiche e silicoclastiche appartenenti al margine convergente africano deformato ("unità maghrebidi"), mentre nella sua parte nord-orientale (Monti Peloritani) è di pertinenza europea ("unità peloritane"); le unità "sicilidi" e "numidiche" interposte rappresentano la copertura sedimentaria del dominio oceanico tetideo, in gran parte di natura flyschoide, scollata dal substrato originario di crosta oceanica (non conosciuto) e sovrascorsa sul margine africano. Il blocco sardo corso costituisce un elemento strutturale appartenente al continente europeo, originariamente solidale al margine meridionale franco-spagnolo e distaccatosi in età oligo-miocenica, ruotando in senso antiorario fino a collidere con il margine continentale africano. Nel quadro tardo e post-collisionale dell'area si inserisce il processo di espansione oceanica attualmente in corso del Mar Tirreno. Il mar Tirreno ha una crosta oceanica neogenica in espansione in due aree: bacino di Marsili e di Vavilov; si ritiene che una crosta oceanica mesozoica si trovi nello Ionio sotto una massiccia copertura sedimentaria.

Il rilevante vulcanismo neogenico e la elevata sismicità della maggior parte del territorio nazionale, testimoniano il complesso assetto geodinamico ancora attivo.

Dal punto di vista stratigrafico, le rocce sedimentarie affioranti databili con sicurezza in base al contenuto paleontologico risultano di età compresa tra il Cambriano e il Quaternario. Metamorfiti di basso grado affioranti nella parte meridionale della Sardegna, costituite da arenarie alternate con peliti, sono datate dubitativamente al Precambriano.[55] La maggior parte della copertura sedimentaria affiorante in territorio italiano è post-paleozoica. Il Paleozoico Inferiore non metamorfico affiora solamente in Sardegna e in Carnia, mentre il Paleozoico Superiore (permo-carbonifero) è presente in lembi più o meno estesi nei domini sudalpino e appenninico.

Vulcanismo e geotermia

 
Il Vesuvio visto dagli scavi archeologici di Pompei

L'elevata attività vulcanica e magmatica neogenica - quaternaria appenninica, è suddivisibile in province:

L'Italia fu il primo ed unico paese, fino agli anni cinquanta, a sfruttare l'energia geotermica nella zona di Larderello e poi nell'area del Monte Amiata, per produrre energia elettrica. L'elevato gradiente geotermico che caratterizza parte della penisola rende altre province potenzialmente sfruttabili: ricerche svolte negli anni '60-70 individuarono potenziali campi geotermici nel Lazio ed in Toscana, cosi pure in gran parte delle isole vulcaniche.[57]

Attività sismica

 
L'Aquila: la sede della Prefettura dopo il terremoto del 2009
  Lo stesso argomento in dettaglio: Lista di terremoti in Italia.

Per la situazione geodinamica il suo territorio è frequentemente soggetto a terremoti dando all'Italia il primato in Europa per questi fenomeni:[58] su 1300 sismi distruttivi, avvenuti negli ultimi 1000 anni nel Mediterraneo centrale ben 500 hanno interessato l'Italia;[59] analisi dei movimenti focali indicano che essi sono per lo più distribuiti lungo le aree interessate dalla tettonica alpina e appenninica, ove sono causati rispettivamente da movimenti lungo faglie.[56] Nel Tirreno meridionale, la distribuzione degli ipocentri, fino ad una profondità di 500 chilometri indicherebbe la presenza di un piano di Benioff dato dalla subduzione della litosfera ionica.

Popolazione

Demografia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Demografia d'Italia ed Emigrazione italiana.
 
Crescita demografica dal 1960 al 2006 (numero degli abitanti in migliaia - rielaborazione dati FAO)
 
Popolazione residente e incremento annuo in Italia tra il 1982 e il 2010 (ISTAT)
 
Tasso di natalità dal 1975 al 2009

Con 60.494.632 abitanti[60] (al 31 luglio 2010), l'Italia è il quarto paese dell'Unione europea per popolazione (dopo Germania, Francia e Regno Unito); la sua densità demografica è di 200,8 abitanti per chilometro quadrato, più alta della media dell'Unione.[61]

La popolazione, concentrata principalmente nelle zone costiere e pianeggianti del paese,[62] è caratterizzata da un alto numero di anziani (l'indice di vecchiaia è pari a 142,8, il 20,2% della popolazione), da un costante aumento degli stranieri residenti, passati dal 6,8% del 2008 al 7,1% del 2009, da un basso tasso di natalità, pari a 9,5 ogni mille abitanti e da una speranza di vita di 78,9 anni per gli uomini e di 84,2 per le donne.[63]

Alla fine del XIX secolo l'Italia era un paese di emigrazione di massa,[64] fenomeno che si manifestò prima nelle regioni settentrionali e poi in quelle meridionali. Le mete preferite furono le Americhe (Stati Uniti, Argentina, Brasile) e l'Europa centro-settentrionale (in modo particolare la Germania). Nel XX secolo l'emigrazione divenne anche interna, attratta dallo sviluppo industriale di alcune aree settentrionali del Paese.[65] Il numero di Italiani residenti all'estero che conservano la cittadinanza italiana è stimato in circa 4.000.000.[66]

Minoranze etniche

  Lo stesso argomento in dettaglio: Minoranze linguistiche (Italia).

Le minoranze etnico-linguistiche storiche presenti all'interno dei confini della Repubblica italiana sono elencate all'interno della Legge 15 dicembre 1999, n. 482.[67] Esse sono "le popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e (di) quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo".

Il livello di tutela di alcune minoranze deriva non solo dalla normativa interna della Repubblica, ma anche da trattati internazionali: è il caso della minoranza germanofona dell'Alto Adige e dei comuni bilingui della Provincia di Trento, il cui status è regolato dal cosiddetto "Accordo De Gasperi-Gruber", e di una parte della minoranza slovena della Venezia Giulia, tenuta in considerazione dal Memorandum di Londra col quale Italia e Jugoslavia assunsero l'amministrazione civile delle zone A e B del Territorio Libero di Trieste.

L'immigrazione in Italia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Immigrazione in Italia.

Il numero di immigrati o residenti stranieri regolari in Italia è aumentato considerevolmente a partire dagli anni novanta e, secondo i dati ISTAT, al 1º gennaio 2010 contava circa 4.279.000 unità, rappresentando il 7,1% della popolazione;[63] a questa cifra vanno aggiunti gli stranieri irregolari, circa 560.000 secondo un rapporto del 2010 sull'immigrazione.[68]

Religione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Religioni in Italia.

In Italia vige il principio della laicità dello Stato e pertanto non vi è una religione ufficiale. La Costituzione demanda al Concordato i rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica e a specifiche intese quelli con le altre confessioni religiose.[69]

I cittadini italiani sono in maggioranza cristiani cattolici: nel 2001 il 97,7% di essi risultava battezzato,[70] nel 2006 l'87,8% si dichiarava cattolico e il 36,6% praticante,[71] percentuale scesa, per effetto di un crescente processo di secolarizzazione, al 24,4% secondo il rapporto Eurispes 2010,[72] nel quale il 10,7% si dichiara agnostico e il 7,8% ateo, per un totale del 18,5% della popolazione di non credenti.

La Chiesa cattolica in Italia è organizzata in 227 diocesi[73] e riconosce il Papa come proprio Primate.

Fra le religioni minoritarie sono presenti diverse altre confessioni cristiane (in modo particolare ortodossi e protestanti, questi ultimi in massima parte pentecostali), ebrei, mormoni e testimoni di Geova.

Le minoranze religiose presenti nel paese sono alimentate principalmente dall'immigrazione. Tra queste, le più numerose sono quelle di musulmani, buddisti, induisti, sikh e animisti.[74][75]

Lingue

Lingua italiana

 
Alessandro Manzoni
  Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua italiana.

L'italiano è la lingua ufficiale e più parlata. È inoltre una delle 23 lingue ufficiali dell'Unione europea. L'italiano è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze orientali della famiglia delle lingue indoeuropee e, in particolare, è la trasformazione dell'antico dialetto fiorentino del Trecento, idioma diffusosi e affermatosi in tutta Italia grazie anche a grandi scrittori come Dante, Boccaccio e Petrarca che ne hanno fatto uso nelle loro opere. Tuttavia, in Italia, esistono un gran numero di lingue e dialetti che si sono sviluppati autonomamente dall'italiano, evolvendosi dalla lingua latina.[76]

Altre lingue

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lingue parlate in Italia e Bilinguismo amministrativo in Italia.
 
Raggruppamenti delle lingue e dei dialetti d'Italia.[77]

A livello locale sono riconosciute come co-ufficiali, parificate all'italiano, le seguenti lingue:

In queste regioni gli uffici pubblici e la segnaletica stradale sono bilingui, o trilingui (come nel caso dei comuni ladini dell'Alto Adige e walser dell'alta valle del Lys), i documenti ufficiali possono essere redatti in italiano o nella lingua straniera.

Altre lingue vengono riconosciute e tutelate dalla legislazione statale (legge 482/1999) e dalle leggi regionali. Diverse parlate regionali, sebbene siano censite dall'UNESCO come lingue minoritarie e dalla comunità linguistica internazionale come lingue non riconducibili all'italiano, non godono di alcun riconoscimento o tutela da parte dello Stato Italiano.[78]

La lingua dei segni italiana (LIS),[79] ossia la lingua visiva dei cittadini sordi, fu riconosciuta dalla regione Val d'Aosta nel 2006.

Ordinamento dello Stato

 
Firma della Costituzione
  Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema politico della Repubblica Italiana.

L'Italia è una repubblica parlamentare dove il Presidente del Consiglio è il capo del governo che si regge su una maggioranza parlamentare. Il governo esercita il potere esecutivo mentre il potere legislativo è attribuito al Parlamento. La magistratura, indipendente dall'esecutivo e dal potere legislativo, esercita invece il potere giudiziario.

Il Presidente della Repubblica Italiana è la massima carica dello Stato e ne rappresenta l'unità.

La legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano è la Costituzione, approvata dall'Assemblea costituente il 22 dicembre 1947 ed entrata in vigore il 1º gennaio 1948.[80]

Suddivisioni storiche e amministrative

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ente locale (ordinamento italiano) e Suddivisioni dell'Italia.

In base all'articolo 114 della Costituzione la Repubblica è costituita dai comuni, dalle province, dalle città metropolitane e dalle regioni.

L'Italia, in base agli ultimi dati ISTAT dell'anno 2009, ha 8.094 comuni e 110 province.[2]

Nell'elenco che segue, per ciascuna regione è riportato lo stemma ufficiale e il nome del capoluogo.


Regione Capoluogo
  Valle d'Aosta[RSS 1] Aosta
  Piemonte Torino
  Liguria Genova
  Lombardia Milano
  Trentino-Alto Adige[RSS 1] Trento
  Veneto Venezia
  Friuli-Venezia Giulia[RSS 1] Trieste
  Emilia-Romagna Bologna
  Toscana Firenze
  Umbria Perugia
  Marche Ancona
  Lazio Roma
  Abruzzo L'Aquila
  Molise Campobasso
  Campania Napoli
  Puglia Bari
  Basilicata Potenza
  Calabria Catanzaro
  Sicilia[RSS 1] Palermo
  Sardegna[RSS 1] Cagliari
  1. ^ a b c d e Regione a statuto speciale


Città principali

Questa lista rappresenta le prime 10 città italiane per abitanti del territorio comunale in base ai dati ISTAT[60] al 31 agosto 2010.

Pos. Comune Prov. Regione Abitanti
1 Roma Roma   Roma   Lazio 2.756.502
2   Milano   Milano   Lombardia 1.314.158
3   Napoli   Napoli   Campania 960.964
4   Torino   Torino   Piemonte 906.672
5 Palermo Palermo   Palermo   Sicilia 657.161
6 Genova Genova   Genova   Liguria 607.786
7 Bologna Bologna   Bologna   Emilia-Romagna 380.016
8   Firenze   Firenze   Toscana 370.657
9   Bari   Bari   Puglia 320.154
10 Catania Catania   Catania   Sicilia 294.255

Cittadini italiani

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cittadinanza italiana.

La legge del 15 febbraio 1992, numero 91, articolo 1, comma 1, stabilisce che è cittadino per nascita:

  • il figlio di padre o di madre cittadini;
  • chi è nato nel territorio della Repubblica se ambo i genitori sono ignoti o apolidi, o se il figlio non segue la cittadinanza dei genitori, secondo la legge statale di questi.

In accordo a modalità previste dalla legge, si può acquisire la cittadinanza italiana pur appartenendo a tutti gli effetti ad un altro paese.

Istituzioni

 
Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica dal 2006

Le maggiori istituzioni sono:

Vi sono due Biblioteche Nazionali Centrali sedi del deposito legale dello Stato, a Firenze e a Roma.

L'Istituto Geografico Militare è l'ente cartografico di stato e si trova a Firenze.

Simboli

  Lo stesso argomento in dettaglio: Simboli patri italiani.

I principali simboli che rappresentano l'unità nazionale italiana sono:[86]

Ordinamento scolastico

  Lo stesso argomento in dettaglio: Istruzione in Italia e Storia dell'istruzione in Italia.

L'istruzione in Italia è regolata con modalità diverse secondo la forma giuridica (scuole pubbliche, scuole paritarie, scuole private). La formazione professionale, comprendente gli istituti professionali, dipende invece dalle regioni.

L'obbligo scolastico termina a 16 anni.[89]

Il sistema scolastico italiano è strutturato in tre cicli di istruzione:

 
Palazzo della Carovana, sede storica della Normale di Pisa

A questi cicli d'istruzione si affianca la scuola dell'infanzia, un'istituzione prescolastica non obbligatoria, caratterizzata dal gioco e della convivenza con i compagni e dalla preparazione al primo ciclo d'istruzione.

Il ciclo degli studi all'università si articola in tre fasi, dopo la riforma introdotta dal processo di Bologna:

  1. Laurea triennale (3 anni)
  2. Laurea magistrale (2 anni)
  3. Dottorato di Ricerca (3 anni)

Sistema sanitario

  Lo stesso argomento in dettaglio: Servizio Sanitario Nazionale.

Il Servizio Sanitario Nazionale italiano è un sistema pubblico di carattere universalistico che garantisce l'assistenza sanitaria a tutti i cittadini, finanziato attraverso la fiscalità generale e le entrate dirette, percepite dalle aziende sanitarie locali, derivanti dai ticket sanitari (cioè delle quote con cui l'assistito contribuisce alle spese) e dalle prestazioni a pagamento.

Attraverso di esso viene data attuazione all'art. 32 della Costituzione italiana che sancisce il diritto alla salute di tutti gli individui.

Secondo una ricerca dell'organizzazione mondiale della sanità, risalente al 2000, l'Italia aveva il secondo sistema sanitario migliore del mondo in termini di efficienza di spesa e accesso alle cure pubbliche per i cittadini, dopo la Francia.[90] Tuttavia, gran parte della popolazione italiana è poco soddisfatta del sistema sanitario a causa soprattutto di lunghe liste d'attesa e di inefficienze del servizio.[91]

Criminalità

  Lo stesso argomento in dettaglio: Criminalità in Italia.
 
Tommaso Buscetta durante un processo nel 1983

Per quanto riguarda il numero di omicidi, nel 2006 l'Italia risultava essere il secondo paese più sicuro d'Europa, assieme a Danimarca, Germania e Spagna, dopo la Norvegia.[92]

Discorso a parte per quanto riguarda la criminalità organizzata.

La mafia e altre organizzazioni di stampo mafioso come camorra, cosa nostra, 'ndrangheta e sacra corona unita rappresentano il cancro della società, dell'economia e della politica italiana. Il fenomeno, che ha origine in Sicilia nel corso del XIX secolo, si è poi diffuso a livello mondiale, anche con generazione e caratteristiche autonome e dovuto all' emigrazione di molti siciliani nel mondo

Nel rapporto del Censis del 2009 risulta che l'influenza della mafia resta diffusa nella società italiana e riguarda direttamente il 22% degli italiani e il 14,6% del PIL.[93] Elemento fondamentale del fenomeno mafioso è il legame con la politica, soprattutto locale, e il controllo di sacche dell'economia. L'Italia, non a caso, si distingue per una forte e continua lotta contro la mafia, costata la vita a magistrati, uomini delle forze dell'ordine e delle istituzioni,[94] ma che ha ottenuto notevoli risultati, con l'arresto di numerosi boss malavitosi.

Forze armate e pubblica sicurezza

  Lo stesso argomento in dettaglio: Forze armate italiane e Forze di polizia in Italia.
File:US Department of Defense - Alpini EOD Squad in Afghanistan.jpg
Alpini dell'Esercito Italiano in missione in Afghanistan

La Repubblica italiana, per difendere militarmente il suo territorio e per supportare decisioni di politica interna ed estera si serve di numerose forze armate e forze di polizia. In ordine di grandezza sono: l'Arma dei Carabinieri, l'Esercito Italiano, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria, l'Aeronautica Militare, la Marina Militare ed infine la Forestale. Esse sfilano nella parata militare per la Festa della Repubblica italiana assieme ai Corpi dei Vigili del Fuoco e della Polizia municipale di Roma (in rappresentanza delle altre polizie locali che, a seconda della tipologia, dipendono dalla regione, dalla provincia o dal comune), e al personale civile di altre associazioni, come la Croce Rossa Italiana e la Protezione civile.

L'Italia si trova alla tredicesima posizione nella classifica delle potenze militari mondiali.[95][96]

Politica

Partiti

 
Giulio Andreotti, uno dei principali esponenti della Democrazia Cristiana

In Italia si può parlare di partiti politici moderni a partire dal 1892, quando viene fondato il Partito Socialista Italiano. Sino a quel momento i principali raggruppamenti politici del paese, la Destra storica e la Sinistra storica, non erano raggruppamenti politici classificabili come partiti, ma semplici "cartelli" di notabili, ciascuno con un proprio feudo elettorale, che si riunivano in gruppi a seconda delle proprie idee.

Nel secondo dopoguerra i partiti di massa sono la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano che, grazie al ruolo svolto nella Resistenza, diviene il rappresentante della classe operaia.

Dopo il declino dei partiti di massa, a causa di scandali giudiziari culminati con l'inchiesta di mani pulite del 1992, che determina la fine della Prima Repubblica, incominciano ad avere successo i partiti di protesta o quelli legati ad un leader, come la Lega Nord guidata da Umberto Bossi e Forza Italia guidata da Silvio Berlusconi.

Dall'inizio della Seconda Repubblica cominciano a fiorire diverse coalizioni politiche sia di centrodestra che di centrosinistra come il Polo delle Libertà e il Polo del Buon Governo, confluiti successivamente nel Polo per le Libertà, trasformatosi poi nella Casa delle Libertà e l'Alleanza dei Progressisti che confluisce, in seguito a nuove alleanze, ne l'Ulivo e nel 2006 ne l'Unione.

Dopo la caduta del Governo Prodi II nel 2008, si affermano pochi grandi partiti nati dalle precedenti coalizioni: il Popolo della Libertà, il Partito Democratico, la Lega Nord, l'Italia dei Valori, l'Unione di Centro e il Movimento per le Autonomie. A questi si affiancano alcuni partiti regionali: il Südtiroler Volkspartei e l'Union Valdôtaine.

Politica estera

File:Farnesina.JPG
Il Palazzo della Farnesina, sede del Ministero degli Esteri

L'Italia è uno dei membri fondatori della Comunità europea, ora Unione europea. Ammessa alle Nazioni Unite nel 1955, è membro della NATO, dell'OCSE, del GATT, del G8, del WTO e del Consiglio d'Europa e ha ricoperto più volte la presidenza di turno sia del G8 che dell'Unione.

L'Italia sostiene le Nazioni Unite e le sue attività internazionali di sicurezza. Il Paese schiera truppe a sostegno delle missioni di mantenimento della pace in Somalia, Mozambico, Timor Est e Afghanistan (quest'ultima a sostegno dell'operazione Enduring Freedom)[97] e fornisce il supporto per le operazioni della NATO e delle Nazioni Unite in Bosnia, Kosovo, Albania e Libano. Il Paese, inoltre, aveva un contingente militare di circa 3.200 soldati in Iraq, ma ha ritirato le truppe da novembre 2006, mantenendo solo gli operatori umanitari e civili.[98] Nel 2011 partecipa a varie missioni militari all'estero.[99]

Libertà d'informazione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Libertà di stampa nella Repubblica italiana.

Secondo il rapporto 2009 di Reporters sans frontières (RSF)[100] l'Italia si pone al 49º posto (su 175) nel mondo per la libertà di stampa. Nello stesso anno l'istituto di ricerca Freedom House ha inoltre indicato l'Italia, unica all'interno dell'Unione Europea, come nazione «parzialmente libera».[101]

Economia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Economia d'Italia e Made in Italy.
 
Palazzo Mezzanotte a Milano, sede della Borsa

Membro del G8, che raggruppa i sette paesi maggiormente industrializzati del mondo più la Russia, secondo la Banca Mondiale l'Italia rappresenta la settima potenza economica del pianeta per PIL nominale assoluto, davanti al Brasile e dietro al Regno Unito.[102] Il Paese è anche il terzo contribuente dell'Unione europea, ed il sesto per le Nazioni Unite.[103]

Nel 2009 l'Italia si pone su scala mondiale alla 23ª posizione per PIL pro capite nominale (12ª nell'Unione europea)[104] e alla 23ª per PIL pro capite per potere d'acquisto (13ª nell'Unione europea),[105] ponendosi nel contempo al ottavo posto per valore delle esportazioni[106] e al settimo per quello delle importazioni.[107]

L'economia italiana è ormai fortemente orientata verso il settore dei servizi, che nel 2006 ha rappresentato quasi i 2/3 del PIL prodotto.

Il tessuto produttivo dell'economia è formato in prevalenza di piccole e medie imprese: quelle di maggiori dimensioni sono gestite in gran parte dalle famiglie fondatrici e, in taluni casi, da gruppi stranieri. Il modello di public company, impresa a capitale diffuso gestita da un management, è poco diffuso.

File:1 Euro coin It.gif
1 euro italiano: l' Uomo Vitruviano

Durante gli anni novanta l'Italia ha perseguito una rigida politica fiscale per far fronte alle richieste dell'Unione economica e monetaria, e ha tratto beneficio dai tassi più bassi di inflazione e di interesse. Tuttavia, problemi come l'evasione fiscale, l'elevato debito pubblico (115,2% del PIL)[108] e, nel Mezzogiorno, la malavita organizzata, continuano ad ostacolare un sano e più robusto sviluppo dell'economia nazionale.

Il Paese ha aderito all'euro nel 1999, sostituendo la lira a partire dal 2002.

A causa della dura crisi economica del 2008-2010, nel 2009 il tasso di disoccupazione, compresi i cassintegrati, in Italia ha raggiunto il 10,1%.[109]

Risorse

 
Il PIL del terzo trimestre 2009 suddiviso tra le principali attività macro-economiche (dati ISTAT)

Di seguito la tabella che riporta il PIL,[110] prodotto in Italia ai prezzi correnti di mercato nel 2009, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali attività macro-economiche:

Attività macro-economica PIL prodotto (mln di Euro)
Agricoltura, silvicoltura, pesca 29.940
Industria in senso stretto 246.659
Costruzioni 83.516
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni 295.225
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali 384.565
Altre attività di servizi 292.054
Totale valore aggiunto al costo dei fattori 1.331.959
PIL Italia ai prezzi di mercato 1.520.870

Risorse minerarie

  Lo stesso argomento in dettaglio: Legislazione mineraria italiana.

Sono presenti numerosi giacimenti minerari di varia tipologia che, fino al termine del XX secolo, consentivano una produzione interessante di mercurio, antimonio, piombo, zinco, argento, ferro e di minerali quali pirite, fluorite, amianto e bauxite. Oggi, tuttavia, i giacimenti sfruttabili economicamente sono pochi, l'attività mineraria rimasta è concentrata sui sali evaporitici, le marne cementizie, le argille (principalmente bentonite e montmorillonite) e i feldspati, per l'industria ceramica e i refrattari; sempre attiva l'attività estrattiva, tipica per l'Italia, delle numerose cave di marmo ed altre rocce per l'edilizia, l'estrazione di pomice, ossidiana, pozzolana e talco.[111]

Energia

 
Ragusano: pompe di estrazione petrolifera a testa pozzo
  Lo stesso argomento in dettaglio: Energia elettrica in Italia ed Energia nucleare in Italia.

L'Italia è caratterizzata da un sistema energetico nazionale peculiare: a differenza di altri Paesi dell'Unione europea, presenta una maggiore dipendenza dalle importazioni di materie prime e una maggiore dipendenza dagli idrocarburi (gas e petrolio).

Negli anni 2000 il settore energetico nazionale è stato interessato da numerosi cambiamenti, segnatamente la riforma del mercato elettrico e del gas, lo sviluppo delle fonti rinnovabili, la promozione dell'efficienza, del risparmio energetico e della sicurezza degli approvvigionamenti. Inoltre, alcuni interventi legislativi del governo Berlusconi IV hanno preparato il riavvio della produzione di energia nucleare, abbandonata negli anni '80 a seguito di referendum abrogativi indetti dopo le vicende di Chernobyl.

Nel 2009 la disponibilità interna lorda di energia per fonte e risorsa è stata la seguente:[112]

L'Italia possiede le maggiori riserve di idrocarburi dell'Europa meridionale;[113] i giacimenti sono prevalentemente distribuiti secondo tre sistemi tettonico stratigrafici:

A causa della mancanza di giacimenti consistenti, la maggior parte delle materie prime e il 75% dell'energia devono essere importati. I giacimenti lucani della Val d'Agri, scoperti nella prima metà del Novecento e il cui reale sfruttamento è iniziato solamente a partire dagli anni ottanta, forniscono oltre il 10% del fabbisogno nazionale.[114] La produzione annua di petrolio si aggira sui 43,2 milioni di barili (a fronte di un consumo annuo di 730 milioni)[115] ed è stimato che circa 800 milioni di barili di petrolio si trovino in giacimenti ancora da scoprire.[116]

Agricoltura

 
Oliveti nel Gargano

Il settore agricolo (comprensivo di selvicoltura e pesca), nonostante l'eccellenza e l'alta specializzazione raggiunta, rappresenta una percentuale minimale nel quadro economico nazionale. Bisogna altresì considerare che pur avendo una conformazione prevalentemente montuosa, non adatta per l'agricoltura, al 2009 l'Italia impiega in questo settore una forza lavoro di circa 1,05 milioni di unità.[117]

L'Italia si distingue, a livello continentale, nella produzione di cereali, come frumento (8.951.590 tonnellate), mais (9.789.401 tonnellate) e riso (1.388.927 tonnellate)[118] del quale è il principale produttore della UE,[119] di soia (353.761 tonnellate) e di barbabietola da zucchero (3.845.791 tonnellate);[120] tutte queste colture hanno come zona di elezione le regioni del nord. L'Italia contende alla Francia il primato mondiale della produzione di vino ed è seconda solo alla Spagna per la produzione di olio d'oliva.[121] Il meridione è specializzato nella coltura degli ortaggi (pomodori, insalata, finocchi, peperoni, cavolfiori, sedano), segnatamente la Puglia, che fornisce oltre il 10% della produzione agricola nazionale[121] e il 31,4% della produzione olearia nazionale.[122] Inoltre è la prima nazione al mondo per la produzione di kiwi.[123]

Per quanto concerne gli alberi da frutto il Trentino-Alto Adige è specializzato nella produzione di mele, la Sicilia e la Calabria in agrumi, l'Emilia-Romagna in pere e pesche, la Campania in albicocche e fichi, la Puglia in ciliegie.

L'allevamento, soprattutto suino, ovino e bovino, rispettivamente con 9.252.447, 8.175.196 e 6.179.086 capi,[124] è praticato in tutta Italia, anche se in quantità e modalità differenti da zona a zona. Tuttavia questa attività non riesce a soddisfare il fabbisogno interno.[121]

Riguardo alla pesca, la produzione italiana si attesta, nel 2001, a 582.755 tonnellate,[121] comprensiva di pesce, crostacei, molluschi e acquacoltura. Un terzo del pescato italiano viene dalla Sicilia, seguita dalla Puglia e dalle Marche.[121]

Industria

 
Il Lingotto di Torino

L'Italia, che si è affermata nella lavorazione e produzione di manufatti, presenta una differenza fondamentale rispetto agli altri paesi industrializzati: una grande diffusione di aziende medio-piccole di proprietà familiare.[125][126] A partire dal Nord-Est del Paese, si sono affermati i cosiddetti distretti industriali, un modello che ha visto una consistente diffusione lungo la dorsale adriatica, al punto da costituire una delle caratteristiche peculiari dell'economia italiana.[127]

Avanzata e diversificata, l'industria italiana è particolarmente sviluppata nel settore della cantieristica navale, degli elettrodomestici, chimico, farmaceutico, metallurgico, agroalimentare[128][129] e della difesa.[130] È anche uno dei paesi leader nella produzione di automobili e ciclomotori e nell'automotive design,[128] ed è ai vertici mondiali per i suoi prodotti di lusso nel campo della moda.[131]

Settore terziario

In Italia il terziario rappresenta il settore più importante dell'economia, sia per numero di occupati (il 67% del totale) che per valore aggiunto (il 71%).[132] Dai dati Confcommercio 2008 il settore risulta di gran lunga il più dinamico: il 54,8% degli oltre 5.000.000 di imprese operanti in Italia appartiene al settore dei servizi, e il 47,4% all’area Confcommercio, settore in cui nascono oltre il 67% delle nuove imprese.[133]

Turismo, commercio e servizi sono tra le attività chiave per il sistema-paese. I principali dati di settore nel 2006: nel commercio si contano 1.600.000 imprese, pari al 26% delle imprese italiane, e oltre 3.500.000 lavoratori. Nei trasporti, comunicazioni, turismo e consumi fuori casa, si contano oltre 582.000 imprese, pari al 9,5% del totale, con 3.500.000 lavoratori. Servizi alle imprese: 630.000 imprese, pari al 10,3% del totale, con 2.800.000 di lavoratori.[134] I servizi alle imprese sono maggiormente sviluppati e diffusi nelle grandi città e nelle regioni economicamente più avanzate.

Il settore bancario ha conosciuto, negli ultimi anni, una diminuzione del numero degli occupati, soprattutto per la diffusione delle nuove tecnologie informatiche. Il settore finanziario, protagonista da alcuni anni di una forte tendenza alla concentrazione tra le banche e le assicurazioni,[135] conserva un ruolo centrale nel capitalismo italiano in quanto i gruppi bancari sono spesso proprietari di importanti industrie, società di assicurazioni, beni immobili e gruppi editoriali.

Divario Nord-Sud

  Lo stesso argomento in dettaglio: Questione meridionale.

Storicamente, dopo l'Unità d'Italia, man mano che procedeva l'industrializzazione dell'Italia centro-settentrionale, il Mezzogiorno d'Italia accumulava sempre più un ritardo, a causa della mancanza delle condizioni necessarie al decollo economico che stava avvenendo nelle altre aree del paese.

A tutt'oggi permane la differenza tra il Centro-Nord del paese, caratterizzato da un forte sviluppo economico, e il Sud, che evidenzia un maggiore tasso di disoccupazione. Le ragioni dell'arretratezza economica del Sud sono complesse; alcune di queste sono una maggiore difficoltà nel gestire le imprese e creare nuovi posti di lavoro, una peggiore amministrazione dei territori e, in alcune regioni, la presenza invadente della criminalità organizzata]. Uno studio del Censis indica nel 2,5% la perdita annuale di ricchezza nel Mezzogiorno dovuta alla presenza pervasiva della criminalità organizzata nel periodo 1981-2003 e valuta che senza di essa il PIL pro-capite del Mezzogiorno avrebbe raggiunto quello del Nord.[136]

Negli ultimi anni, tuttavia, molte aree del Mezzogiorno hanno visto intensificarsi il peso dell'imprenditoria privata, incentivata dal basso livello dei prezzi e del lavoro. Resta comunque un divario lungi dall'essere colmato.

Trasporti

 
La rete autostradale italiana.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti in Italia.

La rete infrastrutturale italiana è costituita da 837.493 km di strade (suddivise in statali, regionali, provinciali e comunali), 6.532 km di autostrade, 16.529 km di ferrovie in esercizio (divisi tra rete estera, rete fondamentale, rete complementare e rete di nodo),[137] 352 porti[138] e 96 aeroporti.[139]

Il trasporto pubblico urbano si serve di tram, filobus, autobus, funicolari, taxi e, nelle maggiori città, di metropolitane. Alcune località, inoltre, data la loro conformazione geografica, si servono anche del trasporto navale.

L'Italia, tuttavia, non brilla per la qualità e quantità di trasporti e infrastrutture, che rappresentano limiti allo sviluppo e alla competitività, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno. Vari studi comparativi attestano che il Bel paese sconta un ritardo rispetto a molti paesi europei per dotazione infrastrutturale e trasporti.[140] Le motivazioni si riconducono agli iter particolarmente complessi con cui vengono approvati i progetti, alla criminalità organizzata molto attiva nel settore delle costruzioni e alla corruzione della politica locale.

Turismo

 
In senso orario, le Dolomiti, Venezia, i Sassi di Matera e i Faraglioni di Capri
  Lo stesso argomento in dettaglio: Turismo in Italia.

Un settore di primaria importanza per l'economia italiana continua ad essere il turismo, nonostante il Paese abbia perso da molti anni il primato di visitatori stranieri all'anno (nel 2007 erano 43.700.000).[141] L'Italia è quindi al quinto posto nel mondo dopo Cina (54.700.000 turisti stranieri annui), Stati Uniti (56.000.000), Spagna (59.200.000) e Francia (81.900.000).[141]

L'Italia è poi al quarto posto per entrate derivanti dal turismo internazionale, con 42,7 miliardi di dollari nel 2007, contro i 54,2 della Francia, i 57,8 della Spagna ed i 96,7 miliardi di dollari degli Stati Uniti.[141]

Ambiente

 
In senso orario, i parchi nazionali delle Cinque Terre, d'Abruzzo, dell'Asinara e del Pollino

L'articolo 9 della costituzione italiana fissa i principi atti a salvaguardare il paesaggio e i beni storico-artistici della nostra civiltà.[142] Nonostante questo, l'articolo è rimasto disatteso fino alla fine degli anni settanta,[143] quando cominciò ad affacciarsi anche in Italia la consapevolezza che l'ambiente è un patrimonio di tutti e che la collettività ha un preciso interesse alla sua difesa e preservazione. Proprio per questo con la legge 8 luglio 1986, n. 349 è stato istituito il Ministero dell'Ambiente, che ha il compito di coordinare il risanamento delle aree più colpite dal degrado e di tutelare dai tentativi speculativi quelle rimaste ancora intatte.

Aree protette

L'elenco ufficiale delle aree protette italiane è quello relativo al 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 115 alla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010;[144] si tratta di 871 aree naturali protette corrispondenti a circa l'11% del territorio italiano.[145] La Legge quadro sulle aree protette, n. 394 del 6 dicembre 1991, le suddivide in:

 
Vista delle cascate delle Marmore

Biodiversità e minacce

  Lo stesso argomento in dettaglio: Biodiversità in Italia, Flora italiana e Fauna italiana.

L'Italia è un paese ricchissimo di biodiversità, per esempio è il paese europeo con più specie di piante superiori,[148][149] molte delle quali endemiche. Questo è dovuto a una molteplicità di fattori quali l'eterogeneità ambientale, la complessa struttura dell'orografia italiana, le vicissitudini biogeografiche e la storia geologica. L'Italia, assieme alla Penisola iberica ed al sud dei Balcani, è stata inoltre un rifugio per molte specie animali e vegetali estintesi nelle zone centrali e settentrionali del continente europeo durante le glaciazioni pleistoceniche. L'ampia estensione latitudinale della penisola, di circa 10°, la pone a cavallo tra le zone climatiche temperate, centroeuropea (Cfa o Cfb secondo Köppen) e calda mediterranea (Csa secondo Köppen) e quindi almeno su due zone di vegetazione molto diverse.[148][150]

 
Esempi di fauna e flora rappresentativi della biodiversità dell'Italia

Le aree più ricche di endemismo sono, oltre alle isole, soprattutto la Sardegna, gli alti massicci montuosi isolati tra aree più basse, considerabili come "isole biogeografiche": alcuni esempi sono le Alpi Apuane per le piante e le Prealpi orientali per gli insetti cavernicoli. La fauna d'acqua dolce è spesso differenziata tra i fiumi del nord Italia (bacino del Po) e quelli del centro.[149]

La vegetazione naturale potenziale del territorio italiano è il bosco su tutto il territorio tranne che sulle vette più elevate del piano nivale e nelle zone più aride delle isole circumsiciliane, oltre che nelle aree più prossime al mare. I boschi italiani sono fortemente sfruttati per la selvicoltura che prende la forma di ceduazione per i boschi di querce (che principalmente producono legna da ardere) e di castagno (per la produzione di pali) mentre quelli di faggio e di conifere sono perlopiù trattati a fustaia.[151][149]

I boschi mediterranei di leccio sono quasi sempre degradati dalla ceduazione, dagli incendi e dal pascolo ovicaprino; gli stadi di degradazione sono noti come macchia mediterranea quando si ha un denso ed impenetrabile cespuglieto alto qualche metro e di gariga se il terreno è coperto di vegetazione bassa che lascia scoperto il terreno, spesso ricco di affioramenti rocciosi. Gli stadi di macchia e gariga comunque portano un contributo positivo alla biodiversità italiana in quanto ricche di specie rare e da proteggere, tra cui numerose, splendide, orchidee.[148][151][149] Non è da trascurare l'uso ricreativo che hanno le foreste (soprattutto pinete di pino marittimo) prossime ai centri urbani.[151]

La fauna italiana è molto ricca di endemismi, soprattutto negli invertebrati, nei pesci d'acqua dolce,[152][153] negli anfibi e nei rettili. Gli uccelli ed i mammiferi, animali più mobili, sono caratterizzati da un minor tasso di endemismo.[149]

L'elevata densità di popolazione, l'industrializzazione di vaste aree del paese, l'urbanizzazione di gran parte delle zone costiere e planiziari, l'inquinamento delle acque, l'introduzione di specie aliene, l'agricoltura intensiva e, non ultimi, alcuni comportamenti criminali, come l'abusivismo edilizio, il bracconaggio[154][155] e gli incendi dolosi[156] fanno sì che la difesa della biodiversità e degli ambienti naturali siano questioni particolarmente stringenti e talvolta urgenti in Italia.[149]

Arte

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cultura italiana e Arte italiana.

Il contributo che l'Italia ha portato nel corso della storia alla cultura mondiale è stato, secondo tutti gli storici, immenso e vario.

Le innovazioni che l'Italia ha portato in tutti i campi della cultura lungo 2.500 anni di storia sono innumerevoli; nei due periodi in cui il territorio italiano fu il centro della civiltà del tempo, ovvero durante l'Impero romano ed il Rinascimento, il ruolo che ebbe nella storia della conoscenza umana fu di decisiva importanza. Dai templi greci ai borghi medievali, dalle terme romane alle ville settecentesche, l'Italia possiede molteplici monumenti nazionali, dichiarati tali da una legge apposita che ne riconosce l'importanza culturale e artistica per la comunità.[157] Sebbene vari istituti si occupino della catalogazione dei beni artistici italiani, non è possibile determinare una stima affidabile del patrimonio artistico nazionale, che peraltro ha subito e subisce una consistente opera di dispersione.[158]

Architettura

  Lo stesso argomento in dettaglio: Architettura italiana.
 
Colosseo, Roma

Durante l'Impero romano l'architettura sviluppa caratteri omogenei[159] e la sua influenza si protrarrà nelle chiese paleocristiane, costruite sul modello delle basiliche civili romane; pregevoli esempi, con influenze bizantine, nelle basiliche di San Vitale e Sant'Apollinare Nuovo in Ravenna.

Nel VII secolo nascono i complessi abbaziali unitamente alle espressioni dell'architettura longobarda, con significative testimonianze nel tempietto di Cividale del Friuli e nella chiesa di Santa Sofia a Benevento. Della renovatio carolingia e il recupero della classicità attuati da Carlo Magno, nel IX secolo, permangono importanti complessi architettonici principalmente a Roma (basilica di Santa Prassede), Bardolino, Spoleto e Milano.

 
Piazza dei Miracoli, Pisa

Il X e l'XI secolo vedono la fioritura delle cattedrali romaniche, come la basilica di San Marco a Venezia e il duomo di Pisa, mentre nel secolo successivo si diffonde nell'Italia meridionale l'architettura arabo-normanna che ha nel palazzo dei Normanni a Palermo e nel duomo di Monreale alcuni fra gli esempi più caratterizzanti.[6] Contemporaneamente nell'architettura civile fanno la loro comparsa numerose torri gentilizie; celebri quelle di San Gimignano e di Bologna.

L'architettura gotica, introdotta dai cistercensi, spazia dall'originale protogotico della basilica di San Francesco ad Assisi alle chiese di Firenze, Siena, Orvieto, Napoli, Bologna, Venezia e Milano. Fra i castelli disseminati per tutta l'Italia, spicca il celebre Castel del Monte (1240 circa).[159]

Il primo Rinascimento trova testimonianza a Firenze nella cupola di Santa Maria del Fiore e nello spedale degli Innocenti[160] costruiti dal Brunelleschi e nell'attività di Leon Battista Alberti, mentre il pieno Rinascimento, essenzialmente romano, vede Bramante, Raffaello e Michelangelo attivi nella ricostruzione della basilica di San Pietro. Per le realizzazioni urbanistiche rinascimentali mirabile esempio è l'Addizione Erculea a Ferrara. Il rinascimento del XVI secolo è chiuso dalle opere di Andrea Palladio, che influenzeranno notevolmente l'architettura europea (neopalladianesimo), a cui segue il periodo manierista, riferibile sia ad alcune opere di Baldassarre Peruzzi sia a Michelangelo e Giulio Romano, suoi principali esponenti.[161]

Lo stile barocco, preannunciato da Jacopo Barozzi da Vignola,[162] si sviluppa a Roma, dove si concentrano le principali realizzazioni, ed esercita la sua influenza in tutto il mondo cattolico. Alle prime opere di Carlo Maderno e Martino Longhi il Giovane seguono i capolavori del Bernini, del Borromini e di Pietro da Cortona.

 
La Reggia di Caserta vista dai giardini

Alla prima metà del Settecento risale il più significativo esempio tardo barocco e rococò: la palazzina di caccia di Stupinigi, progettata da Filippo Juvara. Invece, nel Regno di Napoli, con Luigi Vanvitelli, viene avviata, dal 1752, la costruzione della reggia di Caserta. Dopo la seconda metà del secolo l'architettura neoclassica produce, anche nella sua variante neogreca, diverse opere di valore; in particolare, la grande basilica di San Francesco a Napoli.[163] Con l'unità d'Italia prevale lo stile neorinascimentale o, più in generale, l'eclettismo.

File:Roma1 wiki.jpg
Palazzo della Civiltà Italiana

L'Art Nouveau ha in Giuseppe Sommaruga, Ernesto Basile e Raimondo D'Aronco i principali esponenti, mentre un linguaggio nuovo si preannuncia con Antonio Sant'Elia. Il razionalismo si manifesta nel Gruppo 7 e MIAR (1926) e Giuseppe Terragni. Tuttavia durante il periodo fascista avrà maggiore fortuna il "Neoclassicismo semplificato" di Marcello Piacentini.

Il razionalismo riscontra il suo massimo sviluppo nel dopoguerra, e trova nella testata della Stazione di Roma Termini una delle opere paradigmatiche.[159] Al neorealismo di Giovanni Michelucci ed altri faranno seguito il neoliberty e il brutalismo. Il postmoderno, anticipato da Paolo Portoghesi, troverà la sua consacrazione nelle opere di Aldo Rossi.

Tra i principali architetti attivi in Italia tra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo si ricordano Renzo Piano, Gio Ponti, Massimiliano Fuksas, Gae Aulenti, lo svizzero Mario Botta e l'irachena Zaha Hadid.

Pittura e scultura

  Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria) e (usare il Template:Vedi categoria).
 
Cappella degli Scrovegni, Compianto sul Cristo morto di Giotto

Fin dal Neolitico, la penisola italiana possiede una produzione artistica costante, che in alcuni periodi raggiunge livelli di eccellenza che ne fanno un esempio e una guida per molti altri paesi. Nell'evo antico, etruschi e romani costituiscono grandi poli artistici in grando di rivaleggiare con l'arte greca. Con il tardo impero e le invasioni barbariche si avvia quel processo di decentramento che porta a far fiorire più capitali e più centri artistici come Milano, Ravenna e Pavia. Dopo l'anno Mille si ha una ripresa della produzione artistica, che culmina nei grandi cantieri architettonici romanici, in cui viene riavviata anche la scultura monumentale, come con Wiligelmo e Benedetto Antelami.

La pittura invece subisce sorti alterne, restando fermamente ancorata ai modelli bizantini fino al XIII secolo. I mercanti delle Repubbliche marinare, soprattutto Pisa e Venezia, portando in patria modelli e spunti da tutto il Meditetrraneo, danno impulso alle scuole locali, in cui non mancano di manifestarsi graduali progressi. In Toscana Nicola Pisano, Cimabue e Giotto pongono infatti le basi per una vera e propria rivoluzione figurativa, dove la rappresentazione veritiera dello spazio, della figura umana e dei suoi affetti è alla base di futuri, straordinari sviluppi.[164] L'arte gotica, sebbene non attecchisca in architettura, fiorisce con risultati di estrema eleganza in centri come Siena, Milano, Napoli.

 
L'Ultima cena di Leonardo

Il Rinascimento è un fenomeno culturale di ampia portata, che affonda le radici nell'Umanesimo letterario trecentesco e nel rinnovato interesse per l'arte romana. Agli albori del Quattrocento, a Firenze, Filippo Brunelleschi, Donatello e Masaccio pongono le basi per un rinnovo delle arti all'insegna di un rinnovato rigore, della rinuncia all'"ornato" superfluo e della costruzione geometrica dello spazio, la prospettiva.[165] La loro lezione viene ripresa da altri artisti, che nei loro viaggi diffondono il nuovo stile contaminandolo con le scuole locali e dando origine al periodo straordinario delle corti, in cui centri come Urbino, Ferrara, Mantova, Rimini, Napoli e l'Umbria, oltre a Firenze, forniscono nuove idee all'insegna di un panorama estremamente ricco e variegato.

Il Cinquecento si apre con figure universali come Leonardo, Raffaello e soprattutto Michelangelo, facendo dell'Italia il modello imprescindibile di riferimento per tutta l'arte europea.[166] La straordinaria stagione della Roma papalina fornisce un modello artistico dominante, al quale solo Venezia, con Giorgione e Tiziano, è in grado di fornire un'alternativa altrettanto valida.[167] Eventi tragici come il Sacco del 1527 portano alla dispersione degli artisti, garantendo una nuova fioritura periferica.

Quando già le bizzarrie del manierismo, estremo sviluppo del Rinascimento romano e fiorentino, fanno presa in tutta Europa, la storiografia artistica vede la sua nascita con l'opera di Giorgio Vasari, il primo, grande, consapevole documentatore dei fatti artistici fin dai tempi della Grecia classica.

 
L'Estasi di santa Teresa d'Avila del Bernini

Il Seicento si apre con l'invenzione di un nuovo stile, il barocco, a Roma, che domina la scena artistica europea per un secolo e oltre. Artisti come Caravaggio, Bernini e Borromini sono i mattatori di un rinnovamento di grande impatto.[168]

 
Rissa in galleria di Boccioni, esempio del Divisionismo
 
Forme uniche della continuità nello spazio del Boccioni

Dopo essere diventata la meta di artisti di tutto il mondo, col Grand Tour, aver espresso la grande scuola dei vedutisti veneziani (Canaletto, Francesco Guardi)[169] e le figure di Giovanni Battista Piranesi e Giambattista Tiepolo e aver ricoperto un ruolo importante durante il periodo neoclassico con Antonio Canova,[170] l'Italia perde peso culturale al cospetto degli altri paesi europei. Si deve aspettare la fine del XIX secolo per ritrovare esperienze figurative di rilevanza europea con il movimento dei macchiaioli[171] e quello dei divisionisti.[172]

Durante il XX secolo l'Italia partecipa alle rapide vicissitudini dell'arte moderna con il futurismo, la metafisica, l'arte povera e la transavanguardia, con artisti come Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giorgio De Chirico, Bruno Munari e molti altri.[173]

Design

  Lo stesso argomento in dettaglio: Design italiano.

L'Italia è uno dei paesi leader nel mondo per innovazione e varietà per tutte le forme di disegno industriale, compresa la progettazione di interni, la progettazione urbana, il design della moda e la progettazione architettonica.

La poliedricità dei linguaggi, la presenza di piccole e medie imprese e l'utilizzo dei più disparati e innovativi materiali (l'invenzione della plastica, il vetro, i metalli, le varie essenze di legno) caratterizzano il progetto italiano.

Letteratura

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della letteratura italiana.
 
Da in alto a sinistra in senso orario: Dante, Foscolo, Pirandello e Leopardi.

La nascita della letteratura italiana canonicamente si fa risalire alla prima metà del XIII secolo con la diffusione, all'interno di circuiti assai privati e modesti, di manoscritti di carattere religioso, laico e giocoso, ad uso della comunità religiosa e laica, ma sempre ad un alto livello della scala sociale (per esempio i notai). Ciò che permette di parlare di una letteratura italiana è la lingua.[174] Infatti, prima del duecento la lingua utilizzata per scrivere i documenti era il latino.

Essa nasce in ritardo rispetto ad altre letterature europee perché molto ancorata alla tradizione del latino. Nel XIII secolo si hanno le prime esperienze letterarie, la poesia religiosa in Umbria (il Cantico delle creature di San Francesco d'Assisi e le Laudae di Jacopone da Todi), la scuola siciliana (nata a Palermo alla corte di Federico II) e, alcuni decenni più tardi, la lirica toscana. A cavallo tra XIII e XIV secolo la letteratura italiana possedeva già tre grandi opere letterarie: la Divina Commedia di Dante Alighieri, il Canzoniere di Francesco Petrarca e il Decameron di Giovanni Boccaccio. In questo periodo, inoltre, emergono i poeti Guittone d'Arezzo, Guido Guinizzelli e Guido Cavalcanti, in cui è assente la componente religiosa usata dai suoi predecessori.

Nel XV secolo si distinguono invece personaggi poliedrici come Leon Battista Alberti, Leonardo da Vinci, Lorenzo de' Medici, letterato e mecenate, che promuove la nuova letteratura in volgare, Angelo Poliziano, che traduce dal greco al latino l'Iliade, e Matteo Maria Boiardo, che compone l'Orlando Innamorato. Nel Cinquecento Ludovico Ariosto, compone il poema Orlando Furioso, Niccolò Machiavelli scrive Il Principe, Baldassarre Castiglione scrive Il Cortegiano e Torquato Tasso è autore della Gerusalemme liberata. Nel XVII secolo emergono le figure di Giovan Battista Marino e di Alessandro Tassoni: il primo è considerato massimo rappresentante della poesia barocca in Italia, il secondo, invece, l'ideatore del poema eroicomico.

A cavallo tra Settecento e Ottocento spiccano Vittorio Alfieri, maggior poeta tragico del Settecento, Silvio Pellico, autore de Le mie prigioni, Vincenzo Monti, che traduce l'Iliade in lingua italiana, Ugo Foscolo, tra i principali esponenti del neoclassicismo, patriota e sostenitore di Napoleone, Alessandro Manzoni, autore dei Promessi Sposi (una delle maggiori opere della letteratura italiana) e Giacomo Leopardi, ritenuto il maggior poeta dell'Ottocento italiano. Nel XX secolo si distinguono Giosuè Carducci (premio Nobel per la letteratura nel 1906), Giovanni Verga, considerato il maggior esponente del verismo, Grazia Deledda (Nobel nel 1926), Giovanni Pascoli e Gabriele D'Annunzio (i maggiori autori del decadentismo italiano) e Luigi Pirandello. Altri autori importanti del periodo sono stati Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Nobel nel 1959, Italo Svevo ed Italo Calvino, considerati i maggiori scrittori del Novecento italiano, Eugenio Montale, Nobel nel 1975, e Umberto Eco.

Teatro

  Lo stesso argomento in dettaglio: Teatro in Italia.

Il teatro è presente come forma d'arte sin dai tempi dell'antica Roma, vedendo all'apice della sua espressione Livio Andronico, Plauto, Terenzio (per la commedia) e Seneca (per la tragedia). Dopo un periodo di decadimento generale delle arti successivo alla caduta dell'impero romano, nel Medioevo il teatro riprende nuovo vigore grazie alle sacre rappresentazioni e all'opera buffonesca e satirica dei giullari.

In età moderna emerge la figura di Carlo Goldoni, che supera la tradizione della commedia dell'arte e introduce una nuova forma di teatro, in cui le maschere vengono progressivamente eliminate e in cui si passa da una recitazione improvvisata degli attori ad una recitazione che segue un copione preciso;[175] bisogna inoltre ricordare il melodramma del Metastasio e l'Opera dei Pupi, un teatro delle marionette diffusosi nell'Italia meridionale tra la seconda metà del XIX e la prima metà del XX secolo e inserito dall'UNESCO tra i patrimoni orali e immateriali dell'umanità.[6]

Durante il XX secolo spicca la figura di Luigi Pirandello, vincitore del premio Nobel nel 1934, la cui apparizione costituisce uno degli avvenimenti chiave del teatro europeo contemporaneo.[176] Tra i massimi esponenti del periodo vanno annoverati Eduardo Scarpetta, Eduardo e Peppino De Filippo, Gilberto Govi e Dario Fo, Nobel nel 1997.

Musica

  Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).
 
Da in alto a sinistra in senso orario: Verdi, Vivaldi, Pavarotti e Puccini.

La musica italiana comincia a fiorire nel Trecento con i compositori dell'ars nova. Dopo la grande stagione della polifonia sacra e profana nel Cinquecento, rappresentata da Pierluigi da Palestrina, Luca Marenzio e molti altri, nel Seicento l'Italia è sede delle prime grandi scuole di musica strumentale, che influenzeranno i musicisti di tutta Europa soprattutto attraverso le opere degli autori del periodo barocco Giovanni Gabrieli, Girolamo Frescobaldi, Arcangelo Corelli, Giovanni Battista Pergolesi, Domenico e Alessandro Scarlatti e Antonio Vivaldi. Sempre a partire dal XVII secolo, soprattutto ad opera di Claudio Monteverdi, nasce e si afferma in Italia l'opera lirica, la maggiore espressione musicale in Italia[177] durante il periodo romantico, con compositori come Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini. Da ricordare anche Niccolò Piccinni, che contribuisce allo sviluppo dell'opera buffa. Nel XX e nel XXI secolo si distinguono molti compositori di musica contemporanea tra cui Ildebrando Pizzetti, Alfredo Casella, Ottorino Respighi, Gian Francesco Malipiero e Goffredo Petrassi durante le due guerre mondiali; Bruno Maderna, Franco Donatoni, Luciano Berio, Luigi Nono, Aldo Clementi, Ennio Morricone e Salvatore Sciarrino dal dopoguerra sino ai nostri giorni.

Vanno ricordati anche molti altri strumentisti e compositori come Gioseffo Zarlino, Luigi Boccherini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Arturo Benedetti Michelangeli, Salvatore Accardo, Uto Ughi e Mario Brunello.

Fra i direttori d'orchestra spiccano Arturo Toscanini, Ferruccio Busoni, Riccardo Muti, Claudio Abbado e Maurizio Pollini.

Sono italiani molti interpreti importanti della lirica sia nel XIX che nel XX secolo: i tenori Luciano Pavarotti ed Enrico Caruso, i soprani Renata Tebaldi e Katia Ricciarelli, il mezzosoprano Cecilia Bartoli, i bassi-baritoni Ruggero Raimondi e Sesto Bruscantini e i contralti Marietta Alboni, Clorinda Corradi e Rosmunda Pisaroni. Da ricordare anche Carlo Broschi, in arte Farinelli, il più famoso cantante lirico castrato della storia.

Un discorso a parte vale per la musica leggera italiana degli ultimi decenni (che può contare su rassegne canore di rilevanza internazionale come il Festival di Sanremo e lo Zecchino d'Oro). A partire dal dopoguerra, si sono distinti molti gruppi musicali, cantanti e cantautori tra cui Renato Carosone, Domenico Modugno, Lucio Battisti, Fabrizio de Andrè, Mina, Adriano Celentano, Gianni Morandi, la Premiata Forneria Marconi, Eros Ramazzotti, Laura Pausini e Andrea Bocelli.

Cinema

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cinema italiano.
 
Da in alto a sinistra in senso orario: Loren, Lollobrigida, Sordi e Fellini.

L'industria cinematografica italiana nasce, tra le prime del mondo, agli inizi del Novecento e già negli anni dieci si afferma come una delle più attive, in termini di pellicole prodotte, dell'epoca. Dopo l'intensa stagione del muto, gli anni trenta vedono l'apertura di Cinecittà e il successo internazionale del festival del cinema di Venezia. Nel dopoguerra si sviluppa il movimento culturale del neorealismo, che si riflette nella cinematografia italiana nelle opere di registi come Vittorio De Sica, Roberto Rossellini e Luchino Visconti che ottengono importanti riconoscimenti in patria e all'estero. Alla generazione successiva, quella del cinema d'autore, appartengono Federico Fellini e Michelangelo Antonioni, ai quali si affianca la figura unica e anticonformista di Pier Paolo Pasolini.

Nella seconda metà degli anni cinquanta si sviluppa anche il genere della commedia all'italiana, con caratteri di satira di costume, con registi come Pietro Germi, Mario Monicelli, Ettore Scola, Luigi Comencini e Dino Risi. A tale filone si ricollegano i nomi dei principali attori italiani del periodo, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Anna Magnani, Claudia Cardinale, Totò, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman e Alberto Sordi.

Negli anni sessanta e settanta, contemporaneamente al giallo all'italiana, un altro genere ottiene un grande successo, a livello nazionale ed internazionale: è lo "spaghetti-western", di cui il maggior rappresentante fu il regista Sergio Leone.[178]

Sul finire degli anni settanta, con l'avvento della televisione commerciale, inizia la crisi del settore cinematografico che aumenterà nella prima metà degli anni ottanta e si protrarrà per oltre un decennio.

Negli anni successivi l'importanza del cinema italiano è per lo più legata a singoli film o singoli registi e attori, come Ermanno Olmi, Bernardo Bertolucci, Massimo Troisi, Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores e Roberto Benigni, per arrivare, nel 2008, a Matteo Garrone con Gomorra.

Negli anni 2000 ad incassare maggiormente al botteghino sono i cosiddetti film di Natale o cine-panettoni,[179] caratterizzati da comicità grossolana, spesso ambientati in luoghi esotici.

Scienza

  Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).
 
Leonardo da Vinci

Non meno importante è il contributo italiano alla scienza ove si distinguono Galileo Galilei, considerato il fondatore della scienza moderna[180] e Leonardo da Vinci, considerato uno dei più grandi geni dell'umanità.[181] Pittore, scultore, architetto, ingegnere, anatomista, letterato, musicista e inventore,[182] incarna a pieno, nel Rinascimento italiano, lo spirito universalista che lo porta alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza.[181]

Scienze matematiche, fisiche e naturali

Matematica

Contributi fondamentali sono dati da studiosi italiani già nel corso del Medioevo e del Rinascimento, in particolare da Leonardo Fibonacci, che introduce i numeri arabi, da Niccolò Tartaglia, che risolve l'equazione cubica e da Girolamo Cardano e Paolo Ruffini per i fondamentali contributi all'algebra. A partire dal XVIII secolo, diversi matematici italiani contribuiscono alla nuova disciplina dell'analisi matematica, tra questi Giuseppe Luigi Lagrange, fondatore della meccanica analitica, Jacopo Riccati, Ulisse Dini, Vito Volterra, Guido Fubini, Renato Caccioppoli, Ennio De Giorgi ed Enrico Bombieri, vincitore quest'ultimo della medaglia Fields per i suoi importanti contributi alla teoria dei numeri e alla stessa analisi matematica. A Bruno de Finetti è dovuta la riformulazione dei fondamenti della probabilità e statistica. Nei secoli XIX e XX, la scuola italiana di geometria algebrica ha un ruolo internazionale di grande rilievo, così come la scuola italiana di geometria differenziale (i lavori di Luigi Bianchi, Tullio Levi-Civita e Gregorio Ricci-Curbastro forniscono ad Albert Einstein gli strumenti matematici per la formulazione della relatività generale). L'assiomatizzazione dell'aritmetica dovuta a Giuseppe Peano costituisce tuttora uno dei capitoli fondamentali della logica matematica e dei fondamenti della matematica.

Fisica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della fisica in Italia.
 
Da in alto a sinistra in senso orario: Alessandro Volta, Galileo Galilei, Guglielmo Marconi e Enrico Fermi.

La fisica in Italia ha una storia notevole grazie ai contributi di scienziati come Galileo Galilei, sostenitore del sistema eliocentrico e della rivoluzione copernicana,[180] che introduce il metodo scientifico e il concetto di relatività galileiana, Alessandro Volta con le scoperte relative all'elettricità. Oltre a lui Guglielmo Marconi, inventore della radio, Enrico Fermi per i suoi contributi alla fisica nucleare, Emilio Segrè per la scoperta dell'antiprotone, Carlo Rubbia per le sue scoperte relative alla fisica subnucleare e Riccardo Giacconi per la scoperta di sorgenti cosmiche di raggi X, tutti vincitori del premio Nobel per la fisica. Nel campo della fisica delle particelle, Nicola Cabibbo è uno fra gli studiosi internazionalmente più noti.

Chimica

Contributi importanti sono dati da scienziati come Stanislao Cannizzaro inventore della reazione di Cannizzaro, nell'ambito della chimica organica, Ascanio Sobrero, inventore della nitroglicerina, Giacomo Fauser e Luigi Casale, ideatori di un processo di sintesi dell'ammoniaca diffusosi in tutto il mondo. Nell'ambito della chimica industriale si distingue Giulio Natta, insignito del Premio Nobel per la chimica grazie ai suoi studi sui polimeri.[183]

Medicina

La tradizione medica italiana ha origini medievali, con la Scuola medica salernitana, la prima e più importante istituzione medica del Medioevo. Continua attraverso i secoli grazie alle scoperte effettuate da numerosi medici come Gabriele Falloppio, che descrive la struttura delle trombe uterine, Giovanni Maria Lancisi, il primo medico ad ipotizzare la trasmissione della malaria tramite le zanzare e Lazzaro Spallanzani, che confuta la teoria della generazione spontanea; in epoca più recente si sono distinti medici come Camillo Golgi, Daniel Bovet, Salvador Luria, Renato Dulbecco, Rita Levi-Montalcini e Mario Capecchi, tutti insigniti del Premio Nobel per la medicina.

Scienze umane

Economia

In ambito economico nel Settecento e nell'Ottocento vanno ricordate le figure di Pietro Verri, fondatore de Il Caffè, Gian Rinaldo Carli, Cesare Beccaria, figura di spicco dell'illuminismo italiano, Quintino Sella, ministro delle finanze di tre governi e presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Vilfredo Pareto. Nel Novecento spiccano Francesco Saverio Nitti, che elaborò diverse proposte per risolvere la questione meridionale, Luigi Einaudi, intellettuale ed economista di fama nonché Presidente della Repubblica e Governatore della Banca d'Italia, Piero Sraffa, Franco Modigliani, vincitore del Premio Nobel per l'economia nel 1985, Paolo Sylos Labini e Tommaso Padoa-Schioppa, ministro delle finanze e dirigente del Fondo Monetario Internazionale.

Geografia

Numerosi italiani hanno contribuito ad allargare le conoscenze in ambito geografico: tra tutti si distinguono Marco Polo, che attraversa l'Asia seguendo la Via della seta fino ad arrivare in Cina, Cristoforo Colombo, a cui si deve la scoperta dell'America, Giovanni Caboto, che scoprì il Canada arrivando in Nuova Scozia, Amerigo Vespucci e Giovanni da Verrazzano, considerati tra i più importanti esploratori del Nuovo Mondo e, nel XX secolo, Umberto Nobile, il primo trasvolatore del Polo nord.

Storia e filosofia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della filosofia occidentale.

In ambito storico si distinguono molti studiosi italiani tra cui: Landolfo Sagace, autore di una Historia Miscella, Lorenzo Valla, filologo fondatore del revisionismo storiografico, Francesco Guicciardini, noto per aver scritto la Storia d'Italia, Ludovico Antonio Muratori, considerato il padre della storiografia italiana e personaggio di primo piano del settecento italiano, Scipione Maffei, punto di riferimento per intellettuali italiani e governanti riformatori durante il settecento, Gaetano De Sanctis, direttore della Rivista di Filologia e di Istruzione Classica e presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana dal 1947 al 1954, Gioacchino Volpe, Federico Chabod, direttore della Rivista storica italiana, e Renzo De Felice, considerato il massimo esperto sul fascismo.

Anche nel campo della filosofia molti italiani si distinguono sin dall'epoca tardo romana e medievale come Severino Boezio, le cui opere influenzano notevolmente la filosofia cristiana del Medioevo e perciò considerato da alcuni fondatore della Scolastica, Tommaso d'Aquino, filosofo scolastico tra i più noti e Bonaventura da Bagnoregio. Per quanto riguarda la filosofia moderna, meritano di essere citati Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, i maggiori esponenti del neoplatonismo, Bernardino Telesio, con il quale nasce una prima forma di metodologia scientifica, Giordano Bruno, che anticipa per via filosofica le scoperte dell'attuale astronomia e Tommaso Campanella. Durante il XVII e il XIX secolo, si distinguono Giambattista Vico, Antonio Rosmini, filosofo cattolico, critico verso l'illuminismo e il sensismo, che entra in polemica con socialismo e comunismo e Vincenzo Gioberti. Tra i filosofi contemporanei vanno ricordati Benedetto Croce, il maggiore storicista italiano e Giovanni Gentile grande esponente del neo-idealismo.

Altre scienze

Tra i vari studiosi italiani che si sono distinti nell'ambito delle scienze politiche vanno citati: Niccolò Machiavelli, uno dei padri della scienza politica moderna, Norberto Bobbio, una delle personalità culturali più influenti dell'Italia del ventesimo secolo, e Augusto Del Noce, politologo di ispirazione cattolica.

Per quanto riguarda l'antropologia: Giustiniano Nicolucci, fondatore della scuola italiana di antropologia e autore di Delle Razze Umane, il primo trattato italiano di antropologia e paletnologia, Paolo Mantegazza, uno dei primi divulgatori delle teorie darwiniane in Italia e Ernesto de Martino.

Fra gli psicologi vanno ricordati: Roberto Ardigò, uno dei padri della psicologia italiana noto per aver promosso una concezione scientifica della materia, Sante De Sanctis, fondatore della neuropsichiatria infantile in Italia, Giulio Cesare Ferrari, uno dei più importanti psicologi italiani a cavallo tra il XIX e il XX secolo, Vittorio Benussi, esponente di spicco della Scuola di Graz e maestro di Cesare Musatti, padre della percettologia e della psicoanalisi in Italia.

Per la pedagogia: Ferrante Aporti, pioniere dell'educazione scolastica infantile, i già citati Roberto Ardigò e Giovanni Gentile, Maria Montessori, le Sorelle Agazzi, pedagogiste sperimentali e Mario Lodi.

Nel campo della linguistica: il poeta Giacomo Leopardi e Luigi Ceci e Antonino Pagliaro, i fondatori della glottologia moderna.

Da ricordare anche il geologo Giuseppe Mercalli, inventore della Scala Mercalli, che realizza la prima carta sismica del territorio italiano.

Sport

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sport in Italia.
 
Tifosi italiani a Stoccarda seguono Italia-USA durante i Mondiali di calcio del 2006

Lo sport più seguito e praticato è il calcio. La Serie A del campionato italiano di calcio è uno dei più importanti e seguiti campionati calcistici del mondo,[184] nonché il quarto più competitivo d'Europa secondo l'attuale ranking stilato dall'UEFA.[185] La Nazionale italiana è una delle più competitive e titolate a livello mondiale, avendo vinto quattro coppe del mondo e un europeo.

Tra gli altri sport popolari vi sono il basket, la pallavolo, il rugby, il ciclismo (che conta molte competizioni di livello internazionale, come il Giro d'Italia e la Milano-Sanremo), l'atletica leggera, la scherma e gli sport acquatici (come il nuoto, la pallanuoto e i tuffi).

 
Ferrari da Formula 1

L'Italia vanta ottime tradizioni anche negli sport motoristici (automobilismo e motociclismo): celebri nel mondo sono gli autodromi di Monza e di Imola e il circuito del Mugello, le case motociclistiche Bianchi, Aprilia, Gilera, Guzzi, MV Agusta, Benelli e Ducati e la Scuderia Ferrari che nella Formula 1 detiene il record di titoli per piloti e costruttori, di vittorie per singole gare e di presenza ininterrotta dalla istituzione del campionato del mondo.[186]

Gli sport invernali sono popolari soprattutto nelle regioni settentrionali, con atleti italiani partecipanti alle olimpiadi e ad altre gare internazionali.

Per quanto riguarda i Giochi olimpici, Roma ha ospitato i Giochi della XVII Olimpiade, Cortina d'Ampezzo i VII Giochi olimpici invernali e Torino i XX Giochi olimpici invernali.

Tradizioni

 
Uno dei momenti del Palio di Siena del 2008

L'Italia annovera numerosissime tradizioni storiche e folcloristiche di vario genere e, in alcuni casi, famose anche a livello internazionale. Tra le più caratteristiche e conosciute vi sono il Palio di Siena, il Carnevale di Venezia, quelli di Viareggio, di Ivrea e di Mamoiada (con le caratteristiche Mamuthones), i riti della settimana santa di alcuni comuni (specie nel meridione), l'Infiorata di Genzano e la Festa dei Ceri.

Gastronomia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina italiana.
 
Gli spaghetti

La cucina italiana, una delle più apprezzate e famose al mondo, conta su una vasta gamma di prodotti enogastronomici, molto vari da zona a zona, dovuti sia a fattori storici (numerosi popoli l'hanno abitata nel corso dei secoli)[187] che climatico-territoriali, dal clima montano delle Alpi a quello continentale della pianura Padana al temperato delle zone costiere.[188]

 
La pizza Margherita prende il nome da Margherita di Savoia

Come in altri paesi europei del mediterraneo, sono presenti tratti distintivi ed elementi che caratterizzano la dieta mediterranea, un modello nutrizionale che usa alimenti naturali come legumi, cereali, carni bianche e pesce azzurro, frutta e verdura e pochi grassi (con utilizzo prevalente dell'olio extravergine di oliva),[189] che è stata inserita il 17 novembre 2010 nella lista dei patrimoni immateriali dell'umanità.[6] Alcuni alimenti, come la pasta e la pizza, sono diventati simboli universalmente riconosciuti della cucina italiana.[188]

Innumerevoli sono le varietà di primi, come tortellini, ravioli, tagliatelle e lasagne, di salumi e formaggi (celebri il prosciutto di San Daniele o quello di Parma e il parmigiano reggiano), di dolci (dal panettone al tiramisù, dalla pastiera alla cassata) e di liquori, come la grappa, il limoncello o il mirto. L'Italia, che presenta una grande varietà di prodotti IGT e DOC in ogni regione, è anche ai vertici mondiali per la produzione di vini, di cui 51 a marchio DOCG.[190]

Fra le regioni italiane quelle che possono vantare il maggior patrimonio gastronomico riconosciuto all'estero sono la Campania, l'Emilia-Romagna[191] e la Sicilia.[192][193] Varie associazioni, ad esempio Slow Food e l'Accademia Italiana della Cucina, si occupano della riscoperta per la gastronomia e l'enologia e della salvaguardia delle tradizioni regionali italiane.

Festività

Template:Festività italiane In Alto Adige il lunedì di Pentecoste è considerato giorno festivo.
Il 17 marzo 2011, 150º anniversario dell'Unità d'Italia, è proclamato festa nazionale.

Fino al 1977 erano considerati giorni festivi agli effetti civili:[194]

Note

  1. ^ L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
  2. ^ a b Italia in cifre (PDF), su istat.it. URL consultato il 19-9-2010.
  3. ^ "Del bel paese là dove 'l sì sona", Dante, Inferno, c.XXXIII, v.80; "il bel paese|Ch'Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe" Petrarca, Canzoniere, s. CXLVI.
  4. ^ Istat, italiani più longevi d'Europa, in La Repubblica. URL consultato il 18-9-2010.
  5. ^ (EN) World Health Organization Assesses the World's Health Systems, su who.int. URL consultato il 25-4-2010.
  6. ^ a b c d Città e Siti Unesco, su sitiunesco.it. URL consultato il 13-3-2011.
  7. ^ Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, su iipp.it. URL consultato il 29-1-2010.
  8. ^ AA.VV. (La piccola Treccani vol. VI), p. 221.
  9. ^ AA.VV. (La piccola Treccani vol. XII), p. 703.
  10. ^ Shardana, Sardi nuragici: Erano lo stesso popolo? Intervista a Giovanni Ugas archeologo dell'Università di Cagliari, su sardiniapoint.it. URL consultato il 15-5-2010.
  11. ^ Gras et al., p. 282.
  12. ^ Uomini e vicende di Magna Grecia, su bpp.it. URL consultato il 30-1-2010.
  13. ^ AA.VV. (Atlante storico...), pp. 73, 95, 97.
  14. ^ Zecchini, cap. IV.
  15. ^ Zecchini, cap. XIII.
  16. ^ a b Volpe, Cap. IV.
  17. ^ Mourre, p. 629.
  18. ^ Chittolini et al..
  19. ^ AA.VV. (Atlante storico...), pp. 150-151.
  20. ^ Burdach.
  21. ^ Così il Burdach:
    «Dall'XI secolo i comuni italici erano giunti al fiore del benessere economico e civile [...] e quando, dopo la morte dell'imperatore Federico II e il tramonto della casa di Svevia, ebbe termine la terribile lotta fra Impero e Papato per l'egemonia politica universale, quando l'Italia si sentì libera dal dominio tedesco, il suo sentimento nazionale divampò in un grande incendio spirituale, politico-sociale, artistico. Questa fu la fonte spirituale del Rinascimento. L'antico pensiero di Roma, mai scomparso, vi fece affluire nuova e maggiore forza. Cola di Rienzo, ispirato all'idea politica di Dante, ma oltrepassandola, proclamò, profeta di un lontano avvenire, la grande esigenza nazionale della Rinascita di Roma. E su questa base l'esigenza dell'unità d'Italia.»
  22. ^ a b AA.VV. (Atlante storico...), pp. 223-225.
  23. ^ Procacci.
  24. ^ Ne I promessi sposi Manzoni descrive la peste che dimezza la popolazione di Milano e provoca in tutta Italia un milione e mezzo di morti.
  25. ^ L'influsso francese è tuttora testimoniato dal tricolore italiano, inizialmente adottato nelle piccole ed effimere repubbliche create da Bonaparte nell'Italia centro-settentrionale.
  26. ^ Istituto siciliano di studi politici ed economici, su isspe.it. URL consultato il 6-8-2009.
  27. ^ Proclama di Rimini, su immaginidistoria.it. URL consultato il 6-8-2009.
  28. ^ Eran trecento, eran giovan e forti e sono morti: così il ritornello della poesia La spigolatrice di Sapri di Luigi Mercantini, considerata una delle più alte testimonianze della poesia patriottica risorgimentale, descrive la sfortunata spedizione di Carlo Pisacane
  29. ^ AA.VV. (Atlante storico...), p. 357.
  30. ^ Lepre et al., pp. 9-11.
  31. ^ Mourre, pp. 140-141.
  32. ^ Mortara.
  33. ^ (EN) D. A. Glei et al., The effects of war losses on mortality estimates for Italy - A first attempt (PDF), su demographic-research.org, p. 374. URL consultato il 30-1-2010.
  34. ^ a b Mourre, p. 637.
  35. ^ Mourre, p. 639.
  36. ^ De Martino.
  37. ^ L'Assemblea Costituente, su legislature.camera.it. URL consultato il 30-1-2010.
  38. ^ Il miracolo economico italiano, su storiaxxisecolo.it. URL consultato il 26-6-2010.
  39. ^ Sessantotto - Dizionario di storia moderna e contemporanea, su pbmstoria.it. URL consultato il 23-9-2010.
  40. ^ Mourre, p. 1193.
  41. ^ Dossier sugli anni di piombo, su lastoriasiamonoi.rai.it. URL consultato il 1-7-2010.
  42. ^ Il Canale di Sicilia separa l'omonima regione dall'Africa di soli 140 chilometri, mentre il Canale d'Otranto divide Punta Palascia (in Puglia) dall'Albania di soli 70 chilometri.
  43. ^ Notiziario della guardia costiera (PDF), su guardiacostiera.it. URL consultato il 5-5-2010.
  44. ^ ISPRA: Carta Geologica d'Italia, su apat.gov.it. URL consultato il 5-5-2010.
  45. ^ Le pianure alluvionali - Regione Emilia-Romagna, su regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 7-5-2010.
  46. ^ Distretto idrografico dell'Appennino meridionale, su ildistrettoidrograficodellappenninomeridionale.it. URL consultato il 7-5-2010.
  47. ^ Paesaggi geografici e unità di paesaggio (PDF), su dista.unibo.it. URL consultato il 7-5-2010.
  48. ^ AA.VV. (Geografia; Ita-z)
  49. ^ AA.VV. (Geografia; Ita-z), p. 779.
  50. ^ AA.VV. (Geografia; Ita-z), p. 781.
  51. ^ Carta climatica d'Italia, su i-h-g.it. URL consultato il 12-7-2009.
  52. ^ Clima d'Italia, su ilpolline.it. URL consultato il 12-7-2009.
  53. ^ AA.VV. (La piccola Treccani vol. VI), p. 200.
  54. ^ Scandone, Stucchi
  55. ^ Vedi APAT, Geological map of Italy, 2004
  56. ^ a b Scrocca et al.
  57. ^ cfr Inventario delle risorse geotermiche nazionali, 1988 online
  58. ^ AA.VV. (Geografia; Ita-z), pp. 782-783.
  59. ^ La Geologia regionale, su dst.unipi.it. URL consultato il 29-8-2010.
  60. ^ a b Bilancio demografico mensile, su demo.istat.it. URL consultato il 19-9-2010.
  61. ^ AA.VV. (Noi Italia), p. 38.
  62. ^ Ortolani
  63. ^ a b Indicatori demografici per l'anno 2009 (PDF), su istat.it. URL consultato il 19-9-2010.
  64. ^ Museo Nazionale Emigrazione Italiana, su museonazionaleemigrazione.it. URL consultato il 4-7-2010.
  65. ^ Emigrazione europea, su pbmstoria.it. URL consultato il 5-7-2010.
  66. ^ "Italiani nel Mondo", sul sito del Ministero degli Affari Esteri, su esteri.it. URL consultato il 12-1-2008.
  67. ^ Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche, su camera.it. URL consultato il 19-11-2010.
  68. ^ Censis-Ismu: L'Italia è sempre più multietnica, in Affari italiani, 17-6-2010. URL consultato il 19-9-2010.
  69. ^ Costituzione della Repubblica italiana, artt. 7-8.
  70. ^ Le religioni in Italia, su cesnur.org. URL consultato il 16-2-2010.
  71. ^ Italia, quasi l'88% si proclama cattolico, in Corriere della Sera. URL consultato il 2-8-2009.
  72. ^ Rapporto Italia 2010, su eurispes.it, p. 132. URL consultato il 19-9-2010.
  73. ^ XVIII Convegno nazionale dell'Apostolato Biblico - Chiesa Cattolica Italiana, su chiesacattolica.it. URL consultato il 23-2-2010.
  74. ^ Le religioni in Italia, su cesnur.org. URL consultato il 27-3-2010.
  75. ^ Le religioni in Italia, su cesnur.org. URL consultato il 15-5-2010.
  76. ^ AA.VV. (Geografia; Ita-z), p. 803.
  77. ^ Studio dell'Università di Padova, su maldura.unipd.it. URL consultato il 6-8-2009.
  78. ^ Le lingue parlate nel territorio dello Stato italiano, su homolaicus.com. URL consultato il 29-6-2010.
  79. ^ Volterra
  80. ^ AA.VV. (Compendio di diritto), p. 355.
  81. ^ AA.VV. (Compendio di diritto), p. 421.
  82. ^ AA.VV. (Compendio di diritto), p. 394.
  83. ^ AA.VV. (Compendio di diritto), p. 409.
  84. ^ a b AA.VV. (Compendio di diritto), p. 429.
  85. ^ Favata, p. 137.
  86. ^ I simboli della Repubblica, su quirinale.it. URL consultato il 2-6-2010.
  87. ^ Storia della bandiera italiana, su radiomarconi.com. URL consultato il 18-7-2009.
  88. ^ Emblema della Repubblica Italiana, su cisv.it. URL consultato il 18-7-2009.
  89. ^ Le istruzioni sull'obbligo scolastico, in Il Sole 24 Ore. URL consultato il 7-3-2011.
  90. ^ Sanità, nella classifica mondiale Italia battuta solo dalla Francia, in Corriere della Sera. URL consultato il 24-5-2010.
  91. ^ Rapporto Italia 2010, su eurispes.it, p. 128. URL consultato il 3-10-2010.
  92. ^ Criminalità: Rapporto EURES 2008 (PDF), su eures.it. URL consultato il 3-10-2010.
  93. ^ Maria Loi, Rapporto Censis: 13 milioni di italiani convivono con la mafia, in antimafiaduemila.com, 1-10-2009. URL consultato il 5-7-2010.
  94. ^ Rapporto sulla criminalità in Italia (PDF), su interno.it. URL consultato il 21-1-2010.
  95. ^ (EN) World Military Strength Ranking, su globalfirepower.com. URL consultato il 27-8-2010.
  96. ^ Italia, tredicesimo posto tra le potenze militari, in Il Corriere della Sera, 11-12-1998. URL consultato il 28-8-2010.
  97. ^ Informazioni sull'operazione Enduring Freedom (PDF), su difesa.it. URL consultato il 15-2-2010.
  98. ^ Fine della missione "Antica Babilonia", su forzearmate.org. URL consultato il 15-2-2010.
  99. ^ Ministero della difesa - Le operazioni internazionali in corso, su difesa.it. URL consultato il 13-2-2011.
  100. ^ Libertà di stampa, Italia 49.ma per Reporters sans frontieres, su repubblica.it. URL consultato il 30-6-2010.
  101. ^ Mappa sul livello della libertà di stampa nel mondo, dati del 2009 (PDF), su freedomhouse.org. URL consultato il 6-8-2009.
  102. ^ (EN) GDP (current US$), su data.worldbank.org. URL consultato il 5-3-2011.
  103. ^ Berlusconi: 'L'Italia supera la Gran Bretagna, siamo la sesta nazione più ricca', in Quotidiano.net, 6-11-2009. URL consultato il 6-7-2010.
  104. ^ (EN) GDP per capita (current US$), su data.worldbank.org. URL consultato il 5-3-2011.
  105. ^ (EN) GDP per capita, PPP (current international $), su data.worldbank.org. URL consultato il 5-3-2011.
  106. ^ (EN) Exports of goods and services (BoP, current US$), su data.worldbank.org. URL consultato il 5-3-2011.
  107. ^ (EN) Imports of goods and services (current US$), su data.worldbank.org. URL consultato il 5-3-2011.
  108. ^ (EN) The World Factbook, su cia.gov. URL consultato il 3-11-2010.
  109. ^ Sale la disoccupazione, triplica la Cassa, in Corriere della Sera. URL consultato il 1-2-2010.
  110. ^ Dati Istat - Conti economici nazionali (tabella 18), su istat.it. URL consultato il 13-4-2010.[collegamento interrotto]
  111. ^ Piero Zuffardi, Ressources naturelles in AA.VV. (Italie, Introduction...)
  112. ^ Il sistema energetico italiano e gli obiettivi ambientali al 2020 (PDF), su istat.it. URL consultato il 9-3-2011.
  113. ^ Legambiente: Mare Monstrum 2010 (PDF), su legambiente.eu. URL consultato il 19-11-2010.
  114. ^ AA.VV. (Basilicata...), p. 93.
  115. ^ Import, export e consumi di petrolio e di gas in Italia e nel mondo, su blogeko.it. URL consultato il 09-03-2011.
  116. ^ Fantoni et al.
  117. ^ (EN) CIA - The World Factbook, su cia.gov. URL consultato il 19-12-2010.
  118. ^ ISTAT - Produzione cereali 2008, su agri.istat.it. URL consultato l'8-12-2010.
  119. ^ Ministero delle Politiche Agricole e Forestali - Cereali: la situazione in Italia, su politicheagricole.gov.it. URL consultato il 9-12-2010.
  120. ^ ISTAT - Produzione di soia e barbabietola 2008, su agri.istat.it. URL consultato l'8-12-2010.
  121. ^ a b c d e Italia - Economia - Agricoltura, allevamento e pesca su Encarta 2006.
  122. ^ ISTAT - Produzione olearia nazionale 2008, su agri.istat.it. URL consultato il 9-12-2010.
  123. ^ (EN) Major food and agricultural commodities and producers - FAO, su fao.org. URL consultato il 18-2-2010.
  124. ^ ISTAT - Consistenza allevamenti 2008, su agri.istat.it. URL consultato l'8-12-2010.
  125. ^ La forza delle piccole imprese di fronte al declino, su ilsussidiario.net. URL consultato il 5-7-2010.
  126. ^ I misteri del capitalismo italiano Debiti & miracoli, su uniroma2.it. URL consultato il 5-7-2010.
  127. ^ Osservatorio Nazionale Distretti Italiani, su osservatoriodistretti.org. URL consultato il 4-7-2010.
  128. ^ a b L'industria italiana, su promozione-italia.com. URL consultato il 4-7-2010.
  129. ^ Elenco aziende industria, su aziende.cc. URL consultato il 4-7-2010.
  130. ^ L'industria della difesa italiana (PDF), su difesa.it. URL consultato il 4-7-2010.
  131. ^ Moda italiana, su italianweb.org. URL consultato il 4-7-2010.
  132. ^ I numeri dei Terziario - Confcommercio - Anno 2008 (PDF), su comufficio.it. URL consultato il 16-2-2010.
  133. ^ Sintesi-Rapporto sul Terziario-Confcommercio (PDF), su confcommercio.it. URL consultato il 12-8-2010.
  134. ^ Il vero "motore" dell'economia è il settore terziario, su ascompd.com. URL consultato il 10-2-2010.
  135. ^ Intesa Sanpaolo: i numeri della prima banca italiana, in Il Sole 24 Ore. URL consultato il 10-2-2010.
  136. ^ Senza la mafia il Sud raggiunge il Nord, su censis.it. URL consultato il 18-6-2010.
  137. ^ Tecnologie e sistemi d'avanguardia chilometro per chilometro - Ferrovie dello Stato, su fsnews.it. URL consultato il 14-2-2010.
  138. ^ Porti in Italia, su movingitalia.it. URL consultato il 16-1-2010.
  139. ^ Elenco degli aeroporti italiani - Enac, su enac-italia.it. URL consultato il 4-7-2010.
  140. ^ Francesco Bettoni: Un Focus sulle infrastrutture italiane, su cameradicommercio.it. URL consultato il 22-2-2010.
  141. ^ a b c (EN) World Tourism Organization, su unwto.org. URL consultato il 30-1-2010.
  142. ^ La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica; tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
  143. ^ Intervista a Stefano Grassi:una giustizia per l'ambiente, su emsf.rai.it. URL consultato il 25-3-2010.
  144. ^ a b c d e f g Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 115 alla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010.
  145. ^ Domande Frequenti sulle Aree Protette Italiane, in parks.it. URL consultato il 7-3-2011.
  146. ^ Che cos'è un Parco Nazionale, su parks.it. URL consultato il 7-3-2011.
  147. ^ (EN) The List of Wetlands of International Importance (PDF), su ramsar.org. URL consultato il 7-3-2011.
  148. ^ a b c Pignatti.
  149. ^ a b c d e f Blasi et al.
  150. ^ AA. VV. (Zoologia...)
  151. ^ a b c Bernetti.
  152. ^ Zerunian.
  153. ^ Kottelat.
  154. ^ Boitani.
  155. ^ Brichetti.
  156. ^ Blasi.
  157. ^ Origine dei monumenti nazionali italiani (PDF), su archivio.pubblica.istruzione.it. URL consultato il 17-3-2011.
  158. ^ Fabio Isman, C'è anche l'Italia dell'arte venduta (PDF), su sitiunesco.it. URL consultato il 6-8-2009.[collegamento interrotto]
  159. ^ a b c Pevsner et al.
  160. ^ Pevsner, p. 107.
  161. ^ Murray.
  162. ^ Norberg-Schulz, p. 13.
  163. ^ Middleton, Watkin, p. 292.
  164. ^ Dorfles et al., pp. 117-121.
  165. ^ Dorfles et al., pp. 139-146.
  166. ^ Dorfles et al., pp. 147-159.
  167. ^ Dorfles et al., p. 131.
  168. ^ Bora et al., p. 195.
  169. ^ Dorfles et al., p. 216.
  170. ^ Dorfles et al., pp. 226-229.
  171. ^ Dorfles et al., pp. 238-239.
  172. ^ Dorfles et al., pp. 272-273.
  173. ^ Dorfles et al., pp. 303-351.
  174. ^ Petronio, p. 9.
  175. ^ AA.VV. (Enciclopedia generale), p. 681.
  176. ^ AA.VV. (Enciclopedia generale), p. 1164.
  177. ^ AA.VV. (La piccola Treccani vol. VIII), p. 451.
  178. ^ La scheda di Sergio Leone-La Repubblica, su trovacinema.repubblica.it. URL consultato il 6-04-2010.
  179. ^ Cinema l'anno record 120 milioni di biglietti come nel 1986, in la Repubblica. URL consultato il 6-4-2010.
  180. ^ a b AA.VV. (Enciclopedia generale), pag. 627.
  181. ^ a b AA.VV. (Enciclopedia generale), pag. 848.
  182. ^ Mazzocchi Doglio, pp. 14-20.
  183. ^ (EN) Biografia di Giulio Natta, su nobelprize.org. URL consultato l'8-4-2010.
  184. ^ Sky versa a Mediaset 157 milioni, in Corriere della Sera. URL consultato il 28-2-2010.
  185. ^ Ranking UEFA, su xs4all.nl. URL consultato il 17-10-2010.
  186. ^ Cristiano Chiavegato, Formula Uno, quali sono i record Ferrari?, in La Stampa, 15-3-2010. URL consultato il 20-9-2010.
  187. ^ Cucina tradizionale delle cento città, su taccuinistorici.it. URL consultato il 12-3-2011.
  188. ^ a b La cucina italiana, su cibo360.it. URL consultato il 9-3-2011.
  189. ^ La dieta mediterranea, su sportmedicina.com. URL consultato il 9-3-2011.
  190. ^ Le DOCG, su vinealia.org. URL consultato il 16-3-2011.
  191. ^ Coldiretti: il patrimonio enogastronomico italiano vale 20 miliardi, in Sassuolo 2000. URL consultato il 19-4-2010.
  192. ^ La Cucina Siciliana e il Vino, su diwinetaste.com. URL consultato l'11-8-2010.
  193. ^ Influenza storica sulla cucina siciliana, su altopalato.it. URL consultato l'11-8-2010.
  194. ^ Legge 5 marzo 1977, numero 54 - Disposizioni in materia di giorni festivi (PDF), su governo.it. URL consultato il 6-7-2010.

Bibliografia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Bibliografia sull'Italia.
Storia

Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia

Ambiente

Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia

Arte

Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia

Architettura

Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia

Letteratura

Template:Bibliografia

Linguistica

Template:Bibliografia Template:Bibliografia

Geografia

Template:Bibliografia Template:Bibliografia

Geologia

Template:Bibliografia Template:Bibliografia

Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia

Etnologia, etnografia, folklore

Template:Bibliografia

Varie

Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia

Enciclopedie

Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Template:Wikiatlas

Collegamenti esterni

Template:Italiani all' estero

Template:UnioneEuropea

Template:Link AdQ Template:Link AdQ