Giovanni Battista
Giovanni il Battista (in ebraico Iehôhānān, in greco Ιωάννης ο Πρόδρομος (Giovanni il Precursore), in latino Ioannes Baptista) fu un asceta proveniente da una povera famiglia sacerdotale ebraica originaria della regione montuosa della Giudea e fondatore di una comunità battista[1] che fu all'origine di alcuni movimenti religiosi del I secolo d.C. come la comunità giudaica non rabbinica fondata da Gesù di Nazareth e le comunità gnostiche samaritane fondate da Dositeo, Simone Mago e Menandro[2].
San Giovanni Battista nelle Chiese cristiane | |
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Profeta e martire | |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 24 giugno natività - 29 agosto martirio - 24 settembre concepimento |
Attributi | Agnello, per via della frase da lui pronunciata Ecce Agnus Dei (Ecco l'agnello di Dio). |
Patrono di | vedi Patronati. Patrono dei sarti, dei conciatori di pelle, dei prigionieri e dei condannati a morte. |
Giovanni Battista, venerato da tutte le chiese cristiane e considerato santo da tutte quelle che ammettono il culto dei Santi, è una delle personalità più importanti dei Vangeli. Secondo il Cristianesimo, la sua vita e predicazione sono costantemente intrecciate con l'opera di Gesù; insieme a quest'ultimo, Giovanni Battista è presente anche nel Corano come uno dei massimi profeti che precedettero Maometto. Morì intorno al 35 d.C.[3]
La vita
La nascita
Fonte principale sulla vita e la figura del Battista sono i Vangeli. Essi affermano che era figlio di Zaccaria e di Elisabetta, cugina di Maria, e fu generato quando i genitori erano in tarda età. La notizia, di per sé non inverosimile, è interpretabile come a sottolineare l'eccezionalità del personaggio (figli di genitori anziani furono anche Isacco, figlio di Abramo, e, secondo tradizioni tarde, Maria). La sua nascita fu annunciata dallo stesso arcangelo Gabriele che diede l'annuncio a Maria; quando questa andò a visitare Elisabetta, il nascituro balzò di gioia nel ventre materno. Per aver conosciuto direttamente Gesù e per averne annunciato l'arrivo ancor prima che questi nascesse, Giovanni è ricordato come "il più grande dei profeti". Luca lo colloca in un quadro storico ben preciso, donandoci nomi e cognomi dei protagonisti politici di quel tempo (Luca Luca 3,1-2[4]), riconducibile al periodo corrispondente agli anni 27 e 28 dopo Cristo, anno decimo quinto dell'imperio di Tiberio.
In occasione della visita della cugina Maria, Elisabetta sarebbe stata nel sesto mese di gravidanza; questo ha permesso di fissare la nascita di Giovanni tre mesi dopo il concepimento di Gesù e dunque sei mesi prima della sua nascita; da Agostino sappiamo che la celebrazione della nascita di Giovanni al 24 giugno era antichissima nella Chiesa cattolica africana: unico santo, insieme alla Vergine Maria, di cui si celebra non solo la morte (il dies natalis, cioè la nascita alla vita eterna), ma anche la nascita terrena.
La predicazione e il battesimo di Gesù
Giovanni andò a vivere nel deserto, conducendo vita di penitenza e di preghiera, secondo la tradizione ebraica del voto di nazireato: "Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico" (Marco Marco 1,6[5]). Si discute tuttora sui possibili rapporti fra il Battista e la comunità giudaica degli Esseni, che vivevano in comunità monastiche nel deserto, aspettavano l'avvento del Messia e praticavano il battesimo come rito di purificazione. La novità del battesimo di Giovanni, rispetto alle abluzioni di tipo rituale che già si conoscevano nella tradizione giudaica, consisteva nel preciso impegno di "conversione", da parte di coloro che andavano a farsi battezzare da lui. Secondo alcuni vangeli apocrifi, in seguito alla morte della madre si sarebbe recato nel deserto dove fu istruito dagli angeli e uomini sapienti per la sua futura missione[senza fonte].
Giovanni dichiarò più volte di riconoscere Gesù come il Messia annunciato dai profeti, ma il momento culminante fu quello in cui Gesù stesso volle essere battezzato da lui nelle acque del Giordano; in quell'occasione Giovanni additò Gesù ai suoi seguaci come "l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo" (Giovanni Giovanni 1,29[6]). Tuttavia risulta che molti continuarono a dirsi seguaci del Battista ancora a lungo.
La scuola "separata" dei discepoli del Battista
La polemica tra discepoli del Battista e di Gesù (Marco Marco 2,18[7]) sembra trasparire dai Vangeli nel passaggio in cui lo stesso Battista, pur convinto del carisma profetico di Gesù, non rimase altrettanto convinto della sua messianicità definitiva, tanto da mandargli alcuni dei suoi più fidati discepoli a domandargli per suo conto se fosse Lui quello che doveva venire "o se si dovesse aspettare che venisse un altro Messia ancora" (MatteoMatteo 11,2[8]).
Il Battista dopo aver visto la manifestazione dello Spirito (Matteo Matteo 3,16[9]) su Gesù e avere udito la Voce del Padre che parlava di Gesù come dell'eletto (Matteo Matteo 3,17[10]), non decise di sciogliere la sua scuola e di seguire Gesù come uno dei suo discepoli. Continuò invece la sua missione (Marco Marco 6,18[11]) e si spinse a condannare il matrimonio tra Erode ed Erodiade, vedova di Filippo. Il Battista fu per questo posto in carcere e pagò poi con la vita il suo coraggioso e coerente amore della verità.
È a lui che allude Gesù quando, dopo aver ribadito la sua messianicità con il richiamo ad Isaia (Matteo Matteo 11,5[12]), dichiara beato chi non si scandalizza di Lui? È per questo comportamento che Gesù lo definisce, pur essendo il più grande tra i nati di donna (in quanto a carismi ricevuti dall'infanzia (Luca Luca 1,44[13]) fino al battesimo sul Giordano), 'il minimo nel regno' (Matteo Matteo 11,11[14])? A testimonianza della grande importanza storica di quest'episodio, la precedente frase di Gesù su Giovanni Battista è riportata dall'apocrifo Vangelo di Tommaso, nel detto 46, nella maniera seguente: «Gesù disse: "Da Adamo a Giovanni Battista nessun nato da donna fu più grande di Giovanni Battista, sì che (davanti a lui) egli debba abbassare gli occhi. Tuttavia vi dissi: Tra di voi chiunque sarà piccolo conoscerà il Regno e sarà più grande di Giovanni".»
Missione eliatica
Oltre a Paolo di Tarso e ai contrasti con la comunità gerosolomita guidata da Giacomo, a Giovanni Battista bisogna guardare per capire perché il cristianesimo e l'ebraismo hanno percorso nella storia due cammini diversi. Paolo affermando la superiorità della grazia sulla legge, voleva solo liberare il messaggio cristiano dall'obbligo di seguire la cultura da cui era venuto. Il Battista non potendo seguire Gesù, che aveva additato come l'Agnello di Dio, poiché fu arrestato da Erode e decapitato su richiesta di Erodiade, divenendo martire. Egli non venne, comunque, meno alla sua missione eliatica (vedi anche Elia) di riconciliare il cuore dei padri con quello dei figli (Malachia Ml 3, 1-24[15] - Matteo Matteo 17, 10-12[16]). Il gruppo delle cosiddette colombe, che appartenevano al Sinedrio, come Nicodemo (Giovanni Giovanni 3, 1-36[17]) e Giuseppe d'Arimatea, (il Battista era dunque dichiaratamente uno dei grandi sostenitori di Gesù, e nei primi anni dopo la resurrezione di Gesù non vi era alcuna differenza tra ebraismo e cristianesimo) e gli apostoli si recavano al Tempio per pregare e presenziare ai riti come ogni altro ebreo praticante. L'unica differenza consisteva nel fatto che credevano che il Messia atteso da Israele fosse Gesù di Nazareth.[senza fonte]
La morte
Il Battista morì a causa della sua predicazione. Egli condannò pubblicamente la condotta di Erode Antipa, che conviveva con la cognata Erodiade; il re lo fece prima imprigionare, poi, per compiacere la bella figlia di Erodiade, Salomè, che aveva ballato ad un banchetto, lo fece decapitare.
San Giovanni Decollato
La morte per decapitazione ha fatto sì che Giovanni Battista sia divenuto famoso anche come san Giovanni decollato. La celebrazione del martirio di Giovanni Battista o celebrazione di San Giovanni Decollato è fissata al 29 agosto (probabile data del ritrovamento della reliquia della testa del Battista). Molte chiese, luoghi di culto e città sono dedicate a questo santo.
L'assunzione in Cielo
Alcuni antichi santi[non chiaro] sostennero l'idea che Giovanni Battista fosse stato assunto in Cielo al tempo della Risurrezione di Cristo. A tal proposito, papa Giovanni XXIII, nel maggio del 1960, in occasione dell'omelia per la canonizzazione di Gregorio Barbarigo, ha mostrato la sua prudente adesione a questa "pia credenza" secondo la quale il Battista, come anche san Giuseppe, sarebbe risorto in corpo ed anima e salito con Gesù in Cielo all'Ascensione. Il riferimento biblico sarebbe in Matteo Matteo 27, 52-53[18] «... i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E, uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella Città santa e apparvero a molti.»[19].
Culto
Il culto di San Giovanni Battista si diffuse prestissimo in tutta la Cristianità; molte città ne presero il nome e numerose chiese sono state intitolate al Santo.
Un inno in suo onore diede a Guido D'Arezzo spunto per i nomi delle note musicali: Ut Re Mi Fa Sol La Si, ed è quindi patrono dei cantori. UT queant laxis - REsonare fibris - MIra gestorum - FAmuli tuorum - SOLve polluti - LAbii reatum - Sancte Johannes
Le reliquie
Secondo la tradizione della Chiesa cattolica, il capo del Santo è ora conservato nella chiesa di San Silvestro in Capite a Roma. La reliquia, pervenuta a Roma durante il pontificato di Innocenzo II (1130-1143), fino al 1411 veniva portata ogni anno in processione da quattro arcivescovi. Un'altra tradizione affermava invece che la testa fosse custodita nella cattedrale d'Amiens, ma la veridicità della reliquia romana fu dimostrata da Oliviero Iozzi. Il capo custodito a Roma è senza la mandibola, conservata nella cattedrale di San Lorenzo a Viterbo.
Nel Palazzo di Topkapi ad Istanbul sarebbero conservati la sua testa e il suo braccio.
Il piatto che secondo la tradizione avrebbe accolto la testa del Battista è custodito a Genova, nel Tesoro della cattedrale di San Lorenzo, assieme alle ceneri del Santo.
Una parte delle ceneri di San Giovanni Battista e resti di altri martiri sono conservati nella antica chiesa del monastero delle Benedettine di Loano (ora chiesa della Confraternita dei Disciplinanti Bianchi).
Il braccio destro si trova nella cattedrale di Santa Maria Assunta di Siena, donato da Papa Pio II il 6 maggio 1464. In precedenza tale reliquia era appartenuta a Tommaso Paleologo.
Un dito, donato dall'antipapa Giovanni XXIII, sarebbe conservato nel Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, in quanto corredo della Cattedrale.
Altre reliquie sarebbero conservate a Damasco, nella Moschea degli Omayyadi. Un dente si conserva nella cattedrale di Ragusa, un frammento di osso nella Basilica di Vittoria, un altro dente insieme ad una ciocca di capelli a Monza.
Altre reliquie, una piccola quantità di ceneri, si trova a Chiaramonte Gulfi, nella chiesa Commendale dell'Ordine di Malta, altre invece a Pozzallo e nella Chiesa di San Giovanni Decollato a Nepi (VT), custodita dall'omonima Confraternita ed esposta in alcune cerimonie annuali. Una piccola reliquia è custodita nella Basilica di San Giovanni dei Fiorentini a Roma.
Patronati
Moltissimi sono anche i patronati, di cui ricordiamo i più importanti:
- Per via dell'abito di pelle di cammello, che si cuciva da sé e della cintura, è patrono di sarti, pellicciai, conciatori di pelli.
- Per l'agnello, dei cardatori di lana.
- Per il banchetto di Erode che fu causa della sua morte, è patrono degli albergatori.
- Per la spada del supplizio, di fabbricanti di coltelli, spade, forbici.
- È patrono dell'Ordine di Malta.
- È patrono della Contrada della Pantera di Siena.
- San Giovanni Decollato è il protettore di tutte le Anime Decollate e a queste anime si rivolgono tutti coloro che chiedono aiuto o consiglio oppure cercano un segno divinatorio. Queste anime non hanno nulla a che vedere con le anime sante purganti in quanto, queste ultime stanno a scontare la loro pena poiché in vita non sono state operose ed efficaci nel praticare il bene mentre i Decollati sono morti per mano del boia; per questo motivo è anche patrono di molte confraternite che assistevano i condannati a morte.
- In Sicilia è patrono dei compari e delle comari di battesimo in ricordo del Battesimo di Cristo.
- Viene anche invocato, contro le calamità naturali quali terremoti, temporali ecc. in Sicilia e specie a Chiaramonte Gulfi in tali occasioni si recita il Rosario di San Giovanni in dialetto seguito dalla Giaculatoria "San Giuvanni Santu 'Granni, Libiratici ri priculi e ri danni".
Comuni italiani
- Piemonte: Torino, Alagna Valsesia, Avigliana, Barbaresco, Barge, Bistagno, Bolzano Novarese, Borgo San Dalmazzo (san Giovanni Decollato), Bosconero, Bossolasco, Cantarana, Casalgrasso, Castagnito, Cerrione, Cerro Tanaro, Comignago, Crissolo, Fontanile, Govone (san Giovanni Decollato), Mongiardino Ligure, Morano sul Po, Moretta, Orbassano, Ovada, Piana di Rossa, Racconigi, Rivara, Sauze d'Oulx, Valli di Lanzo
- Liguria: Genova, Bardineto, Carcare, Cervo, Chiavari, Cicagna, Deiva Marina, Finale Ligure, Leivi, Loano, Masone, Montalto Ligure, Monterosso al Mare, Montoggio (san Giovanni Decollato), Nasino, Oneglia, Ospedaletti, Pieve di Teco, Prelà, Riomaggiore, Rovegno, Suvero, Terzorio (san Giovanni Decollato), Vado Ligure, Varese Ligure, Voltaggio
- Trentino-Alto Adige: Dobbiaco, Madrano (san Giovanni Decollato)
- Lombardia: Almè, Aviatico, Busto Arsizio, Caravate, Carona, Casnigo (copatrono), Cisliano, Cesano Boscone, Clusone (copatrono), Dossena, Fornovo San Giovanni, Lanzada, Lonato, Madone, Mezzoldo, Monza (copatrono), Motta Visconti, Mozzo, Palazzago, Predore, San Giovanni del Dosso, San Giovanni in Croce, Sesto San Giovanni, Soldano, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Stezzano, Tremosine, Viadanica, Zoanno
- Friuli-Venezia Giulia: Latisana, Remanzacco, San Giovanni al Natisone
- Veneto: Bessica, Biancade, Bonavigo, Brentino Belluno, Brenzone, Caldogno, Canale d'Agordo, Cappella (Scorzè), Cavaion Veronese, Erbè, Istrana, Jesolo, Meolo, Montebello Vicentino, Oppeano, Pedavena, San Giovanni Lupatoto, Velo Veronese, Vescovana
- Emilia-Romagna: Bardi, Bondeno, Castel San Giovanni, Castenaso, Castelvetro Piacentino Cesena, Fiorano Modenese, Minerbio, San Giovanni in Marignano, San Giovanni in Persiceto, Soliera, Spilamberto, Vigolzone
- Toscana: Campagnatico, Caprese Michelangelo, Castellina Marittima (san Giovanni Decollato), Chianciano Terme, Firenze, Firenzuola, Montepulciano (san Giovanni Decollato), San Giovanni Valdarno, Scansano, Vicchio
- Umbria: Arrone, Giove, Marsciano
- Marche: Acquasanta Terme, Appignano, Camerano, Colbordolo, Fabriano, Mogliano, Numana, Penna San Giovanni, Pollenza, Porto Recanati, Sassocorvaro, Visso
- Lazio: Roma, Acquafondata, Arlena di Castro, Campagnano di Roma (san Giovanni Decollato), Casperia, Castelforte, Ceccano, Cineto Romano, Formia, Lenola, Magliano Romano, Manziana, Pontecorvo,Roviano (san Giovanni Decollato), Spigno Saturnia, Villa San Giovanni in Tuscia
- Abruzzo: Cansano, Civitella Roveto, Collepietro, Lucoli, Opi
- Molise: San Giovanni in Galdo (san Giovanni Decollato)
- Campania: Angri, Apice, Barano d'Ischia, Carife, Casavatore, Castel San Lorenzo, Faicchio, Grazzanise, Massaquano, Roccarainola, Sassano, Vietri sul Mare
- Puglia: Castelluccio Valmaggiore, Celenza Valfortore, Fasano, Maruggio (copatrono), Motta Montecorvino, Morigino, San Giovanni Rotondo, Sava, Turi, Veglie
- Basilicata: Chiaromonte
- Calabria: Acquaformosa, Belsito, Bivongi, Cenadi, Figline Vegliaturo, Gizzeria, Lamezia Terme, Melicuccà, Nocera Terinese, Rosarno, Samo, San Giovanni di Gerace, San Giovanni in Fiore, San Lucido, Sant'Eufemia, Soveria Mannelli, Villa San Giovanni
- Sicilia: Acitrezza, Caccamo, Campobello di Licata, Castanea delle Furie, Castelvetrano, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo, Pozzallo, Ragusa, San Giovanni Montebello, San Giovanni Gemini, Sperlinga, Vittoria
- Sardegna: Arzana, Buggerru, Fonni, Ilbono, Masainas, Olzai (san Giovanni Decollato), Portoscuso, Pula, San Giovanni Suergiu, Sedilo, Sennori, Siniscola, Ussassai
Iconografia
Attributo principale nell'iconografia è un lungo bastone sormontato da una piccola croce, con la scritta Ecce agnus Dei ("Ecco l'Agnello di Dio", Gv 1, 29.36 Gv 1, 29.36[20]); è vestito con l'abito tessuto di peli di cammello, a cui a volte si aggiunge il mantello rosso, segno del martirio.
Il Battista è rappresentato in diversi momenti della sua vita: è spesso rappresentata la sua nascita, e gli artisti indugiano sul delicato particolare di Zaccaria, che, reso muto dall'angelo per la sua incredulità, scrive su un libro il nome del neonato, scena nota come Imposizione del nome del Battista. Spesso è rappresentato bambino (San Giovannino), già vestito con una pelle di cammello, in compagnia di Gesù e altri personaggi delle due famiglie.
La raffigurazione più frequente è ovviamente la scena del Battesimo di Gesù nel Giordano, sovente con in mano una conchiglia con cui versa l'acqua sul capo di Gesù. È infine rappresentato nel momento del martirio, o subito dopo, quando la sua testa spiccata è presentata su un vassoio a Erode, Erodiade e Salomè.
Chiese dedicate al santo
Voci correlate
- Decapitazione
- Sagra di San Giovanni Battista (Quartu Sant'Elena)
- San Giovanni non vuole inganni; antico proverbio popolare
- La notte di San Giovanni destina il mosto, i matrimoni, il grano e il granturco; antico proverbio popolare
- Mandei: comunità religiosa di origine gnostica tuttora esistente che ritiene Giovanni Battista l'ultimo dei profeti che battezzò il Cristo spirituale
- Croce di San Giovanni Battista, la croce bianca (o argento) su fondo rosso
Note
- ^ Cfr. Walter Wink in Encyclopedia of Religion, vol.7. NY, MacMillan, 2005 (1987), pag. 4942-3.
- ^ «The earliest forms of Gnosticism (c. 50–120 CE) originated within different religious milieus of the late-first-century Middle East, in which a sectarian nonrabbinical Judaism and a still fluid and creative Christian mission were unfolding, sometimes reacting upon one another. Baptist Samaritan sects. The movement founded by John the Baptist split in several offshoots (Jesus’ group included therein) after John’s death around 27 CE. In one of these sects, headed in turn by three Samaritans (Dositheus, Simon, and Menander), there emerged for the first time the idea that the world was the creation of more or less depraved angels who “ignored” the existence of the highest God—a striking radicalization of the apocalyptic angelology that was widespread in contemporary Judaism. The baptismal ritual therefore accomplished not only the remission of sins but also a regeneration, by means of which the natural death allotted to humans by the ruling angels could be overcome.»
- ^ Secondo alcune tradizioni religiose Giovanni Battista condannò il matrimonio tra Erode ed Erodiade, rimasta vedova di Filippo nel 34 d.C. In accordo con Giuseppe Flavio (Antichità giudaiche libro 18, cap. 5, verso 2) la popolazione ebraica pensò che la sconfitta subita dall'esercito di Erode contro Areta, avvenuta nell'inverno del 36/37, fosse una punizione divina per la decapitazione di Giovanni.
- ^ Lc 3,1-2, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mc 1,6, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Gv 1,29, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mc 2,18, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mt 11,2, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mt 3,16, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mt 3,17, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mc 6,18, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mt 11,5, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Lc 1,44, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mt 11,11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Ml 3, 1-24, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mt 17, 10-12, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Gv 3, 1-36, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Mt 27, 52-53, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Cfr. Vittorio Messori, Ipotesi su Maria, Edizioni Ares, Milano 2005, pp. 382-383.
- ^ Gv 1, 29.36, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
Collegamenti esterni
- San Giovanni Battista, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
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