Utente:BlackPanther2013/Sandbox/kakapo
Le sfide della vita | |
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Titolo originale | The Trials of Life |
Paese | Regno Unito |
Anno | 1990 |
Genere | naturalistico |
Edizioni | 1 |
Puntate | 12 |
Durata | 50 min (puntata) |
Lingua originale | inglese |
Realizzazione | |
Narratore | David Attenborough |
Musiche | George Fenton |
Produttore esecutivo | Peter Jones |
Rete televisiva | BBC One |
Le sfide della vita (The Trials of Life) è una serie di documentari naturalistici della BBC scritta e presentata da David Attenborough, trasmessa per la prima volta nel Regno Unito a partire dal 3 ottobre 1990.
La serie, che ha come argomento principale il comportamento animale, è la terza parte della trilogia (iniziata con La vita sulla Terra) che offre una panoramica più ampia della Natura; i successivi programmi di Attenborough, invece, hanno avuto come oggetto argomenti più specifici. Ognuno dei dodici episodi di 50 minuti presenta un tema diverso del ciclo vitale, dalla nascita all'età adulta e alla perpetuazione della specie attraverso la riproduzione.
La serie venne prodotta in collaborazione con la Australian Broadcasting Corporation e la Turner Broadcasting System Inc., con produttore esecutivo Peter Jones e musiche composte da George Fenton.
Parte della serie di programmi Life di Attenborough, è preceduta da Il pianeta vivente (1984) e seguita da Life in the Freezer (1993).
Riprese
La serie richiese tre anni e mezzo di riprese, durante i quali Attenborough percorse quasi 375.000 chilometri in giro per il mondo. Il team di produzione cercò di spingersi oltre i confini della realizzazione di documentari di storia naturale, sulle tracce dei progressi fatti in Il pianeta vivente, e affrontò per la prima volta molte nuove sfide.
La realizzazione della sequenza degli scimpanzé a caccia di colobi fu possibile solamente grazie agli studi effettuati da Edwige e Christophe Boesch, che avevano trascorso cinque anni studiando questi primati nelle foreste della Costa d'Avorio in Africa occidentale.
La troupe fu anche in grado di filmare l'interno di un bivacco di formiche legionarie a Panama grazie all'utilizzo di un endoscopio medico. Inoltre, un nuovo tipo di obiettivo per telecamera permise di filmare delle formiche tagliafoglie in primo piano ingrandito proprio di fronte ad Attenborough - con entrambi i soggetti perfettamente a fuoco. Ciò dà l'illusione che questi insetti siano molto più grandi delle loro dimensioni reali.
Per filmare i momenti salienti nella vita di un branco di elefanti fu necessaria l'esperienza di Cynthia Moss, che aveva dedicato 25 anni allo studio di questi animali in Kenya. Grazie alle sue conoscenze, fu in grado di consigliare al team di produzione quali fossero i momenti giusti per filmare eventi specifici.
La troupe aveva solamente una possibilità per riprendere uno stormo di 60.000 limicoli che sorvolava la testa di David Attenborough nel Norfolk, e a tal fine furono arruolati degli esperti della RSPB che fossero in grado di prevedere la loro traiettoria di volo. Al contrario, le ghiandaie della Florida non avrebbero potuto essere più cooperative: dal momento che il particolare gruppo di uccelli che era stato filmato era stato studiato da vicino ed era abituato alla presenza dell'uomo, un esemplare si posò sulla mano di Attenborough proprio al momento giusto.
Filmare l'interno di un termitaio si rivelò particolarmente impegnativo per Attenborough: l'ingresso era così stretto che si poteva riprendere solamente in una direzione. Il naturalista, quindi, doveva strisciare lentamente all'indietro fuori dall'obiettivo quando venivano effettuate le riprese.
Tra i comportamenti filmati per la prima volta ricordiamo la sequenza successivamente selezionata per illustrare la copertina del cofanetto DVD della serie: quello di un'orca che si avventa su una colonia di leoni marini su una spiaggia della Patagonia e che «gioca» con la sua giovane preda prima di consumarla. Per riprendere la scena gli operatori dovettere correre non pochi rischi, in quanto si trovavano in acqua a pochi metri da questi animali per potere ottenere dei primi piani dell'attacco[1].
Episodi
1. «Nascere» (Arriving)
Trasmesso il 3 ottobre 1990, il primo episodio esamina i vari modi con cui le creature vengono al mondo. Attenborough inizia illustrando la deposizione annuale dei granchi rossi dell'isola del Natale, che si stima siano circa 120 milioni. La pratica è tanto più pericolosa in quanto questo granchio è una specie terrestre e deve depositare le sue uova in mare - dove gli animali più antichi del pianeta vivono e si riproducono ancora. Uno dei produttori acquatici di uova più prolifici è la tridacna gigante, ma anche alcuni animali terrestri ne depongono grandi quantità, tra cui la mantide. Negli Stati Uniti occidentali, Attenborough osserva una vespa che scava una tana, ne nasconde l'entrata e vi immagazzina dentro bruchi freschi per i piccoli che nasceranno. Le larve di un'altra specie di vespa iniziano la loro vita all'interno di bruchi e mangiano gli ignari ospiti. I problemi degli animali di maggiori dimensioni sono illustrati dalle oche delle nevi dell'Artico, che devono difendere le loro uova dalle volpi artiche. Il processo dello sviluppo embrionale all'interno dell'uovo, dalla deposizione alla schiusa, viene mostrato nel dettaglio. Il fagiano australiano riscalda le sue uova con foglie marcescenti, e Attenborough dimostra la cura con cui l'uccello regola la temperatura all'interno del nido aggiungendo sabbia al cumulo che lo ricopre - prendendo anche un po' di sabbia in faccia scagliata dal fagiano tornato a rimuovere la quantità in più. Il pidocchio di mare è un crostaceo che si suicida: lo sviluppo delle larve comporta un tale consumo energetico alla madre che questa muore dopo la nascita. Tra i mammiferi che partoriscono piccoli completamente sviluppati vengono mostrati gnu, antilopi, leoni marini e cincillà.
2. «Crescere» (Growing Up)
Trasmesso il 10 ottobre 1990, questo programma descrive i modi in cui varie specie si prendono cura dei loro piccoli. Attenborough definisce l'infanzia come un periodo in cui le varie specie devono affrontare due sfide: crescere e sopravvivere. Il naturalista punta l'attenzione sull'elefante marino, un animale la cui infanzia è compressa in pochi giorni, in quanto viene abbandonato dalla madre dopo sole tre settimane e lasciato solo per un periodo che può raggiungere gli otto mesi, durante i quali diviene grande abbastanza da poter nuotare. Per le sterne, la sicurezza sta nel numero, dal momento che i vari membri dello stormo collaborano per cacciar via i gabbiani malintenzionati. Le oche delle nevi della Russia artica mostrano una grande devozione alla propria prole mentre accompagnano i propri piccoli a piedi verso la costa, a circa 50 chilometri di distanza. Gli scorpioni trasportano i loro piccoli sul dorso, mentre la madre toporagno li lascia al sicuro sotto una pietra mentre va in cerca di cibo. Gli edredoni condividono tra loro la responsabilità dell'allevamento della prole: le femmine sorvegliano regolarmente gli anatroccoli degli altri membri del gruppo. Il marà è un altro animale che utilizza un sistema di crèche, così come il pipistrello, le cui nursery possono comprendere anche un milione di piccoli. La ghiandaia della Florida mette in atto un complesso sistema di allevamento dei piccoli noto come riproduzione comunitaria, in cui i giovani rimangono come aiutanti nel nido dei loro genitori. Tale comportamento è presente su scala più ampia presso gli elefanti, dove tutte le femmine di un branco collaborano all'allevamento di un singolo piccolo. L'infanzia degli scimpanzé è piuttosto complicata dal punto di vista sociale, in quanto ogni individuo deve imparare come comportarsi nei confronti degli altri, oltre a padroneggiare l'uso degli strumenti. Gli albatri, d'altro canto, devono imparare a volare al più presto possibile - come mostrano le riprese di vari giovani che finiscono tra le fauci degli squali tigre.
3. «La ricerca del cibo» (Finding Food)
Trasmessa il 17 ottobre 1990, questa puntata è dedicata ai modi in cui gli animali si procurano il nutrimento necessario. Attenborough inizia nella foresta pluviale sudamericana, dove malgrado la proliferazione di vita animale e vegetale non è necessariamente facile trovare cibo. Alcune foglie sono velenose, e quindi gli animali che le mangiano devono stare attenti. Altre piante usano il cibo (o il nettare) come mazzetta per trasportare il loro polline, e alcune specie di colibrì hanno sviluppato relazioni esclusive con alcune di loro. Le piante offrono anche la frutta, nuovamente per soddisfare i loro bisogni di riproduzione, e creature come le scimmie scoiattolo mangiano poco altro. Pappagalli e are assumono caolino come antidoto alla loro dieta di semi tossici. Attenborough osserva un immenso stormo di 60.000 piovanelli maggiori e piovanelli pancianera che approfittano improvvisamente dell'arrivo della bassa marea per nutrirsi dei minuscoli molluschi che dimorano nel fango. I barracuda vanno a caccia di piccoli pesci, e guidano i banchi all'interno di baie, dove subiscono l'attacco da parte dei pellicani, che a loro volta sono assediati dai gabbiani che cercano di rubare loro le prede catturate. Una specie di geco è in grado di distinguere tra le termiti operaie e le più pericolose termiti soldato. La tela del ragno tessitore costituisce uno dei dispositivi di cattura del cibo più eleganti, ma il filmato analizza in dettaglio anche i metodi di caccia di altre due specie, il Nephila e il visitatore cleptoparassita delle sue tele, l'Argyrodes. Infine, i fetonti, con il gozzo pieno di cibo, ritornando verso i loro nidi, vengono assaliti in volo da un gruppo di fregate, con lo scopo di farli rigurgitare i pesci che stanno trasportando.
4. «La caccia e la fuga» (Hunting and Escaping)
Trasmesso il 24 ottobre 1990, questo episodio ha per protagonisti gli animali che cacciano altre creature e i sistemi per evitare la cattura. Attenborough viene assalito da una coppia di stercorari dopo essersi avvicinato al loro nido: ciò dimostra il comportamento aggressivo di questo particolare uccello, sia quando va in cerca di cibo che quando difende i suoi piccoli. Al largo delle coste della Patagonia, lo stesso gruppo di orche fa ritorno ogni anno nello stesso luogo per tendere imboscate ai piccoli dei leoni marini che si allontanano dalle più tranquille acque poco profonde. Dopo aver afferrato la preda, la trasportano in mare aperto e ci «giocano» per un po' prima di ucciderla. Il veleno può essere utilizzato sia come arma che come deterrente, come mostrano rispettivamente la vipera e la rana pomodoro. Alcuni animali pubblicizzano in anticipo le loro misure difensive, nel caso in cui i predatori se ne accorgano quando ormai è troppo tardi. Tra questi vi sono la moffetta, che rilascia un odore terribile, e alcune salamandre che avvertono della loro tossicità rimanendo stazionarie, con i loro segni di avvertimento ben visibili. Vengono mostrate anche alcune specie di insetto stecco e il loro elaborato camuffamento. Tuttavia, nessuno di questi metodi di protezione costituisce un problema per le formiche legionarie, che riescono a soggiogare le proprie vittime semplicemente in virtù delle loro dimensioni e del loro enorme numero. La poiana di Harris è un rapace insolito, dato che caccia in gruppo, e il filmato mostra un gruppo di sei esemplari che mette in pratica la propria abilità nel deserto del Nuovo Messico. La sequenza finale mostra la strategia e il coordinamento di una banda di scimpanzé che insegue con successo un gruppo di colobi attraverso una foresta in Costa d'Avorio.
5. «L'orientamento» (Finding the Way)
Trasmessa il 31 ottobre 1990, questa puntata esplora le varie forme con cui gli animali si orientano. Attenborough inizia in Africa, al tramonto, descrivendo alcune specie che per orientarsi non fanno affidamento alla vista. La iena maculata usa il suo acuto senso dell'olfatto come guida quando va a caccia di notte, mentre i galagoni si urinano sulle mani in modo che possano marcare perfettamente i loro spostamenti. Alcuni animali, come le salangane, i pipistrelli e i delfini di fiume, usano l'ecolocazione. Al contrario, gli elettrofori usano campi di elettricità per rilevare gli oggetti che li circondano. Durante il giorno, quando c'è luce, gli animali impiegano metodi diversi: il toporagno elefante rossiccio, con la sua rete di sentieri accuratamente ripulita, possiede una nitida immagine mentale del suo habitat - conoscendo anche le varie scorciatoie grazie alle quali può sfuggire ai predatori. Attenborough visita il Sahara per trovare una specie che compie il più lungo viaggio via terra nel mondo degli insetti: la Cataglyphis, una formica che usa la posizione del sole per riuscire a fare ritorno al proprio nido in linea retta. Le aragoste delle Bahamas marciano in colonne per sfuggire alle tempeste che agitano le acque in cui vivono. Alla ricerca di una luce solare perpetua che gli consenta di pescare, la sterna artica effettua un viaggio di 19.000 chilometri da un'estremità della Terra all'altra. L'albatro è uno dei navigatori più abili: può viaggiare fino a 1300 chilometri sul mare in cerca di cibo per i suoi pulcini, e riuscire a trovare la strada per tornare al nido. Infine, Attenborough, su una cascata in Irlanda, racconta il viaggio di 10.000 chilometri, della durata di tre anni, compiuto dalle anguille.
6. «Costruirsi un rifugio» (Home Making)
Trasmessa il 7 novembre 1990, questa puntata illustra il modo in cui gli animali costruiscono i loro rifugi per difendersi dagli elementi e dai predatori. Gallerie e tane possono offrire un rifugio perfetto allo scopo, e Attenborough ispeziona la casa del cane della prateria americano, una costruzione elaborata dotata di un proprio sistema di condizionamento dell'aria. La seta è un materiale così prezioso che coloro che non riescono a produrla la rubano. Il colibrì eremita la usa per attaccare il suo nido alla superficie inferiore di una foglia, mentre l'uccello sarto indiano la utilizza per cucire insieme due foglie. Tuttavia, il vero esperto nella costruzione di nidi complessi è l'uccello tessitore, che può intrecciare perfettamente tra loro una struttura composta da oltre 1000 fili d'erba - per poi smantellarla se non riesce ad attrarre una compagna. Al castoro si deve una delle dimore più grandi del regno animale: la sua casetta di legno che si innalza dal letto di un fiume può essere tramandata da una generazione all'altra, e quindi richiede una manutenzione costante. Alcune api prive di pungiglione usano la loro cera e la resina della corteccia degli alberi per creare strutture labirintiche contenenti vari scomparti. A tal scopo alcune creature, come la vespa vasaia e alcune rondini, utilizzano il fango. Le intricate creazioni delle termiti offrono loro sicurezza, riscaldamento, aria condizionata, vivai e giardini autonomi e sistemi di igiene. Attenborough si riferisce a questa specie paragonandola ad una casalinga indaffarata, ed esplora una colonia di 4,5 metri nell'Africa occidentale contenente 1,5 milioni di insetti, strisciando proprio al suo interno per esaminarne il sistema di ventilazione.
7. «Collaborare per sopravvivere» (Living Together)
Broadcast 14 November 1990, this episode focuses on those species that co-operate and depend on (or exploit) others. Spotted deer follow langur monkeys as they travel from tree to tree, eating any leaves that get dropped from above. In return, the deer serve as a lookout when the primates are feeding on the ground. Underwater, a hermit crab is shown adding sea anemones to its shell in order to protect itself from attack by an octopus, and a goby assists a virtually blind shrimp. Fleas, lice and mites are parasites: they share no mutual partnership and instead take advantage of creatures for food or shelter. However, parasites have their predators, and an example are the finches of the Galápagos Islands that clear the resident giant tortoises of their ticks, and oxpeckers, which do the same for giraffes in Africa (and even use its fur to line their nests). Some fish regularly clean others, and wrasse and shrimp appear to specialise in this regard, as do remora, which permanently hang on to their hosts. One parasite that grows inside its host is the fluke, and one is shown gestating inside a snail, having previously been unknowingly eaten. Because it needs to transfer to a bird's gut to develop further, it causes the snail to advertise its presence to allow itself to be consumed — thus completing the circle. However, some microscopic creatures inhabit the stomachs of large herbivores in order to break down the cellulose of their diet, thereby aiding their digestion.
8. «Lottare per vivere» (Fighting)
Broadcast 21 November 1990, this programme details how fighting — both physical and psychological — is used for food, land or to gain a mate. Territorial conflict is demonstrated by the hummingbird, and Attenborough illustrates its aggressiveness by placing a stuffed specimen nearby, only to have it speared by its opponent's bill. The midas cichlid on the other hand, has no weapons to speak of, and so uses its mouth to hold on for trials of strength. By contrast, the forelegs of a mantis shrimp are powerful enough to crack the shell of another crustacean: therefore disputes or courtship are fraught with danger. Animals that possess lethal food-gathering weapons usually don't use them against one another, as neither side wishes to risk death. For example, one venomous snake will aim to floor the other, rather than bite. Wolves and big cats largely use snarls and body posture to convey their threat. There are no holds barred between rival zebras: kicking and biting is employed until a victor emerges, whereas giraffes slam their necks against each other. Normally peaceful mountain gorillas are shown squabbling when play gets out of hand, and one of them communicates real fright by urinating uncontrollably. Large herbivores that have horns or antlers are naturally inclined to use them to assert their dominance over the females in a herd. Duelling male ibex and Alaskan bull moose undergo some of the most ferocious engagements — sometimes to the death.
9. «Aiuto e competizione» (Friends and Rivals)
Broadcast 28 November 1990, this instalment investigates the ways in which those animals that live in social groups interact with each other. The solitary eagle is contrasted with whooper swans landing in Scotland after a 1,600-kilometre journey from Iceland. Once arrived, they must battle for territory with those already there, and pairs or families are usually victorious. Attenborough uses a group of farmyard chickens to demonstrate a pecking order. Caciques are shown cooperating to deter predators, despite their fights amongst themselves to establish a pecking order. A pride of lions is shown co-operating to subdue a buffalo. Afterwards, each animal peacefully awaits its turn at the carcass. Baboons live in troops of up to 150, and their complex dominance hierarchy is examined in detail. Vampire bats display reciprocal altruism by regurgitating blood for any neighbour that has missed out on a night's feeding. Dwarf mongooses live in family groups of around a dozen. While some look for food or sleep, others are always posted on the lookout for predators and quickly raise the alarm if necessary. Meanwhile, some of the most extreme co-operation is demonstrated by the underground naked mole-rat, whose 80-strong clusters are divided into workers (who tunnel perpetually), soldiers (who only act when danger threatens), and a single queen for breeding. Leafcutter ants are shown transporting their food deep below ground: it has to be planted in a special fungus to convert its indigestible cellulose into something edible, and each stage of the operation is carried out by a different caste of individuals.
10. «La comunicazione tra specie diverse» (Talking to Strangers)
Broadcast 5 December 1990, this episode concentrates on animal communication. In Kenya, Attenborough accompanies a tribesman who calls to a honeyguide, which in turn answers him and leads the pair to a bees' nest. The tribesman extracts the honey, and some is left to reward the bird. African hunting dogs are shown hunting gazelles, of which the target is the individual that leaps lowest. Larks evade merlin by sending a similar message: by continuing to sing while being chased, it tells the pursuer that its prey is fit and therefore will be difficult to catch (see handicap principle). (In 80% of cases this turns out to be true.) Vervet monkeys' cries are among the most complex. Their utterances are effectively words: a vocabulary that defines each of their predators, so an alarm call is specific to a particular threat. Some creatures transmit their presence by display, and Attenborough observes thousands of fireflies illuminating the darkness. Sounds travel faster and further underwater, and over 200 species of fish use them to communicate. In turn, sea lions have become adept at sensing their proximity. However, the most visual aquatic animal is the squid, which uses colour change and posture to communicate. Finally, Attenborough swims with spotted dolphins. They converse with a series of ultrasonic clicks, and each has a family call inherited from its mother: effectively a 'surname'. They also use normal sound, body posture and touch — in short, in terms of ability to communicate, they are man's closest rival.
11. «Il corteggiamento» (Courting)
Broadcast 12 December 1990, this programme surveys the methods employed in attracting a mate, mainly those of birds. The Indian florican inhabits long grass, and so is difficult to see. In order to gain attention, it 'trampolines' in the same spot for up to 400 times a day. Whales sing to their prospective partners, and the female's calls can be heard by suitors for over eight kilometres. When animals send out signals of attraction, they must also ensure that they don't entice the wrong species, and so have markings that differ prominently. Attenborough highlights the booby as an example: there are around half a dozen species, all of which may occupy the same island. However, the blue-footed booby reassures its chosen mate by continually lifting its feet. Tropicbirds and marsh harriers are shown providing graceful aerobatic displays, while the sac-winged bat uses a strong perfume to lure a companion. Among those birds that produce the most spectacular visual displays are the lyrebird (which also has an elaborate song), the peacock, and the riflebird (and indeed most other birds of paradise). The bowerbird invites potential partners to inspect its bower: a specially prepared area that contains a hut or walkway augmented by strikingly coloured objects. The intricate dances performed by manakins in Trinidad are also examined. Finally, Attenborough observes the topi's display courts, whose sharply defined boundaries are jealously guarded by rival males.
12. «La perpetuazione della specie» (Continuing the Line)
Broadcast 19 December 1990, the final instalment illustrates how species fulfil their ultimate raison d'être and ensure that their genes are passed on to the next generation. It is a universal problem, but one which has given rise to a variety of solutions. Barnacles cannot move, but each has both male and female sex cells, allowing each neighbour to be a potential mate. On the other end of the scale, a female elephant undergoes a long pregnancy — 22 months — and so wishes to ensure that her calf is fathered by a strong and proven male. She is therefore very choosy about her partner. A female chinchilla is even more so, and rejects an unwanted suitor by squirting urine in its face. Mating is a dangerous business when weapons are involved, and a male tarantula approaches his intended with trepidation. Only when he succeeds in holding off her poison fangs is he able to progress any further. For some, the right moments to get together are few and far between: a male crab, for example, must wait until a female moults her shell before he is able to fertilise her. Male sea lions are shown fighting over a harem, and some use the battle to their advantage by making off with reluctant females. Attenborough observes that the monogamous relationships enjoyed by humans are rare within the animal kingdom, but he highlights the royal albatross as a "beautiful" exception. The pair of birds featured met as five-year-olds, and have been together for twenty years.
DVD e libro
La serie è disponibile in Regno Unito per le regioni 2 e 4 in un cofanetto di due DVD (BBCDVD1235, pubblicato il 1° settembre 2003), facente parte della serie The Life Collection. Ogni episodio include filmati aggiuntivi, accessibili separatamente. I contenuti extra includono un'intervista promozionale sulla serie rilasciata da David Attenborough nel programma per bambini della BBC Blue Peter e una scenetta «dietro le quinte».
Il libro di accompagnamento, The Private Life of Plants di David Attenborough (ISBN 0-563-37023-8), è stato pubblicato dalla BBC Books l'8 dicembre 1994.
References
- ^ Notizie estrapolate dal documentario Così ho girato Le sfide della vita.