Inulinae Dumort., 1827 è una sottotribù di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae e tribù Inuleae).[1][2]

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Inulinae
Inula helenium
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùInuleae
Sottotribù Inulinae
Dumort., 1827
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùInuleae

Etimologia

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Il nome della sottotribù deriva dal suo genere più importante (Inula L.) che a sua volta potrebbe derivare da un vocabolo latino usato dai Romani per indicare proprio queste piante (Plinio (23 - 79) e Dioscoride (40 - 90) usano questo nome che è considerato una corruzione del termine greco "helenion"[3]). Altri Autori propongono un'altra etimologia: la derivazione da un vocabolo greco enàein (= purificare) facendo riferimento ovviamente alle presunte proprietà mediche della pianta.[4]
Il nome scientifico di questa sottotribù è stato definito dal botanico e naturalista francese Barthélemy Charles Joseph Dumortier (1797-1878) nella pubblicazione "Fl. Belg.: 67. 1827." del 1827.[5]

Descrizione

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Il portamento
Pentanema germanicum
 
Le foglie
Blumea balsamifera
 
Infiorescenza
Pulicaria odora
 
I fiori
Vicoa indica

Portamento. Questa sottotribù comprende alberi, arbusti, subarbusti ed erbe perenni o annue. Alcune specie si sono adattate ai brevi periodi vegetativi delle zone aride o a sviluppo salino (specie succulente). In questa tribù sono comprese specie ermafrodite, monoiche, dioiche oppure ginomonoiche.[6][7][8][9][10]

Fusto. La parte sotterranea del fusto consiste prevalentemente in rizomi allungati o tuberosi (genere Jasonia). La parte aerea del fusto può essere provvista di condotti di resina (generi Blumea, Limbarda, Telekia e altri) oppure no. Generalmente il floema è privo di strati fibrosi; inoltre sono assenti i tessuti latticiferi.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato o eventualmente subopposto. La lamina può essere semplice, pennatifida o pennatosetta con bordi interi, seghettati o dentati. La consistenza può essere carnosa (generi Iphiona e Limbarda). La base della foglia può essere ristretta o decorrente lungo il picciolo (generi Calostephane, Geigeria, Laggera e altri).

Infiorescenza. Le infiorescenze sono formate da capolini sia solitari che in formazioni corimbose, panicolate o da forme più o meno da cilindriche sottili a sferiche. I capolini possono essere sia eterogami che omogami di tipo sia radiato che discoide o disciforme. I capolini sono formati da un involucro composto da brattee disposte in modo embricato al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati periferici o fiori del raggio e ai fiori tubulosi quelli centrali o del disco. I fiori possono essere più di 100. L'involucro può essere cilindrico, campanulato o a forma di coppa. Le brattee sono disposte generalmente su più righe; hanno consistenza erbacea o cartilaginea, ma senza margini ialini; gli stereomi non sono divisi. Il ricettacolo è piatto, convesso o concavo; può essere provvisto di pagliette (a protezione della base dei fiori) o esserne privo (nudo).

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono femminili e sono disposti su una o più serie; la forma è ligulata (zigomorfa); possono anche mancare;
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi e fertili.
*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [11]
  • Corolla:
    • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula può terminare con alcuni denti; il colore può essere giallo (normalmente), rosa, porpora, viola o bianco;
    • fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 4-5 brevi lobi; il colore può essere giallo (normalmente), rosa, porpora o qualche volta bianco.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono troncate e non sono speronate. La base delle antere può essere lunga o corta con code ramificate oppure no (raramente sono prive di coda). Il tessuto dell'endotecio è a forma radiata o polarizzata. Le cellule del collare dei filamenti sono piatte o di tipo mammelloso.
  • Gineceo: il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[6] Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi spesso sono provvisti di peli acuti che terminano sopra la biforcazione, oppure da peli ottusi che terminano ben al di sotto della biforcazione. Le superfici stigmatiche confluiscono all'apice, mentre alla base sono separate in due distinte linee (lignee stigmatiche marginali[8] ). Il polline è spinuloso.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni in genere sono provvisti di 5 fasci vascolari; la forma è ellissoide, spiralata o a sezione triangolare, spesso con coste sclerenchimatiche. Talvolta sono presenti dei condotti o delle cavità resinose. La superficie è glabra o ricoperta da peli ghiandolari. Nei fiori funzionalmente maschili gli acheni spesso sono molto ridotti. L'epidermide dell'achenio è provvista di grandi cristalli di ossalato di calcio, oppure di cristalli simili alla sabbia, oppure ne è priva.[8] Gli acheni dei fiori del raggio generalmente sono simili a quelli del disco, qualche volta più piatti. Il pappo è formato setole capillari, o setole capillari miste a piccole squame o larghe squame sole. Qualche volta il pappo ha la forma di una anello o anche è assente.

Biologia

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Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

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L'areale di questa sottotribù si trova principalmente in Europa e Asia.

Sistematica

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La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Filogenesi

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La tribù Inuleae (comprendente le Inulinae) è una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). Da un punto di vista filogenetico, la tribù Inuleae, all'interno della sottofamiglia, fa parte del "Helianthodae".[15][16]

Non tutti i generi di questa sottotribù sono ben definiti. Il genere Blumea è un assemblaggio eterogeneo di specie con caratteristiche (specialmente micromorfologiche) anche molto diverse. Inula, il genere tipo, non è monofiletico com'è attualmente circoscritto; probabilmente generi come Telekia, Pentanema e Chrysophthalmum sono imparentati con Inula. Anche per il genere Pentanema sono stati sollevati dei dubbi sulla sua monofilia.[10]

Attualmente (2025) la sottotribù è divisa in tre cladi principali: (1) una ramificazione precoce di alcuni generi, (2) il "Complesso di Pulicaria" e (3) il "Complesso di Inula".[17]

  • Gruppo basale: consiste nel clade Duhaldea-Caesulia-Blumea e la specie Vicoa indica.
  • "Complesso di Pulicaria": è un gruppo monofiletico comprendente i generi Pallenis, Rhanterium, Pulicaria, Limbarda, Jasonia, Dittrichia e Iphiona.
  • "Complesso di Inula": è monofiletico e comprende otto generi distribuiti in Eurasia e Africa: Amblyocarpum (incluso in Pentanema), Carpesium, Chrysophthalmum (*), Inula, Pentanema, Rhanteriopsis, Telekia e Varthemia (incluso in Pentanema). Questo gruppo è ulteriormente suddiviso in 4 sub-cladi più o meno relativi ad aree geografiche diverse.
  • Il genere Buphthalmum, in particolare la specie B. salicifolium, si trova in posizione politomica con i due complessi Inula e Pulicaria.

Oltre ai dati delle analisi del DNA questa tassonomia è supportata dalla micromorfologia della cipsela. In particolare Inula helenium ha cipsele prismatiche (tetragone) e glabre, lunghe 3-5 mm, le restanti specie studiate hanno cipsele cilindriche (oblunghe), da glabre a densamente pelose, lunghe 0,5-3 mm.

Nota(*): il genere Chrysophthalmum è considerato, da alcune checklist[18] sinonimo di Notopappus, un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Machaerantherinae.

Il cladogramma seguente, tratto dallo studio citato[17] e semplificato, mostra una possibile configurazione filogenetica di alcuni generi della sottotribù (in base al tipo di DNA analizzato sono possibili altre strutture filogenetiche più o meno simili).


Gruppo precoce

Duhaldea-Caesulia-Blumea

Buphthalmum salicifolium

Complesso Pulicaria

Pallenis

Rhanterium

Limbarda

Jasonia-Pulicaria-Dittrichia-Iphiona

Complesso Inula
Clade A

Monactinocephalus-Telekia-Inula helenium

Clade B

Chrysophthalmum 1-Carpesium

Clade C

Rhanteriopsis-Chrysophthalmum 2

Clade D

Pentanema

I caratteri distintivi del gruppo sono:[10]

  • gli stili sono provvisti di peli acuti che terminano sopra la biforcazione;
  • le cellule dell'epidermide dell'achenio contengono un grande cristallo di ossalato di calcio;
  • il colore dei fiori è spesso giallo (raramente è bianco);
  • i fiori del raggio sono lunghi o corti.

Composizione della tribù

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La sottotribù comprende 26 generi e 406 specie.[10][9]

Genere Nr. specie Distribuzione Caratteri più significativi Fiori
Allagopappus
Cass., 1828
2 Isole Canarie Le cellule dell'epidermide dei fiori del disco sono prive di cristalli a forma di ago. - I rami degli arbusti sono disposti in modo dicotomico.  
Anvillea
DC., 1836
2 Mediterraneo meridionale (dal Marocco fino all'Iran) Le brattee involucrali sono connate in forma di cupola. - Il ricettacolo è fortemente concavo.  
Asteriscus
Moench, 1794
9 Mediterraneo e alcune aree più interne I fiori del raggio sono ben sviluppati. - La forma degli acheni è più o meno piramidale. - Lungo i margini degli acheni sono provviste delle cavità secretorie.  
Blumea
Augustin Pyramus de Candolle, 1833
96 Africa, Asia tropicale e Australia Le foglie sono dentate o intere, raramente sono lobate. - I fiori femminili sono filiformi. - I fiori del disco in genere sono perfetti (ermafroditi e fertili).  
Buphthalmum
L., 1753
3 Europa (paesi meridionali a clima più arido) Le foglie sono piatte. - Le antere sono acute e con coda. - Gli acheni dei fiori periferici hanno una forma trigona e sono alati.  
Caesulia
Roxb., 1798
Una specie:
Caesulia axillaris Roxb., 1798
Dal Pakistan al Myanmar Tutti i capolini secondari sono sessili. - I capolini sono protetti da foglie ascellari.  
Carpesium
L., 1753
21 Fascia temperata che va dal Portogallo al Giappone I fiori femminili sono tubulosi. - Gli acheni sono contratti in un becco.  
Chiliadenus
Cass., 1825
10 In modo discontinuo in Africa settentrionale, Europa occidentale/mediterranea e Asia occidentale I capolini sono di tipo discoide. - Le brattee involucrali interne sono scariose e cigliate all'apice.  
Dittrichia
Greuter, 1973
2 Dall'areale del Mediterraneo fino al Pakistan. Il tessuto endoteciale delle antere è distintamente polarizzato. - Gli acheni sono contratti. - Il pappo è formato da alcune setole connate in una cupola.  
Duhaldea
< DC., 1836
13 Dall'India alla Cina La forma degli acheni è regolare (non contratta). - Il pappo non è chiuso nella parte distale. - Il tessuto endoteciale delle antere è distintamente polarizzato.  
Inula
L., 1753
78 Eurasia, Africa e introdotto in America I capolini sono grandi con molti fiori. - Il pappo è formato da molte setole.  
Iphiona
Cass., 1817
13 Africa nord-orientale, Penisola Araba e Asia dall'Iran all'India Le foglie sono trifide, pennatifide e a forma di ago. - L'epidermide della corolla dei fiori del disco è cosparsa di cristalli aghiformi. - Le pareti delle cellule dell'epidermide delle corolle sono sinuose.  
Jasonia
Cass., 1815
Una specie:
Jasonia tuberosa (L.) DC., 1836
Francia, Spagna e Portogallo I capolini sono del tipo radiato. - Le brattee involucrali interne non sono scariose e cigliate. - Il tessuto endoteciale delle antere è polarizzato.  
Lifago
Schweinf. & Muschl., 1911
Una specie:
Lifago dielsii Schweinf. & Muschl., 1911
Marocco e Algeria Le pagliette del ricettacolo sono villose. - Gli acheni sono villosi per peli arrotolati.
Limbarda
Adans, 1763
Una specie:
Limbarda crithmoides (L.) Dumort., 1827
Areale del Mediterraneo e isole Britanniche Le foglie sono cilindriche, carnose, succulente e talvolta tridentate all'apice. - Gli acheni sono provvisti di cinque condotti secretori.  
Pallenis
(Cass.) Cass., 1822
6 Areale del Mediterraneo dal Sahara Occidentale fino all'Iran Il portamento è erbaceo con foglie piatte. - I capolini sono sottesi da una riga di brattee simili a foglie  
Pentanema
Cass., 1818
34 Eurasia e Africa settentrionale. In genere i capolini sono eterogami. - Le foglie sono compatte, piatte con forme ellittiche. - I fiori sono gialli.  
Perralderia
Coss., 1859
3 Africa mediterranea/occidentale Le cellule dell'epidermide delle corolle hanno delle pareti diritte. - L'epidermide dei fiori del disco contengono dei lunghi cristalli con forme di ago.  
Pseudoconyza
Cuatrec., 1961
Una specie:
Pseudoconyza viscosa (Mill.) D'Arcy, 1973
Areale equatoriale dell'America, Africa e Asia Le antere hanno le code. - Le setolo spesso sono dentate.  
Pulicaria
Gaertn., 1791
81 Europa, America del nord (parte orientale - introdotto), Asia temperata/centrale e Africa del Nord. Il portamento è erbaceo oppure arbustivo e ramoso. - Il tessuto endoteciale delle antere è radiale  
Rhanteriopsis
Rauschert, 1982
5 Asia occidentale (dall'Anatolia all'Iran) Le foglie hanno una visibile venatura reticolata. - Il pappo è formato da setole piatte.
Rhanterium
Desf., 1799
4 Africa mediterranea occidentale e Asia occidentale. Le brattee involucrali interne racchiudono i fiori esterni. - Il pappo è assente o formato da setole molto piatte.  
Schizogyne
Cass., 1828
2 Isole Canarie I capolini sono piccoli e con pochi fiori. - Le foglie sono affusolate e carnose. - Il pappo e poco setoloso.  
Telekia
Baumg., 1817
Una specie:
Telekia speciosa (Schreb.) Baumg., 1817
Europa e Asia occidentale Le foglie possono arrivare fino a 50 cm di lunghezza, sono picciolate con lamina cordata. - Gli acheni sono glabri o sparsamente pelosi.  
Vicoa
Cass., 1829
15 Africa e Asia I capolini sono eterogami radiati. - Le foglie sono compatte, piatte con forme lanceolato-ellittiche. - I fiori sono gialli.  
Vieraea
Webb ex Sch.Bip., 1844.
Una specie:
Vieraea laevigata (Willd.) Webb, 1844
Isole Canarie Le foglie sono semplici, piatte con forme ellittiche. - Le cellule dell'epidermide della corolla dei fori del disco sono prive di cristalli. - Le pareti delle cellule sono inoltre diritte.

Note

(1) In precedenti trattazioni le specie del genere Pseudoconyza sono descritte all'interno del genere Blumea appartenente al "Gruppo basale" della sottotribù Inulinae. Altre pubblicazioni meno recenti inseriscono Pseudoconyza nella sottotribù Plucheinae.[9]

(2) I generi Freya V.M.Badillo (una specie) e Monactinocephalus Klatt (una specie) potrebbero appartenere a questa sottoribù.

Chiave per i generi

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Per comprendere meglio ed individuare i vari generi della sottotribù, l'elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un gruppo dall'altro)[19]

  • 1A: il ricettacolo è provvisto di pagliette a protezione della base dei fiori;
  • 2A: le brattee dell'involucro sono concrescenti e formano una specie di tazza a forma di spirale; il ricettacolo è fortemente concavo;
genere Anvillea.
  • 2B: le brattee dell'involucro non formano una tazza; il ricettacolo è piatto o convesso;
  • 3A: le pagliette del ricettacolo sono villose; gli acheni sono pubescenti per peli disposti a spirale;
genere Lifago.
  • 3B: le pagliette del ricettacolo non sono villose; gli acheni sono glabri o sparsamente pubescenti;
  • 4A: le foglie sono più lunghe di 50 cm, sono picciolate e con la lamina a contorno cordato;
genere Telekia.
  • 4B: le foglie sono più piccole, non sono distintamente picciolate e la lamina non è cordata;
  • 5A: le brattee più interne dell'involucro sono connate ai fiori più esterni; il pappo è formato da setole molto appiattite, oppure è assente;
genere Rhanterium.
  • 5B: le brattee dell'involucro non sono connate ai fiori;
  • 6A: il reticolo di venature delle foglie è sporgente; il pappo è formato da setole piatte;
genere Rhanteriopsis.
  • 6B: le foglie sono sprovviste di venature sporgenti; il pappo è formato da scaglie oppure è assente;
  • 7A: i capolini sono omogami o a forma minutamente radiata; gli acheni hanno una forma ellittica;
genere Chrysophthalmum (sinonimo di Notopappus sottotribù Machaerantherinae).
  • 7B: i capolini sono provvisti di fiori del raggio ben sviluppati; gli acheni sono più o meno a sezione triangolare;
  • 8A: gli acheni possiedono delle cavità secretorie incamerate lungo i margini;
genere Asteriscus.
  • 8B: gli acheni sono privi di cavità secretorie lungo i margini;
  • 9A: l'habitus delle piante è arbustivo; le foglie sono aghiformi e piuttosto dentate;
genere Asteriscus (ex genere Ighermia).
  • 9B: l'habitus delle piante è erbaceo; la lamina delle foglie è piatta (e non sono simili ad aghi);
genere Pallenis: i capolini sono sottesi da una riga di brattee fogliacee.
genere Buphthalmum: i capolini alla base sono privi di una riga di brattee.
  • 1B: il ricettacolo è privo di pagliette;
  • 10A: il pappo è formato da setole, oppure da setole capillari e piccole scaglie;
  • 11A: il pappo è formato solamente da setole;
  • 12A: le setole del pappo sono di lunghezze diverse e disposte su più righe;
genere Iphiona (parte delle specie): la forma delle foglie è trifida, pennatifida, aghiformi o cilindrico-affusolata; l'epidermide della corolla dei fiori del disco è ricoperta da lunghi cristalli a forma di ago; le pareti cellulari sono sinuose.
genere Vieraea: a forma delle foglie è semplice, piatta e ellittica; l'epidermide della corolla dei fiori del disco è priva di cristalli; le pareti cellulari sono diritte.
  • 12B: le setole del pappo sono di lunghezze più o meno uguali e disposte su una o alcune righe;
  • 13A: le foglie hanno una consistenza carnosa, con forme semicircolari e qualche volta tridentate all'apice; gli acheni sono provvisti di 5 condotti secretori;
genere Limbarda.
  • 13B: le foglie non sono né carnose né tridentate;
  • 14A: i capolini sono provvisti di fiori femminili filiformi;
genere Blumea (s.str.).
  • 14B: i capolini sono provvisti solamente di fiori ermafroditi fertili, oppure con fiori femminili radiati;
genere Dittrichia: gli acheni hanno una forma contratta; le setole basali del pappo sono connate all'interno di una tazza spiralata.
genere Duhaldea: gli acheni non hanno una forma contratta; le setole basali del pappo non sono connate all'interno di una tazza.
  • 15B: il tessuto dell'endotecio delle antere è radiale;
  • 16A: i capolini sono piccoli con pochi fiori; il pappo è formato da poche setole;
  • 17A: le foglie sono circolari-affusolate quasi fossero carnose;
genere Schizogyne.
  • 17B: le foglie hanno una lamina piatta e non sono carnose;
genere Varthemia (sinonimo di Pentanema): i capolini sono omogami con fiori ermafroditi e fertili; le piante hanno un portamento eretto con rami divaricati; le foglie hanno la lamina da lanceolata a strettamente oblunga.
genere Pentanema: i capolini sono generalmente eterogami con all'esterno fiori femminili da radiati a quasi tubolari; se tutti i fiori sono ermafroditi, allora le piante hanno un portamento compatto con foglie ellittiche.
  • 16B: i capolini sono grandi con molti fiori; il pappo è formato da molte setole;
genere Inula.
  • 11B: il pappo è formato da setole e piccole scaglie;
  • 18A: le cellule dell'epidermide dei fiori del disco contengono cristalli a forma di aghi allungati;
genere Iphiona (parte delle specie): le pareti cellulari delle corolle sono sinuose.
genere Perralderia: le pareti cellulari delle corolle sono diritte.
  • 18B: le cellule dell'epidermide dei fiori del disco sono prive di cristalli a forma di ago;
  • 19A: i rami degli arbusti sono disposti in modo dicotomico;
genere Allagopappus.
  • 19B: le piante hanno un habitus erbaceo o arbustivo con rami disposti in modo normale;
  • 20A: il tessuto dell'endotecio delle antere è radiale;
genere Pulicaria.
  • 20B: il tessuto dell'endotecio delle antere è polarizzato;
genere Jasonia: i capolini sono radiati; le brattee interne dell'involucro non sono scariose e non sono cigliate all'apice.
genere Chiliadenus: i capolini sono discoidi; le brattee interne dell'involucro sono scariose e cigliate all'apice.
  • 10B: il pappo è assente;
genere Pentanema (ex. genere Amblyocarpum): i capolini sono provvisti di piccoli fiori del raggio; gli acheni non sono contratti in un becco.
genere Carpesium: i capolini sono provvisti di fiori femminili tubolari; gli acheni sono contratti in un becco.

Generi della flora spontanea italiana

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Nella flora spontanea italiana sono presenti i seguenti generi di questo gruppo:[20]

Asteriscus (una specie)

Buphthalmum (3 specie)

Carpesium (2 specie)

Dittrichia (2 specie)

Inula (una specie)

Pallenis (2 specie)

Pentanema (11 specie)

Pulicaria (5 specie)

Limbarda (una specie)

Telekia (una specie)

Alcune specie

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  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the orders and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016-05, pp. 1–20, DOI:10.1111/boj.12385. URL consultato il 6 aprile 2025.
  2. ^ Susanna et al. 2020
  3. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 29 dicembre 2012.
  4. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 537.
  5. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 20 dicembre 2024.
  6. ^ a b Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  8. ^ a b c d Judd 2007, pag.517
  9. ^ a b c d Funk & Susanna 2009, p. 667.
  10. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, p. 374.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ Judd 2007, pag. 520.
  13. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  14. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  15. ^ Mandel et al. 2019
  16. ^ Zhang et al. 2021
  17. ^ a b Larruscain et al 2018
  18. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 25 gennaio 2025.
  19. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 375.
  20. ^ Pignatti 2018, vol.3

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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