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Lince canadese[1]
Stato di conservazione
Rischio minimo[2]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineCarnivora
SottordineFeliformia
FamigliaFelidae
SottofamigliaFelinae
GenereLynx
SpecieL. canadensis
Nomenclatura binomiale
Lynx canadensis
Kerr, 1792
Sinonimi

Lynx borealis[3]
Felis canadensis

Areale

La lince canadese (Lynx canadensis Kerr, 1792)[4] è un mammifero nordamericano appartenente alla famiglia dei Felidi. Con le sue sottospecie riconosciute, popola il Canada e l'Alaska, nonché alcune parti degli Stati Uniti settentrionali, spingendosi lungo le Montagne Rocciose fino al Colorado, dove è stata rientrodotta negli anni '90.

Con la sua folta pelliccia bruno-argentea, la faccia incorniciata dalla barba e i ciuffi auricolari, la lince canadese somiglia molto alle altre specie del genere Lynx. È leggermente più grande della lince rossa, con la quale condivide parte dell'areale, e più del doppio del gatto domestico.

Tassonomia

La lince canadese è una delle quattro specie del genere Lynx e viene classificata all'interno della famiglia dei Felidi. Venne descritta per la prima volta dallo scrittore scientifico Robert Kerr come Felis lynx canadensis nella sua opera The Animal Kingdom (1792)[5]. La tassonomia delle linci è rimasta per lungo tempo oggetto di discussione; fino a poco tempo fa non era chiaro nemmeno se Lynx doveva essere considerato un genere indipendente o un sottogenere di Felis[6][7]. Alcuni autori mettevano in dubbio addirittura la validità della lince canadese come specie a sé[8]. Per esempio, in un articolo pubblicato su Mammalian Species nel 1987, Renn Tumlison considerava la lince canadese una sottospecie della lince eurasiatica (L. lynx)[9]. Tuttavia, altri autori, come lo zoologo W. Christopher Wozencraft, che revisionò la classificazione dei Carnivori nel 1989 e nel 1993, considerava le due forme come specie distinte[6].

Secondo uno studio del 2006 basato sulle analisi genetiche, l'antenato di cinque delle linee evolutive dei Felidi - Lynx, Leopardus, Puma, Felis e Prionailurus - giunse in Nordamerica dopo aver attraversato lo stretto di Bering 8,5-8 milioni di anni fa. Lynx si separò dalle linee evolutive di Puma, Felis e Prionailurus circa 3,24 milioni di anni fa[10]. Si ritiene che l'antenata delle quattro specie attuali di Lynx sia la lince di Issoire (L. issiodorensis), che probabilmente si evolvette in Africa 4 milioni di anni fa per poi diffondersi in Europa e Asia settentrionale, che si estinse circa 1 milione di anni fa[11][12]. Uno studio del 1987 aveva suggerito che le popolazioni di lince eurasiatica che raggiunsero il Nordamerica 20.000 anni fa, si spostarono in un primo momento verso la metà meridionale del continente, in quanto quella settentrionale era ancora ricoperta dai ghiacci. Con il tempo le popolazioni meridionali si evolvettero fino a divenire la moderna lince rossa (L. rufus). In seguito, quando la lince eurasiatica invase il continente una seconda volta, le popolazioni che si erano insediate nella parte settentrionale del continente, ora libere dai ghiacci, si evokvettero nella lince canadese[13]. In base allo studio del 2006, le relazioni filogenetiche della lince canadese sono le seguenti[10][14]:


Leopardus

Lynx

Lince rossa (L. rufus)

Lince canadese (L. canadensis)

Lince iberica (L. pardinus)

Lince eurasiatica (L. lynx)

Puma

Ghepardo (Acinonyx jubatus)

Puma (Puma concolor)

Yaguarondi (Herpailurus yagouaroundi)

Felis

Gatto di Pallas (Otocolobus manul)

Prionailurus

Prima del 2017, gli studiosi riconoscevano tre sottospecie diverse di lince canadese[1]:

  • L. c. canadensis Kerr, 1792;
  • L. c. mollipilosus Stone, 1900, la lince dell'Alaska, considerata sinonimo di L. c. canadensis da Tumlison;
  • L. c. subsolanus Bangs, 1897, la lince di Terranova.

Attualmente, la Cat Classification Taskforce del Cat Specialist Group non ritiene valida nessuna di queste sottospecie; pertanto, la lince canadese è da considerarsi una specie monotipica[4].

Descrizione

 
Il cranio.
 
Disegno comparativo delle teste della lince rossa (in alto) e canadese (in basso) (1906).
 
Fotografia di un uomo alto un metro e ottanta con una lince canadese.

La lince canadese è un felide di medie dimensioni, simile sotto molti aspetti alla lince rossa. Ha una lunghezza testa-corpo di 80-100 cm, misura 48-56 cm di altezza al garrese e pesa 5-18 kg. Le sue dimensioni, all'incirca la metà di quelle della lince eurasiatica, non variano significativamente da una parte all'altra dell'areale, e sono state probabilmente selezionate dall'ambiente per consentire all'aniamale di sopravvivere mangiando prede più piccole[15]. La specie mostra un evidente dimorfismo sessuale, con i maschi più grandi e più pesanti delle femmine[11][16]. Come la lince rossa, la lince canadese ha arti anteriori più corti di quelli posteriori, pertanto il dorso sempra essere inclinato in avanti. La coda estremamente corta, tipica delle linci, misura 5-15 cm[11][16].

La pelliccia è generalmente bruno-giallastra (anche se sul dorso può essere talvolta grigia)[11]; particolarmente folta e lunga, isola l'animale dal gelo dell'ambiente in cui vive[17]. Sebbene non siano mai stati descritti esemplari melanici o albini, in Alaska sono state segnalate linci «azzurre»[18]. I ciuffi auricolari neri lunghi 4 cm, caratteristica comune a tutte le linci, spuntano dalla punta delle orecchie, che presentano una banda di pelo nero lungo il bordo superiore[16][19]. In inverno i peli che ricoprono la parte inferiore delle guance crescono così tanto da far sembrare che l'animale presenti una sorta di barba che ricopre la gola. Sull'addome, dove la pelliccia è bianca (talvolta con una sfumatura beige) possono essere presenti alcune macchie scure; qui si trovano quattro capezzoli[11][16]. In estate la pelliccia è corta e di colore variabile dal bruno-rossastro al grigiastro, ma d'inverno essa diviene notevolmente più lunga e assume una colorazione più virante al grigio, con un misto di peli bruno-grigiastri e beige[6][20]; nel manto estivo le macchie diventano più evidenti[21]. La coda è marcata da anelli neri e, diversamente da quella della lince rossa, ha la punta interamente nera[11][16]. Le piante dei piedi, ricoperte di pelo lungo e spesso, possono sopportare quasi il doppio del peso di quelle della lince rossa[22].

La lince canadese ha 28 denti[23], come le altre linci ma diversamente da tutti gli altri felidi[8], con quattro lunghi canini adatti per perforare e trattenere. La lince è in grado di percepire dove i suoi canini stanno mordendo la preda, in quanto essi sono fortemente innervati. È anche dotata di quattro denti carnassiali che tagliano la carne in piccoli pezzi. Affinché essa possa utilizzare i suoi carnassiali, deve masticare la carne tenendo la testa di lato. Tra i quattro canini e gli altri denti vi sono ampi spazi, e i secondi premolari superiori sono assenti, facendo sì che i canini affondino il più possibile nella preda[24]. Gli artigli sono brevi e completamente retrattili. Le piante dei piedi, grazie alle articolazioni del metatarso che consentono un'ampia divaricazione delle dita[19], possono raggiungere i 10 cm di larghezza e consentire all'animale di muoversi velocemente e con facilità sulla neve[8][17]. Le impronte sono più facilmente distinguibili sulla neve compatta che sul fango, ma i segni lasciati dalle dita non sono chiaramente visibili nella neve profonda[25].

La lince canadese si differenzia dalla lince rossa per il fatto di avere ciuffi auricolari più lunghi, un mantello più grigio e meno rosso, macchie meno distinte sul mantello, una coda leggermente più corta completamente nera all'estremità piuttosto che sul solo lato superiore e piante dei piedi più larghe[8][26]. La lince rossa è generalmente più piccola di quella canadese, ma le due specie sono facilmente confondibili nelle regioni in cui coesistono, specialmente per il fatto che le linci rossi più grandi compaiono proprio nelle aree di simpatria[19]. Pur non essendo un loro parente, il caracal somiglia alle linci in quanto è anch'esso dotato di ciuffi simili sulle orecchie[27].

Biologia

 
Lince canadese accovacciata.

La lince canadese tende ad avere abitudini notturne, come la lepre scarpa da neve, sua preda principale, ma può essere attiva anche durante il giorno[11]. Per procurarsi le prede necessarie, la lince può percorrere anche 8-9 km al giorno[28][29], spostandosi ad una velocità di 0,75-1,46 km all'ora[30]. Le linci sono buone nuotatrici[16]: in un caso documentato, un esemplare nuotò per tre chilometri attraverso il fiume Yukon[31]. Sono anche delle eccellenti arrampicatrici e scampano ai predatori rifugiandosi sugli alberi; nonostante questo, cacciano unicamente a terra[19]. Le linci canadesi sono prevalentemente solitarie; le interazioni sociali sono ridotte al minimo, se si eccettua le madri con i piccoli e le associazioni temporanee che si creano tra maschi e femmine durante la stagione riproduttiva[22][32].

Nel 2018 gli studiosi hanno scoperto che nel Maine la martora di Pennant può occasionalmente dare la caccia alle linci canadesi: negli scontri che ne risultano, le prime hanno quasi sempre la meglio, grazie alla loro natura più aggressiva; al contrario, le martore di Pennant possono finire talvolta sul menu della lince rossa, nelle località dove gli areali delle due specie si sovrappongono[33].

Comportamento sociale e spaziale

Le linci canadesi occupano home range di dimensioni estremamente variabili a seconda del metodo di misura che viene utilizzato. I due metodi più comuni utilizzati per stimarne le dimensioni sono l'esame delle tracce lasciate sulla neve (snow-tracking) e la radio-telemetria. La tecnica dello snow-tracking tende generalmente a dare valori più bassi: con gli studi effettuati utilizzando questa pratica sono stati stimati home range di 11,1-49,5 km², contro gli 8-783 km² stimati dagli studi svolti con la radio-telemetria[6]. Come altri felidi, le linci canadesi marcano i loro territori spruzzando urina e depositando feci sulla neve, su monconi di albero o su altri siti ben evidenti all'interno e nei dintorni delle proprie aree vitali[11].

I maschi tendono ad occupare territori più estesi delle femmine: per esempio, nel corso di uno studio di radio-telemetria effettuato in Minnesota nel 1980, i territori dei primi sono risultati essere di 145-243 km², al contrario dei 51-122 km² di quelli delle seconde. Tale studio venne effettuato in concomitanza dell'immigrazione di linci in Minnesota, un territorio dove le lepri vivono in piccolo numero[34]. In un altro studio radio-telemetrico effettuato in Montana nel 1985, i valori medi riscontrati erano di 122 km² per i maschi e di 43,1 km² per le femmine[35]. In uno studio svolto nella parte meridionale dei Territori del Nord-Ovest, gli studiosi hanno scoperto che i territori di individui di sesso opposto si sovrappongono ampiamente, mentre quelli di individui dello stesso sesso difficilmente coincidono. Questo lascia ipotizzare che i vari individui tendono ad evitarsi tra loro e quindi a difendere passivamente i propri territori[36].

La forma e le dimensioni dell'home range sono determinate da fattori quali la disponibilità di prede (specialmente delle lepri scarpa da neve), la densità delle linci e la topografia[6]. Alcuni studiosi hanno provato a correlare la quantità delle lepri scarpa da neve in una determinata area con le dimensioni degli home range delle linci ivi presenti. Uno studio del 1985 ha dimostrato che le dimensioni medie degli home range triplicavano - da 13,2 a 39,2 km² - quando la densità delle lepri diminuiva da 14,7 a 1 per ettaro[37]. Tuttavia, altri studi hanno indicato che le linci mettono in atto comportamenti diversi in condizioni di scarsità di prede: alcuni esemplari non mostrano alcun cambiamento per quanto riguarda il loro territorio, mentre altri possono rispondere cacciando in aree più piccole e occupando, di conseguenza, home range più ridotti[6]. Generalmente le linci canadesi non abbandonano mai il proprio territorio, anche se le minore disponibilità di prede può essere un fattore abbastanza importante da spingere le linci a disperdersi o ad espandere i loro territori[36][38].

Alimentazione

Esclusivamente carnivora, la lince canadese dipende fortemente dalla presenza delle lepri scarpa da neve per il cibo. Esse costituiscono il 35-97% della sua dieta, ma la percentuale di lepri consumate varia a seconda della loro quantità e della stagione[19]. Le popolazioni di lepre scarpa da neve che vivono in Alaska e nel Canada centrale esibiscono infatti una ciclicità di 8-11 anni, con cali così drastici da portarli a volte da 2300 ad appena 12 lepri per km²[39]. Durante questi periodi, la lince si rivolge ad altre prede - quali anatre, tetraoni, talpe, pernici bianche, scoiattoli rossi, arvicole e giovani ungulati (bighorn bianchi, cervi muli e caribù) -, mantenendo comunque le lepri come preda principale. La lince canadese tende ad essere meno selettiva in estate e autunno, quando dà la caccia anche ad altri piccoli mammiferi; le lepri scarpa da neve restano in ogni caso la preda principale. Una lince canadese uccide una lepre ogni uno o due giorni, e assume pertanto 600-1200 g di cibo al giorno[11][19].

Uno studio riguardante le popolazioni di coyote e linci canadesi nel sud-ovest del Territorio dello Yukon ha dimostrato che durante quelle fasi cicliche in cui le lepri scarpa da neve sono più abbondanti entrambi i predatori uccidono molte più lepri di quante fossero necessarie per la loro sussistenza: le linci hanno bisogno di uccidere 0,4-0,5 lepri al giorno per ricavare le energie necessarie, ma nel corso dello studio suddetto il tasso di uccisioni era salito a 1,2 lepri al giorno. I coyote, con un tasso di successo degli attacchi del 36,9%, si sono rivelati dei predatori di maggior successo rispetto alle linci (sebbene questo possa essere stato dovuto al maggior numero di coyote adulti all'interno della popolazione studiata), che avevano registrato un tasso di successo del 28,7%. Le linci mettono da parte raramente le prede uccise, a differenza dei coyote, e questo potrebbe aver portato al consumo incompleto di alcune uccisioni. Durante il calo ciclico del numero delle lepri scarpa da neve, entrambi i predatori dedicavano alla caccia lo stesso periodo di tempo di quando le lepri erano numerose, ma le linci ne uccidevano un numero maggiore rispetto a prima. Inoltre, queste ultime integravano la loro dieta con gli scoiattoli rossi[30].

La lince canadese caccia intorno al crepuscolo o di notte, periodo in cui le lepri scarpa da neve tendono ad essere più attive[19]. Per localizzare la preda fa affidamento sulla vista e sull'udito[16]. In genere segue percorsi frequentemente utilizzati dalle lepri o si apposta in siti strategici, per esempio lungo sentieri o in prossimità di aree aperte di aggregazione delle prede. Le lepri sono uccise con un morso al cranio, alla nuca o alla gola, mentre i giovani ungulati vengono solitamente soffocati con un morso alla gola. La lince può consumare la sua preda immediatamente o metterala da parte ricoprendola con neve e foglie per poi mangiarla nel giro di pochi giorni[11][19]. Occasionalmente le linci possono anche cacciare insieme; in tal caso il tasso di successo dei loro attacchi cresce notevolmente, raggiungendo il 55% - un bel salto di qualità rispetto a quando un solo esemplare caccia da solo (14%)[22]. Non disdegnano anche carcasse, in particolare di ungulati uccisi dal freddo o da incidenti stradali[19].

Riproduzione

 
I cuccioli di lince canadese nascono con gli occhi azzurri.

La stagione riproduttiva della lince canadese dura un mese soltanto, in un periodo compreso tra marzo e maggio, a seconda del clima locale. Durante questo lasso di tempo le femmine vanno in estro una sola volta, per un periodo che dura da tre a cinque giorni[11]. La femmina attrae un potenziale compagno rilasciando un po' di urina nel punto in cui il maschio è solito marcare il suo territorio ed emettendo richiami continui. L'accoppiamento può avvenire sei volte in un'ora. La femmina si accoppia con un solo maschio per stagione, ma il maschio può accoppiarsi con più femmine.

La gestazione dura circa 64 giorni e le nascite si collocano pertanto tra maggio e inizio luglio. Prima del parto, la femmina prepara un riparo per la cucciolata, generalmente tra la fitta boscaglia, in boschetti o tra i detriti legnosi. Le tane sono generalmente situate su un terreno in media pendenza e sono rivolte verso sud o sud-ovest[40].

La cucciolata comprende da uno a quattro piccoli, e tende ad essere più numerosa quando le prede sono abbondanti[41]. Questo suggerisce un maggior livello di flessibilità riproduttiva rispetto ad altri felini, e le femmine spesso non si riproducono affatto quando le prede sono scarse. Tuttavia, quando i cuccioli nascono in annate di magra, la mortalità infantile può raggiungere il 95%.

Alla nascita i cuccioli di lince canadese pesano 175-235 g, e inizialmente presentano una pelliccia di colore grigiastro-beige con macchie nere. Ciechi e del tutto inermi per i primi quattordici giorni di vita, sono svezzati all'età di dodici settimane[11]. Quando aprono gli occhi, questi sono di colore azzurro brillante, ma con l'età assumono una colorazione bruno-nocciola. La femmina porta il cibo ai piccoli e consente loro di giocarci prima di mangiarlo, in modo che possano apprende le abilità predatorie.

I piccoli lasciano la tana dopo circa cinque settimane e iniziano a cacciare tra i sette e i nove mesi di età. Lasciano la madre a circa dieci mesi, non appena inizia la successiva stagione riproduttiva, ma raggiungono le dimensioni degli adulti solo verso i due anni. Le femmine raggiungono la maturità sessuale a dieci mesi, anche se spesso rimandano la riproduzione di un altro anno, mentre i maschi raggiungono la maturità a due o tre anni. La lince canadese può vivere fino a quattordici anni in cattività, ma in natura la durata della vita è probabilmente molto più breve[11].

Distribuzione e habitat

 
Le zampe anteriori della lince canadese sono più corte di quelle posteriori.
 
Primo piano della faccia.

La lince canadese è diffusa nelle foreste boreali e miste di Canada e Alaska. È assente, tuttavia, dalle regioni relativamente prive di alberi delle Grandi Pianure e delle sponde settentrionali del continente, dove non vi sono le lepri scarpa da neve. A causa delle attività antropiche, la lince canadese è ormai scomparsa da molto tempo dall'isola del Principe Edoardo e dalla Nuova Scozia[42], anche se è ancora presente in due località dell'altopiano del Capo Bretone.

Inoltre, esistono popolazioni numerose di lince in Montana, Idaho, Washington e Oregon, oltre ad una popolazione stanziale presente nel parco nazionale di Yellowstone e nella foresta nazionale di Medicine Bow (Wyoming), situata anch'essa all'interno del Greater Yellowstone Ecosystem[43]. La specie è presente anche, seppur in numero limitato, in Utah, Minnesota e Nuova Inghilterra. Negli Stati Uniti continentali essa è considerata in via di estinzione.

Nel 1903 una lince canadese venne abbattuta nei pressi di Newton Abbot, nel Regno Unito, dopo aver attaccato due cani. La carcassa venne conservata presso il Bristol City Museum and Art Gallery, dove venne analizzata e correttamente identificata dagli scienziati solamente un secolo dopo. Secondo gli studiosi si trattava probabilmente di un esemplare vissuto in cattività per un certo periodo di tempo, forse come animale da compagnia esotico o come membro di un serraglio ambulante, che potrebbe essere sopravvissuto per un buon lasso di tempo anche dopo la fuga. È considerato «il primo esempio registrato di felino esotico a piede libero nel Regno Unito»[44].

A partire dal 1999, la Colorado Division of Wildlife dette inizio a un programma di reintroduzione di 96 linci selvatiche in Colorado. Già in un primo periodo sembrava che questi animali si fossero adattati con successo, ma i biologi affermarono che bisognava aspettare almeno un decennio per valutare il successo del programma. Tuttavia, nel 2003 furono rinvenuti all'interno delle tane 16 cuccioli e l'anno successivo ne furono trovati altri 39, confermando che la popolazione era in grado di riprodursi autonomamente[45].

Nel 2007 alcune di queste linci sono state abbattute a fucilate da sconosciuti. In alcuni casi è stato ritrovato il solo radiocollare, il che lascia presupporre che gli esemplari in questione siano stati uccisi dai bracconieri per la loro pelliccia; in altri casi, invece, gli animali sono stati uccisi ma il loro corpo è stato lasciato intatto[46].

Nel 2010, dopo 11 anni di preparativi, la lince è stata finalmente reintrodotta in Colorado, dove era scomparsa dagli anni '70. Introdotta inizialmente sui monti San Juan, nel sud-ovest dello stato, si è successivamente stabilita con popolazioni autosufficienti in tutto il settore centro-meridionale delle Colorado Rockies, spingendosi a nord fino alla Contea di Summit. In Colorado lo scoiattolo rosso costituisce un'importante fonte di cibo secondarie quando le lepri scarpa da neve sono scarse[47][48][49]. Esemplari isolati si sono in seguito allontanati dal nucleo centrale delle reintroduzioni, nelle Montagne Rocciose meridionali, e sono stati osservati anche a centinaia di chilometri di distanza, nell'Iowa, nell'Idaho settentrionale e nel Nevada orientale. Per il buon successo del programma di reintroduzione è risultato utile far riposare e nutrire bene gli animali prima di rilasciarli quando le condizioni erano ottimali, durante il disgelo primaverile[50].

Cycle of abundance

Nel Canada settentrionale, l'entità delle popolazioni di lince può essere stimata in base ai dati riguardanti le catture effettuate ogni anno da parte dei cacciatori di pellicce, conservati negli archivi della Compagnia della Baia di Hudson e del governo canadese a partire dagli anni '30 del XVIII secolo[51]. Il numero di esemplari è caratterizzato da un susseguirsi ciclico di cali e aumenti ben marcati, con picchi positivi che si verificano ad un livello generalmente dieci volte più alto di quelli with the peaks occurring at a level typically ten times higher than the troughs and following about five years after them; the cycle then reverses. The exceptionally long data set from historical records of fur purchases from trappers is a common case study, appearing in many secondary school and university textbooks worldwide.[52][53]

This lynx is a specialist predator, eating snowshoe hare almost exclusively when they are available. The population variation of the lynx and the hare is an example of a predator-prey cycle. Environmental factors such as weather and forest plant growth that may affect this population variation have been studied.

Nel nord del Canada, l'abbondanza di lince può essere stimata dai dati conservati del numero catturato ogni anno per la loro pelliccia. Gli archivi sono stati conservati dalla Hudson's Bay Company e dal governo canadese fin dal 1730. Un ciclo della sua abbondanza è caratterizzato da enormi aumenti e cadute, con i picchi che si verificano ad un livello tipicamente dieci volte più alto degli avvallamenti e che seguono circa cinque anni dopo di loro; il ciclo poi si inverte. Il set di dati eccezionalmente lungo da record storici di acquisti di pellicce da trapper è un caso di studio comune, che appare in molti libri di testo di scuola secondaria e universitaria in tutto il mondo.

Questa lince è una predatrice specializzata, mangia le racchette da neve quasi esclusivamente quando sono disponibili. La variazione della popolazione della lince e della lepre è un esempio di un ciclo predatore-preda. Sono stati studiati fattori ambientali come la crescita delle piante meteorologiche e forestali che possono influenzare questa variazione della popolazione.

Conservazione

La lince canadese è diffusa e generalmente comune nella maggior parte del Canada (dove occupa ancora il 95% circa del suo areale storico) e in Alaska. Ha perso parti di areale nel sud dell'Alberta, nel Saskatchewan e nel Manitoba ed è poco comune o rara nel Canada orientale, dove due province (Nuovo Brunswick e Nuova Scozia) la classificano come «In Pericolo». È estinta sull'Isola del Principe Edoardo e nella Nuova Scozia continentale; si trova invece ancora sull'Isola del Capo Bretone. La perdita di areali è molto più estesa negli Stati Uniti contigui, dove in passato compariva in 24 stati mentre ora è limitata a una serie di popolazioni piccole e isolate, collettivamente considerate «Minacciate»[54][55]. La principale minaccia per la lince canadese è la perdita, la frammentazione e il degrado degli habitat a causa di pratiche forestali eccessivamente distruttive o di deforestazione. Negli Stati Uniti, le principali minacce sono pressione sugli habitat, bracconaggio e incidenti stradali. L'apertura degli habitat favorisce anche il movimento verso nord di coyote e linci rosse, che potrebbero rappresentare un fattore aggiuntivo nel calo demografico delle linci, per esempio negli USA nord-orientali e in Canada orientale. Nella maggior parte dell'areale dell'Alaska e del Canada, invece, gli habitat sono di qualità elevata e intatti, protetti o relativamente ben gestiti. Ogni anno, almeno 11.000 linci sono cacciate o catturate legalmente, per la maggior parte in Canada e Alaska. Le popolazioni di lince canadese sono vulnerabili alla pressione venatoria nei periodi di penuria di lepri, ma oggi la caccia legale tiene generalmente conto di questo fattore e vi sono scarse prove di impatti demografici a lungo termine. Il riscaldamento globale sta giaà riducendo la qualità degli habitat per le linci lungo la periferia sud dell'areale e può avere gravi effetti a lungo termine sulla foresta boreale[56]. Un'ulteriore minaccia è costituita anche dall'ibridazione con la lince rossa, fenomeno già riscontrato alla periferia meridionale dell'attuale areale della specie (Maine, Minnesota e New Brunswick)[57][58] che potrebbe ostacolarne la ripresa in questa regione.

Il 12 gennaio 2018 lo US Fish and Wildlife Service, l'Agenzia statunitense per la fauna selvatica, ha dichiarato la lince canadese fuori pericolo. Si tratta del primo passo di un processo che vedrà poi la proposta formale di rimuovere dalla lista federale delle specie a rischio estinzione questa specie, che è sotto protezione dal 2000 in 48 Stati (ma non in Alaska e in territorio canadese)[59].

Note

  1. ^ a b (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, BlackPanther2013/Sandbox/felini, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  2. ^ (EN) Vashon, J. (2016), BlackPanther2013/Sandbox/felini, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  3. ^ Polarluchs (Lynx canadensis), su Naturwissenschaften, zeno.org. URL consultato il 6 maggio 2013.
  4. ^ a b A. C. Kitchener, C. Breitenmoser-Würsten, E. Eizirik, A. Gentry, L. Werdelin, A. Wilting, N. Yamaguchi, A. V. Abramov, P. Christiansen, C. Driscoll, J. W. Duckworth, W. Johnson, S.-J. Luo, E. Meijaard, P. O'Donoghue, J. Sanderson, K. Seymour, M. Bruford, C. Groves, M. Hoffmann, K. Nowell, Z. Timmons e S. Tobe, A revised taxonomy of the Felidae: The final report of the Cat Classification Task Force of the IUCN Cat Specialist Group, in Cat News, Special Issue 11, 2017.
  5. ^ R. Kerr, The Animal Kingdom, Londra, UK, A. Strahan & T. Cadell, 1792, p. 157.
  6. ^ a b c d e f G. M. Koehler e K. B. Aubry, Lynx, in W. J. Zielinski & T. E. Kucerala (a cura di), The Scientific Basis for Conserving Forest Carnivores: American Marten, Fisher, Lynx and Wolverine in the Western United States, Colorado, USA, DIANE Publishing, 1994, pp. 74-98, ISBN 978-0-7881-3628-3.
  7. ^ C. Meaney e G. P. Beauvais, Species assessment for Canada lynx (Lynx canadensis) in Wyoming (PDF), United States Department of the Interior, Bureau of Land Management.
  8. ^ a b c d E. M. Anderson e M. J. Lovallo, Bobcat and lynx, in G. A. Feldhamer, B. C. Thompson e J. A. Chapman (a cura di), Wild Mammals of North America: Biology, Management, and Conservation, 2ª ed., Baltimora, US, Johns Hopkins University Press, 2003, pp. 758-86, ISBN 978-0-8018-7416-1.
  9. ^ R. Tumlison, Felis lynx (PDF), in Mammalian Species, n. 269, 1987, pp. 1-8, DOI:10.2307/3503985, JSTOR 3503985 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2016).
  10. ^ a b W. E. Johnson, E. Eizirik, J. Pecon-Slattery, W. J. Murphy, A. Antunes, E. Teeling e S. J. O'Brien, The Late Miocene radiation of modern Felidae: A genetic assessment, in Science, vol. 311, n. 5757, 2006, pp. 73-77, Bibcode:2006Sci...311...73J, DOI:10.1126/science.1122277, PMID 16400146.
  11. ^ a b c d e f g h i j k l m M. e F. Sunquist, Wild Cats of the World, Chicago, USA, University of Chicago Press, 2002, pp. 153, 155-63, ISBN 978-0-226-77999-7.
  12. ^ B. Kurtén, The lynx from Etouaires, Lynx issiodorensis (Croizet & Jobert), Late Pliocene (PDF), in Annales Zoologici Fennici, vol. 15, n. 4, 1978, pp. 314–22, JSTOR 23733663.
  13. ^ N. W. S. Quinn e G. Parker, Wild Furbearer Management and Conservation in North America, a cura di M. Novak, J. Baker e M. Obbard, Toronto, Canada, Ontario Trappers Association, 1987, ISBN 978-0-7743-9365-2.
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