Lombardia
La Lombardia (IPA: [lombar'dia] Lumbardia IPA: [lumbar'dia] in lingua lombarda) è una regione amministrativa a statuto ordinario[3] dell'Italia nord-occidentale, istituita nel 1970. Con 9.739.990 abitanti[1] distribuiti in 12 province e 1547 comuni, si posiziona quarta in Italia per superficie[4] e seconda per densità[5]. È la regione più popolosa d'Italia ed anche quella col maggior numero di province e comuni. Ha il suo capoluogo nella città di Milano e confina a nord con la Svizzera (Canton Ticino e Canton Grigioni), a ovest col Piemonte, a est con il Veneto e il Trentino-Alto Adige e a sud con l'Emilia-Romagna.
Lombardia regione | |
---|---|
![]() sede del Governo della Regione | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Amministrazione | |
Capoluogo | ![]() |
Presidente | Roberto Maroni (Lega Nord) dal 18 marzo 2013 - (1º mandato) |
Data di istituzione | 1970 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 45°35′08″N 9°55′49″E |
Superficie | 23 860,62 km² |
Abitanti | 9 739 990[1] (30-9-2012) |
Densità | 408,2 ab./km² |
Province | 12 |
Comuni | 1544 |
Regioni confinanti | Emilia-Romagna, Cantone dei Grigioni (CH-GR), Piemonte, Canton Ticino (CH-TI), Trentino-Alto Adige, Veneto |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | IT-25 |
Codice ISTAT | 03 |
Nome abitanti | lombardi |
PIL | (nominale) €318.424 milioni[2] |
PIL procapite | (nominale) €32.500[2] |
Cartografia | |
![]() | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Generalità
Il toponimo deriva dal nome della popolazione dei Longobardi (Langbard in longobardo), quella popolazione di origine germanica che nel 568 invase l'Italia e fece di Pavia la capitale del suo regno (Regno d'Italia) di estensione, a suo tempo, ben più vasta di quella attuale della Lombardia (esclusa però l'attuale Provincia di Mantova).
Il simbolo ufficiale della Regione Lombardia, creato da Bob Noorda ed ispirato alla rosa camuna (bianca e verde), è la stilizzazione di un'incisione rupestre ritrovata sulle rocce della Valcamonica, lasciata dalla civiltà dei Camuni, che testimonia la storia millenaria e la cultura antica della regione. L'utilizzo e le caratteristiche del simbolo e del logo "Regione Lombardia" sono regolamentati da un'apposita legge regionale.[6] Il motto ufficiale della Lombardia è: "Da' aria nuova alle tue idee". Il patrono della regione è Sant'Ambrogio.
Geografia
La superficie della Lombardia si divide quasi equamente tra pianura (che rappresenta circa il 47% del territorio) e le zone montuose (che ne rappresentano il 41%). Il restante 12% della regione è collinare.[7]
Sotto l'aspetto morfologico la regione viene divisa in quattro parti: una strettamente alpina, una montuosa o collinare, una pianeggiante o poco mossa suddivisa in Alta e Bassa pianura ed infine la zona a sud del fiume Po. La regione è attraversata da decine di fiumi (tra cui il fiume più grande d'Italia) ed è bagnata da centinaia di laghi di origine naturale ed artificiale.
Raggiunge il punto più elevato con la Punta Perrucchetti (4.020 m), appartenente al massiccio del Bernina.
Orografia
In termini geografici, la Lombardia non si può considerare un territorio unitario, nel senso di territorio delimitato da precise conformazioni fisiche, sia per la varietà di paesaggi che l'attraversano senza racchiuderla, sia perché i confini amministrativi, molto spesso, sono il frutto di complesse vicende storiche. Tuttavia è possibile delineare a grandi linee il suo territorio amministrativo attraverso rilievi, laghi e fiumi. A delimitare la Lombardia a nord si può adoperare lo spartiacque alpino tra la Valtellina e le valli del Reno e dell'Inn anche se, a volte, il confine oltrepassa il versante valtellinese. A est sono il lago di Garda ed il fiume Mincio a separare la Lombardia da altre regioni italiane; così come a sud il Po (eccezion fatta per l'Oltrepò pavese e l'Oltrepò mantovano che si estendono più a sud), e a ovest il Lago Maggiore ed il Ticino (con l'eccezione della Lomellina che sconfina verso il Piemonte) possono servire da distinguere la Lombardia dalle altre regioni. Questi confini racchiudono un territorio di circa 23.861 km²[8], rendendola la quarta regione per estensione superficiale.
In un viaggio attraverso la regione, da nord verso sud, s'incontrano lungo il cammino per primi i rilievi delle Alpi, poco più a sud le Prealpi seguite da dolci colline che smussano il passaggio dalla montagna alla Pianura Padana. Proprio lungo la fascia prealpina si trovano alcuni dei più grandi laghi d'Italia (come il lago di Garda, il Lago Maggiore e il lago di Como), mentre numerosi fiumi (come il Po, l'Adda, l'Oglio, il Mincio e il Ticino) e torrenti solcano le montagne, formando strette e profonde valli, e attraversano la pianura rendendola rigogliosa di vegetazione. In una piccola area a sud dell'Oltrepò pavese nella zona della val Trebbia, si ergono colline e montagne dell'Appennino ligure, il fiume Trebbia per una piccola porzione segna il confine più meridionale della regione.
I nomi delle Alpi della Lombardia derivano tutti dalle popolazioni che, al tempo dei Romani, vivevano tra queste montagne. Le Alpi Lepontine prendono il nome dalla popolazione ligure dei Leponzi stanziata in questa zona e assoggettata da Augusto. Le Alpi Retiche dai Reti, popolazione di origine etrusca rifugiatasi nelle Alpi Centrali durante l'invasione celtica. Le Alpi Orobie dalla popolazione di origine ligure, o forse celtica, degli Orobi.
Le catene montuose rivestono il 40,5% del territorio regionale[9] e sono costituite dalle Alpi, dalle Prealpi e dagli Appennini. Appartengono alle Alpi lombarde una piccola porzione delle Alpi Lepontine e gran parte delle Alpi Retiche. Sul territorio montano della Lombardia spiccano quattro massicci orografici di rilievo: il Badile-Disgrazia, il Bernina, l'Ortles-Cevedale e l'Adamello. I primi tre sorgono sullo spartiacque tra i bacini del Reno e dell'Inn a nord e dell'Adda e dell'Oglio a sud e solo in parte si ergono sul territorio nazionale. L'Adamello, invece, sorge tra i bacini dell'Adda e dell'Adige e si trova completamente in territorio italiano. Le Alpi lombarde raggiungono la massima quota alla Punta Perrucchetti (4020 m), nel massiccio del Bernina[10]; altra vetta importante è il Monte Cevedale, del massiccio dell'Ortles-Cevedale, che arriva a 3764 m. Il massiccio dell'Ortles-Cevedale ospita il ghiacciaio dei Forni che ha un'estensione di circa 12 km² ed è il più grande ghiacciaio vallivo d'Italia. A sud della Valtellina si stagliano le Alpi Orobie delimitate a est dalla Valcamonica e ad ovest dal bacino del lago di Como.
Confinate ad ovest dal Lago Maggiore e a est dal Lago di Garda si trovano le Prealpi lombarde le cui vette superano di poco i 2500 m di quota. Le Prealpi sono in prevalenza costituite da sedimenti calcarei e sono più giovani delle Alpi. La loro origine sedimentaria ha permesso la formazione di solchi profondi nelle montagne, principalmente ad opera dei ghiacciai, che hanno portato alla formazione di strette e profonde valli solcate da fiumi e occupate in parte dei laghi prealpini, sbarrati verso la pianura da rilievi morenici. I rilievi morenici a sud delle prealpi, assieme alle prime sporgenze orografiche, formano quella fascia collinare (12,4% del territorio) che collega le prealpi alla pianura e che contiene numerosi laghi piccoli e poco profondi.
La pianura lombarda occupa ben il 47,1% della superficie totale della regione ed è parte della Pianura padana che si estende dal Piemonte alla Romagna dalle Alpi agli Appennini. La pianura lombarda può essere suddivisa geologicamente in due parti: l'alta e la bassa. L'alta pianura è caratterizzata da materiali grossolani, molto permeabili, di origine alluvionale e presenta grossi solchi originati dai fiumi che scendono dalle montagne. La bassa pianura invece è formata da materiale argilloso, poco permeabile e declina dolcemente verso il Po. Il passaggio dall'alta alla bassa pianura lombarda è segnalato dalla presenza di riaffioramenti naturali d'acqua detti risorgive o fontanili causato dell'incontro della falda freatica proveniente dall'alta pianura con i terreni impermeabile della bassa. Questa linea ha un andamento parallelo a quello prealpino e passa per le città di Magenta, Monza, Treviglio, Trenzano, Chiari e Goito.
Idrografia
I laghi
Guardando un'immagine ripresa dal satellite della Lombardia, ci si accorge che la regione è costellata da molti laghi di grandi e piccole dimensioni, i principali dei quali sono:
- Il lago di Garda (o Benaco), di origine glaciale, è il più grande d'Italia con una superficie di 370 km². È profondo 346 m e ha una lunghezza di 51,6 km. La grande quantità d'acqua del lago ha effetti significativi sul clima locale a tal punto che si coltivano l'ulivo, i limoni e i cedri, tipici del clima mediterraneo.[11]
- Il lago Maggiore (o Verbano) ha una superficie di 212 km², un'estensione di 50 km, una larghezza che va dai 2 ai 4,5 km ed una profondità massima è di 372 m.[12]
- Il lago di Como (o Lario) è caratterizzato da una forma a Y rovesciata, con la punta di Bellagio che segna la separazione in due rami. Completamente scavato nella cerchia prealpina, il lago si snoda per 46 km, ha una larghezza massima di 4,3 km e una superficie di 146 km². È il primo in Italia come sviluppo perimetrico (180 km) e il quinto in Europa come profondità (410 m).[13]
- Il lago d'Iseo (o Sebino) ha la forma di una S, con una superficie di 65,3 km² e una profondità massima di 251 m. Vi è situata l'isola lacustre più grande d'Europa: Monte Isola che si estende per 4,3 km².[14]
- Il lago di Lugano (o Ceresio) che entra in Lombardia a Porto Ceresio, Valsolda e Porlezza.[15]
- Il lago d'Idro (o Eridio), anch'esso di origine glaciale, situato nella Provincia di Brescia ai confini con il Trentino a 368 metri sul livello del mare è formato dalle acque del fiume Chiese che ne è anche l'emissario.[16]
- Il lago di Varese, è situato a un'altitudine di 238 metri sul livello del mare con una superficie di circa 15,00 km².
Fiume | Lunghezza (km) | Portata media alla foce (m³/s) | Bacino (km²) |
---|---|---|---|
Po | Template:Nts[Ref. 1][Ref. 2][Ref. 3] | Template:Nts | Template:Nts |
Adda | Template:Nts | Template:Nts | Template:Nts |
Oglio | Template:Nts | Template:Nts | Template:Nts |
Ticino | Template:Nts[Ref. 1][Ref. 4] | Template:Nts | Template:Nts |
Mincio | Template:Nts[Ref. 2] | Template:Nts | Template:Nts[Ref. 5] |
Chiese | Template:Nts[Ref. 6] | Template:Nts | Template:Nts |
Agogna | Template:Nts[Ref. 1] | Template:Nts | Template:Nts |
Olona | Template:Nts | Template:Nts | Template:Nts |
Lambro | Template:Nts | Template:Nts | Template:Nts |
Serio | Template:Nts | Template:Nts | Template:Nts |
Mella | Template:Nts | Template:Nts | Template:Nts |
Terdoppio | Template:Nts[Ref. 1] | Template:Nts | Template:Nts |
Brembo | Template:Nts | Template:Nts | Template:Nts |
Staffora | Template:Nts | Template:Nts | Template:Nts |
Seveso | Template:Nts | Template:Nts | Template:Nts |
Cherio | Template:Nts | Template:Nts | Template:Nts |
Note per la lettura della tabella. |
I fiumi
Per il territorio lombardo passano centinaia di fiumi e torrenti, il più rilevante dei quali è sicuramente il Po che con i suoi 652 km è il più lungo d'Italia. Per un lungo tratto costituisce il confine meridionale della regione e scorre interamente in Lombardia solo nelle provincia di Pavia e Mantova.
Gli altri principali fiumi provengono dal versante alpino della Pianura Padana e sono tutti affluenti del Po, infatti il territorio lombardo è quasi interamente compreso nel bacino idrografico del principale fiume italiano[17]. Data la scarsa estensione del territorio regionale a sud del Po la Lombardia è praticamnete priva di fiumi Appenninici: nell'Oltrepò pavese non si trovano corsi d'acqua significativi, mentre l'unica eccezione è costituita dal Secchia che nell'ultimo tratto del suo corso, prima di confluire nel Po, scorre nell'Oltrepò mantovano.
Oltre al Po, i fiumi principali sono:
- L'Adda (313 km) è il fiume più lungo che scorre interamente in Lombardia. Nasce in Val Alpisella e dopo aver attraversato l'intera Valtellina s'immette nel lago di Como, riuscendone dal ramo di Lecco per affluire nel Po nei pressi di Castelnuovo Bocca d'Adda (LO).
- L'Oglio (280 km), che dopo aver attraversato la Val Camonica s'immette nel lago d'Iseo, ne esce a Sarnico, passa per Palazzolo sull'Oglio e confluisce nel Po, tracciando il confine tra provincia di Brescia e quelle di Bergamo e Cremona.
- Il Ticino (248 km) che nasce in Svizzera, è imissario ed emissario del Lago Maggiore e divide per un tratto la Lombardia dal Piemonte prima di confluire poco a sud di Pavia con il Po, di cui è il principale affluente per portata d'acqua.
- Il Mincio (194 km) nasce in Trentino e fino all'immisione nel Lago di Garda è noto come Sarca (Asse fluviale Sarca/Mincio). Costituisce l'unico emissario del Benaco e fuoriuscito dal lago segna per un tratto il confine tra Lombardia e Veneto, scorre poi in provincia di Mantova lambendo la città capoluogo prima di immettersi nel Po.
- Il Chiese (160 km) che nasce in Trentino, attraversa la provincia di Brescia e affluisce nell'Oglio.
- L'Olona (131 km), il Lambro (130 km), il Serio (124 km) ed il Brembo (74 km).[18]
Clima
Il clima della Lombardia, per quanto definibile in un contesto di clima continentale, si presenta molto variegato a causa delle diverse conformazioni naturali presenti sul territorio: montagne, colline, laghi e pianura.
Negli ultimi 50 anni il clima della Lombardia è decisamente cambiato. Mentre una volta fenomeni come la nebbia, la brina, la galaverna erano la quotidianità dal mese di ottobre ad aprile, oggi sono diventati una rarità.
In genere le stagioni estive sono calde e la forte continentalità fa sì che in alcune occasioni le temperature vanno oltre i 35 °C. Ma in questi mesi dell'anno sono anche frequenti i forti temporali e gli improvvisi rovesci accompagnati anche da grandine. Gli inverni sono freddi, in questo periodo dell'anno si alternano le piogge e le nevicate anche abbondanti. Nei mesi più freddi le medie delle minime sotto sotto lo zero anche lungo i laghi con frequenti giornate di gelo e cioè giorni in cui nemmeno le massime salgono sopra lo zero. In montagna il clima è tipicamente Alpino con inverni freddi e con frequenti giornate di gelo. A Milano città, la temperatura minore mai registrata dall'Osservatorio di Brera dal 1876 è stata di -17 °C, la maggiore di 39,3 °C nella caldissima estate 2003. La nebbia è principalmente diffusa nella parte bassa della Pianura Padana dove i corsi d'acqua abbondano e ne favoriscono la formazione. Le estati in pianura sono calde, umide, afose e moderatamente piovose. Le temperature, in tale periodo, superano i 30 °C e l'umidità può superare il 90% causando quel fenomeno di caldo umido comunemente chiamato afa, condizione aggravata dalla scarsa ventilazione tipica della Pianura Padana che è una delle zone meno ventilate d'Europa[19]. Le perturbazioni di stampo Atlantico-mediterraneo o da quelle di origine artico-russa sono le principali cause del mal tempo. La neve, abbondante sui rilievi,cade anche in pianura.
Le zone limitrofe ai grandi laghi hanno un clima mite, più simile a quello mediterraneo che a quello continentale, con inverni meno freddi ed estati calde ma più ventilate. Queste condizioni permettono la coltivazione di ulivi e agrumi nelle zone più riparate.
La fascia prealpina e l'alto Oltrepò hanno un clima di tipo temperato fresco, la media montagna alpina un clima temperato freddo e le vette un clima di tipo nivale.
Ovviamente come in tutte le zone urbanizzate del pianeta le città, a causa delle loro grandi dimensioni e alla produzione di calore dovuta all'attività umana, hanno dato origine ad un innalzamento medio della temperatura locale rispetto alle campagne circostanti. Il fenomeno viene chiamato "isola di calore".
Le principali stazione meteorologiche che permettono di monitorare il clima della Lombardia e che fanno capo al Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana, sono quelle di Bergamo Orio al Serio, Brescia Ghedi, Brescia Montichiari, Milano Linate, Milano Malpensa e di Monte Bisbino.
Geologia
Dal punto di vista geologico, oltre che geografico, la Lombardia può essere divisa in tre "zone". La Pianura Padana delimitata a sud dall'Oltrepò Pavese e a nord dalle Alpi a loro volta suddivise in Alpi Centrali e le Alpi Meridionali (anche dette Sudalpine) dalla Linea Insubrica, che attraversa la Valtellina in direzione est-ovest.
La struttura geologica della Lombardia deriva dall'orogenesi delle Alpi dovuta alla collisione tra la zolla ellenica e quella europea.
La formazione delle Alpi Orobie ha inizio nel Miocene circa 20 milioni di anni fa, durante il processo orogenetico di sollevamento delle Alpi l'Orogenesi Alpina. Le rocce che formano la catena montuosa sono per lo più di origine metamorfica: gneiss, micascisti e filladi. Affiorano rocce di tipo sedimentario lungo lo spartiacque, principalmente conglomerati e arenarie, tra di essi il Verrucano lombardo, caratteristico della zona del Pizzo dei Tre Signori.
In Val Trompia affiorano termini vulcanoclastici: tufi conglomeratici e porfiriti. Questi depositi terrigeni derivano dallo smantellamento di edifici vulcanici situati a sud, nell'attuale area padana. Sono stati riconosciuti da studi petrografici termini vulcanici dacitici e andesitici, tipici degli archi magmatici di tipo Pacifico (come l'attuale Indonesia), che indicano un contesto geodinamico collisionale.
In Lombardia orientale, affiora il Calcare di Domaro che giace in concordanza stratigrafica sopra il Calcare di Gardone Val Trompia (una formazione composta da calcareniti di origine torbiditica). Nel resto della Lombardia, la formazione in esame poggia sopra il Calcare di Moltrasio (Hettangiano-Carixiano superiore), con una transizione abbastanza rapida (generalmente pochi metri). In Lombardia orientale la formazione passa superiormente alla Formazione di Concesio (Toarciano-Batoniano), composta alla base di marne varicolori (verdi-rossastre e violacee). Il territorio di Lecco si è formato nel periodo che va da 250 a 26 milioni di anni fa. Esso è frutto dell'azione orogenetica e di quella dei ghiacciai e dei fiumi che hanno modellato la superficie. La parte settentrionale della provincia di Lecco appartiene al sistema alpino, il Monte Legnone (m. 2610) rappresenta la vetta più elevata ed è caratterizzato dal processo orogenetico. Il resto del territorio montano della provincia è di tipo prealpino ed è diviso da quello alpino dalla Linea Insubrica.
La pianura Padana invece è di origine più recente; formatasi dal deposito di materiale proveniente dalla catena alpina e da quella appenninica sulla piattaforma continentale.
Collocata al centro della Pianura Padana centro settentrionale l'area in cui si trova Milano e la sua provincia è costituita in superficie da terreni alluvionali quaternari. Questi vengono genericamente indicati come "Diluvium recente" sono costituiti da terreni fluvioglaciali del Riss e depositi fluvio glaciali del Wurm. Si possono trovare anche terreni alluvionali ghiaioso-sabbioso nel territorio di Rho terrazzati e denominati "Alluvium Antico" per la specifica appartenenza all'Olocene legati alla tracimazione alluvionale del fiume Olona. impostatosi nei conglomerati poligenici della pianura e nei gessi dell'Oltrepò Pavese.[20]
Ambiente
Già nel 1845, quando Cattaneo scrisse questa frase, il territorio lombardo era molto antropizzato. Ciò, però, non deve trarre in inganno perché la Lombardia riserva grandi sorprese e bellezze naturali in particolare nelle tante aree protette sparse su tutto il suo territorio.
La Lombardia è stata la prima regione italiana a legiferare sulle aree protette di livello regionale (1983) introducendo concetti innovativi nella tutela del territorio, istituendo parchi fluviali (il primo in Europa fu il Parco Lombardo della Valle del Ticino nel 1974)[21], parchi agricoli e parchi locali; tutte idee ed approcci usati anche nella legislazione nazionale (legge 394 del 1991). Il sistema delle aree protette lombardo consta di 22 parchi regionali (su 26 parchi individuati dalla legge 86/83), più di 60 riserve e 18 monumenti naturali,[22] oltre alla presenza del Parco Nazionale dello Stelvio. In totale le aree protette ricoprono più del 22% del territorio regionale.
La flora e la fauna vivono principalmente nelle zone di montagna dove, a differenza della pianura, la presenza dell'uomo è meno evidente. Basta una passeggiata lungo i sentieri delle montagne della Lombardia per vedere liberi stambecchi, cervi, caprioli, camosci, lepri, volpi, tassi, galli forcelli, francolini di monte, ermellini e marmotte.
Inoltre la Lombardia condivide con la Svizzera il sito del Monte San Giorgio, inserito nel patrimonio mondiale dell'umanità[23] per l'eccezionale valore paleontologico dei depositi fossiliferi che si trovano nelle rocce della montagna.
Storia
Nella Pianura padana sono stati trovati vari oggetti che testimoniano la presenza dell'uomo in Lombardia già nel III millennio a.C.[24]
Le prime civiltà che si svilupparono furono quella Camuna (nel Neolitico) e la cultura di Golasecca (Età del bronzo). L'area lombarda centro-orientale fu interessata da un'influenza etrusca attorno al V secolo a.C. In seguito, nel IV secolo a.C., la regione fu invasa da varie genti Galliche, che daranno vita alle confederazioni degli Insubri, nella Lombardia occidentale, e dei Cenomani, nella Lombardia orientale e nell'area del basso Garda e delle rive del Po.
Sul finire del III secolo a.C. i Romani iniziarono la conquista della Pianura Padana, scontrandosi con i Galli Insubri, mentre i Galli Cenomani furono fin dall'inizio loro alleati. La provincia diede in seguito i natali a celebri esponenti della cultura latina, quali Plinio e Virgilio. Negli ultimi secoli dell'Impero, Milano (Mediolanum) accrebbe notevolmente la sua importanza di centro politico e religioso (con l'episcopato di Sant'Ambrogio) tanto che divenne una delle sedi dei tetrarchi al tempo di Costantino che, nel 313 d.C., emanò un editto, chiamato Editto di Costantino o Editto di Milano, nel quale concedeva a tutti la libertà di professare la propria religione.[25]
Alla caduta dell'Impero d'occidente sono i barbari a dominare la Lombardia: prima arrivano gli Eruli di Odoacre (476-493), poi gli Ostrogoti di Teodorico il Grande (493-553). La Lombardia ritornò poi a far parte dell'Impero romano (questa volta d'Oriente o bizantino) dopo la Guerra gotica, che durò 30 anni e flagellò tutta l'Italia. Ma, dopo soli 16 anni di dominio imperiale, nel 569 i Longobardi attaccarono e conquistarono gran parte dell'Italia, ponendo la loro capitale a Pavia.[25] E' in quest'occasione che i territori occupati dai Longobardi presero ad essere chiamati Lombardia: comprendevano gran parte della pianura padana e l'attuale Toscana (Longobardia maior) e i ducati di Spoleto e Benevento a sud dei territori Romani (Longobardia minor)[senza fonte]. Nel 774 Carlo Magno, re dei Franchi, discese in Italia su invito del papa, minacciato dai Longobardi. Il dominio franco diede inizio alla struttura politica feudale che caratterizzò l'Alto Medioevo.
In seguito alla conquista del Meridione italiano da parte dei Normanni all'inizio dell'XI secolo, la Longobardia minor venne a perdere la sua identità longobarda, e il nome Lombardia rimase limitato alla parte settentrionale dell'Italia, e in particolare all'area padana. Qui nel Basso Medioevo iniziò a diffondersi un modello politico nuovo: il comune medievale, protagonista di un ripopolamento delle città. Nel 1176 la Lega Lombarda sconfigge le truppe dell'imperatore Federico Barbarossa durante la battaglia di Legnano. La pace di Costanza del 1183 sancì la formale ubbidienza dei Comuni all'imperatore, e il sostanziale riconoscimento delle autonomie comunali da parte del sovrano. A partire dal XII secolo il modello comunale entrerà in crisi e verrà presto soppiantato dalle nascenti Signorie: i Gonzaga a Mantova, i Visconti e poi gli Sforza a Milano.[25]
Nel Tardo Medioevo in quella che veniva chiamata Lombardia vennero a differenziarsi la parte meridionale (Toscana) e quella orientale (Marca Trevigiana, Marca Veronese), sicché in quel periodo il termine Lombardia identificava ormai solo la parte pianura padana ad ovest del Mincio, e in particolare i territori soggetti al dominio Visconteo/Sforzesco. Dalla fine del XV secolo la Lombardia divenne nuovamente terra di conquista: prima arrivarono i Francesi, poi il ducato di Milano fu ceduto agli Spagnoli che vi rimasero a lungo. Durante questa dominazione la regione conobbe, dopo un primo periodo di prosperità, una progressiva decadenza, aggravata nel XVII secolo da epidemie di peste. Nel 1706 il ducato di Milano fu ereditato dagli austriaci assorbendo nel 1745 il ducato di Mantova che dal 1708 era divenuto appannaggio diretto della Casa d'Austria. La parte orientale della regione cadde invece sotto il governo veneziano nel corso del XV secolo: i territori di Bergamo, Crema, Brescia e Salò seguirono dunque una storia in gran parte diversa dal resto della regione, fino al 1797.
Dopo la tempesta napoleonica e l'esperienza della Repubblica Cisalpina, con la Restaurazione il regno Lombardo-Veneto ritornò sotto Vienna. La Lombardia fu un importante centro del Risorgimento, con il Plebiscito per l'unione Lombardo-Piemontese (1848), le Cinque giornate di Milano del 1848, nel 1849 le Dieci Giornate di Brescia e i Martiri di Belfiore a Mantova negli anni tra il 1851 e il 1853. L'unificazione al Regno di Sardegna avvenne a seguito della seconda guerra di indipendenza nel 1859. Il fronte alpino della prima guerra mondiale attraversò il versante alpino lombardo orientale, e nel primo dopoguerra Milano fu il centro dei Fasci italiani di combattimento.
Milano divenne Medaglia d'Oro al Valor Militare per la Resistenza dopo la sua liberazione durante la seconda guerra mondiale, mentre la Resistenza partigiana si spargeva nelle valli e nelle province. Negli anni del boom economico, Milano fu uno dei poli del "triangolo industriale" del Nord Italia. Gli anni di piombo ebbero ampia rilevanza in Lombardia, con la strage di piazza Fontana a Milano nel 1969 e la strage di Piazza della Loggia a Brescia nel 1974. Negli anni ottanta Milano diviene simbolo della crescita economica, "capitale morale" dell'Italia, e simbolo del rampantismo economico-finanziario della "Milano da bere", mentre il gruppo socialista milanese di Bettino Craxi occupa il governo a Roma. Lo scandalo di Tangentopoli e l'inchiesta di Mani pulite si svolgono, ancora, principalmente a Milano. Nel vuoto lasciato dalla crisi della DC e del PSI cresce una nuova classe politica lombarda, incarnata da una parte dallo spirito autonomista della Lega Lombarda, e dall'altro dall'ideale imprenditoriale di Forza Italia, radicata nel capoluogo.
Cultura
Lingue locali
Oltre all'italiano, in Lombardia si parla il lombardo occidentale nelle province di Varese, Como, Lecco, Sondrio, Monza e della Brianza, Milano, Lodi e Pavia, il lombardo orientale nelle province di Bergamo e Brescia, nel Cremasco e nell'alto Mantovano e il lombardo meridionale di transizione con l'emiliano nella provincia di Cremona, mentre a Mantova e nel Casalasco (zona sud-est della Provincia di Cremona) si parla già un dialetto emiliano[26].
Queste lingue appartengono al gruppo linguistico Gallo-italico e vengono parlate in gran parte della regione, oltre che in Svizzera (nei cantoni Ticino e Grigioni), in alcune zone sia del Piemonte (nelle province di Novara, Verbania, in Valsesia e nel Tortonese).
Arte lombarda
Dalla Preistoria all'epoca classica
Le prime testimonianze artistiche in Lombardia risalgono al periodo Mesolitico, quando successivamente alla conclusione della glaciazione Würmiana ha inizio il ciclo istoriativo delle Incisioni rupestri della Val Camonica, che proseguirà e si amplierà successivamente nel Neolitico e nell'Età del rame per concludersi solo in epoca romana e medievale[27]. Il ciclo camuno è considerato una delle più importanti testimonianze della preistoria a livello mondiale[28] ed è per questo inserito nel Patrimonio mondiale dell'umanità. Sono inoltre stati ritrovati ulteriori reperti della presenza di popolazioni preistoriche sul territorio lombardo, da poco inseriti nel patrimonio mondiale dell'umanità con il sito seriale Antichi insediamenti sulle Alpi, di cui diverse località si trovano in Lombardia[29]. Le successive colonizzazioni Celtiche hanno lasciato numerose testimonianze con reperti quali sepolture e manufatti sparsi per i musei archeologici della regione, mentre scarse tracce restano della presenza Etrusca, con limitate eccezioni[30]. A seguito della conquista romana l'evoluzione artistica della regione succedono gli stilemi dei conquistatori dal periodo tardo repubblicano all'impero, resti monumentali di quest'epoca si possono vedere a Brescia (Brixia) e Milano (Mediolanum).
Tarda antichità e alto Medioevo
Nel periodo tardo antico il territorio lombardo acquisì importanza, con Milano capitale dell'Impero d'Occidente, e di conseguenza aumentò anche la produzione artistica di cui restano testimonianze soprattutto nell'architettura sacra con la costruzione di chiese paleocristiane, in particolare a Milano. Il successivo periodo altomedievale, coevo e successivo alle Invasioni barbariche, sarà di capitale importanza per lo sviluppo dell'arte regionale: gli stilemi dell'arte barbarica introdotti dalle nuove popolazioni portarono infatti un apporto decisivo, fondendosi con modelli tardo antichi (che vengono mantenuti con continuità) nonché grazie ad influenze bizantine[31], per la creazione di un'arte propriamente lombarda. All'uscita dal periodo altomedievale si inizierà infatti a parlare di stili artistici propri della Lombardia[32] come ad esempio per il Romanico lombardo, il Gotico lombardo, il Rinascimento lombardo o il Seicento lombardo. L'apporto più importante tra il VI e l'VIII secolo venne dai Longobardi che, colonizzando buona parte dell'Italia, fecero della Lombardia il fulcro del loro territorio[33] portando con loro la propria arte, di cui restano sia testimonianze significative (in particolare a Brescia, a Monza e a Castelseprio) sia una sostanziale influenza per gli sviluppi artistici successivi. Nell'area lombarda il periodo carolingio vede una sostanziale continuità artistica con il precedente periodo longobardo. Alla minore produzione di edifici monumentali propria di questi secoli fanno da contraltare numerosi manufatti minori di grande valore, quali la Croce di Agilulfo, la Croce di Desiderio e l'Evangeliario di Teodolinda.
Feste e tradizioni
Le feste e gli incontri tradizionali in Lombardia sono molto numerosi: città e paesi propongono infatti calendari ricchi di manifestazioni, alcune delle quali di origine antichissima.[34]
La fiera Oh Bej! Oh Bej!
Questa fiera si tiene a Milano il 7 e l'8 dicembre di ogni anno e ricorda la nomina di Sant'Ambrogio a vescovo della città.[34]
Il carnevale ambrosiano
Questo lungo carnevale si celebra a Milano e dura fino al primo sabato di quaresima.[34]
Il carnevale di Bagolino
Il Carnevale di Bagolino, molto particolare e di antichissima tradizione, si celebra a Bagolino, antico e pittoresco borgo che conserva le sue caratteristiche medievali situato nella Valle del Caffaro, in provincia di Brescia.
La gara delle bisse
Si celebra a Gargnano, in provincia di Brescia. Durante il carnevale si tiene una gara fra le tradizionali barche del Lago di Garda (le Bisse) alla quale partecipano tutti i paesi del lago stesso.[34]
Il «vecchio»
Si celebra a Germignaga, in provincia di Varese, il 31 dicembre. La festa consiste nel bruciare un vecchio di stracci e legna per simboleggiare la morte dell'anno appena passato.[34]
La festa della Gubiana
Si tiene a Guanzate, in provincia di Como. L'ultimo giovedì di gennaio si festeggia la fine dell'inverno e l'avvicinamento della bella stagione.[34]
La sagra del Carroccio ed il palio di Legnano
Si tiene a Legnano, in provincia di Milano. L'ultima domenica di maggio si celebra la rievocazione storica della battaglia combattuta dai comuni lombardi nel 1176 contro Federico Barbarossa.[34]
La tenzone di Pandino
Si celebra a Pandino, in provincia di Cremona, l'ultima domenica di agosto. È una gara in costume che prevede il tiro del giavellotto da cavallo, il combattimento con la mazza ferrata e un corteo storico.[34]
La rievocazione storica del giuramento di Pontida
Si tiene a Pontida, in provincia di Bergamo, il 7 marzo e si ricorda la vittoriosa guerra dei comuni lombardi contro il Barbarossa.[34]
La processione del venerdì santo
Si tiene a Vertova, in provincia di Bergamo, il venerdì santo. È una delle più suggestive via crucis di tutta la Lombardia ed è stata rappresentata per la prima volta nel 1580.[34]
Cucina
Ogni paese lombardo ha sviluppato, nel corso del tempo, piatti tradizionali, legati soprattutto alla vita contadina e al frutto dei campi. Prodotti tipici e ricette tradizionali vengono oggi riscoperti e valorizzati sia dai singoli paesi che dai più noti cuochi contemporanei.[35]
Le specialità più note di questa città sono il Riso allo zafferano e la Cotoletta alla milanese.[35] Meno note, ma certamente legate all'antica tradizione contadina, più verso la Brianza, sono la Cassoeùla (uno stufato di maiale e verze) e la Busecca (trippa).[35] Il dolce tipico di Milano è il Panettone.[35]
Simile alla cucina milanese, la cucina monzese-brianzola è più legate alla tradizione contadina della Brianza. In primis la Cassoeùla è il piatto più diffuso, assieme alla Busèca. La Lugànega (salsiccia monzese) viene utilizzata soprattutto nel risotto alla monzese (risotto allo zafferano appunto con salsiccia e vino rosso), la Polenta uncia (polenta con formaggio fuso e burro) e la Torta paesana o torta di latte (al cioccolato con uvette e pinoli).
È la patria del Torrone e della Mostarda,[35] ma nella sua tradizione gastronomica compaiono anche Agnolotti in brodo o asciutti.[35]
I piatti tradizionali bergamaschi sono tutti a base di Polenta, di volta in volta accompagnata da altri prodotti come la salsiccia, gli uccelli, il formaggio e le verdure.[35] Ottimi i vini prodotti tra Almenno San Salvatore e Sarnico.[35]
Il piatto più famoso di questa città è la zuppa alla pavese, preparata con brodo, uova, carne e formaggio.[35] Sono molto apprezzate anche le rane, che vengono preparate nel risotto, in umido o fritte.[35] Altri piatti tipici sono lo stufato e gli agnolotti.
A metà strada tra quella lombarda e quella emiliana, la cucina mantovana è famosa per i tortelli di zucca, il risotto alla pilota (con la salamella di maiale) e la torta sbrisolona.[35]
In questa zona, a causa della vicinanza del lago, sono diffusi soprattutto piatti a base di pesce, come il risotto con il pesce persico o con l'anguilla di lago.[35] Un altro piatto tipico sono i bruscitti, a base di carne di manzo, con semi di finocchio e vino rosso.[35]
Nel lodigiano si produce il vino San Colombano.[35] Il piatto più caratteristico è a base di verze e salsicce.[35]
La specialità del bresciano sono simili a quelle bergamasche. Tipiche della provincia di Brescia sono la Polenta e Osei (Polenta con uccelli) e lo spiedo e soprattutto le minestre, come la zuppa di mariconde, preparate con farina e mollica di pane, la zuppa con i brofadei, cubetti di farina di frumento e granoturco e con i casonsei, un tipo di ravioli. Per quanto riguarda i vini, sono noti soprattutto i vini della Franciacorta e della zona del lago di Garda[35]
È famosa soprattutto per i pizzoccheri, che sono grosse tagliatelle di pasta di grano saraceno servite con burro, aglio, formaggio, patate e verdure varie.[35] Ma ricorre con frequenza l'uso della polenta, con la particolare variante della polenta in fiur, una polenta a base di grano saraceno cotta con la panna e insaporita con formaggio magro.[35]
La gastronomia delle zone lagunari è basata essenzialmente sui pesci d'acqua dolce come le aolette in carpione, anche se non mancano piatti di origine montanara preparati utilizzando la selvaggina.[35]
Istruzione
Nell'anno 2010, da quanto emerge dall'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, gli alunni frequentanti la Scuola dell'Infanzia sono 118.999, quelli frequentanti la Scuola Primaria sono 417.335, quelli frequentanti la Scuola Secondaria di I Grado sono 252.074 e quelli frequentanti la Scuola Secondaria di II Grado sono 345.552.[36]
Università
Le università della regione Lombardia sono:
Nel Capoluogo Regionale
- Università degli Studi di Milano;[37]
- Università degli Studi di Milano-Bicocca;[38]
- Politecnico di Milano
- Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM;
- Università Bocconi;[39]
- Università Cattolica del Sacro Cuore;[40]
- Università Vita-Salute San Raffaele;[41]
- Accademia di Belle Arti di Brera;[42]
- Nuova Accademia di Belle Arti;[43]
- Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi.[44]
Nei Capoluoghi Provinciali e negli altri comuni
- Università degli Studi di Pavia;[45]
- Università degli Studi di Brescia;[46]
- Università Cattolica del Sacro Cuore (Brescia);[47]
- Università degli Studi di Bergamo;[48]
- Campus Brianzolo dell'Università di Milano-Bicocca (Monza)[49]
- Fondazione dell'Università di Mantova;[50]
- Università Cattolica del Sacro Cuore (Piacenza-Cremona);[51]
- Università degli Studi dell'Insubria (Varese-Como);[52]
- Università Carlo Cattaneo (Castellanza, Varese).[53]
Politica
La Lombardia è una Regione a statuto ordinario della Repubblica Italiana. Il 24 e il 25 febbraio 2013 si svolgono le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale.
Suddivisione amministrativa
La Lombardia è caratterizzata da un tessuto amministrativo molto fitto e frazionato: basti pensare che la regione è suddivisa in dodici province e 1 547 comuni che la rendono la regione con più province e comuni in Italia. La provincia più estesa è quella di Brescia, la più piccola quella di Monza e della Brianza. I capoluoghi delle province di Monza e Milano distano tra loro solo 12 km.
Una peculiarità di questa regione è data dall'exclave di Campione d'Italia, Comune che amministrativamente appartiene alla provincia di Como, ma è interamente circondato da territorio elvetico (Canton Ticino).
La Giunta Regionale
L'organo esecutivo, della Regione è la Giunta Regionale, composta dal Presidente della Giunta e dagli assessori. Tra i suoi compiti:
- esegue le delibere del Consiglio Regionale;
- predispone il bilancio regionale;
- amministra il patrimonio della Regione;
- emana disposizioni esecutive per attuare leggi regionali.
Ha sede nel Palazzo Lombardia, che è situato a Milano in un'area di 33.700 metri quadrati compresa tra le vie Melchiorre Gioia, Restelli, Algarotti e Galvani.
Presidente
Il Presidente della Giunta Regionale è il rappresentante della regione, ha il compito di gestire e coordinare la giunta, promulga le leggi regionali ed emana i regolamenti. L'attuale presidente della Regione è stato eletto per la prima volta a tale incarico alle elezioni regionali del 2013.
Il Consiglio Regionale
Il Consiglio Regionale è l'assemblea legislativa della regione. Promulga le leggi e i regolamenti di competenza dell'ente. Ha il compito di approvare lo Statuto regionale, approvare il bilancio regionale, proporre leggi alla Camera. Il consiglio ha sede nel Grattacielo Pirelli e consta di 80 seggi.
Onorificenze
— D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi del ai sensi dell'art.5, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 2008.
Demografia
Con i suoi dieci milioni di residenti (10.015.209 al 31 maggio 2012) la Lombardia è la regione più popolosa d'Italia, e tra le prime in Europa; di poco superiore alla popolazione dell'Austria e doppia rispetto alla Norvegia, è molto vicina a quella delle grandi regioni europee della Renania Settentrionale-Vestfalia, Baviera, Île de France e Baden-Württemberg, che superano di poco i 12 milioni di abitanti. I lombardi costituiscono il 16,36% della popolazione nazionale e vivono sul 7,9% del territorio italiano, dando origine a una densità demografica di 415,93 ab./km² (rispetto ai 201,24 ab./km² della media italiana)[55], seconda solo a quella della Campania. La provincia più popolata è quella di Milano, seguita da Brescia e Bergamo, mentre la meno abitata è la provincia di Sondrio. La popolazione maschile (4.847.807 ab.) costituisce circa il 48,85% della popolazione regionale; quella femminile (5.076.640 ab.) il 51,15%.
L'immigrazione è stato il fattore più significativo per quanto riguarda la demografia di questa regione nello scorso secolo. L'aumento di oltre 5 milioni di abitanti, in particolare dal dopoguerra, è stato originato principalmente dall'immigrazione da altre regioni italiane (Nord-Est e Sud) in quanto il saldo naturale tra nascite e morti, in quel periodo, della Lombardia risultava negativo.
La popolazione straniera presente in Lombardia (982.225 ab. al 1º gennaio 2010) costituisce quasi un quarto di quella presente in Italia (23,2%). Verso la fine dello scorso secolo, in Lombardia così come in Italia, è iniziato un flusso migratorio proveniente da paesi extraeuropei ed in particolare dall'Africa, dall'Asia, dal Sud America e dall'Europa dell'Est.[56] Il fenomeno migratorio è tuttora in atto, ed è fonte di dibattito a livello istituzionale e popolare. La popolazione della sola città di Milano, tra il 2008 e il 2009, è incrementata di circa 12.000 abitanti. Nello stesso periodo la popolazione straniera a Milano è cresciuta di 16.000 abitanti, ciò significa che gli abitanti con cittadinanza italiana sono diminuiti di 4.000 unità.
La presenza umana sul territorio è caratterizzata da una grande disuniformità in quanto è fortemente concentrata nella fascia pedemontana tra le province di Varese, Como, Lecco, Monza e Brianza e soprattutto Milano, Brescia e Bergamo.[55] Territorio, questo, che comprende più di 6,5 milioni di abitanti, caratterizzato da una fitta urbanizzazione e che viene chiamata in modo metaforico la "Città Infinita". La popolazione, invece, cala lentamente in densità andando verso la bassa pianura e, più bruscamente, verso la montagna ma non nelle maggiori vallate alpine.
Comuni più popolosi
Di seguito la tabella riporta la popolazione residente nei comuni della Lombardia con più di 40.000 abitanti:[57]
Cittadini stranieri
Al 1º gennaio 2011, secondo i dati Istat, i cittadini stranieri residenti nella Regione sono 1.064.447 (il 10,7% della popolazione lombarda)[58]. I gruppi più numerosi censiti al 31 dicembre 2010 sono[59]:
- Rumeni 137.718
- Marocchini 109.245
- Albanesi 99.793
- Egiziani 64.488
- Filippini 48.368
- Indiani 46.372
- Cinesi 46.023
- Peruviani 42.361
- Ucraini 41.622
- Ecuadoriani 41.106
Economia
La Lombardia è la prima regione d'Italia per importanza economica, contribuendo a circa un quarto (24,1% nel 2006) del prodotto interno lordo nazionale[60]; inoltre ospita molte delle maggiori attività industriali, commerciali e finanziarie del Paese, e il suo reddito pro capite supera del 35 per cento la media europea[61].
Insieme a Baden-Württemberg, Catalogna e Rhône-Alpes è uno dei quattro motori dell'Europa, e costituisce una forza economica trainante per il resto dell'Unione europea[62].
Dati economici
2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2010 | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Prodotto Interno lordo (Milioni di euro) |
246.700,0 | 259.431,0 | 270.653,3 | 279.450,4 | 289.334,1 | 293.905,8 | 305.550,4 | 320.620,9 | 326.130,5 | 282.528 | |
PIL ai prezzi di mercato per abitante (Euro) |
27.452,2 | 28.765,6 | 29.836,9 | 30.448,8 | 31.044,8 | 31.153,6 | 32.126.7 | 33.419,2 | 33.647,7 | 32.314[64] |
Macro-economia
Macro-attività economica | PIL (in Milioni di €) | % settore su PIL regionale | % settore su PIL italiano |
---|---|---|---|
Agricoltura, silvicoltura, pesca | 2.981,6 | 0,98% | 1,84% |
Industria in senso stretto | 75.983,2 | 24,87% | 18,30% |
Costruzioni | 15.455,9 | 5,06% | 5,41% |
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni | 61.554,8 | 20,15% | 20,54% |
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali | 80.828,6 | 26,45% | 24,17% |
Altre attività di servizi | 39.699,0 | 12,99% | 18,97% |
Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni | 29.047,2 | 9,51% | 10,76% |
PIL Lombardia ai prezzi di mercato | 4.059,8 | - | - |
Il PIL ai prezzi correnti (2008) della Lombardia ammonta a 326.130,5 miliardi di euro, circa il 20,7% del PIL italiano che corrisponde a 1.572.244,2 miliardi di euro[63]. È la sesta regione d'Europa per PIL e la 29ª per PIL pro-capite[65]. Il PIL pro-capite della regione nel 2008 è stato di 33.647,7 di euro contro i 26.277,7 euro della media italiana con una crescita dell'0,68% rispetto all'anno precedente[63]. Negli ultimi cinque anni l'andamento del Pil regionale è stato molto variabile: ha mostrato un picco di crescita (del 2%) nel 2001 per raggiungere il minimo (dello 0,1%) nel 2003 e risalire lentamente dal 2004 in poi[66].
Gli occupati effettivi in Lombardia, nel 2005[66], erano più di 4 milioni: il 63% impiegato nei servizi, il 36% nell'industria ed il rimanente 1% nell'agricoltura. Il tasso di occupazione regionale era del 66,6% nel 2006: il 76,4% maschile ed il 56,5% femminile[67]. L'occupazione femminile, per quanto cresciuta negli ultimi anni grazie alle politiche sociali degli enti locali e nazionali, non è ancora ai livelli dei paesi nord-europei (>60%) (livello raggiunto solo dall'Emilia-Romagna in Italia col 62%) e si attestava al 59,4% nel 2006[68]. La percentuale delle donne dirigenti è raddoppiata dal 1992 al 2005 passando dal 12% al 20,8%[68]. Il tasso di disoccupazione regionale si aggirava attorno al 3,7% nel 2006[67].
Macro-settori economici
L'economia della Lombardia è caratterizzata da una grande varietà di settori in cui essa è sviluppata. Si va dai settori tradizionali, come l'agricoltura e l'allevamento, all'industria pesante e leggera, ma anche il terziario ha avuto un forte sviluppo negli ultimi decenni.
L'agricoltura lombarda è stata la base dello sviluppo economico della regione. Per prima è stata investita dal processo di meccanizzazione e ristrutturazione. La meccanizzazione, grazie all'utilizzo di macchinari sempre più complessi, ha portato ad un incremento della produzione agricola mentre la ristrutturazione del territorio, attraverso la costruzione ed ammodernamento di canali e la bonifica delle zone paludose ha permesso di migliorare la qualità della produzione agricola. L'agricoltura della regione verte principalmente sulla produzione di cereali (mais, soia, frumento), ortaggi, frutta (pere e meloni) e vino.[69] Molto sviluppata è la produzione di foraggi, usati per l'allevamento di bovini e suini.
L'industria è dominata da imprese di piccole e medie dimensioni, perlopiù a conduzione familiare, ma anche da grandi aziende. È fiorente in molti settori, particolarmente in quelli meccanico, elettronico, metallurgico, tessile, chimico e petrolchimico, farmaceutico, alimentare, editoriale, calzaturiero e del mobile.[70] Milano e provincia coprono più del 40% delle imprese dell'industria lombarda.
Nel terziario, rilevante è il peso del commercio e della finanza. A Milano hanno sede anche la Borsa Italiana,[71] tra le principali piazze finanziarie europee, e la Fiera di Milano,[72] che ad oggi (2007) è il più grande spazio espositivo d'Europa. Importanti sono anche le attività bancarie, dei trasporti, della comunicazione e dei servizi alle imprese. Il turismo (delle città d'arte, montagne e laghi) ha un peso sempre più significativo.[73]
Trasporti e mobilità
Arrivare in Lombardia è molto facile grazie agli ottimi collegamenti nazionali ed internazionali di cui gode la regione, centrati principalmente sulla città di Milano.
Nonostante la rete infrastrutturale si possa definire capillare, l'incremento del traffico e della popolazione, ha reso questa rete insufficiente alle necessità degli abitanti. In particolare, durante gli orari di spostamento pendolare, città come Milano risentono pesantemente di queste carenze ed inefficienze.
Aeroporti
La Lombardia gode del miglior sistema aeroportuale della nazione, formato da quattro aeroporti (Malpensa e Linate,[74] Orio al Serio e Montichiari) che si sviluppa principalmente lungo la fascia pedemontana, a capo dei quali c'è l'aeroporto intercontinentale di Malpensa 2000 che gestisce la maggior parte del traffico passeggeri e merci della regione. L'aeroporto di Linate svolge il compito di "City airport" del capoluogo, Orio al Serio è la base dei collegamenti low-cost nazionali ed internazionali e di diversi corrieri merci[75], mentre Montichiari è specializzato sui cargo a lungo raggio, voli charter e collegamenti regionali.[76]
Strade e autostrade
Numero | Autostrada | Lunghezza (km) |
---|---|---|
Milano-Bologna | 57 | |
Milano-Torino | 26 | |
Milano-Venezia | 129 | |
Milano-Genova | 54 | |
Milano-Varese | 42 | |
Diramazione Gallarate-Gattico | 13 | |
Lainate-Ponte Chiasso | 32 | |
Torino-Brescia | 88 | |
Raccordo Autostradale Ospitaletto-Montichiari | 17 | |
Modena-Brennero | 25 | |
Tangenziale Ovest | 31 | |
Tangenziale Est | 29 | |
Tangenziale Nord | 13 | |
raccordo A7-Pavia | 9 | |
Tangenziale di Pavia | 8 | |
Totale | 573 |
La Lombardia possiede una rete stradale ed autostradale ben sviluppata (573 km di autostrade, 900 km di strade statali, circa 11 000 km di strade provinciali) e ben connessa con le principali città italiane (es: la A1 collega Milano a Bologna, Firenze, Roma e Napoli, la A4 attraversa la Lombardia unendola a Torino, Venezia e Trieste) e con l'Europa. Per il futuro sono previste la realizzazione di nuovi tratti autostradali: la BreBeMi che collegherà la città di Milano a Brescia passando per la bassa bergamasca,[77] la Pedemontana Lombarda[78] che unirà l'A4 (dal casello di Dalmine) a Lecco, Monza, Como e Malpensa. Infine, la Tangenziale Est Esterna di Milano servirà ad alleggerire il traffico sulla tangenziale est di Milano diretto dall'A1 verso la A4 e viceversa. Inoltre la provincia di Mantova è attraversata dall'A22 Modena-Brennero[79] (percorso europeo E45) che collega la Pianura Padana all'Austria e alla Germania.
Ferrovie
La rete ferroviaria è abbastanza capillare ed è gestita da Trenord,[80] una società nata il 3 maggio 2011 dalla divisione lombarda di Trenitalia (50%) e da LeNord (50%) (società di proprietà della Regione Lombardia), per organizzare in modo più efficace il trasporto ferroviario della regione.
Il sistema ferroviario verte sulla Stazione di Milano Centrale (gestita da Grandi Stazioni S.p.A., società del Gruppo Ferrovie dello Stato) e sulla stazione di Milano Cadorna (gestita da FERROVIENORD, società del Gruppo FNM). Nella capillare rete regionale rientrano in parte anche le Ferrovie Emilia Romagna, che si estendono con la linea elettrificata da Ferrara (la prima stazione lombarda è Felonica) a Poggio Rusco (MN), per poi proseguire sempre in territorio lombardo fino a Suzzara con la linea non elettrificata (ma c'è un progetto di elettrificarla).
La rete ferroviaria regionale è formata da 1500 km di binari e circa 400 stazioni, permette di raggiungere le maggiori località della regione e le molte città italiane ed europee. Il Passante Ferroviario di Milano consente di attraversare la città in treno da nord-ovest ad sud -est.
A partire dal 2003, la Regione Lombardia riconosce a coloro che hanno un abbonamento ferroviario annuale o mensile a Tariffa Unica Regionale Lombardia un indennizzo in caso di mancato rispetto di uno standard minimo di affidabilità del servizio. Per migliorare la qualità del servizio ferroviario regionale, dopo una fase transitoria iniziata nel 2009, nel maggio del 2011 Trenitalia e FNM hanno conferito i rispettivi rami d'azienda preposti al servizio di trasporto pubblico ferroviario in Lombardia a Trenord, il cui capitale sociale è suddiviso in quote paritarie tra le due società.
Trasporto pubblico locale
Tutte le principali città della Lombardia hanno un proprio sistema autoferrotranviario, anche se negli ultimi anni sono in atto processi di unificazione e coordinamento a livello regionale.
A livello regionale è stato attivato un servizio che permette, tramite l'acquisto di una tessera, di utilizzare un unico abbonamento (a tariffe agevolate per certe categorie di persone residenti nella regione) per muoversi all'interno della Lombardia con autobus, tram, metropolitana, funivie di trasporto locale, battelli sul lago d'Iseo, treni regionali, interregionali, intercity, intercityplus ed eurocity (in seconda classe).
Area milanese
La società che gestisce il trasporto pubblico a Milano è l'ATM. All'interno dell'area metropolitana milanese è presente una rete di trasporti su ferro basata su due pilastri, strettamente interconnessi tra loro: la rete della metropolitana di Milano (4 linee: , , , ) e la rete regionale suburbana delle Linee S (10 linee: , , , , , , , , , ). Sono in fase di costruzione la linea M4 (collegherà Lorenteggio a Linate) e le altre due tratte della linea M5 (Zara-Garibaldi FS e Garibaldi FS-San Siro) mentre sono in fase di progettazione o realizzazione i prolungamenti delle linee già esistenti.
È recente la notizia dell'approvazione del piano regolatore che tende a modificare profondamente la città sia entro il 2015 (anno dell'Expo) e sia entro il 2030, quando si prevede che siano attive ben 11 linee della metropolitana, oltre a numerose altre infrastrutture.
Area bresciana
La società che gestisce il trasporto pubblico locale è Brescia Trasporti.[81]
È attiva la metropolitana di Brescia che attraversa la città da sud-est a nord.
Area bergamasca
La società che gestisce il trasporto pubblico locale su gomma è l'ATB, mentre quello su ferro, relativo alla metrotranvia Bergamo – Albino, è esercito da Tramvie Elettriche Bergamasche.
Si segnalano inoltre la caratteristica Funicolare di Bergamo Alta che permette di accedere a "Città Alta", la parte della città di Bergamo di maggiore interesse storico, artistico, monumentale e la Funicolare di Bergamo - San Vigilio, che collega "Città Alta" a colle S. Vigilio.
Metropolitane
La Lombardia è una regione all'avanguardia nei trasporti, e le maggiori città come Brescia e Milano dispongono di una Metropolitana.
Comune | Stemma | Linee | Stazioni | Lunghezza (km) | Note |
---|---|---|---|---|---|
Milano | 4 | 101 | 92 | [82] | |
Stemma Brescia | 1 | 17 | 13,7 | [83][84] |
Navigazione
La regione, pur non avendo sbocchi sul mare, possiede un buon sistema navale che si sviluppa sui grandi laghi, lungo i fiumi ed i navigli. In passato le vie sull'acqua erano molto più utilizzate per il trasporti di merci e persone, ma vennero abbandonate (ed in alcuni casi coperte) con l'utilizzo di massa dell'automobile.
Il sistema idroviario più importante della Lombardia si inserisce in quello padano-veneto che permette la navigazione da Casale Monferrato fino a Venezia lungo il fiume Po.[85] In questo sistema idroviario i porti più importanti della Lombardia sono quelli di Cremona[86] e Mantova.[87]
I molti canali e fiumi navigabili vengo in parte usati per il trasporto delle merci ma sono in fase di realizzazione alcuni progetti per l'utilizzo di questi per scopi turistici.
Per quanto riguarda la navigazione sui laghi, molto importante è il traghetto Maderno-Torri del Benaco che collega la costa ovest alla costa est e viceversa del lago di Garda.[88]
Religione
Chiesa cattolica
La regione ecclesiastica Lombardia negli ultimi cinquant'anni ha dato alla Chiesa cattolica due papi: Giovanni XXIII e Paolo VI.
Le parrocchie sono 3.067. Le diocesi sono dieci:
- Arcidiocesi di Milano (4.234 km², 1.100 parrocchie)
- Diocesi di Brescia (4.538 km², 473 parrocchie)
- Diocesi di Bergamo (2.442 km², 389 parrocchie)
- Diocesi di Vigevano (1.509 km², 87 parrocchie)
- Diocesi di Crema (276 km², 62 parrocchie)
- Diocesi di Pavia (782 km², 99 parrocchie)
- Diocesi di Cremona (1.917 km², 223 parrocchie)
- Diocesi di Como (4.235 km², 341 parrocchie)
- Diocesi di Lodi (890 km², 126 parrocchie)
- Diocesi di Mantova (2.080 km², 168 parrocchie).[89]
La zona di Voghera dipende dalla Diocesi di Tortona (Regione ecclesiastica Liguria). Parte del comune di Menconico (Pavia) dipende dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio (Regione ecclesiastica Emilia-Romagna),la zona di Robbio (Pavia) dipende dalla Diocesi di Vercelli (Regione ecclesiastica Piemonte), la parrocchia di Gravellona Lomellina (Pavia) dipende dalla Diocesi di Novara (Regione ecclesiastica Piemonte). I comuni del basso Lago di Garda fanno parte della Diocesi di Verona (Regione ecclesiastica Triveneto).
In Lombardia sono due i riti liturgici principali: il rito ambrosiano (Proprio dell'arcidiocesi meneghina e della Brianza, ma utilizzato anche in alcune parrocchie di altre diocesi) ed il rito romano.[90]
Altre confessioni cristiane e religioni
In Lombardia sono presenti molte chiese evangeliche metodiste e valdesi, battiste, luterane, libere, dei Fratelli, l'Esercito della Salvezza, pentecostali per quanto riguarda le confessioni cristiane protestanti italiane e le chiese cosiddette "etniche" formate recentemente da immigrati. Vi sono comunità ortodosse di varia provenienza e lingue per quanto concerne le confessioni d'Oriente. Infine da segnalare alcune comunità ebraiche, islamiche, buddhiste, induiste. Sono presenti anche i Testimoni di Geova e i Mormoni.
Ad arricchire il panorama religioso e non religioso, vi sono anche agnostici e atei.
Turismo
Per quanto il turismo non rappresenti, come in altre regioni italiane, una delle attività primarie, grazie alla presenza di diverse bellezze naturali (laghi e montagne) e città d'arte la Lombardia riesce ad attrarre un numero rilevante di persone ogni anno. La Lombardia è tra le prime cinque d'Italia (insieme a Veneto, Toscana, Lazio e Campania) per numero di arrivo di turisti ogni anno, con una percentuale del totale nazione dell'11,05% nel 2004[91]. Tale valore scende al 7,67%[91] se si considerano le presenze[92] in quanto la permanenza media in Lombardia è di 2,79 giorni. Questo è dovuto alla tipologia del turismo in Lombardia legata principalmente agli affari. Nel 2007 gli arrivi totali sono stati di 5.688.640 italiani e 5.038.929 stranieri[93]. Il turismo straniero è cresciuto negli ultimi anni più che nel resto d'Italia: incrementando il numero di arrivi del 7,49%[91] e delle permanenze del 3.61%[91]. Quello nazionale invece cresce meno del turismo straniero. Il 50%[91] del turismo domestico è generato dal turismo dei Lombardi stessi. Milano resta tuttavia la seconda città più visitata d'Italia, dopo Roma, malgrado la permanenza media sia più bassa rispetto a Firenze e Roma.
Città d'arte e siti storico-artistici
Nonostante la Lombardia venga spesso identificata come una regione con vocazione strettamente economica, essa possiede un patrimonio artistico di eccezionale valore. Le molte testimonianze spaziano dalla preistoria fino ai giorni nostri, passando per l'epoca Romana ma soprattutto per il Medioevo ed il Rinascimento, quando la Lombardia fu prima una delle zone di massima fioritura dei comuni medievali, poi centro fondamentale del Rinascimento. I molti monumenti si concentrano soprattutto nelle numerose città d'arte che per lo più corrispondono ai più importanti comuni medievali e città rinascimentali e sono divenuti, con alcune eccezioni, gli attuali capoluoghi di provincia. In Lombardia sono tuttavia presenti numerosi centri minori che presentano significative testimonianze del passato, in particolare per i numerosi castelli ed edifici sacri sparsi nella regione.[94] A testimonianza del valore del patrimonio artistico regionale, a Lombardia è, con nove siti, la regione italiana che ospita il maggior numero di patrimoni dell'umanità protetti dall'UNESCO[95].
Principali località di interesse
Il centro storico di Bergamo, ancora interamente cinto dalle mura venete, appare come una città medievale. Sono presenti numerosi monumenti di tale epoca tra i quali spiccano la Torre Civica, il Palazzo della Ragione e la Basilica di Santa Maria Maggiore, splendido esempio di tardo romanico lombardo. Si trovano inoltre notevoli testimonianze di epoche successive: il gotico battistero opera Giovanni da Campione, il rinascimentale Duomo di Bergamo e soprattutto la quattrocentesca Cappella Colleoni, dell'architetto Giovanni Antonio Amadeo. Le numerose testimonianze storico-artistiche unite ad un impianto urbanistico scarsamente alterato fanno di Bergamo una delle principali città d'arte lombarde.[96]
punti di interesse storico in provincia:
- Caravaggio: centro noto per l'importante santuario Mariano.
- Villaggio operaio di Crespi d'Adda: una testimonianza unica della storia industriale Lombarda, patrimonio mondiale dell'umanità[97].
- Edifici sacri medievali del Lemine: Rotonda di San Tomè, Pieve di Lemine, Chiesa di San Giorgio in Lemine, piccoli gioielli del romanico lombardo.
- Gromo: Borgo medievale con due castelli.
- Lovere: borgo sulle rive del lago d'Iseo, testimonianze medievali, Accademia Tadini.
- Sarnico: situata all'estremità meridionale del Lago d'Iseo, pregevole il centro storico di origine medievale.
- Sotto il Monte Giovanni XXIII: testimonianze medievali (Priorato di Sant'Egidio), turismo religioso legato alla figura del Beato Papa Giovanni XXIII, nativo del luogo.
L'antica Brixia fu importante città Romana e presenta oggi il più rilevante complesso di resti romani della Lombardia, con il Capitolium, il foro e il teatro.
Fu poi centro Longobardo (sede di uno dei principali ducati), di cui restano ampie testimonianze all'interno del Monastero di Santa Giulia, il cui complesso fa parte del sito seriale Longobardi in Italia: i luoghi del potere, patrimonio mondiale dell'umanità[98]. All'interno dell'ex complesso monastico è ospitato il principale museo della città, sede di mostre di livello internazionale.
Brescia presenta numerose chiese di notevole valore artistico, che spaziano dal Medioevo al XIX secolo, tra le quali il Duomo Vecchio e il Duomo Nuovo. Da segnalare inoltre la rinascimentale Piazza della Loggia e il castello che domina la città.[99]
punti di interesse storico in provincia:
- Sirmione: centro termale sul lago di Garda con significativi resti romani e medievali (Grotte di Catullo, Castello Scaligero).
- Incisioni rupestri della Val Camonica: testimonianze preistoriche patrimonio mondiale dell'umanità.
- Gardone Riviera: il Vittoriale degli Italiani, voluto e ideato da Gabriele D'Annunzio.
- Lonato: castello.
- Salò: Centro storico, la città ebbe un ruolo importante durante la Repubblica Sociale Italiana, anche conosciuta come Repubblica di Salò.
- Palazzolo sull'Oglio: La Torre del Popolo, il borgo medievale di Mura, il castello.
- Chiari: La Rocca viscontea e la Torre Civica.
- Gardone Val Trompia: Museo delle Armi e della tradizione armiera.
- Museo della Guerra Bianca in Adamello: museo storico dedicato alla Grande Guerra combattuta in alta quota.
Il capoluogo Lariano fu importante comune medievale e rivaleggiò a lungo con Milano. A testimonianza di quell'epoca restano le Mura di Como, il Castel Baradello e diverse chiese romaniche, tra le quali spicca la Basilica di Sant'Abbondio. Sempre di epoca medievale sono il Broletto e l'adiacente Duomo, una delle principali cattedrali gotiche dell'Alta Italia. Anche la storia più recente ha lasciato significative testimonianze, come la neoclassica Villa Olmo, il tempio Voltiano (museo dedicato al comasco Alessandro Volta) e diverse opere del razionalismo italiano. Inoltre Como, adagiata all'estremità sud-occidentale dell'omonimo lago, costituisce il punto di partenza ideale per visitare il lago ed il territorio circostante, ed è essa stessa località lacustre paesaggisticamente apprezzabile.[100]
punti di interesse storico in provincia:
- Ville del lago di Como: le rive del lago ospitano, in posizioni panoramiche, numerose residenze nobiliari circondate da rigogliosi parchi. Tra le altre si ricordano: Villa d'Este, Villa Erba, Villa Balbianello, Villa Carlotta, Villa Serbelloni, villa Pliniana.
- Bellagio: centro sul lago di Como con resti medievali, Villa Melzi d'Eril.
- Cantù: testimonianze medievali (complesso monumentale di Galliano).
- Gravedona: testimonianze medievali (chiesa di Santa Maria del Tiglio).
- Chiese rurali dell'Antica Via Regina: sulla strada che costeggia la sponda occidentale del lago di Como sono presenti diversi interessanti edifici religiosi medioevali (principalmente romanici), in particolare nei paesi di Carate Urio, Ossuccio e Lenno.
- Il Sacro Monte della Madonna del Soccorso, patrimonio UNESCO
- Isola Comacina: unica isola del Lago di Como, testimonianze Tardo antiche e Medievali.
- Brunate: paese in posizione panoramica sopra il Lago di Como, ville in Stile eclettico e Liberty, Faro Voltiano.
Nota nel mondo per le sue botteghe di liutai nonché per diversi prodotti della gastronomia locale quali il torrone e la mostarda cremonese, Cremona fu uno dei più ricchi e potenti comuni medievali, avversaria storica di Milano. I principali edifici storici, monumenti medievali romanici e gotici, si concentrano nella Piazza del Comune: il romanico Duomo, il Torrazzo del XIII secolo simbolo della città, il Battistero gotico, la Loggia dei Militi e il palazzo comunale fanno di questa piazza un complesso monumentale di grandissimo interesse storico-artistico.[101]
punti di interesse storico in provincia:
- Soncino: borgo medievale con la rocca sforzesca.
- Pandino: castello visconteo, frazione Gradella (raro esempio di borgo lombardo rimasto inalterato).
- Crema: città con numerose testimonianze medievali e rinascimentali, tra le quali di particolare rilievo sono il romanico-gotico Duomo e il Santuario di Santa Maria della Croce.
Lecco è una fiorente città posta alla confluenza del fiume Adda con il Lago di Como. Il capoluogo richiama turisti grazie ai suoi bellissimi paesaggi naturalistici (tra cui le aspre pareti a strapiombo dei monti sul lago) e i dolci sobborghi della città. Il più antico monumento di Lecco è senza dubbio il Ponte Azione Visconti, edificato nel 1338 per collegare la città con il ducato di Milano e costituito da una lunga serie di arcate. Interessante anche il Santuario della Madonna della Vittoria, affrescato da artisti del XVI secolo. Inoltre a Lecco si può ammirare il Museo civico inerente la storia della Città e la Villa Manzoni, dove Alessandro Manzoni trascorse parte della sua giovinezza.[102]
punti di interesse storico in provincia:
- Civate: abbazia di San Pietro al Monte.
- Colico: testimonianze medievali (priorato di Piona), Forte Montecchio Nord, Forte di Fuentes.
- Dervio: testimonianze medievali in frazione Corenno Plinio (castello comitale e chiesa).
- Varenna: pittoresco borgo di pescatori sul lago di Como, Castello di Vezio.
- Oggiono: testimonianze medievali e rinascimentali.
- Bellano: Orrido di Bellano e Chiesa parrocchiale, oltre al centro storico.
Lodi lega le sue origini alla distruzione di Laus Pompeia, nato come municipium romano e in seguito fiorente borgo medievale, raso al suolo dai milanesi nel 1111. La città fu rifondata dall'imperatore Federico I a diversi Km dal sito originario e da allora fino al Rinascimento conobbe un lungo periodo di prosperità. Al periodo rinascimentale risale il più noto monumento cittadino: il Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata, riconosciuto come uno dei massimi capolavori del Rinascimento lombardo. Sull'elegante Piazza della Vittoria si affacciano invece la notevole Cattedrale romanico-gotica e il Broletto. A Lodi sono presenti numerosi altri edifici di valore artistico, tra le quali si ricordano le chiese gotiche di San Francesco e di Sant'Agnese, oltre alla romanica San Lorenzo.
punti di interesse storico in provincia:
- Lodi Vecchio: nel sito della distrutta Laus Pompeia resta la basilica gotica dei XII Apostoli.
- Sant'Angelo Lodigiano: Castello Visconteo.
- Abbadia Cerreto: Abbazia del Cerreto.[103]
Cinta su tre lati dai laghi artificiali del Mincio, i tre specchi d'acqua donano a Mantova una caratteristica del tutto particolare, facendola apparire come una città che sorge dalle acque. Queste suggestioni unite a numerose testimonianze storico-artistiche fanno di Mantova un centro di notevole interesse. Già colonia etrusca e cittadina romana, Mantova fu centro altomedievale legato ai Canossa e florido comune. Al periodo comunale risalgono diversi monumenti significativi, tra i quali la Rotonda di San Lorenzo e i palazzi della Ragione e del Podestà che affacciano assieme ad altri edifici storici su Piazza delle Erbe e Piazza Broletto, che hanno conservato l'originario impianto medievale. Romanico era il Duomo, poi ampiamente modificato nei secoli successivi. La città tuttavia conobbe il suo periodo di massimo splendore in epoca rinascimentale: sotto la signoria dei Gonzaga Mantova divenne uno dei principali centri del Rinascimento italiano ed europeo. Principali testimonianze di quest'epoca sono il Palazzo Ducale con il Castello di San Giorgio e la nota Camera degli Sposi affrescata dal Mantegna, la Basilica di Sant'Andrea progettata da Leon Battista Alberti e Palazzo Te, luogo di svago dei Gonzaga, edificato e decorato da Giulio Romano. Città d'arte di prima gradezza, l'intero centro storico di Mantova è patrimonio mondiale dell'umanità[104][105].
punti di interesse storico in provincia:
- San Benedetto Po: Abbazia di San Benedetto in Polirone. Fondata da Tebaldo di Canossa, nonno di Matilde di Canossa, fu nel Medioevo una delle più importanti abbazie del Nord Italia.
- Sabbioneta: centro costruito dai Gonzaga come città ideale del Rinascimento. Inserita assieme a Mantova nel patrimonio mondiale dell'umanità.
- Medole: Convento dell'Annunciata, testimonianze medievali e rinascimentali.
- Castel Goffredo: borgo con testimonianze medievali e rinascimentali.
- Cavriana: Santuario Madonna della Pieve dell'XI secolo.
- Curtatone: Santuario della Beata Vergine delle Grazie.
- Castellaro Lagusello: borgo storico, sito preistorico inserito nel patrimonio mondiale dell'umanità all'interno del sito seriale Antichi insediamenti sulle Alpi[106].
A volte identificata solamente come città degli affari, della moda e della movida, Milano conserva invece un patrimonio artistico unico quanto in parte poco noto. Milano fu città romana tanto importante da divenire, nel IV secolo, capitale imperiale. A questo periodo e alla Tarda antichità risalgono i resti della Milano romana e diverse chiese paleocristiane. Ancora più sostanzioso è il patrimonio artistico medievale: Milano fu centro propulsivo del Romanico lombardo e a quest'epoca risalgono diversi monumenti, per quanto le successive evoluzioni della città abbiano eliminato il tessuto urbano medievale. Tra le chiese spiccano Sant'Ambrogio, modello del Romanico Lombardo e il famoso Duomo, caso unico in Italia di applicazione del Gotico Internazionale. In seguito Milano divenne uno dei più importanti centri del Rinascimento e vi soggiornarono e lasciarono tracce molti dei principali artisti del tempo. Tra le testimonianze dell'epoca si possono ricordare Santa Maria delle Grazie con il Cenacolo Vinciano[107], il Castello Sforzesco, la cappella Portinari e la Chiesa di San Maurizio. Ancora maggiore il patrimonio risalente ai secoli successivi: moltissimi i Palazzi e le Chiese dal Barocco al neoclassico, come il noto Teatro alla Scala e la vicina Chiesa di S. Fedele, fino ad arrivare alle opere contemporanee come la Stazione centrale. Completano il patrimonio storico-artistico di Milano numerosi Musei di assoluto valore come la Pinacoteca di Brera e opere di interesse storico e ingegneristico quali i navigli.[108]
punti di interesse storico in provincia:
- Abbazie gotico-romaniche del contado di Milano: Chiaravalle, Morimondo, Mirasole, Viboldone. Importanti testimonianze di architettura medievale lombarda.
Il capoluogo brianteo presenta importanti testimonianze medievali: il gotico Duomo con annessa la Cappella di Teodolinda, nella quale si conserva la Corona Ferrea e il duecentesco Arengario. Tuttavia il monumento più noto di Monza è senza dubbio la neoclassica Villa Reale edificata nel XVIII secolo dal Piermarini. Attorno alla Villa si estende un ampio parco, all'interno del quale è ospitato il noto autodromo, sede ogni anno del Gran Premio d'Italia di Formula 1.[109]
punti di interesse storico in provincia:
- Agliate: la romanica Basilica dei Santi Pietro e Paolo
- Cesano Maderno: Palazzo Arese Borromeo
- Lissone: il neogotico Duomo dei Santi Pietro e Paolo, Museo d'Arte Contemporanea, il razionalista complesso Palazzo Terragni
Capitale del regno longobardo e in seguito del medievale Regno d'Italia, Pavia è senza dubbio città dal passato importante, di cui si conservano ampie tracce. Tra le chiese San Michele Maggiore è considerato uno dei capolavori del romanico lombardo, ugualmente romanica è San Pietro in Ciel d'Oro, che ospita le reliquie di S. Agostino. Gotica è invece Santa Maria del Carmine, mentre il Duomo è di epoca rinascimentale. Altri monumenti degni di nota sono il Ponte Coperto sul Ticino ed il Castello Visconteo.
punti di interesse storico in provincia:
- Vigevano: centro storico con la rinascimentale Piazza Ducale su cui affacciano il Duomo e il castello.
- Certosa di Pavia: l'omonimo monastero certosino conserva notevoli testimonianze gotiche e rinascimentali.
- Lomello: testimonianze medievali dall'epoca longobarda al primo romanico lombardo.
- Butrio: testimonianze medievali (eremo di Butrio).
- Zavattarello: antico borgo e castello.
- Inverno e Monteleone: è presente un castello che fungeva da dimora, la prima in Italia, dell'Ordine dei Cavalieri di Malta.
Sondrio è città legata soprattutto al territorio montano: situata al centro della Valtellina e a capo di un territorio di cui la quasi totalità è costituita da montagne, le maggiori attrattive sono costituite dalle rinomate località alpine dedite al turismo montano estivo ed invernale. Ciò non toglie che nel capoluogo si trovino diverse testimonianze storico-artistiche: in particolare la collegiata, di origine medievale ma ricostruita in stile classicista nel XVIII secolo, la coeva Torre Ligariana e il Palazzo Pretorio, cinquecentesco anche se ampiamente rimaneggiato e parzialmente ricostruito in epoca moderna.[111]
punti di interesse storico in provincia:
- Mazzo di Valtellina: borgo montano con testimonianze medievali e cinquecentesche.
- Tirano: borgo montano con monumenti rinascimentali e testimonianze medievali.
- Bagni di Bormio: stazione termale in alta montagna con testimonianze romane.
- Galleria di Mina di San Fedele di Verceia: sbarramento stradale e ferroviario della Frontiera Nord
Nata in epoca romana Varese gode del titolo di "città giardino" grazie alle numerosissime ville sorte sui colli circostanti la città. Nel capoluogo è possibile ammirare il Palazzo Estense, oggi sede del municipio. Di interesse storico sono inoltre le sei porte che nel tredicesimo secolo permettevano l'ingresso a Varese: la porta Rezzano, la porta Milano, la porta Regondello, la porta della Motta, la porta di San Martino e la porta Campagna. Interessante è anche il mercato della Motta, che già in passato si svolgeva di lunedì e che è uno dei più importanti della regione. Molto importante per il turismo è la funicolare che collega Varese con il Sacro Monte.[112]
punti di interesse storico in provincia:
- Sacro Monte di Varese: il più noto dei Sacri Monti lombardi, patrimonio mondiale dell'umanità all'interno del sito seriale Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia[113].
- Castelseprio: testimonianze altomedievali, in particolare longobarde, patrimonio mondiale dell'umanità all'interno del sito seriale Longobardi in Italia: i luoghi del potere[114].
- Angera: borgo sulle rive del Lago Maggiore con la rocca in posizione dominante sul lago.
- Eremo di Santa Caterina del Sasso, monastero sorto a strapiombo sulla sponda orientale del lago Maggiore, nel comune di Leggiuno (VA).
- Frontiera Nord: il sistema difensivo italiano verso la Svizzera realizzato tra il 1899 e il 1918.
Musei di rilievo
La Lombardia ha sul suo territorio un alto numero di musei (oltre 330) di diverso tipo: etnografici, storici, tecnico-scientifici, artistici e naturalistici, che testimoniano l'evoluzione storico-culturale ed artistica della regione. Tra i più famosi possiamo ricordare il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci", la Pinacoteca di Brera, il Museo Diocesano, la Pinacoteca Ambrosiana, il Museo Poldi Pezzoli, i Musei del Castello Sforzesco, il Museo civico di storia naturale e il Museo del Novecento a Milano[115]; l'Accademia Carrara a Bergamo, il Museo di Santa Giulia e il Museo Nazionale della Fotografia di Brescia, il Museo di Palazzo Ducale di Mantova, il Tempio Voltiano a Como, la Pinacoteca Malaspina di Pavia[116], il Museo Stradivariano di Cremona, i Musei di Arte Sacra e dei Presepi della basilica di Santa Maria Assunta di Gandino (BG). Numerose sono inoltre le istituzioni che ospitano rilevanti mostre ed esposizioni temporanee dei più importanti artisti nazionali ed internazionali, come principali poli espositivi della regione si possono citare il Palazzo Reale e la Triennale a Milano, Palazzo Te a Mantova ed il già citato complesso di Santa Giulia a Brescia.[117]
Turismo naturalistico
Data la conformazione della regione, il turismo legato alle bellezze naturali si concentra principalmente sulle Alpi e nelle località lacustri. È presente inoltre un limitato afflusso turistico legato alle aree protette in pianura, in particolare nei parchi fluviali del Ticino e del Mincio.
Turismo Alpino
Le Alpi Lombarde comprendono diversi massicci montuosi ben noti ai praticanti dell'alpinismo e dell'escursionismo in montagna, tra i più noti il Pizzo Badile, il Pizzo Cengalo, il Monte Disgrazia, il massiccio del Bernina, l'Adamello e l'Ortles-Cevedale. Intorno a questi ultimi si estende il Parco Nazionale dello Stelvio, unico parco nazionale in territorio lombardo nel suo versante occidentale.[118] Nella stagione invernale numerose sono le stazioni sciistiche, distribuite principalmente nelle provincie di Sondrio, Bergamo e Brescia. Tra le principali località turistiche di montagna, estive ed invernali, si ricordano:
- Aprica, Bormio, Chiesa in Valmalenco, Livigno, Madesimo, Santa Caterina di Valfurva, Val Masino in provincia di Sondrio.[119]
- Edolo e Ponte di Legno in provincia di Brescia.[120][121]
- Castione della Presolana, Colere, Foppolo e Selvino in provincia di Bergamo.[122]
Anche le Prealpi lombarde, nonostante la minore altitudine, costituiscono un'attrattiva importante grazie al facile accesso dalla pianura ed ai panorami rimarchevoli (verso nord si può ammirare un'ampia parte della catena alpina mentre a sud lo sguardo spazia sulla Pianura Padana). Massicci più noti delle Prealpi lombarde sono il Gruppo delle Grigne e la Presolana.[123][124]
Turismo sui laghi
Nel territorio lombardo sono compresi, interamente o in parte, tutti i maggiori laghi prealpini. Sulle loro rive numerose località sono meta di turismo lacuale, che coniuga bellezze naturalistiche e paesaggistiche, turismo storico-artistico e, limitatamente a certe zone, attività balneare (principalmente sul Lago di Garda). Tra le principali località turistiche sui laghi della Lombardia si ricordano:
- Angera, Ispra, Laveno-Mombello sulla sponda lombarda del Lago Maggiore.
- Campione d'Italia e Porto Ceresio nella porzione italiana del Lago di Lugano.
- Bellagio, Colico, Como, Lecco, Menaggio, Tremezzo, Varenna sul Lago di Como.
- Iseo, Lovere, Monte Isola sul Lago d'Iseo.
- Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Limone sul Garda, Sirmione, Salò, Toscolano-Maderno sulla sponda bresciana del Lago di Garda.
Turismo enogastronomico
La forte industrializzazione della seconda metà del secolo scorso ha in parte offuscato la varietà e la grande quantità di prodotti tipici che offre il territorio lombardo. Con un po' pazienza e con il desiderio della ricerca delle particolarità, la Lombardia offre sicuramente la possibilità di nuove e piacevoli scoperte culinarie ma anche la riscoperta di prodotti più noti e diffusi.
I prodotti enogastronomici dell'area lombarda spaziano dai più classici e noti in tutta Italia come la bresaola della Valtellina, il salame Milano, il Grana Padano, il Gorgonzola e la Crescenza, fino ad arrivare ai vini noti ed apprezzati in tutto il mondo tra cui il Franciacorta ed i vini della Valtellina, passando per le decine di prodotti sconosciuti al di fuori dei confini non solo della regione ma dell'area o del comune di produzione. La cucina rispecchia ancor oggi le sue origini rurali, quando la Lombardia era ancora molto legata all'agricoltura. Da non dimenticare la classica cotoletta alla milanese, le varie versioni della polenta, la selvaggina, i brodi e le zuppe, così come il panettone, la mostarda, la colomba pasquale e il risotto allo zafferano. La grande diffusione di molti di questi prodotti li ha resi più tipici della cultura enogastronomica italiana che di quella lombarda.
Editoria
Principali quotidiani e giornali pubblicati nella regione Lombardia.
Bergamo
- L'Eco di Bergamo
- Il Nuovo Giornale di Bergamo
- Bergamo&Sport
Brescia
- Giornale di Brescia
- Bresciaoggi
- Il Brescia (Gruppo ePolis)
Como
- La Provincia (di Como)
- Il Corriere di Como
Cremona
Lecco
- La Provincia (di Lecco) gruppo La Provincia
- Gazzetta di Lecco
- Giornale di Lecco
Lodi
Mantova
- La Gazzetta di Mantova
- La Voce di Mantova
Milano
- Il Corriere della Sera
- Il Giorno
- Il Giornale
- Libero
- Il Foglio
- La Padania
- Avvenire
- City
- Il Sole 24 ore
- Milano Finanza
- La Gazzetta dello Sport
Monza e Brianza
- Giornale di Monza
- Il Cittadino di Monza e Brianza
Pavia
Sondrio
- La Gazzetta di Sondrio
- La Provincia (di Sondrio)
Varese
- La Prealpina (quotidiano di Varese).
- La Provincia (di Varese)
Case Editrici
A Milano hanno sede la RCS MediaGroup e la Adelphi editore. Inoltre a Segrate ha sede la Arnoldo Mondadori Editore.[125]
Sport
La Lombardia è una regione molto attiva dal punto di vista sportivo. Alla numerosa e capillare presenza di impianti sportivi sul suo territorio, si accompagna anche la rilevanza a livello nazionale ed internazionale delle sue società sportive.
Grande lustro allo sport italiano è stato (e viene ancora) dato da alcune delle squadre più titolate del mondo nel calcio e nella pallacanestro (Milan, Inter[126], Olimpia Milano, Pallacanestro Varese, Pallacanestro Cantù). Importantissimo il contributo della Lombardia in altri sport come il ciclismo (nel 2008 la regione ha ospitato i Campionati Mondiali a Varese), la formula 1 (dal 1950, eccetto il 1980 in cui si corse ad Imola, si corre a Monza il Gran Premio d'Italia)[127], il rugby, l'hockey su ghiaccio, la pallavolo e la pallanuoto (con il Brixia Leonessa), seppur con alterne fortune. Inoltre in Lombardia vengono anche disputati due tornei di tennis: Torneo di Milano e il Torneo di Monza Brianza[128].
Personaggi legati alla Lombardia
Papi, Vescovi e Religiosi
- Pio XI
- Giovanni XXIII
- Paolo VI
- Ansperto, Vescovo di Milano
- Innocenzo XI
- Sant'Ambrogio
- San Luigi Gonzaga
Letteratura e arte:
- Publio Virgilio Marone
- Cornelio Nepote
- Plinio il Vecchio
- Baldassarre Castiglione
- Teofilo Folengo
- Saverio Bettinelli
- Caravaggio
- Carlo Porta
- Cesare Beccaria
- Giuseppe Parini
- Mino Milani
- Carlo Emilio Gadda
- Piero Chiara
- Pietro Verri
- Daniele Crespi
- Roberto Piumini
- Giovanni Berchet
- Alessandro Manzoni
- Aldo Busi
Giornalismo:
Enogastronomia:
Cinema, teatro e compositori:
Cantanti e Cantautori:
- Biagio Antonacci
- Adriano Celentano
- Charlie Cinelli
- Fabio Concato
- Cristina Donà
- Eugenio Finardi
- Giorgio Gaber
- Gianluca Grignani
- Giovanni D'Anzi
- Enzo Jannacci
- L'Aura
- Fausto Leali
- Mina
- Pacifico
- Paola & Chiara
- Gatto Panceri
- Max Pezzali
- Cochi e Renato
- Povia
- Ron
- Francesco Renga
- Enrico Ruggeri
- Nanni Svampa
- Davide Van De Sfroos
- Ornella Vanoni
- Roberto Vecchioni
- Walter Valdi
- Entics
- J-Ax
- Gue Pequeno
Galleria fotografica
Note
- ^ a b Dato ISTAT aggiornato al 31 giugno 2012
- ^ a b Pil e Pil pro capite nel 2009, su asr-lombardia.it. URL consultato il 01/02/2013.
- ^ Elenco Regioni a Statuto Ordinario, su intrage.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Regioni d'Italia in ordine di superficie., su tuttitalia.it.
- ^ La prima è la Campania.
- ^ Comuni italini.it-Stemma della Lombardia, su comuni-italiani.it. URL consultato il 31 luglio 2012.
- ^ Globalgeografia, su globalgeografia.com. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Atlante Zanichelli 2011, Zanichelli Editore.[pagina?]
- ^ IReR Lombardia, http://www.irer.it/lombardia2010/testi/dossier/ambiente-e-sviluppo/la-valorizzazione-del-territorio/1_Peculiarita-del-territorio-lombardo.pdf (PDF), su irer.it. URL consultato il 4-1-2012.
- ^ la Punta Perrucchetti è una spalla del Pizzo Bernina, che raggiunge i 4051 m ma la cui vetta principale è interamente in territorio elvetico. La più alta montagna lombarda in senso vero e proprio può quindi essere considerata il Pizzo Zupò (3996 m) nel medesimo gruppo montuoso.
- ^ Lago di Garda, su lagodigarda.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Lago Maggiore, su illagomaggiore.com. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Lago di Como, su lagodicomo.com. URL consultato il 01/08/2102.
- ^ Lago d'Iseo, su lagodiseo.org. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Lago di Lugano, su lakelugano.ch. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Lago d'Idro, su lagodidro.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Uniche limitate eccezioni sono la Val di Lei e la Val di Livigno che appartengono ai bacini del Reno la prima e del Danubio la seconda.
- ^ Fiumi della Lombardia su Pescatour.it, su pescatour.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Università degli Studi di Genova - Dipartimento di Fisica, Atlante Eolico dell'Italia (PDF), in Ricerca di sistema per il settore elettrico - Progetto ENERIN, 11/2002. URL consultato il 15/05/2008.
- ^ Geologia della Lombardia, su scintilena.com. URL consultato il 04/02/2013.
- ^ Sito ufficiale del Parco Lombardo del Ticino, su parcoticino.it. URL consultato il 01/08/2102.
- ^ Parchi Naturali Regione Lombardia, su parks.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Monte San Giorgio - UNESCO World Heritage Centre, su whc.unesco.org. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ "Cultura di Remedello" su MSN Encarta, su it.encarta.msn.com. URL consultato il 2009-10-6.
- ^ a b c Enrico Comolli e Alessandro Goldstein, Dalla Storia fino a te 1 (L'Antichità e il Medioevo), Archimede Edizioni[mancano pagine, città e anno di edizione. Restano comunque dubbi sull'attendibilità di un manuale scolastico. Meglio sarebbe consultare e indicare come fonti testi scritti da accademici (come la Storia dei Longobardi di Jarnut tanto per fare un esempio, oppure Italy and her invaders di Hodgkin) o le fonti primarie del periodo (ad esempio Paolo Diacono per il periodo longobardo, fonti romane per il periodo romano ecc. ecc.).]
- ^ Per un'analisi dettagliata delle parlate della Lombardia si veda: Bernardino Biondelli, Saggi sui dialetti Gallo-Italici., su archive.org. URL consultato il 01/07/2012.
- ^ Il ciclo istoriativo camuno: una tradizione millenaria, su archeocamuni.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Come evidenziato dalle motivazioni di inserimento nel Patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO: Pagina dedicata sul Sito dell'Unesco, su whc.unesco.org. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ La lista è stata ricavata dal sito dell'Unesco a questa pagina: vai alla pagina, su whc.unesco.org. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Resti Etruschi in corso di scavo si trovano in provincia di Mantova: Parco Archeologico Forcello, su parcoarcheologicoforcello.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Il flusso di idee (e presumibilmente di artisti) provenienti dall'oriente è testimoniata ad esempio dagli affreschi della Chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio. Rossi M. (2005), pp. 11-12
- ^ Bisogna comunque sottolineare come in origine il toponimo "Langobardia" indicasse un territorio decisamente più ampio dell'attuale regione: alla fine del periodo longobardo la Langobardia Maior era costituita da gran parte dell'Italia del Nord, escluse la Romagna, Venezia, il Trentino e parte del Piemonte occidentale. Ancora nell'XI secolo il territorio in cui si sviluppò il Romanico Lombardo era costituito dall'attuale Lombardia, dall'Emilia e da porzioni del Veneto e del Piemonte.
- ^ Con la capitale Pavia e altre sedi di ducato quali Bergamo e Brescia.
- ^ a b c d e f g h i j AA.VV.—Per conoscere la Lombardia (storia,geografia,usi e costumi), p. 23
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Per conoscere la Lombardia — La cucina Lombarda — pp. 24-25[autore? Editore? Data di pubblicazione? ISBN?] Errore nelle note: Tag
<ref>
non valido; il nome "libro" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ Dato del Sito dell'Istruzione della Regione Lombardia (PDF), su istruzione.lombardia.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sito dell'Università degli Studi di Milano, su unimi.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Università di Milano-Bicocca, su unimib.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Università Bocconi, su unibocconi.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Università Cattolica di Milano, su unicattolica.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Università del San Raffaele, su unisr.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Accademia di Brera, su accademiadibrera.milano.it. URL consultato il 01/02/2013.
- ^ Nuova Accademia di Belle Arti, su naba.it. URL consultato il 01/02/2013.
- ^ Conservatorio G. Verdi, su consmilano.it. URL consultato il 01/02/2013.
- ^ Università degli Studi di Pavia, su unipv.eu. URL consultato il 12/08/2012.
- ^ Università degli Studi di Brescia, su unibs.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Università Cattolica di Brescia, su brescia.unicatt.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Università degli Studi di Bergamo, su unibg.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ [urlhttp://www.medicina.unimib.it/cmsMedicina/home.html Unimib a Monza], su medicina.unimib.it. URL consultato il 01/02/2013.
- ^ Università di Mantova, su unimn.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Università Cattolica di Piacenza, su piacenza.unicatt.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Università dell'Insubria, su uninsubria.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Università LIUC, su liuc.it. URL consultato il 17/12/2012.
- ^ Nomina del Commissario Straordinario per la provvisoria gestione dell'Ente della Provincia di Como., su provincia.como.it. URL consultato il 10 agosto 2012.
- ^ a b Densità abitativa della Lombardia e delle sue province (Dato ISTAT), su tuttitalia.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Dati Istat Anno 2008, su dati.istat.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Dati Istat al 31 maggio 2012, su demo.istat.it. URL consultato il 3º settembre 2012.
- ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it.
- ^ Statistiche regionali di Eurostat, su epp.eurostat.ec.europa.eu. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ EUROPA - Press Releases - Regional GDP per inhabitant in the EU27, GDP per inhabitant in 2006 ranged from 25% of the EU27 average in Nord-Est in Romania to 336% in Inner London, su europa.eu, 19 febbraio 2009. URL consultato il 10 maggio 2010.
- ^ Quattro motori per l'Europa: la Lombardia presidente, su reportingtheworldover.wordpress.com. URL consultato il 09.12.2009.
- ^ a b c d Dati Istat - Tavole regionali, su istat.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ PIL ai prezzi di mercato per abitante, su asr-lombardia.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Articolo dedicato su LaVoce, su lavoce.info. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ a b dal sito della Borsa Lavoro della Lombardia, su borsalavorolombardia.net. URL consultato il 25-12-2007.. La fonte è l'ISTAT. All'interno si possono trovare alcune tabelle e grafici riassuntivi dell'andamento, del PIL dell'occupazione, della spesa pubblica etc.
- ^ a b dal sito della Regione Lombardia, su regione.lombardia.it. URL consultato il 25-12-2007. news del 3 marzo 2007. Dati dell'Ufficio Statistico Regionale
- ^ a b dal sito della Regione Lombardia, su regione.lombardia.it. URL consultato il 25-12-2007. news del 7 marzo 2007.
- ^ Sito dell'Agricoltura della Regione Lombardia, su agricoltura.regione.lombardia.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sito dell'Industria della Regione Lombardia, su industria.regione.lombardia.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sito ufficiale della Borsa di Milano, su borsaitaliana.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sito della Fiera di Milano, su fieramilano.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sito del Turismo della Regione Lombardia, su turismo.regione.lombardia.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Aeroporti di Milano, su seamilano.eu. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Aeroporto di Orio al Serio, su sacbo.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Aeroporto di Brescia-Montichiari, su aeroportobrescia.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Brebemi, su brebemi.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Autostrada Pedemontana Lombarda, su pedemontana.com. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Autostrada del Brennero, su autobrennero.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Trenord.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Trasporti Brescia, su trasportibrescia.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Metropolitana di Milano, su metropolitanamilanese.it. URL consultato il 24 gennaio 2013.
- ^ Lunghezza della Metropolitana di Brescia, su bresciainfrastrutture.it. URL consultato il 31/01/2013.
- ^ Stazioni della Metropolitana di Brescia, su bresciainfrastrutture.it. URL consultato il 31/01/2013.
- ^ Navigare sul Po, su navigaresulpo.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Porto di Cremona, su alot.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Porto di Mantova, su alot.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Traghetti sul Garda, su visitgarda.com. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Diocesi e Parrocchie Regione Ecclesiastica Lombardia, su chiesacattolica.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Rito ambrosiano in Lombardia, su chiesadimilano.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ a b c d e ISTAT dati sul turismo in Italia nel 2004
- ^ Per presenze s'intende il numero di notti trascorsi nella regione.
- ^ Dati Istat 2007 (PDF), su istat.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sito del Turismo della Regione Lombardia, su turismo.regione.lombardia.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Nuovi siti Unesco in Lombardia, su ilgiorno.it, Il Giorno, 27-6-2011.
- ^ Bergamo Turismo, su turismo.bergamo.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Crespi d'Adda - UNESCO World Heritage Centre, su whc.unesco.org. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Longobards in Italy. Places of the power (568-774 A.D.), su whc.unesco.org. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Brescia Turismo, su bresciatourism.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sito del Turismo a Como, su turismo.como.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sito del Turismo a Cremona, su turismocremona.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Pesionline.it\Visitare Lecco, su paesionline.it. URL consultato il 01/08/2102.
- ^ Sito del Turismo in Provincia di Lodi, su turismo.provincia.lodi.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Mantua and Sabbioneta - UNESCO World Heritage Centre, su whc.unesco.org. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sito del Turismo a Mantova, su turismo.mantova.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Prehistoric Pile dwellings around the Alps - UNESCO World Heritage Centre, su whc.unesco.org. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sito inserito nel patrimonio mondiale dell'umanità, su whc.unesco.org. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Pagina dedicata sul Sito del Turismo a Milano., su turismo.milano.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Turismo a Monza\Ufficio del Turismo (Italia), su ufficiodelturismo.it. URL consultato il 01/08/2102.
- ^ Turismo a Pavia (Sito web del comune), su comune.pv.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sito del turismo in Valtellina e Provincia di Sondrio, su valtellina.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sito del Turismo a Varese, su vareseturismo.altervista.org. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Sacri Monti of Piedmont and Lombardy, su whc.unesco.org. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Longobards in Italy. Places of the power (568-774 A.D.), su whc.unesco.org. URL consultato il 01/08/2102.
- ^ Musei di Milano, su agendamilano.com. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Pinacoteca Malaspina di Pavia, su paviamusei.it. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Museo di Santa Giulia, su santagiulia.info. URL consultato il 01/08/2012.
- ^ Settore lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio, su stelviopark.it. URL consultato l'08/03/2013.
- ^ Località turistiche nella provincia di Sondrio, su valtellina.it. URL consultato l'08/03/2013.
- ^ Turismo a Edolo, su turismoedolo.it. URL consultato l'08/03/2013.
- ^ Turismo a Ponte di Legno, su inverno.pontedilegno.it. URL consultato l'08/03/2013.
- ^ Turismo nelle valli bergamasche, su redirect.turismo.provincia.bergamo.it. URL consultato l'08/03/2013.
- ^ Gruppo delle Grigne, su lakecomo.it. URL consultato l'08/03/2013.
- ^ Presolana, su presolana.it. URL consultato l'08/03/2013.
- ^ Adelphi Editore, su adelphi.it. URL consultato il 31/07/2012.; RCS Media Group, su rcsmediagroup.it. URL consultato il 31/07/2012.; Mondadori Editore, su mondadori.it. URL consultato il 31/07/2012.
- ^ Premi del Milan, su acmilan.com. URL consultato il 31/07/2012. e Premi dell'Inter, su inter.it. URL consultato il 31/07/2012.
- ^ Gran Premio d'Italia, su gpitalia.net. URL consultato il 31/07/2012.
- ^ Circolo Tennis Monza, su circolotennismonza.it. URL consultato il 31/07/2012.
Bibliografia
- Lombardia. Le guide rosse del Touring Club, Touring Editore, 2005, ISBN 977-03-9010701-6.
- Lombardia, Dalle Alpi al grande fiume, Milano, le città, i centri minori, i laghi, i parchi naturali. Guide d'Italia, Touring Editore, 2003, ISBN 978-88-365-2771-7.
- Milano. Le guide rosse del Touring Club, Touring Editore, 2005, ISBN 978-88-365-2766-3.
- Marco Rossi, Disegno storico dell'arte lombarda, Vita e Pensiero, 2005, p. 244, ISBN 978-88-343-1212-4.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikisource contiene alcuni canti della Lombardia
- Wikiquote contiene citazioni sulla Lombardia
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Lombardia»
- Wikiversità contiene risorse sulla Geologia della Lombardia
- Wikinotizie contiene notizie di attualità riguardanti la Lombardia
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Lombardia
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Lombardia
Collegamenti esterni
- Template:Dmoz
- Regione Lombardia: portale della Regione
- Lombardiabeniculturali.it, sito promosso da Regione Lombardia e curato dall'Università degli Studi di Pavia
- LombardiaNews: Giornale online