Piandera

frazione del comune svizzero di Lugano

Piandera (in dialetto ticinese Piandéra[senza fonte]) è una frazione del comune svizzero di Lugano, nel Canton Ticino (distretto di Lugano). Fa parte del quartiere di Val Colla.

Piandera
frazione
Piandera – Veduta
Piandera – Veduta
Veduta di Piandera nel 1993.
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoLugano
Comune Lugano
Territorio
Coordinate46°04′58″N 9°02′20″E
Altitudine887 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale6959
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
TargaTI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Piandera
Piandera

Geografia fisica

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Piandera è situata nella media Val Colla, a un'altitudine di circa 880 m s.l.m., su un pianoro che si affaccia a sud verso il Lago di Lugano. Il territorio è compreso tra il Monte Bar e il Monte Caval Drossa, due rilievi che costituiscono la dorsale occidentale della valle, e presenta una morfologia articolata, con pendii boscosi e terrazzi glaciali.[1]

Il villaggio è attraversato da corsi d'acqua minori che confluiscono nel Cassarate, mentre nelle zone più alte si trovano numerose sorgenti e piccole torbiere. L'antica fornace di Piandera, oggi restaurata, testimonia la tradizione artigianale locale legata alla produzione di coppi e mattoni.[2]

L'area è caratterizzata da un clima di transizione tra quello subalpino e prealpino, con frequenti escursioni termiche e un'elevata umidità. Le foreste di castagno, gestite da secoli per la produzione di legname e frutti, costituiscono un elemento identitario del paesaggio. Piandera rientra nel Parco del Monte Bar e del Gazzirola, zona riconosciuta come riserva naturale cantonale per la tutela della flora e della fauna montana.[3]

 
Il territorio del comune di Piandera prima degli accorpamenti comunali del 1956

Già comune autonomo, nel 1956 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Colla, Insone, Scareglia e Signôra per formare il nuovo comune di Valcolla, il quale a sua volta nel 2013 è stato aggregato agli altri comuni soppressi di Bogno, Certara e Cimadera per formare il nuovo quartiere di Lugano denominato Val Colla[4].

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • Oratorio di Santa Maria Maddalena, eretto nel 1602; piccolo edificio a pianta rettangolare con tetto a doppia falda e semplice facciata intonacata. L'interno, a navata unica, conserva altari lignei e affreschi seicenteschi di scuola lombarda raffiguranti la Maddalena e santi penitenti.[5][6]

Archeologia industriale

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L'antica fornace di Piandera
  • Antica fornace di Piandera, in località Mulini, struttura per la produzione di coppi e laterizi in uso fino alla metà del XX secolo. Realizzata in pietra locale e mattoni, rappresenta una delle testimonianze più significative dell’archeologia industriale della Val Colla; è oggi parzialmente restaurata e segnalata lungo un itinerario tematico.[7][8]

Amministrazione

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Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale ed ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione. L'ufficio patriziale, rieletto il 26 aprile 2009, è presieduto da Sergio Moresi[senza fonte].

  1. ^ Itinerari di Piandera e Monte Bar, su Ente Turistico del Luganese. URL consultato il 20 ottobre 2025.
  2. ^ Cartografia Swisstopo – Piandera, su Ufficio federale di topografia Swisstopo. URL consultato il 20 ottobre 2025.
  3. ^ Ufficio federale dell'ambiente, Inventario delle riserve naturali del Canton Ticino – Monte Bar e Piandera, Berna, UFAM, 2023.
  4. ^ Maurizio Cattaneo, Alberto Gandolla, Valcolla, in Dizionario storico della Svizzera, 18 gennaio 2017. URL consultato il 29 ottobre 2017.
  5. ^ Oratorio di Santa Maria Maddalena – Piandera, su Patrimonio culturale della Città di Lugano. URL consultato il 12 ottobre 2025.
  6. ^ Piero Bianconi, Guida d'arte della Svizzera italiana, Bellinzona, Casagrande, 1967, p. 265.
  7. ^ Antica fornace di Piandera, su Lugano Region. URL consultato il 12 ottobre 2025.
  8. ^ Città di Lugano, Divisione cultura, Guida ai beni etnografici di Lugano e quartieri, Lugano, Città di Lugano, 2021.

Bibliografia

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  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 295.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 382-383.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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