La tokyoite (simbolo IMA: Tky[8]) è un raro minerale del supergruppo della brackebuschite; appartiene alla famiglia dei "fosfati, arseniati e vanadati" e possiede composizione chimica Ba2Mn3+(VO4)2OH.[2]

Tokyoite
Classificazione Strunz (ed. 10)8.BG.05[1]
Formula chimicaBa2Mn3+(VO4)2OH[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinomonoclino[3]
Classe di simmetriaprismatica[4]
Parametri di cellaa = 9,104 Å, b = 6,132 Å, c = 7,895 Å, β = 112,2°, V = 408 ų,[5] Z = 2[6]
Gruppo puntuale2/m[6]
Gruppo spazialeP21/m (nº 11)[7]
Proprietà fisiche
Densità calcolata4,62[7] g/cm³
Durezza (Mohs)4,5 - 5[5]
Sfaldaturanon osservata[5]
Colorenero-rosso[3]
Lucentezzavitrea[3]
Opacitàtraslucido[4]
Strisciorosso brunastro intenso[3]
Diffusionerara
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La tokyoite è l'analogo del manganese (Mn3+) della gamagarite ed è in corso lo studio dell'esistenza di un suo analogo dominato dall'arsenico.[5]

Etimologia e storia

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La tokyoite prende il nome dalla prefettura di Tokyo in cui si trova la sua località tipo.[5]

Classificazione

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La classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[9] elenca la tokyoite nella classe "8. Fosfati, arseniati, vanadati" e da lì nella sottoclasse "8.B Fosfati, ecc., con anioni aggiuntivi, senza H2O"; questa viene suddivisa più finemente in base alla dimensione dei cationi coinvolti e al rapporto tra anione idrossile e gruppo RO4 (dove in questo caso R=V), in modo tale da trovare la tokyoite nella sezione "8.BG Con cationi di media e grande dimensione, (OH, ecc.):RO4 = 0,5:1" dove forma il sistema nº 8.BG.05 insieme ad arsenbrackebuschite, arsentsumebite, brackebuschite, bushmakinite, calderónite, feinglosite, gamagarite, goedkenite, bearthite e tsumebite.[9]

Tale classificazione resta invariata anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat, nella quale all'interno del sistema 8.BG.05 fanno la loro comparsa anche il minerale ferribushmakinite, un possibile analogo dell'arsenico della tokyoite e un minerale ancora senza nome designato come UM1994-19-PO:CuHMoPb.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la tokyoite si trova nella classe dei "fosfati, arseniati e vanadati" e nella sottoclasse dei "fosfati anidri, con anioni estranei F,Cl,O,OH"; qui è nella sezione dei "cationi medi e grandi: Mg-Cu-Zn e Ca-Na-K-Ba-Pb; gruppo della brackebuschite" dove forma il sistema nº VII/B.24 insieme ad arsenbrackebuschite, arsentsumebite, brackebuschite, bushmakinite, calderónite, canosioite, feinglosite, ferribushmakinite, gamagarite goedkenite, grandaite, jamesite, lulzacite, bearthite e tsumebite.[10]

Anche nella sistematica dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, la tokyoite è nella famiglia dei "fosfati, arseniati e vanadati"; qui è nella classe dei "fosfati [arseniati e vanadati] anidri ecc., con idrossile o alogeno" e nella sottoclasse dei "fosfati [arsentiati e vanadati] anidri ecc., con idrossile o alogeno con (A2+B2+)3(XO4)2Zq", dove forma il "gruppo della goedkenite" con il sistema nº 41.10.04 insieme a bearthite, gamagarite e goedkenite.[11]

Abito cristallino

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La tokyoite cristallizza nel sistema monoclino nel gruppo spaziale P21/m (gruppo nº 11) con i parametri reticolari a = 9,104 Å, b = 6,132 Å, c = 7,895 Å e β = 112,2°,[5] oltre ad avere 2 unità di formula per cella unitaria.[6]

Origine e giacitura

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La tokyoite è stata trovata in un affioramento di giacimento abbandonato di manganese, all'interno di braunite brecciata e in piccole venature in blocchi di selce racchiusi in arenaria in un complesso di accrezione; probabilmente è un minerale primario derivato dalla reazione della braunite con fluidi contenenti bario e vanadio. La paragenesi è con braunite, ialofane e tamaite.[6]

La tokyoite è piuttosto rara ed è stata trovata solo in pochi siti sparsi per il mondo: la sua località tipo, la miniera di "Shiromaru" (35.81028°N 139.1235°E) nel distretto di Nishitama (prefettura di Tokyo, Giappone);[12] sempre in Giappone il minerale è stato trovato nella miniera di "Yamato" nel distretto di Oshima (prefettura di Kagoshima).[13]

Ritrovamenti anche nella miniera di "Kolomela" nella municipalità distrettuale di ZF Mgcawu (Provincia del Capo Settentrionale, Suafrica), mentre in Europa la tokyoite è stata rinvenuta nelle miniere di "Gambatesa" (presso Ne), di " Cerchiara" (a Borghetto di Vara) e di "La Valletta" (a Canosio), tutte in Italia; a Friedrichroda (nel circondario di Gotha) e Wadern (nel circondario di Merzig-Wadern), entrambi in Germania; a Obernberg am Brenner (distretto di Innsbruck-Land, Austria).[13]

Forma in cui si presenta in natura

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La tokyoite forma aggregati di dimensioni fino a 250 μm composti da granuli irregolari che misurano fino a 15 μm.[7] Il minerale è traslucido con lucentezza vitrea; il colore è nero-rosso, mentre il colore del suo striscio è rosso brunastro intenso.[5]

  1. ^ a b (EN) Strunz-Mindat (2025) Classification - With medium-sized and large cations, (OH, etc.):RO4 = 0.5:1, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 13 agosto 2025.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al, The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: May 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, maggio 2025. URL consultato il 13 agosto 2025 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2025).
  3. ^ a b c d (DE) Tokyoit (Tokyoite), su mineralienatlas.de. URL consultato il 13 agosto 2025.
  4. ^ a b (EN) Tokyoite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 13 agosto 2025.
  5. ^ a b c d e f g (EN) Tokyoite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 13 agosto 2025.
  6. ^ a b c d (EN) Tokyoite (PDF), su handbookofmineralogy.org, Mineralogical Society of America. URL consultato il 13 agosto 2025.
  7. ^ a b c (EN) Satoshi Matsubara, Ritsuro Miyawaki, Kazumi Yokoyama, Masaaki Shimizu e Hiroyuki Imai, Tokyoite, Ba2Mn3+(VO4)2(OH), a new mineral from the Shiromaru mine, Okutama, Tokyo, Japan, in Journal of Mineralogical and Petrological Sciences, vol. 99, n. 6, 2004, pp. 363-367, DOI:10.2465/jmps.99.363. URL consultato il 13 agosto 2025.
  8. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 13 agosto 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
  9. ^ a b (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 13 agosto 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  10. ^ (DE) Lapis Classification - VII PHOSPHATE, ARSENATE UND VANADATE - VII/B Wasserfreie Phosphate, mit fremden Anionen F,Cl,O,OH, su mineralienatlas.de. URL consultato il 13 agosto 2025.
  11. ^ (DE) Dana 8 Classification - 41 Anhydrous Phosphates, etc. Containing Hydroxyl or Halogen - 41.10 Anhydrous Phosphates, etc. Containing Hydroxyl or Halogen where (A2+B2+)3(XO4)2Zq, su mineralienatlas.de. URL consultato il 13 agosto 2025.
  12. ^ (EN) Shiromaru mine (Hakumaru mine), Okutama-cho, Nishitama district, Tokyo Metropolis, Japan, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 13 agosto 2025.
  13. ^ a b (EN) Localities for Tokyoite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 13 agosto 2025.

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