Lydia Simoneschi

attrice e doppiatrice italiana (1908-1981)

Lydia Simoneschi, talvolta indicata come Lidia Simoneschi (Roma, 4 aprile 1908Roma, 5 settembre 1981), è stata un'attrice, doppiatrice e direttrice del doppiaggio italiana.

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Lydia Simoneschi in un lavoro teatrale nel 1936

Biografia

Figlia d'arte (suo padre, Carlo Simoneschi, era stato un famoso attore e regista del cinema muto) ancora molto giovane decise di fare l'attrice, debuttando nella compagnia teatrale di Camillo Pilotto e recitando in vari spettacoli teatrali in giro per l'Italia e l'Europa; nei primi anni trenta debuttò anche nel cinema, ma il suo aspetto fisico poco appariscente non l'aiutò davanti alla cinepresa: come attrice cinematografica ebbe una carriera molto modesta (recitò soltanto in sei pellicole tra il 1932 ed il 1959) e sempre confinata a dei piccoli ruoli di contorno, ma la sua voce suadente, passionale e sofisticata le aprì la strada per diventare una doppiatrice.

Si sposò giovanissima con un ufficiale altoatesino della Regia Marina, Franz Lehmann da cui ebbe un figlio, Giorgio: rimase però vedova nel 1942. Subito dopo la perdita del marito abbandonò le scene teatrali, dedicandosi esclusivamente al lavoro, molto più remunerativo, di doppiatrice e, negli ultimi anni di attività, fu anche direttrice del doppiaggio.

Nella primavera del 1980 l'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini la nominò Cavaliere della Repubblica per i suoi meriti artistici.

Lydia Simoneschi si spense a Roma, il 5 settembre del 1981, nel più totale silenzio da parte della stampa.

È sepolta nel cimitero di Prima Porta accanto al marito.

Il doppiaggio

Iniziò l'attività di doppiatrice a partire dagli anni trenta e diventò, dal dopoguerra fino alla prima metà degli anni sessanta, la regina del doppiaggio italiano, prestando la sua voce a quasi tutte le più grandi dive hollywoodiane ed europee (le uniche attrici che la Simoneschi non doppiò mai furono Greta Garbo, Greer Garson, Veronica Lake, Esther Williams, Judy Holliday, Jean Harlow, Marilyn Monroe, Grace Kelly, Audrey Hepburn, Sandra Dee e Shirley Temple): escluse queste, la Simoneschi ha dato la propria voce almeno una volta a tutte le altre grandi star femminili dell'epoca d'oro di Hollywood, ed in varie occasioni doppiò anche le più famose attrici italiane. Una delle principali capacità riconosciute alla Simoneschi era quella di sapersi adattare molto bene ai diversi stili recitativi delle numerose attrici a cui prestava la voce.

Lydia Simoneschi doppiò anche diversi personaggi del cinema d'animazione (specialmente nelle produzioni della Disney), interpretando il più delle volte personaggi buoni, come ad esempio le fate.

Dalla seconda metà degli anni sessanta diradò la sua attività di doppiatrice. Se prima aveva regolarmente doppiato famose attrici, il più delle volte molto più giovani di lei, da quel momento in poi fu quasi sempre chiamata al leggio per doppiare attrici di mezza età o più anziane di lei, e spesso semi-sconosciute. Inoltre se prima la Simoneschi aveva sempre dato la voce alle protagoniste (o alle co-protagoniste) dei film da lei doppiati, le attrici a lei affidate in questo secondo periodo interpretavano invece ruoli secondari, se non addirittura estremamente marginali: ad esempio, dà la voce a Muriel Landers nella parte della sig.ra Blossom che pronuncia un'unica breve frase all'interno del film Il favoloso dottor Dolittle del 1967; tale declassamento a doppiatrice di personaggi anziani e/o secondari appare evidente nel film I racconti dello zio Tom: se nel 1950 Lydia aveva dato la voce alla co-protagonista Ruth Warrick, nel ridoppiaggio del 1973 fu invece la voce della nonna interpretata da Lucile Watson. Le due eccezioni più evidenti sono senza dubbio il russo Principessa per una notte (1968) e l'italiano La bella Antonia, prima monica e poi dimonia (1972) in cui Lydia presta la voce rispettivamente a Vera Titova e Luciana Turina, più giovani di lei di 40 e 38 anni.

A partire dal 1964 svolse anche funzioni di direttrice del doppiaggio. Affiancò il nuovo compito a quello ormai consolidato di doppiatrice fino al suo pensionamento, avvenuto nel 1975.

In quarant'anni di carriera come doppiatrice, si calcola che Lydia Simoneschi abbia dato la propria voce ad oltre cinquemila film.

Attrici straniere

Attrici italiane

Cinema di animazione

Voce narrante

Curiosità

Diede la voce anche a sei colleghe doppiatrici: Margherita Bagni, Paola Barbara, Lilla Brignone, Maria Fiore, Evi Maltagliati ed Elena Zareschi.

Pur essendo la stilista francese Coccinelle molto più giovane (precisamente di 23 anni, poiché era nata, maschio, nel 1931), la doppiò, come interprete di sé stessa, nel film del 1962 I Don Giovanni della Costa Azzurra.

Filmografia

Bibliografia

  • Mario Guidorizzi, Voci d'autore, CIERRE Edizioni, 1999, ISBN 88-8314-030-3
  • Gerardo Di Cola, Le voci del tempo perduto, EDICOLA Editrice, 2004, ISBN 88-8267-023-6
  • Riccardo F. Esposito, La versione italiana del film in Il buio oltre la siepe. Il libro, il film, Le Mani - Microart's, 2009, ISBN 978-88-8012-486-3, pp. 78–80

Collegamenti esterni