Discussioni progetto:Matematica


Ultimo commento: 17 anni fa, lasciato da Piddu in merito all'argomento Geometria sferica
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{
}
Il
Luogo
Geometrico
Serviamo il numero π

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Ancora successioni

Allora, ho provato a riorganizzare la voce sulle successioni. Ho inserito il testo che avevamo discusso, e per prima cosa ho cancellato del tutto una sezione scritta da me del tipo "non bisogna confondere...": poiché erano chiarimenti divenuti superflui e per di più l'avevo scritta io, non ho avuto pietà. Poi c'era un'altra sezione non scritta da me, che già avevo cercato di riassumere nel testo che vi ho proposto, e che si trova nella parte introduttiva della "Definizione", quella che precede la "Definizione formale"; anche questa sezione mi sono permesso di toglierla, in quanto a questo punto conteneva delle ripetizioni di quel che che è già detto sopra (comunque, se mi è sfuggito qualcosa di esenziale siamo sempre qua). Tutta la parte ancora da sviluppare sui limiti, la monotonia eccetera ho cercato di riorganizzarla in due capitoli e in due livelli (lo vedete dando una occhiata alla TOC), senza tutto quell'intrico di "annidamenti" che c'era prima. Infine ho cercato di tagliare la sezione finale di tipo "filosofico", ma nonostante mi fossi proposto di eliminarne almeno la metà se non tutta per ora non ci sono riuscito perché, come dire, mi ci sono affezionato. Se vi sembra che lì non ci stia bene ditemelo apertamente, ché vedrò di cacciarla in qualche sottoscala dell'Enciclopedia :-) --..|DP|.. 06:12, 14 set 2007 (CEST)Rispondi

Provo a spezzare l'introduzione (che deve essere generica e non entrare in argomenti specifici come la notazione). Ylebru dimmela 11:53, 14 set 2007 (CEST)Rispondi

Tensori

Io la so così: indicato con   l'insieme dei tensori di tipo (r,s) allora:

  • un elemento di   è "fatto di" r vettori e s covettori nel senso che
     
  • per ottenere uno scalare bisogna che ognuno degli r vettori "si annulli" con un covettore e che ognuno degli s covettori "si annulli" con un vettore, per cui di un elemento di   possiamo anche dire che "agisce su" r covettori e s vettori dando uno scalare:
     
  • comunque sia, un tensore T di tipo (r,s) di componenti ne ha r controvarianti e s covarianti, infatti se consideriamo che è "fatto di" r vettori e s covettori allora ha r componenti di tipo "vettoriale" e s componenti di tipo "covettoriale"; e alla stessa conclusione arriviamo considerando che T "agisce su" r covettori e s vettori, poiché quando sviluppiamo i suoi argomenti in una base si resta con
     

Ricapitolando:

r s
vettori "di cui è fatto"   covettori "di cui è fatto"  
covettori "su cui agisce"   vettori "su cui agisce"  
componenti controvarianti di   componenti covarianti di  

Ne segue, in particolare, che i vettori sono di tipo (1,0) (sono "fatti di" 1 vettore, "agiscono su" 1 covettore, hanno 1 componente controvariante), mentre i covettori sono di tipo (0,1) (sono "fatti di" 1 covettore, "agiscono su" 1 vettore, hanno 1 componente covariante).

Ora, tutto cio, che è come la so io, è esattamente il contrario di tutto ciò che si dice e che si ripete nell'articolo sui tensori.

Si tratta solo di due diverse convenzioni in uso? ho invertito le cose io?

--..|DP|.. 14:48, 15 set 2007 (CEST)Rispondi

Per altro mi viene in mente che il fatto di mettere, fra gli argomenti, prima i covettori e poi i vettori, è perfettamente in sintonia con la regola della moltiplicazione "riga per colonna". Così ad esempio se A è (1,1), w è un covettore e v è un vettore, scriviamo <w, Av>, oppure wAv, dove w è appunto una "riga" e v è una "colonna". In particolare mettendo prima i covettori dei vettori possiamo porre :

A(w,v) = wAv

mentre con la convezione contraria dovremmo scrivere:

A(w,v) = vAw

e usare un prodotto "colonna per riga". --..|DP|.. 17:01, 15 set 2007 (CEST)Rispondi

La sai giusta: la voce era scritta con la convenzione opposta a quella normalmente usata, e cioè con (s,r) invece di (r,s). L'avevo riscritta un mese fa al mare senza libri e avevo tirato a caso, ma non ci ho beccato :-) Ho scambiato tutte le coppie, se qualcuno vuole controllare... Ylebru dimmela 23:07, 16 set 2007 (CEST)Rispondi
Concordo a proposito delle convenzioni sugli indici (in alto quelli controvarianti, in basso quelli covarianti), ma faccio notare che scrivere che l'insieme dei tensori   "è fatto di r vettori e s covettori" (spero non ci sia scritto questo nella voce, non ho guardato) è un modo assai poco enciclopedico (e matematico) di esprimersi: sembra voler dire che un generico elemento di   è decomponibile nel prodotto tensoriale di r vettori e s covettori, il che è falso. --Guido 18:02, 17 set 2007 (CEST)Rispondi
Certo, non c'è scritto così, e io stesso avevo usato un sacco di virgolette per "fare a capirci" e giusto per fissare le idee. Anzi, a proposito del fatto che gli elementi di uno spazio tensoriale non sono tutti "fattorizzabili" (ma sono generati dal sottoinsieme degli elementi "fattorizzabili")...

...ho aggiunto una lunga sezione alla voce Applicazione_multilineare nella quale mostro come la multilinearità possa essere ricondotta alla linearità "immergendo" il prodotto cartesiano in un prodotto tensoriale, e recuperando così la "dualità" fra uno spazio vettoriale e il suo duale. In tutta quella sezione non parlo mai di tensori, e l'aggettivo "tensoriale" compare solo per dire che una certa operazione viene chiamata così. Tutta la sezione quindi è tesa a mostrare come la multilinerità possa essere ricondotta alla linearità: si parte dal problema e si mostra via via quali strutture è necessario inserire per giungere alla soluzione, facendosi "portare per mano" dal problema stesso. Una volta fatto questo lavoro, se si prendono le due equazioni con cui chiudo il lavoro:

 
 

si ha che a partire da queste relazioni la voce "tensore" potrebbe essere "liquidata" in una sola riga, scrivendo che: "Un tensore su V è un elemento del prodotto tensoriale di V e V*, presi rispettivamente r ed s volte." Stop :-)

Ad ogni modo, visto che quella sezione l'ho scritta mooolto in fretta, che non ho avuto ancora modo di rileggerla bene ed ora devo uscire, e che per di più ho anche usato un po' di notazione non del tutto usuale (come scrivere   per indicare l'immagine della "immersione", che è poi la sola parte "fattorizzabile" di  , per poi spiegare solo in seguito che esistono due prodotti scalari, un su spazi vettoriali e uno fra spazi vettoriali), visto tutto ciò - dicevo - sarà meglio che qualche anima pia ci dia una bella occhiata, ché non si sa mai.

--..|DP|.. 09:08, 18 set 2007 (CEST)Rispondi

Ogni concetto per essere realmente fruibile andrebbe descritto nel posto giusto, in modo da permettere il lettore di andare subito al dunque. In particolare, non è bene inserire tanta roba in una sezione con lo scopo di andare in una certa direzione, perché la direzione la deve scegliere il lettore. In particolare, le informazioni sullo spazio duale e sul prodotto tensoriale vanno nelle voci relative (se non sono già presenti), e non lì. E altre informazioni, quali ad esempio il fatto che le applicazioni multilineari formano uno spazio vettoriale, vanno isolate da quel percorso e messe in una sezione separata, in modo da essere fruibili anche da chi non è interessato al resto. Sconsiglio infine l'utilizzo di notazioni non standard, perché contrario alle nostre policy (Wikipedia:Niente ricerche originali). :-) Ylebru dimmela 15:03, 19 set 2007 (CEST)Rispondi
Ho scritto che la notazione non è usuale, ma questo non implica necessariamente che sia "non standard". Infatti: 1) data una funzione   è assolutamente standard indicare con f(A) l'immagine di A nel codominio B; 2) nel caso in cui A sia un prodotto cartesiano AxB allora la f è una funzione che ad ogni coppia di elementi (a,b) di AxB associa un elemento di C, ma una funzione fatta in questo modo si chiama anche "operazione", e la si può scrivere sia come f(a,b) sia come   dove   è l'operatore associato ad f; 3) è standard anche indicare la f stessa con #, scrivendo indifferentemente f(a,b) o #(a,b); 4) dunque, a rigore, al posto di f(AxB) si dovrebbe poter scrivere #(AxB) in modo del tutto standard; 5) ad ogni modo se decidiamo che è meglio non farlo posso tornare a distinguere la funzione E (embedding) da   e scrivere  : decidiamo pure che fare. Quanto alla necessità di isolare delle parti e distribuirle fra le varie voci, ne sono consapevole, e come ti ho già detto altrove "ci sto lavorando" :-) Il fatto è che c'è un vantaggio enorme nell'impostare un problema e lasciarsi guidare dal problema stesso, un vantaggio che in una "enciclopedia" rischia di perdersi completamente. Allora diciamo che vorrei cercare di imparare come si fa a non perdere del tutto questo vantaggio mantenendo allo stesso tempo una struttura del testo compatibile con una voce di enciclopedia. Sto cercando di imparare a farlo, ma nel frattempo non me ne sto con le mani in mano e produco materiale che - quando non è "sbagliato" - è comunque "recuperabile" e "distribuibile". Teniamo anche presente che ci sono dei tipi di enciclopedia (come la "Enciclopedia del Novecento" della Treccani) che hanno poche voci, con ogni voce che si avvicina ad una "breve monografia". Ovviamente non si puà trasformare Wikipedia in una cosa del genere, perché non è questa la sua filosofia, perché si deve mettere assieme il contributo di molte persone, e anche perché è strutturata come un ipertesto, tuttavia nell'ambito di questo "Progetto" si potrebbe anche chiedersi se la matematica sia una materia che si lasci frammentare infinitamente, come sono attualmente infinitamente frammentati quasi tutti gli articoli di matematica. Nella Wikipedia in inglese certi articoli di matematica sono infatti delle vere e proprie "monografie brevi". Allora è certamente possibile - come mi era stato suggerito tempo fa - che sia meglio che io "mi sposti" in Wikibook, ma prima di farlo vorrei capire bene se Wikipedia sia irrimediabilmente destinata ad essere così "frammentata" come è ora, in particolare il settore di matematica. Insomma: io sicuramente esagero da una parte, ma ci sono un sacco di voci che a mio avviso esagerano dall'altra parte, e il risultato è che "non si capisce niente" :-) Ciao. --..|DP|.. 16:45, 19 set 2007 (CEST)Rispondi

Già che ci siamo, per voi è del tutto chiaro e limpido come si faccia a ricondurre questo caso particolare di universalità:

 

al seguente caso generale:

 

?

--..|DP|.. 01:10, 21 set 2007 (CEST)Rispondi

(Altra cosa: ho visto che in una vecchia discussione il "forgetful" avevate deciso di chiamarlo "dimentico". Ma non sarebbe meglio "smemorato"? La traduzione letterale mi sembra questa; poi non so se nel frattempo sono usciti dei testi autorevoli che propongono un'altra traduzione. --..|DP|.. 01:23, 21 set 2007 (CEST))Rispondi

Rispondo solo su questo, perchè la mia preparazione sui tensori è zero In effetti mi sembra una traduzione migliore (sicuramente più corretta grammaticalmente) --Piddu 13:07, 21 set 2007 (CEST)Rispondi

Mi sono messo al lavoro. Ho scritto una lunga introduzione per la voce Prodotto tensoriale. So che le introduzioni non dovrebbero essere lunghe, ma a mio avviso questa voce e anche la vece Tensore lo richiedono. Infatti nella introduzione bisogna spiegare per sommi capi che le definizioni in quel campo possono essere date a tre diversi livelli di "astrazione", corrispondenti a:

  • componenti
  • applicazioni multilineari
  • universalità

Scritta questa introduzione, ho dunque provato a rioganizzare tutto il materiale già presente (e che era stato letteralmente gettato alla rinfusa) in tre grandi capitoli, a seconda del "livello", oltre a un quarto capitolo in cui si fa vedere l'estensione agli spazi di Hilbert.

Per ora non mi sono permesso di cambiare nemmeno una virgola di quel che c'era già scritto (ho lasciato anche quelli che a me sembrano dei veri e propri errori). Se l'impostazione vi sta bene, gran parte del mio lavoro sulla multilinearità potrebbe essere inserito nel secondo capitolo, che per il momento si limita a riportare frammenti di poche righe (mentre la parte del leone la fa il capitolo sulle "componenti").

Nella introduzione non ho potuto fare a meno di parlare di immersione, ma siccome questa voce non c'era ho dovuto crearla: per ora è solo un abbozzo. A sua volta questa voce mi ha costretto a parlare in senso lato di strutture matematiche, e siccome anche questa voce non c'era, aggiunto anche questa traducendola in gran parte dall'inglese.

Se non ci sono obiezioni nei prossimi giorni andrò avanti secondo questo "piano".

--..|DP|.. 15:30, 21 set 2007 (CEST)Rispondi

Le due nuove voci struttura (matematica) e immersione (matematica) mi sembrano un buon lavoro. A proposito dell'introduzione di prodotto tensoriale: attenzione perché "  non è uno spazio vettoriale" è falso; il prodotto cartesiano di due spazi vettoriali ha una naturale struttura di spazio vettoriale. Ylebru dimmela 11:06, 25 set 2007 (CEST) P.S.:bella la figura. Avrei altri commenti, appena ho tempo li scrivo.Rispondi
L'ho riscritto così:
"L'esigenza di associare ad un elemento di  , cioè ad una coppia di vettori  , un elemento di un terzo spazio vettoriale sorge a partire dalla constatazione che   non può essere considerato uno spazio vettoriale finché in esso non sia definita esplicitamente la struttura algebrica caratteristica degli spazi vettoriali. Ciò può essere ottenuto principalmente in due modi: 1) definendo su   una opportuna struttura algebrica (somma, prodotto per uno scalare, eccetera) che lo renda uno spazio vettoriale; 2) immergendo   in uno spazio vettoriale più ampio dal quale esso possa "ereditare" la propria struttura algebrica in quanto sottoinsieme di uno spazio vettoriale. Se si adotta la prima soluzione allora esiste un modo "naturale" di definire una somma e un prodotto in  , il che porta ad introdurre il concetto di somma diretta di due spazi vettoriali; se invece si adotta la seconda soluzione allora risulta "naturale" (nel senso che sarà illustrato di seguito) introdurre il prodotto tensoriale."
Che ne dici?--..|DP|.. 18:22, 25 set 2007 (CEST)Rispondi
Vero che lo spazio   può essere immerso (come sottoinsieme) in  , ma non ne eredita nessuna struttura algebrica: non è infatti chiuso rispetto alla somma (non è un sottospazio vettoriale). Ylebru dimmela 17:41, 26 set 2007 (CEST)Rispondi
Beh, ma questo è proprio il succo di tutta la faccenda, ed è quello che andiamo dicendo da giorni: non è uno spazio vettoriale. Però qualche "pezzo" di algebra la eredita, ed in particolare eredita proprio il "prodotto tensoriale". In   ci sono tutte le bestiole del tipo  , alcune delle quali sono fattorizzabili in modo "naturale" in due fattori presi dagli spazi V e W:   (quelle non fattorizzabili sono la parte blu scuro del disegno). Ora, nell'algebra tensoriale questo "prodotto" è appunto "naturale", ma in   non lo è affatto, tant'è che per poterlo far saltare fuori V e W devono essere considerati come i propri biduali e agire come applicazioni sul proprio duale. È questa l'algebra che viene conservata: dentro   V e W perdono qualunque struttura (ad esempio diventa impossibile definire la somma diretta) tranne il fatto di essere biduali di sé stessi, nel senso che una coppia (v,w) quando venga immersa in   mantiene la sua capacità di agire "separatamente" su due elementi di V* e di W*. A me sembra che il cuore della faccenda sia questo, e questa cosa che si conserva e che sta alla base del prodotto tensoriale è pur sempre una proprietà algebrica che poi viene "ritrovata ereditandola". --..|DP|.. 18:02, 26 set 2007 (CEST)Rispondi
Faccio un po' fatica a seguire. Comunque la frase "immergendo V×W in uno spazio vettoriale più ampio dal quale esso possa "ereditare" la propria struttura algebrica in quanto sottoinsieme di uno spazio vettoriale" fa pensare tutt'altro, e cioè ad una struttura algebrica indotta sul prodotto cartesiano che però non c'è. Bello il disegno, inteso come una inclusione insiemistica che aiuta la comprensione della costruzione. Però i discorsi introduttivi facciamoli solo se sono chiari e rigorosi (e magari già presenti su qualche libro di testo). :-) Ylebru dimmela 18:59, 26 set 2007 (CEST)Rispondi
A proposito... non è neppure vero che   si immerge nel prodotto tensoriale, visto che   e   vanno nello stesso elemento, e la mappa naturale da   in   non è quindi iniettiva. Ylebru dimmela 19:09, 26 set 2007 (CEST)Rispondi
Riscritta tutta quella parte --..|DP|.. 19:13, 26 set 2007 (CEST)Rispondi
(Per la faccende dell'"immersione" mi prendo un po' di tempo per rifletterci meglio :-) ) --..|DP|.. 19:28, 26 set 2007 (CEST)Rispondi
Riscritta anche quella. Fammi sapere che ne pensi. Ciao. --..|DP|.. 02:44, 27 set 2007 (CEST)Rispondi
Essendo io per primo ancora insoddisfatto, ed anche in considerazione delle osservazioni di "Skyhc", ho riscritto tutta la parte centrale della Introduzione, mettendo da parte le questioni di "dualità" (che comunque emergono subito dopo) e partendo direttamente dal "problema da risolvere".--..|DP|.. 08:10, 28 set 2007 (CEST)Rispondi
L'introduzione sul prodotto tensore non mi è molto chiara. Forse dirò una cavolata ma quando mi trovo di fronte a uno spazio tensoriale e non sono in un contesto geometrico trovo molto semplice pensare a VW come a uno spazio vettoriale in cui ci sono i prodotti di elementi di V e W (pensando a vw come un seplice oggetto formale, niente di più). Pensandola in questo modo, ad esempio nella localizzazione dei moduli, mi sembra spontaneo che ci sia un isomorfismo canonico tra   dove M è un modulo su R (è un esempio un po' esotico ma ce l'ho fresco in mente ^^'). Credo che una introduzione che dica qualcosa del genere potrebbe chiarificare meglio la cosa, cosa dite?
[Edit] Riguardo la domanda sull'universalità mi pare che il ragionamento sia questo, siamo nella categoria in cui gli oggetti sono le coppie (f,X) dove f è multilineare su un dominio fissato e codominio X, mentre le freccie tra due oggetti (f,X) e (g,Y) sono gli omomorfismi h:X → Y tali che  . In questa categoria, (τ, V⊗W) come definito nella voce è chiaramente universale visto che solo una freccia può partire da (τ, V⊗W) per andare in (f,X). Bye =) --sky 21:12, 27 set 2007 (CEST)Rispondi
Ho riscritto tutto. Fammi sapere che te ne pare.--..|DP|.. 08:10, 28 set 2007 (CEST)Rispondi
Scusa se risp solo adesso ma mi sono preso un po' di tempo per pensare. Secondo me il punto centrale di tutta la faccenda sta proprio ne "L'esigenza di fondo cui viene incontro l'introduzione del prodotto tensoriale", e ancora non riesco a capire il tuo punto di vista (facile che sia colpa mia cmq ^.^' ). Per me l'esigenza fondamentale è trovare uno spazio vettoriale in cui ci siano i prodotti e nient'altro, cioè per cui l'applicazione che va da V×W in questo spazio sia bilineare e nient'altro (in altre parole penso che il punto di vista universale sia l'unico che motivi la definizione). In geometria è facile capire la necessità di definire un tensore e (di solito) si dice qualcosa del tipo: chimiamo le forme multilineari su V×V tensori, e indichiamo lo spazio con V*⊗W* perchè i blocchetti fondamentali di cui sono formate le forme bilineari sono moltiplicazioni di vettori di una base su V*, e la notazione V*⊗W* riassume bene la cosa. Quando si passa all'arte di complicare la geometria (a.k.a. algebra) vogliamo trovare l'applicazione multilineare che sia universale, cioè che sia multineare e solo quello, senza fronzoli. Ho spulciato un po' di libri di algebra, vi cito un pezzetto di Algebra I, Basic Notions Of Algebra di Kostrikin, Shafarevich, che (essendo in linea col mio pensiero) trovo illuminante nonchè semplice:"We define a multiplcation defined on two modules M and N and with values in a third module L to be a map wich takes a pair of elements xM, yN into an element xy ∈ L having the following bilinear proprietes [qui seguono le solite formule che dicono che il prodotto è bilineare]. If a multiplication xy is defined on two modules M and N with values in L, and if   is a homomorphism, then   defines a multiplication with values in L' . It turns out that all possible multiplications on given modules M ans N can be obtained in this way form a single 'universal' one. This has values in a module which we denote by  , and the product of elements x and y is also denoted by  . The universality consists of the fact that for any multiplication xy defined on M and N with values in L, there exists a unique homomorphism   for which  ". Penso che qualcosa del genere riuscirebbe a capirla chiunque che conosca almeno le definizioni dei termini (magari sostituendo spazio vettoriale con modulo =P). Saluti =) --sky 01:08, 29 set 2007 (CEST)Rispondi

Psicologia e Nash

Salve, studio psicologia e per questo avrei una richiesta/proposta interessante: perchè non approfondite la voce Equilibrio di Nash nell'ambito della sua applicazione nel mondo della psicologia? Di matematica me ne intendo poco, ma mi piacerebbe saperne di più su come la teoria dei giochi spiega il comportamento umano (o meglio, le scelte del comportamento umano, descritte all'interno di un modello matematico, la teoria dei giochi appunto). Per questo ho scritto questa richiesta di approfondimento di una voce.--Sergejpinka discutiamone 11:24, 19 set 2007 (CEST)Rispondi

Stai proponendo una ricerca originale o stai dicendo che ci sono già studi a proposito? Nel primo caso consulta Wikipedia:Niente_ricerche_originali, nel secondo caso sie libero di ampliare le voci oppure creare delle altre pagine specifiche inserendo gli opportuni rimandi (collegamenti) -- AnyFile 23:58, 20 set 2007 (CEST)Rispondi

Teoria del caos

Alla voce teoria del caos è stato aggiunto un paragrafo per me incomprensibile relativo all'applicazione della teoria nel campo della finanza. Ne sapete qualcosa? Ha senso? Stavo per cancellarlo poi mi sono fermato... --zar-(dimmi) 23:37, 20 set 2007 (CEST)Rispondi

Ho sentito parlare di applicazioni della teoria del caos alla finanza (almeno a livello teorico) ma il testo è incomprensibile, credo che ci voglia anche un economista per capire di che parla. Hellis 23:44, 20 set 2007 (CEST)Rispondi
Il testo è quasi comprensibile (a parte il fatto che dà per scontato che uno conosca i termini specifici che usa) e aparte il fatto che è formattato male e messo in una posizione sbagliata. Tuttavia al posto di spiegare la "nuova" teoria economica (che prende spunto dalla teroria matematica del caos), il paragrafo aggiunto dice soltanto che vi sono alcuni che contestano la teoria finora solitamente accettata. (so cosa sia l'indicatore h non ho la minima idea). Se poi la domanda qui posta avesse riguardato se tali teorie (sia quelle vecchie, sia quelle nuove) abbiano senso ... sarebbe ben difficile rispondere.-- AnyFile 23:48, 20 set 2007 (CEST)Rispondi
Secondo la mia opinione è preferibile piuttosto creare un'altra voce separata (e che sia preferibilmente comprensibile) e se è il caso (e solo se) inserire un lilnk in teoria del caos a questa pagina. -- AnyFile 23:55, 20 set 2007 (CEST)Rispondi
Qualcuno è in grado di scrivere la voce "economica" in modo comprensibile? --zar-(dimmi) 19:52, 22 set 2007 (CEST)Rispondi
La voce "economica" no, non la saprei scrivere. Ma la voce "teoria del caos", dal punto di vista matematico, andrebbe rivista. Il concetto di "imprevedibilità" citato nella definizione di sistema caotico non è ben chiarito, e nell'unica spiegazione che se ne dà nella voce risulta una semplice conseguenza della sensitività al dato iniziale, non una proprietà indipendente. La definizione che conosco io consiste invece in altre due proprietà, oltre alla sensitività al dato iniziale: la transitività topologica e il fatto che i punti periodici siano densi. Ma se non ci fossero, anche in letteratura, innumerevoli definizioni diverse, evidentemente non sarebbe la teoria del caos. Che facciamo? --Guido 00:28, 26 set 2007 (CEST)Rispondi

Superrombico

Qualcuno ha dato uno sguardo a questa voce? Mi sembra totalmente incomprensibile, fa uso di simboli, lettere e sigle non specificate, fornisce definizioni molto vaghe e confusionarie... insomma, mi sembra illeggibile sia da parte di quelli che ne capiscono qualcosa, sia da parte di chi vorrebbe capirci qualcosa. Capisco che l'argomento sia complesso, ma in un'enciclopedia bisogna trovare un metodo di esposizione che sia il più possibile chiaro. C'è per caso qualcuno che si intenda dell'argomento e che possa dare una riordinata all'articolo? Se dovesse rimanere così, secondo me dovrebbe essere da cancellazione. F/\ 14:21, 24 set 2007 (CEST)Rispondi

google tolto wiki da 0 risultati. Quasi un record. Hellis 16:17, 24 set 2007 (CEST)Rispondi

Aggiungo all'elenco da controllare per gli stessi motivi anche Supertetraedro di secondo ordine, Supertetraedro di terzo ordine, Supertetraedro di quarto ordine, Supertetraedro di quinto ordine, Supercubo e altre voci presenti qui. F/\ 18:01, 24 set 2007 (CEST)Rispondi

L'autore aveva precedentemente inserito tutti i poliedri archimedei con lo stesso stile incomprensibile (le voci sono ancora da wikificare, io ho solo inserito una figura: ad esempio, questo). I poliedri archimedei esistono veramente, erano stati inseriti dall'autore con un nome giusto e riconosciuto, ed avevano già la loro relativa pagina su en:wiki. Questa nuova "mandata" sembra riguardare i "supertetraedri" e pare più problematica: il termine "supertetraedro" su google non esiste, e non riesco a trovare oggetti analoghi su en:wiki. La definizione di supertetraedro data dall'autore è abbastanza comprensibile: è un poliedro con facce triangolari, con n vertici, tale che ogni vertice è adiacente a n-1 facce. Per n = 4 si ottiene effettivamente solo il tetraedro, da cui (presumo) il nome. Il punto fondamentale però è trovare un libro che usi effettivamente questa terminologia e classifichi tali oggetti, altrimenti siamo nel campo della ricerca originale (e quindi da cancellare, a prescindere dalla comprensibilità). Nella bibliografia di supertetraedro vedo in posizione 2 il libro della Dedò che è autorevole, ma anche un libro scritto dall'autore in posizione 5 che lo è sicuramente di meno. Se qualcuno ha voglia e tempo, potrebbe cercare il libro della Dedò in biblioteca e vedere se parla veramente di supertetraedri. Ylebru dimmela 10:50, 25 set 2007 (CEST)Rispondi
Vedo che Tautiana è (secondo la voce superrombico) sinonimo di, appunto, superrombico. Cercando qua e là qualche riferimento a una figura che compare nella voce, e cioè Glashaus, sono arrivato a Bruno Taut, colui che ha disegnato la Glashaus. I riferimenti si fermano qua, sulla wiki inglese non c'è nulla, google non aiuta. --zar-(dimmi) 22:19, 25 set 2007 (CEST)Rispondi
(Guardando meglio, il link a Bruno Taut è presente anche nella voce superrombico, non ho scoperto niente di nuovo :-). --zar-(dimmi) 22:25, 25 set 2007 (CEST)Rispondi
Solo per sdrammatizzare un po' la situazione, io riassumerei il mio punto di vista in "non si capisce un cazzo, però ci sono delle belle figure" il che non è male se pensate che ho detto più o meno lo stesso riguardo certe lezioni all'uni, solo che non c'erano figure. --sky 01:33, 29 set 2007 (CEST)Rispondi
:-DD Ylebru dimmela 09:17, 1 ott 2007 (CEST)Rispondi
Credo che il commento dell'autore "Potrei spiegare (in una ventina d'anni.!) [...]" nella Discussione:Esacontaedro trapezoidale isomero sia indicativo dell'enciclopedicità di questa e simili voci. --Zio Illy 04:17, 4 nov 2007 (CET)Rispondi

Teorema di Kleene

Buongiorno... è possibile aiutare la voce come specificato nell'avviso? D'accordo non annacquare il linguaggio tecnico, ma almeno indicare l'argomento. --Remulazz... azz... azz... 11:21, 2 ott 2007 (CEST)Rispondi

Politopi: articolo doppio

Non trovando nella pagina inglese il link alla pagina in italiano, pensavo che l'articolo "lista dei politopi regolari" non fosse presente, quindi ne ho cominciato la traduzione. Però ho visto adesso che c'è l'articolo elenco di politopi regolari, a questo punto uno dei due andrebbe tolto, quello inglese che sto traducendo mi sembra più completo. --Leonardis 16:29, 2 ott 2007 (CEST)Rispondi

Continua pure con la traduzione, quando sarà sufficientemente completa basterà sostituire elenco di politopi regolari con un redirect. A proposito, anche la voce politopo regolare potrebbe essere tradotta dall'inglese, e sostituire così l'attuale politopi regolari che oltre ad avere il titolo errato (al plurale) è alquanto illeggibile (come altre voci scritte dallo stesso autore). Se c'è qualche termine o frase che non ti è chiaro nella traduzione puoi provare a chiedere qui :-) Buon lavoro, Ylebru dimmela 10:42, 3 ott 2007 (CEST)Rispondi

Angolo

ho fatto questo infobox Template:Angolo da mettere nelle pagine degli angoli, il problema è che non lo formattare correttamente (qui un esempio, come vedete è pietoso), poi credo ci siano altri parametri riepilogativi che si possano aggiungere; potete migliorarlo... PersOnLine 22:09, 2 ott 2007 (CEST)Rispondi

L'esempio a me sembra buono così. Ylebru dimmela 10:33, 3 ott 2007 (CEST)Rispondi
a dir la verità io pensavo in futuro di inserire altri angoli notevoli, ragion per cui mi cheidevo se non fosse meglio implementare l'informatica con tutte le funzioni trigonometriche, e l'indicazione della tipologia dell'angolo (acuto, ottuso, explementare), e di specificare gli angoli di completamento (complementare, supplementare, ecc ). vi pare una buona idea.PersOnLine 15:18, 3 ott 2007 (CEST)Rispondi
Tangente di 90° = infinito oppure non esiste? (Io metterei che non esiste) --zar-(dimmi) 08:36, 4 ott 2007 (CEST)Rispondi
io mi sono limitato a copiare, se è errato per piacere correggi tu; per il resto dimmi quali altri campi sarebbe bene avere che li inserisco nel tl PersOnLine 15:58, 4 ott 2007 (CEST)Rispondi
Io per completezza inserirei anche secante e cosecante. Completamente d'accordo riguardo a campi come angolo esplementare, supplementare ecc. --Piddu 12:10, 6 ott 2007 (CEST)Rispondi

Template variabile casuale

Noto oggi l'esistenza (da marzo 2006!) del {{variabile casuale}}, probabilmente copiato a suo tempo da w:Template:Probability distribution. Il fatto che sia usato solo in due voci mi suggerisce che è stato molto poco pubblicizzato. Procediamo ad aggiungerlo in tutte le altre voci relative o pensate che non sia adatto/debba essere cambiato ? --Piddu 14:44, 6 ott 2007 (CEST)Rispondi

Enumerazione

Che mi dite della voce Enumerazione (matematica)? Non mi è chiaro di che cosa vorrebbe parlare.--Pokipsy76 14:48, 8 ott 2007 (CEST)Rispondi

In effetti la definizione della prima riga fa un po' schifo... La voce di en wiki è molto meglio, se qualcuno vuole può tradurre da li Ζεττι

Calcolo differenziale

Tempo fa mi era venuta una mezza voglia di cimentarmi nell'impresa di unificare le voci sul cacolo differenziale (calcolo infinitesimale, funzione differenziabile, derivata, differenziale, eccetera), poi però mi sono reso contro che si trattava di una impresa troppo ampia per le mie forze, anche perché non mi sembrava possibile che su una materia tanto "delicata" ci potessimo mettere d'accordo. L'idea sarebbe infatti quella di concentrare quasi tutto su una unica voce (che secondo me dovrebbe essere quella sul differenziale) e poi far "girare" tutte le alte voci attorno a quella, alleggerendole notevolmente per poi rimandare alla voce principale. Ritengo infatti che il concetto di derivata sia - scusate il gioco di parole - un concetto "derivato", cioè non fondamentale, e che il nocciolo della faccenda stia nel concetto di differenziale . Dal momento che non me la sentivo di stravolgere tante voci tanto importanti come quelle sul calcolo differenziale per cimentarmi in una impresa dall'esito incerto, ho cominciato a scrivere "in privato" un lungo articolo sul calcolo differenziale, che un po' alla volta è diventato un libricino di Wikibook: questo. Se qualcuno avesse voglia e tempo di darci una occhiata, mi farebbe sapere cosa ne pensa, per cercare di capire se ci possiamo mettere d'accordo su alcune linee guida per riorganizzare gli articoli sul calcolo differenziale in modo organico. --..|DP|.. 02:21, 9 ott 2007 (CEST)Rispondi

Storicamente (Leibniz) è nato prima il differenziale, poi la derivata. Però il concetto di differenziale era troppo fumoso. In seguito (Weierstrass) sono state messe in ordine le cose: prima i limiti, poi le derivate, in seguito i differenziali, ora definiti in modo rigoroso. Nelle scuole (superiori e università) ora l'analisi viene insegnata seguendo questo percorso: rivoluzionare tutto forse è azzardato. Spiegare invece i due punti di vista, inquadrandoli storicamente, mi pare invece una bella cosa. --zar-(dimmi) 22:54, 21 ott 2007 (CEST)Rispondi

Stile impersonale

Proposta: aggiungiamo, al manuale di stile per le voci matematiche, l'indicazione di scrivere le voci in modo impersonale? Cioè, "si dimostra" invece di "dimostriamo", "si ricava" invece di "ricaviamo", ecc.? --zar-(dimmi) 22:55, 21 ott 2007 (CEST)Rispondi

Sono fermamente contrario. Non solo non aiuta la comprensione, ma non segue neanche una qualche prassi consolidata nelle pubblicazioni matematiche, che siano in italiano o in inglese. E poi "si dimostra" e "dimostriamo" sono due cose diverse: "si dimostra" lo utilizzo quando non dò nemmeno uno spunto della dimostrazione. Si capisce meglio con il verbo "ricavare": "si ricava" significa "qualcuno ha visto che si ricava", "ricaviamo" significa "vedi? è così che si ricava!". Appiattire il tutto fa perdere inutilmente significato. --Toobaz rispondi 01:13, 22 ott 2007 (CEST)Rispondi
Secondo me non è uno stile molto enciclopedico quello della prima persona (se scrivo: "si dimostra nel modo seguente" e poi dimostro, posso usare lo stesso lo stile impersonale pur indicando la dimostrazione, stessa cosa per "si ricava"). La mia proposta nasce da questa considerazione. --zar-(dimmi) 10:48, 22 ott 2007 (CEST)Rispondi
Se sono presenti le dimostrazioni WP non è solo un'enciclopedia, ma è anche un testo scientifico, quindi va usato lo stile dei testi scientifici, IMHO. --Magma 12:09, 22 ott 2007 (CEST)Rispondi

Sono d'accordo con la proposta dello Zar: come molte linee guida, ovviamente andrebbe presa con il solito buon senso e resta subordinata al quinto pilastro. Una enciclopedia è diversa sia da un libro di testo che da una pubblicazione su rivista scientifica. Un libro di testo sceglie il suo percorso, vuole prendere il lettore per mano, deve esibire tutte le dimostrazioni e per questo è utile il "noi". In un articolo di ricerca l'autore ha una certa importanza e usa il "noi" anche per descrivere ciò che ha fatto. In una enciclopedia come questa, l'autore deve contare zero, ed il lettore deve essere libero di scegliere il percorso di lettura che preferisce. Delle dimostrazioni si deve cercare di dare soprattutto l'idea principale (che c'è sempre, ma spesso non è facile da inquadrare), e non si può appesantire il testo con decine di verifiche. Per raggiungere questo scopo può essere utile evitare il "noi", e frasi come prendiamo, dimostriamo, etc., e sforzarsi a scrivere invece frasi in uno stile più adatto ad un'enciclopedia, per ottenere una maggiore omogeneità con le voci non di matematica presenti qui. Ad esempio, guardate le due dimostrazioni del Teorema fondamentale dell'algebra: la prima non usa il noi ed è sintetica, chiara e va dritta al punto. La seconda usa un sacco di noi, risulta più lunga ed è meno adatta ad una enciclopedia (secondo me, ovviamente). :-) Ylebru dimmela 14:12, 22 ott 2007 (CEST)Rispondi

Sono d'accordo con Toobaz, mi sembra una regola "fuori dal mondo" matematico. Riguardo al teorema fondamentale dell'algebra, forse è la dimostrazione in sé che è complessa ;-) --Piddu 14:19, 22 ott 2007 (CEST)Rispondi
Devo ammettere che la prima dimostrazione del teorema fondamentale dell'algebra è un ottimo esempio di sinteticità... però non usa il "noi" ma neanche il "si"! Forse in effetti la cosa migliore è cercare di evitare entrambi quando possibile. Si può consigliare, nel manuale di stile, di limitare i discorsi in cui compare il "noi"... ma ciò non significa che trasformando una frase in cui compare il "noi" in una frase impersonale si migliori il discorso... --Toobaz rispondi 18:18, 22 ott 2007 (CEST)Rispondi

Imho la questione non ha senso. Se l'articolo è ben scritto non ci si dovrebbe neppure far caso. Non è l'uso del noi o dell'impersonale che conta, ma la leggibilità e la comprensibilità dell'articolo. Tenendo conto che già è difficile spiegare le cose con chiarezza nella maniera che ci viene più naturale, mi sembra un'inutile complicazione richiedere che le cose vengano scritte in un modo o nell'altro. Per le dimostrazioni concordo, dovrebbero servire a spiegare il perchè, la cosa brutta è che anche i libri dovrebbero fare la stessa cosa, ma salvo rare eccezioni più gli argomenti avanzano di livello più le dimostrazioni sembrano scritte da computer, il che non aiuta. Bye ^.^ --sky 13:43, 23 ott 2007 (CEST)Rispondi

Elenco dei primi 1000 numeri primi

Ha senso un elenco come questo? Lo teniamo così? Lo ampliamo, creando qualcosa di simile alle tavole numeriche che si trovano nei libri delle medie? Lo proponiamo per la cancellazione? --zar-(dimmi) 23:04, 23 ott 2007 (CEST)Rispondi

Secondo me non serve, in Numeri primi c'è un elenco per quelli inferiori al 500 e un link ad un sito con quelli inferiori a 15 000 000. Bye --sky 23:21, 23 ott 2007 (CEST)Rispondi
Lo proponiamo per la cancellazione? --zar-(dimmi) 20:43, 24 ott 2007 (CEST)Rispondi
Ho avviato la procedura di cancellazione. --zar-(dimmi) 20:49, 28 ott 2007 (CET)Rispondi

Operatore di Benuzzi

Template:Avvisocancellaprogetto C'è il sospetto che si tratti di una bufala, qualcuno che se ne intende potrebbe darci un'occhiata? Grazie --Maquesta BASTA con le ricerche originali! 19:06, 24 ott 2007 (CEST)Rispondi

Mai sentito dell'operatore di Benuzzi ne del teorema della norma dell'energia, e l'unico operatore Ferrari che conosco è quello che aggiusta le macchine. Nessun risultato neanche google e mathworld. Io propendo per la bufala. Bye =) --sky 19:38, 24 ott 2007 (CEST)Rispondi
Pare proprio una bufala: cosa sarebbe quello strano differenziale  ? :-) --zar-(dimmi) 20:39, 24 ott 2007 (CEST)Rispondi
Anch'io scommetterei sulla bufala. Per la precisione, mi sembra il genere di cosa che potrebbe scrivere uno studente che ce l'ha con qualche professore di cui non riesce a superare l'esame (o che gli ha allungato un diciotto...) --Guido 09:56, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi
E' ovviamente una bufala :) --Pokipsy76 12:18, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi
Evidentemente sì. Mi spiace solo non riuscire a decifrare quello che c'è tra "sei" e "di m***a". --Toobaz rispondi 17:42, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi

Computazione e computabilità

Si può redirigere il link Computazione a Computabilità, che esiste già? possono essere considerate la stessa cosa? Skywolf 16:01, 28 ott 2007 (CET)Rispondi

farlo lo si può fare, ma per me computazione (come calcolare in pratica) e computabilità (quali funzioni permettono di essere computate) sono due cose ben distinte. -- .mau. ✉ 16:06, 28 ott 2007 (CET)Rispondi
Se le cose stanno così, credo sia meglio non farne un redirect... ho fatto una richiesta di creazione di Computazione nel Progetto:Matematica/Voci richieste Skywolf 12:17, 29 ott 2007 (CET)Rispondi

nota stilistica e proposte sulle voci

salve,

ho appena guardato una serie di voci, tra cui Paradosso di Russell e Paradosso di Richard, che contenevano frasi "da romanzo", tipo: L'accorto lettore si sarà già reso conto della somiglianza del problema col paradosso del barbiere, che ho modificato immediatamente, riscrivendole in tono neutro, come sono scritte quasi tutte altre le voci di matematica che ho letto. premesso che se troverò altre cose analoghe le eliminerò (metto le mani avanti), ho fatto bene? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Giorgian (discussioni · contributi).

Firma anche questo intervento, è brutto vedere un paragrafo senza "creatore" :-) --Piddu 13:04, 3 nov 2007 (CET)Rispondi

proposte sulle voci

le voci di argomenti matematici, generalmente, contengono molti più wikilink che non le voci di altri argomenti; nonostante questo, spesso mi sembra che voci su argomenti analoghi non siano linkate tra loro, o comunque non abbastanza. mi spiego: ovviamente una voce contiene (o dovrebbe contenere) wikilink ai concetti che servono a spiegare l'argomento della voce, li chiamerò collegamenti verticali, ma mancano molti collegamenti orizzotali, cioè tra voci che stanno sullo stesso livello (esempio banale: i paradossi sono solo parzialmente linkati tra loro).

anche la categorizzazione delle voci mi sembra poco evidente: non salta immediatamente all'occhio se si tratta di un teorema, una proprietà matematica, un concetto informale etc.

e se mettessimo in tutte le voci qualcosa tipo {{Portale|Matematica}}, e vari template ad hoc, tipo, che so, {{Teorema}}, {{Geometria}} etc.? credo che questo faciliterebbe la navigazione, e aiuterebbe a visualizzare immediatamente l'argomento trattato e a collegarlo tra gli altri argomenti. che ne pensate? giorgian (˙.­˙) 05:28, 3 nov 2007 (CET)Rispondi

1) Hai fatto benissimo a correggere, procedi pure. 2) La tua osservazione sulla mancanza di "link orizzontali" è molto interessante. I template troppo grossi e ingombranti sono però mal visti, quindi eviterei argomenti grossi come "geometria" e "teorema", mentre sarei favorevole ad estendere la tipologia di template già esistenti, ad esempio Template:Algebra lineare e Template:Analisi matematica, ad altri argomenti (chessò, Template:Geometria piana e Template:Teoria dei numeri). Però credo che sia bene che siano circoscritti. Sulle categorizzazioni: per i teoremi esiste la Categoria:Teoremi, per il resto la vedo dura: come distinguere un "concetto informale" da una "proprietà"? Grazie dell'intervento, Ylebru dimmela 09:55, 3 nov 2007 (CET)Rispondi
Imho non devono essere le categorizzazioni a chiarire la natura della voce, ma l'incipit: In matematica, X è una proprietà che contraddistingue Y - In matematica, il teorema Z è un risultato di Pinco Pallo ecc. La categoria serve, nomen omen, a chiarire il campo: Geometria metrica, Teoria dei numeri analitica, ecc. Tutti i template che abbiamo sono in Categoria:Template matematica. Un template forse lo si può pensare, chessò, seguendo lo stesso spirito degli altri, titolando le varie righe Geometria Affine, Geometria Proiettiva, Geometria Algebrica, Geometria Euclidea, Geometria Differenziale e mettendo insieme cinque-sei argomenti principali per riga --Piddu 13:04, 3 nov 2007 (CET)Rispondi
A quanto detto sopra, aggiungo che sarebbe (IMHO) auspicabile un uso maggiore della sezione Voci correlate, che, rispetto ai template, ha il considerevole vantaggio di poter essere scritta in maniera mirata per ogni voce, anziché tentare generalizzazioni per cui ben si prestano le categorie. Salvatore Ingala (conversami) 16:56, 3 nov 2007 (CET)Rispondi

ok, ma almeno il {{Template|Matematica}} nelle varie pagine ci va? io l'ho appena messo in Paradosso di Russell (voce che comunque m'impegno a migliorare al più presto); posso metterlo in tutte le voci di matematica che mi capitano? giorgian (˙.­˙) 20:13, 3 nov 2007 (CET)Rispondi

Penso di sì, è fatto per quello--Piddu 21:02, 3 nov 2007 (CET)Rispondi
Io Il template al progetto Informatica lo metto sempre nelle voci riguardanti l'informatica, il portale serve per semplifica la fruizione dell'enciclopedia e quindi mi sembra utile. Credo che vada fatta la stessa cosa per la matematica. Hellis 21:04, 3 nov 2007 (CET)Rispondi

Scusate, ma nella pagina del Template:Matematica sta scritto

 L'uso di questo template è deprecato. Usa per favore il template {{Portale|matematica}}

, tenetene conto.

Altra cosa: se vogliamo davvero mettere questo template in ogni pagina matematica, forse vale la pena farlo in modo automatizzato (potrei svegliare il mio bot e dirgli di inserirlo in ogni pagina che faccia parte di una categoria matematica).--Toobaz rispondi 12:16, 5 nov 2007 (CET)Rispondi

e infatti io sto inserendo {{Portale|Matematica}}!
sul bot sono favorevolissimo.
ah, stavo anche pensando a una sezione Portale:Matematica/Sommario/Insiemistica, ma penso che dovrei parlarne in Discussioni Portale:Matematica... giorgian (˙.­˙) 12:27, 5 nov 2007 (CET)Rispondi

Voci richieste

Nella pagina Progetto:Matematica/Voci_richieste, ho tolto "Ordine parziale" (c'è già "Relazione d'ordine" che ne parla, ho creato un redirect) e "Albero unione", che verosimilmente si riferisce all'unione di alberi, che se è disgiunta (è una "foresta") è trattata in albero (grafo), in qualsiasi altra accezione mi sembra non meritare una pagina. Ho tolto anche "Elaborazione", che mi sembra una "roba da informatici". Se mi è sfuggito il significato matematico di questa parola, fatemelo notare, grazie. Chi acconsente taccia. --Toobaz rispondi 16:50, 5 nov 2007 (CET)Rispondi

Elenco di dimostrazioni

Ha senso tenere Elenco di dimostrazioni matematiche? --Piddu 23:52, 5 nov 2007 (CET)Rispondi

secondo me, non nel ns principale; se si tiene aggiornata può essere utile come pagina di servizio, e quindi in Progetto:Matematica/etc. a pensarci, mi vengono in mente tre motivi per voler guardare una dimostrazione: leggendo un teorema, uno può volerne leggere la dimostrazione, e quindi basta il link giusto; oppure uno potrebbe voler vedere diverse dimostrazioni per farsi un'idea di come funzionano (dato che manca ancora teoria delle dimostrazioni; infine, un wikipediano potrebbe voler sistemare tutte le dimostrazioni. d'altronde i teoremi (e quindi le relative dimostrazioni) sono infiniti... giorgian (˙.­˙) 00:39, 6 nov 2007 (CET)Rispondi
Spostato a Progetto:Matematica/Elenco di dimostrazioni matematiche. Ylebru dimmela 12:42, 6 nov 2007 (CET)Rispondi

Anello (matematica) -> Anello (algebra)

Ho notato (vedi la pagina disambigua Anello) che in matematica il concetto di Anello è molto popolare; ho così provveduto a spostare la pagina Anello (matematica) (che tratta dell'anello algebrico) alla pagina Anello (algebra) e ho fatto puntare la pagina Anello (matematica) alla pagina di disambigua generale. Spero di aver fatto cosa gradita.

Ho infine provveduto (un po' a mano e un po' richiedendo un bot) a correggere i wikilink entranti.

--Achillu 07:53, 6 nov 2007 (CET)Rispondi

PS: il tutto è nato da Anello (topologia) e Corona circolare, che erano state segnalate per essere unite; ho provveduto a sottolineare la differenza dei concetti, ma forse entrambe le voci andrebbero perfezionate.

Hai fatto bene, ho cancellato anello (matematica), che ormai non serviva più. Grazie, Ylebru dimmela 12:35, 6 nov 2007 (CET)Rispondi

Pierangelo Marcati

Ho segnalato la voce da verificare per enciclopedicità (da una veloce occhiata i personaggi della stessa categoria sembrano come minimo morti). --jhc aka il Male 23:22, 6 nov 2007 (CET)Rispondi

non sono andato a cercare e leggere le sue pubblicazioni, ma un professore universitario che non ne abbia non è un professore universitario. si presentano 3 link, uno a un'università in cui ha lavorato, uno a un progetto di ricerca che ha diretto e uno alla sua home presso uniaq. per me è da cancellare e basta. ora però non ho tempo di aprire la proposta di cancellazione... giorgian (˙.­˙) 08:38, 7 nov 2007 (CET)Rispondi
In effetti dalla voce non si evince una particolare enciclopedicità, ma bisognerebbe vedere cosa ha fatto, quali risultati sono emersi dalle sue ricerche. Hellis 09:41, 7 nov 2007 (CET)Rispondi

Guardando la sua home page, si tratta di un professore universitario che fa ricerca a buon livello, pubblicando su buone riviste, come ce ne sono in vari dipartimenti d'Italia e del mondo. Per me non è sufficiente: per differenziarsi da un curriculum dovrebbe spiegare chiaramente quali apporti originali giustificano la presenza qui. Ylebru dimmela 10:24, 7 nov 2007 (CET)Rispondi

Ok, grazie per le risposte. Se non ci sono altri interventi metto in cancellazione. --jhc aka il Male 14:39, 7 nov 2007 (CET)Rispondi

Come volevasi dimostrare

In questa voce (alla quale ho appena fatto un'aggiunta che mi sembrava doverosa), Jivemind ha inserito (agosto 2006) le affermazioni

«Alcuni preferiscono usare WWWWW o W5, sigla di which was what was wanted ("che era ciò che si voleva") o which was what we wanted ("che era ciò che volevamo").

Vengono usate anche le semplici scritture (proven) e (shown).»

Io francamente WWWWW (o simili) non l'ho mai trovato, ma Jivemind è un utente laureato in matematica quindi sa evidentemente di cosa parla. Ho comunque messo un {{citazione necessaria}}: non vorrei che fosse l'uso di un gruppo molto ristretto di autori (di dubbio gusto, a parer mio) In fatto di varianti rare, c'è un intero libro di Giovanni Gallavotti piuttosto noto e diffuso (di meccanica analitica) in cui tutte le dimostrazioni si concludono con MBE, e nessuno (di mia conoscenza) sa con certezza cosa significhi questa sigla. Ma non citerei questa variante nella voce. --Guido 16:51, 7 nov 2007 (CET)Rispondi

Io credevo che significasse "Who, What, When, Where and Why". Mai sentito prima in matematica, però su Google qualche risultato si trova. --Zio Illy 17:51, 7 nov 2007 (CET)Rispondi
Mai visto usare in mate. Per me, senza una adeguata "citazione" che ne mostri un uso ragionevolmente diffuso, va tolto. --Fioravante Patrone 22:15, 7 nov 2007 (CET)Rispondi
Tolto --Toobaz rispondi 20:41, 8 nov 2007 (CET)Rispondi
(Mi dicevano che MBE dovrebbe essere l'abbreviazione di "Molto Ben Evidenziato". --zar-(dimmi) 22:08, 10 nov 2007 (CET))Rispondi
(A me qualche allievo di Gallavotti ha riferito anche la traduzione "Molto Ben Esposto", ma in realtà mi sembra che nessuno di questi abbia chiesto direttamente a Gallavotti, e pur avendolo incontrato un paio di volte non gliel'ho chiesto neanch'io) --Guido 22:33, 10 nov 2007 (CET)Rispondi

Numeri bet. (h?) e template matematica

Ho cominciato a creare la pagina "numero beth". Poi, mentre creavo il link a alfabeto ebraico, ho scoperto che si scrive "bet", non "beth".

La diagnosi è presto fatta: Cantor era tedesco, gran parte delle pubblicazioni logiche sono in inglese, LaTeX è in inglese   in matematica molti scrivono le lettere ebraiche come in tedesco/inglese, mi sono detto "hanno sbagliato loro".

Finita la voce e googlato un po' però mi sono detto che se sbaglia tutto il mondo, sono per definizione io che sbaglio. Che faccio, sposto in "numero beth" e magari preciso perché lo scriviamo con la "h"? Oppure facciamo i puristi e correggo anche le (pochissime) altre pagine in cui appare?

Il problema è che di correggere "aleph" in "alef" non se ne parla nemmeno...

Approfitto dell'occasione per ricordarvi della mia offerta di inserire automaticamente il "portale matematica" nelle voci... se ricevo almeno un paio di altre conferme (non perché ritenga quella di giorgian non autorevole, ma perché sarebbero veramente tante voci da modificare), agisco. --Toobaz rispondi 18:11, 8 nov 2007 (CET)Rispondi

Se sbaglia tutto il mondo, direi di sbagliare anche noi --Piddu 18:21, 9 nov 2007 (CET)Rispondi
Ok, sposto a Numero beth. --Toobaz rispondi 10:54, 12 nov 2007 (CET)Rispondi

Strombo

C'è qualcuno dei partecipanti a questo progetto che possa contribuire alla voce in oggetto? Allo stato attuale, tratta solo dell'aspetto edilizio-architettonico. Grazie. --Pequod76(talk) 16:30, 9 nov 2007 (CET)Rispondi

Scusate l'ignoranza, ma quali sono gli aspetti NON edilizio-architettonici dello "strombo"? --Guido 16:37, 9 nov 2007 (CET)Rispondi

Io non lo so. Però ci sono questi due link dalla quest "Puntano qui":

  • Progetto:Matematica/Elenco strutturato di forme geometriche
  • Progetto:Matematica/Elenco KWIC di forme geometriche

Immagino che la strombatura sia qualcosa anche in geometria. --Pequod76(talk) 21:12, 9 nov 2007 (CET)Rispondi

Al di fuori dell'architettura, si intende in generale per "strombatura", o talvolta "strombo", l'estremità di un cilindro o un cono che si allarga (come una tromba). Non mi risulta che ci siano altri significati, non penso che l'eventuale utilizzo di questo in geometria meriti particolare menzione, né tantomeno una pagina a parte. Ovvero: nella pagina se ne può anche parlare, ma non riguarda in particolare la geometria e quindi la matematica. Certo, non riesco a capire cosa possa entrarci con i quadrilateri. Ma d'altronde dalla cronologia non riesco nemmeno a capire l'origine di quella lista. --Toobaz rispondi 10:54, 12 nov 2007 (CET)Rispondi

Teorema di Borsuk-Ulam da controllare

Qualcuno può per favore controllare la dimostrazione del Teorema di Borsuk-Ulam? Io non lo conosco, quindi non sono in grado di correggerla, ma come è scritta adesso non si capisce --Piddu 17:55, 10 nov 2007 (CET)Rispondi

Effettivamente non è un gran che: l'idea della dimostrazione è quella, ma va corretta in alcuni punti, e soprattutto fa riferimento al Teorema di Borsuk che nella voce relativa è enunciato solo per la sfera bidimensionale (anche quella voce avrebbe altrettanto bisogno di essere rivista, mi sembra). Se entro l'inizio della prossima settimana non è passato un topologo algebrico che l'abbia corretta, fra qualche giorno magari provo a metterla a posto io (che non sono un topologo algebrico, ma posso provarci lo stesso) --Guido 22:44, 10 nov 2007 (CET)Rispondi
e qualcuno che potrebbe controllare anche raffigurazione di un grafo esiste? --jo 00:58, 12 nov 2007 (CET)Rispondi

Media Chisini

Qualcuno di voi conosce la media Chisini? Non so se esista davvero, nella pagina c'è una definizione posta male che si rifà ad una definizione operativa di media. --Zio Illy 14:22, 11 nov 2007 (CET)Rispondi

C'è una piccola definizione sulla wiki inglese: [[1]]. --zar-(dimmi) 15:35, 11 nov 2007 (CET)Rispondi
Ho trovato qualcosa di più sensato su Mathworld ([2]), però sono proprio due righe. Se nessuno ha idee migliori, riscrivo la pagina e la propongo da unire. --Zio Illy 16:15, 11 nov 2007 (CET)Rispondi
Il concetto generale di media proposto da Chisini è di grande importanza concettuale ed è riportato in molti testi di introduzione alla statistica. Vale la pena di descriverlo con cura (meglio di come è ora nella voce relativa), ma la definizione di Chisini si potrebbe benissimo inserire nella voce Media (statistica), all'inizio e comunque prima della descrizione dei vari tipi di medie, che sono casi particolari della definizione generale data da Chisini. --Guido 18:47, 11 nov 2007 (CET)Rispondi

Poliedri

Sto dando una sistemata alla Categoria:Poliedri. Ci sono varie voci scritte da un autore in modo incomprensibile (una a caso), che contengono però generalmente figure utili e dati giusti. Il lavoro consiste nel trovare l'equivalente inglese se c'è, oppure cercare da qualche parte una fonte che parli del solido (ohi, ohi), usare questo template, e riscriverla in un formato decente, ad esempio così. Se ci sono volontari... Ylebru dimmela 14:38, 12 nov 2007 (CET)Rispondi

Io mi offro volontario (diciamo da stasera). --Zio Illy 16:18, 12 nov 2007 (CET)Rispondi
Ho riportato qui la lista. Grazie :-) Ylebru dimmela 19:58, 12 nov 2007 (CET)Rispondi

Serie di Taylor e Teorema di Taylor

Nella voce sulla serie di Taylor si parla anche del teorema di Taylor: Serie_di_Taylor#Teorema_di_Taylor, ma abbiamo anche una voce specifica (e più approfondita) sul teorema: Teorema_di_Taylor. Abbiamo definito un sistema standard per segnalare in una voce generica una sotto-voce di approfondimento? Che si fa in questi casi? --zar-(dimmi) 20:57, 13 nov 2007 (CET)Rispondi

Io asciugherei la sezione, magari eliminando il riquadro del teorema e cercando di renderla più discorsiva e sfrondando il matematichese. Poi, metterei il magico
  Lo stesso argomento in dettaglio: Teorema di Taylor.
sotto il titolo della sezione. Ylebru dimmela 21:25, 13 nov 2007 (CET)Rispondi

Nuova versione della voce Funzione di Green

Cari matematici, mi sono permesso di riscrivere la voce suddetta perché la ritenevo davvero scarsa. Tuttavia, essendo io un fisico, vi invito a controllarla e a rivolgermi le critiche che vi verranno (senza dubbio) in mente. Se volete contattatemi QUI.

Ciao ciao

--Deltasun 12:09, 20 nov 2007 (CET)Rispondi

Ogni contributo è ben accetto. Permettimi però di difendermi, essendo io l'autore della versione precedente della voce :-) Avendola trovata in questo stato, avevo ritenuto di tradurre il traducibile da en.wiki dandogli un senso compiuto ma senza perderci troppo tempo (o impegnarmi troppo...) anche perchè l'argomento in particolare non mi è completamente noto. Per questo motivo avevo cercato di capire il nocciolo della questione e riscriverlo in breve in italiano. Comunque, ripeto, grazie a te per averla ampliata e sicuramente migliorata --Piddu 19:43, 22 nov 2007 (CET)Rispondi

La mia non voleva affatto essere una critica alla versione precedente, che era senza dubbio corretta e - a quanto vedo - un enorme passo avanti da quella ancora precedente. Quindi mi scuso se ti ho in qualche modo offeso. Io ho semplicemente ritenuto giusto amplliarla. Peraltro nella versione inglese ci sono alcune sezioni di cui io non ho parlato (e non ci sono altre di cui invece ho parlato) per cui se qualcuno ha tempo e voglia di inserirle ben venga. Ciao

--Deltasun 20:28, 22 nov 2007 (CET)Rispondi

Riguardo un'immagine

 

Qualcosa non mi torna sull'immagine Immagine:Improperintegral1.png che metto anche qua a fianco: se la funzione è definita come

 

come mai diverge a infinito in c?? A meno che io non soffra di un clamoroso offuscamento delle mie capacità analitiche, a casa mia dovrebbe divergere in a (ed essere definita in (-∞,a]...). Qualcuno ha le conoscenze smanettistiche per correggerlo? --Piddu 19:03, 23 nov 2007 (CET)Rispondi

Se a te così   piace di più puoi pensare tu a sostituirla dove necessario? --Toobaz rispondi 00:58, 25 nov 2007 (CET) P.S: per quel poco che so di analisi, condivido la tua preoccupazione.Rispondi
Be' non è che deve piacere a me, ma a Cauchy, Lagrange, ecc... Per quale motivo hanno sgobbato come muli nella loro vita se poi non non riusciamo a dare un esempietto corretto? :-) L'ho sostituita nell'unica pagina che la conteneva (Integrale improprio) e ho proposto la cancellazione dell'altra su Commons--Piddu 10:50, 25 nov 2007 (CET)Rispondi
Scusa ma non bastava copiarci sopra quella corretta? In questo modo la voce nelle varie wiki che la usano si troverebbero la versione corretta senza dover fare nulla. Hellis 11:45, 25 nov 2007 (CET)Rispondi
In effetti potevo osare di più e smuovere Commons, ma data l'ora e i miei scarsi voti ad analisi volevo qualche conferma. In ogni caso l'immagine andava cambiata, perché era assurdamente in png quando nella descrizione c'era il codice svg. Io l'ho rimessa in svg. Secondo voi ora dovrei controllare tutte le wikipedie in cui compare o in commons si potrebbe fare un redirect? --Toobaz rispondi 00:13, 26 nov 2007 (CET)Rispondi
@Hellis: in effetti potevo anche fare così, ma non sono molto bravo nel lavorare con le immagini quindi non ci ho pensato. Comunque l'autore originale ha corretto l'immagine in cancellazione (come potete vedere). Riguardo SVG vs PNG, lui dice "Note that the PNG version is preferable, since the SVG version is not rendered well by the current server renderer" (link) --Piddu 20:54, 26 nov 2007 (CET)Rispondi

La voce è stata proposta per la cancellazione --fatbit 00:10, 24 nov 2007 (CET)

Categoria:Geometria multidimensionale

Se siete d'accordo, svuoterei e cancellerei questa categoria: il titolo è ambiguo, perché 1) anche il piano e lo spazio sono multidimensionali; 2) anche interpretando la multidimensionalità come "maggiore di tre", di fatto finisce con il contenere soltanto dei politopi, che dovrebbero stare in Categoria:Politopi, mentre la geometria moderna dedica una buona metà delle sue energie alla multidimensionalità sotto altri nomi (Categoria:Algebra lineare, Categoria:Geometria differenziale, ecc.) Ylebru dimmela 16:32, 24 nov 2007 (CET)Rispondi

Mi sembra che hai ragione. --Toobaz rispondi 10:24, 25 nov 2007 (CET)Rispondi

Paradosso dell'ascensore

Potreste controllare questa voce? In rete ho trovato solo questo riferimento (riportato anche in altri siti). Grazie --jhc 06:29, 27 nov 2007 (CET)Rispondi

Parola di Dyck

Guardando nelle altre wiki ho visto che nessuna ha l'equivalente di questa voce (en.wiki ha Dick language ossia linguaggio di Dyck). Secondo voi val la pena tenerla? --∂inω∀tħ (parlami) 00:27, 28 nov 2007 (CET)Rispondi

A dire la verità la pagina che "interlinki" tu non esiste. Ma in fondo il concetto in sé ha un certo interesse, e finché non si trova una pagina in cui riportare le stesse informazioni, oppure un nome più utilizzato in italiano (se esiste), direi di non cancellarla. (deve essere la prima volta che mi pronuncio contro la cancellazione di una pagina da quando sto su Wikipedia!) --Toobaz rispondi 01:05, 28 nov 2007 (CET)Rispondi
ma sì, direi anch'io che ci si può tenere questa creatura. In attesa di lieti eventi :-) --Fioravante Patrone 01:14, 28 nov 2007 (CET)Rispondi
Ooooooops, si vede che avevo altri casi per la testa in quel momento, scusate... (l'interlink giusto è Dyck language). --∂inω∀tħ (parlami) 11:46, 28 nov 2007 (CET)Rispondi

Back-and-forth method

Sapete come tradurlo in italiano? Io qui ho tradotto con "metodo avanti-indietro", ma boh.--Toobaz rispondi 03:45, 30 nov 2007 (CET)Rispondi

Nel dubbio, toglierei la frase, se il resto della voce è comunque coerente. Meglio un'informazione in meno piuttosto che una in più non sicura e comunque poco fruibile. Ylebru dimmela 11:35, 6 dic 2007 (CET)Rispondi

Calcolo di integrali attraverso software

Template:AvvisocancellaprogettoMaquesta Belin 13:10, 30 nov 2007 (CET)Rispondi

Categoria e template portale

Come vi avevo anticipato, volevo far mettere al mio bot il template "portale" in tutte le pagine che stanno in sottocategorie di "matematica".

Ho cominciato oggi, in modalità semiautomatica (dovevo dire "sì" ad ogni inserimento) e ho visto che non è così semplice. Ad esempio, Adorazione (Leonardo) sta in Categoria:Dipinti di Leonardo, che sta in Categoria:Leonardo, che sta in Categoria:Matematici italiani, che sta in Categoria:Matematici, che sta in Categoria:Storia della matematica (?!?), che sta in Categoria:Matematica generale, che sta in Categoria:Matematica.

Voi lo interpretereste come "allora c'è qualcosa che non va nelle categorie, bisogna cambiarle" o come "allora in effetti non puoi usare il bot in modalità automatica, le categorie vanno bene così" (o come entrambe le cose)? --Toobaz rispondi 18:35, 30 nov 2007 (CET)Rispondi

Forse va solo la voce di Leonardo e non la categoria tra i matematici italiani. Hellis 20:13, 30 nov 2007 (CET)Rispondi

Trasferimento su Wikibooks

Ho proposto per il trasferimento su 'books Equazione con il valore assoluto --Piddu 12:50, 1 dic 2007 (CET)Rispondi

nel caso, eliminare la voce da Progetto:Matematica/Sviluppo :-) -- .mau. ✉ 12:09, 2 dic 2007 (CET)Rispondi
Non la conoscevo quella pagina... Onestamente penso che come sia fatta adesso sia, appunto, piu' una guida alla risoluzione che una descrizione generale e imho queste cose andrebbero su wikibooks. Pero' se ci sono tutte le altre, se ne dovrebbe andare ad esempio anche Disequazione con il valore assoluto. Ma tu saresti d'accordo con il trasferimento? --Piddu 11:00, 5 dic 2007 (CET)Rispondi
sono agnostico :-) La pagina Progetto:Matematica/Sviluppo non l'avevo creata io, ma credo Almit; ai tempi ho scritto qualche voce (tra cui questa) per eliminare i link rossi, ma di mio non l'avrei nemmeno creata... -- .mau. ✉ 11:06, 5 dic 2007 (CET)Rispondi
Voglio costituirmi... ;) Quando ho creato quella pagina, ho messo in lista tutti i vari tipi di (dis-)equazioni che vengono trattate nei libri di matematica delle scuole superiori, con l'idea che sarebbe stato buono averli perché obiettivo molto probabile delle ricerche di studenti. Non mi oppongo al trasferimento, anche se, in caso, bisognerebbe capire quali altre pagine simili andrebbero trasferite (sicuramente la già citata Disequazione con il valore assoluto). Le altre, ad un'occhiata veloce, mi sembrano più in linea con una volontà di classificazione che può stare bene in un'enciclopedia. Salvatore Ingala (conversami) 10:04, 6 dic 2007 (CET)Rispondi
Io sarei per lasciarle tutte qui. Andrebbero impostate un po' più come voce da enciclopedia, sono però comunque parte di una classificazione delle (dis)-equazioni (come dice Salvatore). Una guida alla risoluzione è presente anche in diagonalizzabilità o in autovettore. Magari mettiamo un tag "stub" ad indicare che non sono complete, perché attualmente la guida alla risoluzione è preponderante e manca il resto (inquadramento, esempi, applicazioni concrete). Ylebru dimmela 11:28, 6 dic 2007 (CET)Rispondi

Osservabilità

C'è il template "da tradurre" ma mi sembra che sia stata completamente tradotta. --.:[Shony]:. 18:58, 1 dic 2007 (CET)Rispondi

Penso intendesse che nella voce in inglese c'era di più. Ora ho integrato, grazie della segnalazione. --Toobaz rispondi 20:35, 1 dic 2007 (CET)Rispondi

proprietà

L'unica accezione di proprietà su wikipedia era, fino a poco fa, quella giuridica. C'è da poco uno stub su proprietà fisica e sto creando ora proprietà (matematica). Sarei per trasformare la pagina in una disambigua (e spostare quella attuale a proprietà (diritto), anche perché comunque molte delle pagine che puntano lì riguardano il significato scientifico, per cui comunque c'è da fare un lavoro di modifica dei wikilink (che posso fare io). Ho segnalato la cosa anche in Discussioni_progetto:Wikilex, voi che ne pensate? --Toobaz rispondi 15:17, 5 dic 2007 (CET)Rispondi

Mi sembra ragionevole. Salvatore Ingala (conversami) 10:47, 6 dic 2007 (CET)Rispondi
Sì, non essendoci un significato prevalente, la soluzione che proponi è la migliore. Ylebru dimmela 11:14, 6 dic 2007 (CET)Rispondi

Domanda

Scusate l'intrusione, è una domanda da wikibooks, ma mi hanno reindirizzato qui. E' violazione di copyright se si copiano le regole (e solo quelle) da un libro di geometria e poi si mette il medesimo libro nella sezione Bibliografia? --<<_Gianlu_4_>>Parlami 21:33, 6 dic 2007 (CET)Rispondi

Bisogna distinguere tra il testo e l'informazione. Il testo è protetto da copyright, quindi non puoi copiarlo in nessun caso (a meno che la fonte non lo consenta esplicitamente o sia nel pubblico dominio... e va citata comunque). L'informazione non può essere protetta da copyright, quindi puoi prendere tutte le informazioni che vuoi da tutte le fonti che vuoi, avendo cura di scrivere un testo che non sia somigliante a quello originale (e non basta sostituire tutte le parole con dei sinonimi, eh ;)). Anche in questo caso è importante citare le fonti. Spero di esserti stato d'aiuto. Salvatore Ingala (conversami) 00:21, 7 dic 2007 (CET) PS: Le firme templatizzate sono fortemente sconsigliate, per favore leggi quaRispondi
Grazie mille, ne terrò conto. --<<_Gianlu_4_>>Parlami 16:11, 7 dic 2007 (CET) La firma templatizzata su wp è un errore, lo so, me lo avevano detto. Mi ero corretto, ma evidentemente non avevo salvato. Modifico subitoRispondi

n-esimo o n-mo?

Dopo una breve discussione con Cesalpino, pongo a voi la seguente questione: per gli ordinali, si scrive il suffisso -mo o il suffisso -esimo? La questione si pone sia per n-esimo che compare spesso nelle voci di matematica, sia per cose tipo 17-mo/17-esimo. Cesalpino ed io concordiamo sul fatto che la cosa più importante è comunque la coerenza. La mia opinione:

  • n-esimo va preferito perché molto più usato rispetto a n-mo;
  • 17-mo e 17-esimo vanno evitati entrambi perché altrimenti siamo nei casini con gli ordinali fino a dieci (1-mo? 2-ndo? 3-zo?...). Molto meglio usare il circoletto (1°, 17°, etc. 1º, 17º, etc.), come per altro suggerito nel manuale di stile. Pareri? Salvatore Ingala (conversami) 00:13, 7 dic 2007 (CET)Rispondi
Concordo con te su entrambi --Piddu 15:41, 7 dic 2007 (CET)Rispondi
Anch'io, ha già detto tutto Salvatore. Se siamo tutti d'accordo, lo scriverei nel manuale di stile (se non c'è già). Ylebru dimmela 15:46, 7 dic 2007 (CET)Rispondi
Mi accorgo di aver citato male il manuale di stile: il simbolo corretto per l'ordinale è º (oppure ª) e non °. Non cambia comunque la sostanza. Salvatore Ingala (conversami) 19:08, 10 dic 2007 (CET

Sezioni coniche

Ho ripreso una discussione iniziata l'anno scorso ma che non ha avuto seguito: i parametri usati nell'equazione generale della conica mi sembrano incoerenti con quelli di più largo uso (a, b, c, d, e, f). Non sarebbe meglio usare questi ultimi e poter così usare per l'individuazione della natura della conica il segno del discriminante nella sua forma che tutti ricordano, ovvero b2 - 4ac? --.:[Shony]:. (msg) 09:33, 15 dic 2007 (CET)Rispondi

Ma anche quella forma ha un senso, perché si ricollega alla rappresentazione matriciale --Piddu 11:43, 15 dic 2007 (CET)Rispondi

isomorfismo vs. criptomorfismo

Ho scoperto pochi giorni fa qui su wikipedia la pagina criptomorfismo. In pratica è una parola che si usa per designare cose che ho sempre chiamato e sentito chiamare isomorfismi. Qualche esempio che mi viene in mente è - posto che io abbia capito bene l'articolo - la relazione tra le sottoestensioni di campi e i sottogruppi di gruppi di Galois, o tra   e l'insieme dei suoi tagli iniziali visti come ordini lineari...

Ora, posto che certamente il primo esempio che la pagina fornisce è sbagliato, dato che le equivalenze sono, ad essere ultraformali (ovvero a tentare di dare una ragione di esistere a quella pagina), definite come partizioni, mi sdubbia il concetto in sé, per due motivi:

  • motivo "a braccio": nella mia (tutto sommato breve) esperienza matematica, non ne avevo mai sentito parlare e vivevo bene lo stesso. Insomma, mi sembra che in matematica due cose isomorfe e "dello stesso tipo" si tendano a considerare semplicemente uguali, e che quindi, anche se gli isomorfismi tra gruppi/anelli/campi/chissàche hanno definizioni particolari, chiamare "isomorfe" cose "non dello stesso tipo" non porta chissà che "sprecisione"
  • motivo formale: ogni struttura può essere considerata all'interno della teoria delle strutture, in cui le strutture sono "dello stesso tipo", in quanto strutture. Ovvero: l'insieme delle sequenze binarie le vedo come una struttura, l'insieme delle parti di   (altro esempio sbagliato, dato che non posso prendere qualsiasi insieme ordinato) lo vedo come struttura, tra le due cose c'è un isomorfismo di strutture.

Per cui, se non ho scritto castronerie e se la mia intenzione non cozza con la maggiore esperienza vostra, sarei per "ridimensionare le pretese definitorie" di quella pagina, scrivendo che "vengono talvolta chiamati criptomorfismi alcuni isomorfismi che..." ed epurando le pagine di wikipedia da tale parola, sostituendola con la meno criptica (!) e più comprensibile "isomorfismo". --Toobaz rispondi 01:10, 18 dic 2007 (CET)Rispondi

da quello che ho letto, è quasi più una definizione filosofica che matematica :-) -- .mau. ✉ 09:33, 18 dic 2007 (CET)Rispondi

tavola periodica

He,Ar,


H 


He 

3Ar 
8 x(y) 

formula di gas inerti e nobili dei primi 3 livelli

e tutto questo a che pro? -- .mau. ✉ 09:25, 18 dic 2007 (CET)Rispondi

Integrale di linea

Mi chiedevo come mai la voce integrazione complessa è stata reindirizzata a Integrale di linea? Lo dico perché pur essendo i due argomenti simili, non fanno parte della stessa categoria secondo me, visto che avevo io stesso già scritto le voci Integrale di linea di prima specie e integrale di linea di seconda specie. Secondo me è stato un abuso perché l'integrazione complessa ha altre proprietà e questo titolo induce a confusione. --Vince 11:32, 20 dic 2007 (CET)Rispondi

Come ho scritto nel campo oggetto, ho sostituito la voce con un redirect perché (secondo me, ovviamente) "le informazioni qui contenute sono spiegate tutte in modo più chiaro e corretto altrove". La voce infatti conteneva:
  • Nessun incipit. Inizia con varie definizioni di curve, tutte già spiegate (e controllate) nella voce apposita.
  • Una sezione "Integrali di variabile reale a valori complessi" con vari errori seri (non semplici refusi). Nelle varie uguaglianze fra inegrali sono mischiati integrali di diversa natura, che non hanno senso in quel contesto.
  • Una sezione "Integrali di variabile complessa" con vari altri errori (la prima definizione non si capisce, perché si basa sull'integrazione di una 1-forma, la proprietà 4 è sbagliata o scritta male, le forme differenziali chiuse su un connesso non sono esatte, il dominio deve essere semplicemente connesso, etc.).
D'altro canto, la voce integrale di linea ha una sezione "Analisi complessa" che è ben impostata, stringata, comprensibile e senza errori, e contiene tutte le informazioni contenute in integrazione complessa. A proposito di integrale di linea di prima specie, consiglio anche lì di tagliare le definizioni sulle curve, e spero che il resto contenga meno errori di quelli che ho trovato su integrazione complessa. Meglio poche informazioni scritte bene che una dispersione di dati ed un proliferare di errori. Ylebru dimmela 10:07, 21 dic 2007 (CET)Rispondi


Dimostrazione della trascendenza di e

Ho modificato la pagina Dimostrazione della trascendenza di e rendendola a mio avviso molto più chiara. Ho bisogno di un po' di aiuto per la formattazione delle formule perchè non sono molto soddisfatto di come sono venute e probabilmente qualche cosa può essere da chiarire o esprimere meglio. Qualcuno mi può aiutare? Ciao--Sandrobt 19:02, 22 dic 2007 (CET)Rispondi

Geometria sferica

Ho tradotto la voce dall'inglese. Spero di non aver scritto cavolate... Non credo, anche perché di matematica mastico un po', ma un errore può sempre capitare. Controllate e fatemi sapere. Nel frattempo auguri di buon natale e felice 2008 a tutti i partecipanti al progetto. --NaseThebest 19:30, 22 dic 2007 (CET)Rispondi

La traduzione andava per la massima parte bene, c'era solo un "piano proiettato" invece di piano proiettivo... :-) Comunque grazie per il contributo; ho anche aggiunto il template {{tradotto da}} in discussione. Buon natale --Piddu 20:18, 22 dic 2007 (CET)Rispondi
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